Archive for Luglio, 2020

Berlusconi: «Noi voteremmo sì al Mes per il bene del Paese, le alleanze non c’entrano»

mercoledì, Luglio 8th, 2020

di Tommaso Labate

Berlusconi: «Noi voteremmo sì al Mes per il bene del Paese, le alleanze non c'entrano»

Presidente Berlusconi, dall’Europa continuano ad arrivare rassicurazioni sul Mes. Se dovesse arrivare in Parlamento il voto sull’utilizzo di quelle risorse da destinare alla sanità, come voterebbe Forza Italia?
«Certamente a favore, ma solo perché è il bene dell’Italia, perché sarebbe assurdo privare proprio in questo momento, solo per fare due esempi, la sanità della Campania di 2.725 milioni e quella della Puglia di 2.450 milioni. Gli schieramenti, le tattiche politiche, le alleanze non c’entrano. Il voto sul Mes non ha alcun significato di politica interna».

Lei ha evocato un nuovo governo e, comunque, continua ad auspicare elezioni anticipate. Secondo lei, le tensioni tra Pd e M5S porteranno a una caduta del governo Conte?
«Sono convinto che le contraddizioni prima o poi si riveleranno insanabili e l’inadeguatezza di questo governo di fronte alla drammaticità dei problemi del Paese indurrà i parlamentari o le forze politiche più responsabili a staccare la spina».

Se lo spettro delle tensioni sociali in autunno si andasse ad aggiungere alla sconfitta del centrosinistra alle Regionali, come temono anche ai piani alti del Pd, Forza Italia chiederebbe un atteggiamento responsabile alle altre forze del centrodestra per arrivare a un governo di unità nazionale?
«Mi scusi, ma, come ho già più volte dichiarato, non sono affatto convinto che un governo di unità nazionale sarebbe una scelta responsabile. Questa legislatura ha già conosciuto governi fra forze politiche incompatibili e il risultato è stato pessimo. La strada più responsabile sarebbe quella di lasciare agli italiani la possibilità di indicare da chi vogliono essere governati. Anche la subordinata al governo di unità nazionale, quella di un’altra maggioranza in sintonia con la volontà del Paese e capace di realizzare un programma per far ripartire l’Italia a cui avevo qualche volta accennato, non solo appare a oggi assolutamente improbabile, ma è altresì ritenuta inaccettabile dai nostri alleati di centrodestra».

Rating 3.00 out of 5

Pedro Sánchez al Corriere: «Da Italia e Spagna una risposta titanica alla crisi. Il nostro patto per la Ue»

mercoledì, Luglio 8th, 2020

di Aldo Cazzullo

Pedro Sánchez al Corriere: «Da Italia e Spagna una risposta titanica alla crisi. Il nostro patto per la Ue»

Presidente, Spagna e Italia sono stati tra i Paesi più colpiti. Come hanno reagito spagnoli e italiani, secondo lei?

«Con disciplina, con resistenza, con spirito di vittoria. Abbiamo subìto un colpo durissimo, ma non ci siamo abbattuti; abbiamo fatto fronte in modo titanico».

Titanico?

«Abbiamo messo in campo sforzi senza precedenti. Non ci siamo limitati a chiuderci in casa; il che già non era scontato. È emerso il valore e l’animo dei due popoli. In Spagna ci siamo mossi per salvare le imprese, evitare i licenziamenti, sostenere tre milioni e mezzo di lavoratori senza stipendio, aiutare un milione e mezzo di autonomi. E abbiamo introdotto il reddito minimo vitale, una misura simile al vostro reddito di cittadinanza. Ma ora l’Europa deve essere all’altezza dei suoi popoli».

Non tutto ha funzionato, però. C’è qualcosa che non rifarebbe? Non era meglio impedire la riunione di piazza dell’8 marzo, per cui è stato molto criticato?

«Il senno è sempre del poi. Se avessimo saputo a fine febbraio quel che sappiamo adesso, avremmo chiuso prima. Ma se avessi chiuso allora, la società e il Parlamento non mi avrebbero seguito. Ero consapevole che stavo chiedendo uno sforzo enorme, infatti lo stato d’allarme è stato prorogato ogni 15 giorni; e ogni 15 giorni mi sono sottoposto alla discussione e al voto del Parlamento. È stato come fare un dibattito sullo stato della nazione ogni due settimane».

