Berlusconi: «Noi voteremmo sì al Mes per il bene del Paese, le alleanze non c’entrano»
mercoledì, Luglio 8th, 2020
Presidente Berlusconi, dall’Europa
continuano ad arrivare rassicurazioni sul Mes. Se dovesse arrivare in
Parlamento il voto sull’utilizzo di quelle risorse da destinare alla
sanità, come voterebbe Forza Italia?
«Certamente a favore, ma
solo perché è il bene dell’Italia, perché sarebbe assurdo privare
proprio in questo momento, solo per fare due esempi, la sanità della
Campania di 2.725 milioni e quella della Puglia di 2.450 milioni. Gli
schieramenti, le tattiche politiche, le alleanze non c’entrano. Il voto sul Mes non ha alcun significato di politica interna».
Lei ha evocato un nuovo governo e, comunque, continua ad auspicare elezioni anticipate. Secondo lei, le tensioni tra Pd e M5S porteranno a una caduta del governo Conte?
«Sono
convinto che le contraddizioni prima o poi si riveleranno insanabili e
l’inadeguatezza di questo governo di fronte alla drammaticità dei
problemi del Paese indurrà i parlamentari o le forze politiche più
responsabili a staccare la spina».
Se lo spettro delle tensioni sociali in autunno si andasse ad aggiungere alla sconfitta del centrosinistra alle Regionali, come temono anche ai piani alti del Pd, Forza Italia chiederebbe un atteggiamento responsabile alle altre forze del centrodestra per arrivare a un governo di unità nazionale?
«Mi scusi, ma, come ho già più volte dichiarato, non sono affatto convinto che un governo di unità nazionale sarebbe una scelta responsabile. Questa legislatura ha già conosciuto governi fra forze politiche incompatibili e il risultato è stato pessimo. La strada più responsabile sarebbe quella di lasciare agli italiani la possibilità di indicare da chi vogliono essere governati. Anche la subordinata al governo di unità nazionale, quella di un’altra maggioranza in sintonia con la volontà del Paese e capace di