Rating 3.00 out of 5

Superenalotto, centrato il “6” a Sassari: vinti quasi 60 milioni di euro

mercoledì, Luglio 8th, 2020

E’ stato centrato a Sassari ilsecondo “6” del 2020,il primo dopo il lockdown, che vale 59.472.355 euro. Il jackpot è stato realizzato nella tabaccheria di via Luna e Sole con una schedina da tre euro. La sestina vincente è: 16, 24, 29, 53, 73, 88. Jolly: 62. Superstar: 50. Salgono così a 124 i “6” realizzati dalla nascita del Superenalotto. Il jackpot mancava dal 28 gennaio, quando ad Arcola (La Spezia) era stato vinto un montepremi da 67,2 milioni.

TGCOM

Rating 3.00 out of 5

Borse, in Europa scattano i realizzi, ma Piazza Affari argina calo allo 0,1%

martedì, Luglio 7th, 2020

di Eleonora Micheli e Andrea Fontana

(Imagoeconomica)
(Imagoeconomica)

Borse europee deboli, risentendo della pressione delle prese di beneficio dopo la corsa registrata nei primi giorni di luglio e mentre i contagi da coronavirus nel mondo continuano a salire. Milano, comunque, ha arginato i danni con un calo dello 0,1%, vantando la performance migliore d’Europa, nonostante la Commissione europea proprio oggi, 7 luglio, abbia rivisto al ribasso le previsioni per il pil del nostro Paese al -11,2%, dal precedente -9,5%. Anche lo spread è migliorato a 163,2 punti.

Allarme Ue su Italia ma Milano è la meno penalizzata

Piazza Affari comunque resiste in Europa nonostante l’allarme della Commissione europea: la crisi del Covid-19 e le misure di contenimento “hanno spinto l’Italia in una contrazione economica profonda” indica Bruxelles nel nuovo rapporto di previsione. Nel primo trimestre il pil è calato del 5,3% e nel secondo “il danno all’attività economica è atteso essere più forte”.Leggi anche

A Milano dietrofront Ubi, spicca Diasorin

Il Ftse resta sulla soglia dei 20mila punti. In evidenza Diasorin. Il gruppo ha lanciato un test in grado di identificare i ceppi influenzali di tipo A e B ed il virus respiratorio sinciziale (RSV) in modo diretto, ossia senza la necessità di eseguire l’estrazione degli acidi nucleici. Inoltre gli analisti segnalano il potenziale beneficio per il gruppo di diagnostica dai passi avanti emersi negli studi sull’efficacia della vitamina D come difesa dal Covid-19. Scattano le vendite su Ubi Banca dopo il balzo del 4,2% che aveva accompagnato il primo giorno dell’offerta pubblica di scambio promossa da Intesa Sanpaolo per arrivare al controllo dell’istituto lombardo: il titolo resta comunque a premio rispetto al valore espresso dai concambi. Intesa Sanpaolo è in discesa. In netto calo Telecom Italia, salgono l’automotive e le utility.
Fuori dal Ftse Mib, balzo per d’Amico che ha annunciato la vendita di due navi. Precipita la società di biotecnologice Molmed: il Consiglio dei ministri ha deciso di esercitare i propri poteri speciali ponendo delle condizioni all’operazione di acquisizione da parte del gruppo giapponese AGC.

Rating 3.00 out of 5

Coronavirus, Bankitalia: «Un terzo delle famiglie ha riserve per meno di tre mesi»

martedì, Luglio 7th, 2020

di Ca.Mar.

Coronavirus, Bankitalia: un terzo delle famiglie ha riserve per soli 3 mesi

«Oltre a un diffuso calo nei redditi, più di un terzo degli individui dichiara di disporre di risorse finanziarie liquide sufficienti per meno di 3 mesi a coprire le spese per consumi essenziali della famiglia in assenza di altre entrate, un periodo compatibile con la durata del lockdown legato all’emergenza Covid-19». Il quadro emerge dalla nuova pubblicazione diffusa dalla Banca d’Italia sugli effetti del coronavirus, della serie “Note Covid-19”, dal titolo “Principali risultati dell’Indagine straordinaria sulle famiglie italiane nel 2020”, a firma degli economisti di Via Nazionale Andrea Neri e Francesca Zanichelli. Poco meno della metà degli individui dichiara che prima dell’emergenza sanitaria arrivava alla fine del mese con difficoltà, dice Bankitalia. .

Riduzione del reddito familiare per più della metà delle persone

Negli ultimi due mesi, corrispondenti alla fase più rigida delle misure di contenimento dell’epidemia, oltre la metà degli individui dichiara di aver subito una riduzione nel reddito familiare, anche tenendo conto degli eventuali strumenti di sostegno ricevuti. L’impatto è più negativo tra i lavoratori indipendenti: quasi l’80% ha subito un calo nel reddito e per il 36% la caduta è di oltre la metà del reddito familiare.Leggi anche

Rating 3.00 out of 5

Brasile, il presidente Bolsonaro è risultato positivo al Covid-19

martedì, Luglio 7th, 2020

Il presidente del Brasile Jair Bolsonaro ha riferito di essere risultato positivo al Covid-19. Bolsonaro, che ha compiuto 65 anni a marzo, si è sottoposto al tampone dopo aver accusato febbre ed aver fatto una radiografia ai polmoni. L’agenda del Capo di Stato del Brasile, che ha ripetutamente minimizzato i rischi della malattia, è stata annullata per il resto della settimana.

Il presidente brasiliano ha affermato di snetirsi “perfettamente”, malgrado la tosse e qualche linea di febbre.

Rating 3.00 out of 5

Ecco la rivoluzione del Fisco: ​”Ci sarà il prelievo mese per mese”

martedì, Luglio 7th, 2020

Bartolo Dall’Orto

L’idea va attribuita ad Ernesto Maria Ruffini, direttore dell’Agenzia delle Entrate. Il Fisco potrebbe dire addio al sistema di acconti e saldi annuali che caratterizzano i mesi delle dichiarazioni dei redditi.

E così anche le partite Iva potrebbero pagare le tasse “mese per mese” con un “sistema di prelievi mensili”. Magari con l’addebito diretto dal conto corrente del contribuente a quello del Fisco.

Nell’intervista odierna rilasciata Repubblica, Ruffini parla del tema al centro del dibattito pubblico (tagliare l’Iva o l’Irpef) e spiega che per far ripartire il Paese occorre rimettere in moto la “locomotiva”, cioè le imprese. Per farlo, il direttore del Fisco vede due possibilità: da una parte la classica riduzione del cuneo fiscale; dall’altra un’azione diretta alle piccole e piccolissime imprese, “che sono la grande maggioranza delle partite Iva”. “A loro – dice Ruffini – dovrebbe essere esteso il sistema di tassazione per cassa consentendo l’immediata deducibilità degli investimenti, invece di diluirla nel tempo con gli ammortamenti. Questa sorta di cash flow tax potrebbe essere un buon strumento per far ripartire gli investimenti e quindi la produzione”.

La vera novità della via Ruffini alla rivoluzione del Fisco riguarda però la burocrazia fiscale. Lui che in passato ha gestito la dichiarazione dei redditi precompilata, propone innanzitutto di “estendere tale modello anche a buona parte delle partite Iva”. Mentre per il secondo capitolo della riforma fiscale invita i decisori a ripensare “il tema delle scadenze”. “C’è un modo per uscire da questo labirinto una volta per tutte – dice Ruffini – Primo: la fatturazione elettronica ci fornisce già gran parte dei dati necessari per la dichiarazione Iva: potrebbe essere precompilata; nella stessa direzione andranno gli scontrini.

Rating 3.00 out of 5

Dl Semplificazioni: dal Mose alla Tav, ecco le opere «sbloccate» dal decreto

martedì, Luglio 7th, 2020

di Massimiliano Jattoni Dall’Asén

Sono 750 le opere bloccate in Italia

Semaforo verde per il decreto Semplificazioni da parte del Consiglio dei Ministri. L’ok, incassato nella notte tra lunedì 6 e martedì 7 giugno, ha approvato «salvo intese» un decreto che, tra le novità, prevede anche lo sblocco di alcune opere pubbliche – si va dal Mose alla Tav – tramite una «corsia preferenziale» su ispirazione del cosiddetto «modello Genova», messo in campo per la rapida ricostruzione del ponte Morandi.
L’operazione-choc infrastrutture voluta dal governo vede l’elenco di una cinquantina di grandi opere da sbloccare che non è entrato nel testo del decreto, bensì in un Allegato Infrastrutture dove pescare – anche in una “fase 2” – per procedere con ulteriori commissariamenti. In Italia, sono infatti circa 750 le opere attualmente bloccate, per oltre 60 miliardi di euro di investimenti.
L’elenco delle opere «prioritarie» è parte di quello contenuto in Italia Veloce, il piano del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che vale interventi da 200 miliardi di euro su strade e autostrade, ferrovie, trasporto metropolitano, porti e aeroporti. Il progetto del dicastero guidato da Paola De Micheli diventa così uno dei pilastri dell’operazione semplificazione del governo Conte.

Le direttrici ferroviarie: dalla Tav al Terzo Valico

In cima alla lista dell’Allegato Infrastrutture non poteva che esserci la Tav, la Nuova linea Torino-Lione ideata a partire dagli anni 90 e in fase di progettazione/realizzazione dagli inizi degli anni 2000. Consiste in una linea ferroviaria internazionale di 235 km, dedicata al trasporto di merci e persone fra Torino e Lione e che affiancherebbe, con caratteristiche più avanzate, la linea esistente che transita attraverso il traforo ferroviario del Frejus.
Tra le altre opere legate alle direttrici ferroviarie, rientrano le connessioni con i valichi svizzeri: dal potenziamento della Gallarate-Rho (un’opera attesa da anni, già bloccata nel 2013 da un ricorso al Tar) al raddoppio della Vignale-Oleggio-Arona.

Rating 3.00 out of 5

Mes, perché conviene (tanto) all’Italia ma non a Francia e Germania

martedì, Luglio 7th, 2020

di Giuditta Marvelli

Quanto costa quindi il Mes? Lo 0,13% a 10 anni, spese di gestione comprese. I Paesi dell’Ue pagherebbero 13 milioni di interessi l’anno per ogni 10 miliardi di finanziamenti avuti. Ma mentre per l’Italia accedere al fondo avrebbe una convenienza, per i Paesi virtuosi non vi è utilità. Quelli con un merito di credito più elevato (Germania, Olanda, Austria, Belgio e Francia) sono addirittura «pagati» per piazzare i loro bond. Berlino incassa ben 43 milioni ogni 10 miliardi. Al Tesoro, invece, gli stessi 10 miliardi oggi costano sul mercato 122 milioni. Accedere al Mes ne farebbe risparmiare 109: la differenza tra 122 e 13.

GUARDA IL GRAFICO
Facciamo i conti al Mes
I costi del Mes

Quanto costa quindi il Mes, il fondo Salva Stati che divide la politica italiana e non solo? Lo 0,13% a dieci anni, spese di gestione comprese. In soldoni, per ogni dieci miliardi di finanziamenti ottenuti con questo strumento, tutti i Paesi dell’Unione europea eventualmente interessati pagherebbero 13 milioni di interessi l’anno. E quanto costa invece, sempre ai tassi di oggi, fare da soli finanziandosi sul mercato con i rispettivi titoli di Stato? Dipende. I Paesi virtuosi, quelli con un merito di credito più elevato addirittura incasserebbero invece di pagare. Nella stagione dei tassi negativi — che non accenna a finire e a cui la pandemia potrebbe aver allungato la vita — i più affidabili sono pagati dal mercato per piazzare i loro bond. Germania, Olanda, Austria, Belgio e Francia (vedi tabella) non avrebbero alcuna convenienza a ipotizzare un prestito Mes, perché dovrebbero chiedere soldi ai contribuenti (13 milioni ogni 10 miliardi), mentre per loro è sufficiente collocare i titoli di Stato per guadagnare.

Rating 3.00 out of 5

Nuovo focolaio in Campania. Vincenzo De Luca dà la colpa agli ingressi incontrollati dall’estero

martedì, Luglio 7th, 2020

Nuovi casi di Covid-19 si registrano nell’avellinese con un cluster nella zona di Serino. Il primo paziente positivo al coronavirus è ricoverato da sabato scorso nel Covid Hospital dell’azienda Moscati di Avellino, che così riapre i battenti. Si tratta di un 69enne di origini venezuelane residente da diversi anni a Santa Lucia di Serino. L’uomo è stato intubato. Contagiate altre 5 persone, tutti parenti del 69enne: sono asintomatici e in isolamento domiciliare. Positivi anche altri due contatti diretti dell’uomo, anche loro in isolamento domiciliare. Un’altra persona, un 71enne italiano di San Michele di Serino, è risultato positivo e ricoverato nel reparto di malattie infettive, ma risulta asintomatico. Era giunto in ospedale per altre patologie. Altri due casi di Covid-19 tra residenti nei comuni di Rotondi e Valle Caudina ma non sarebbero riconducibili al cluster avellinese. Sono 27 i pazienti risultati positivi oggi in Campania a fronte di 775 tamponi ‘processati’ nelle strutture regionali.

Il Governatore campano dà la colpa dei nuovi focolai all’ingresso non controllato di stranieri. “Sugli ingressi in italia occorrono controlli rigorosi”. De Luca in particolare rende noto che con un volo diretto New York – Roma si è verificato “l’arrivo di un cittadino campano risultato positivo solo dopo i controlli cui è stato sottoposto giunto a destinazione, dopo aver viaggiato anche in pullman e in treno. Si segnalano inoltre casi di arrivi di cittadini dell’est, tra cui braccianti e badanti, in assoluta promiscuità a bordo di pullman, senza nessun controllo efficace”.

Rating 3.00 out of 5
Marquee Powered By Know How Media.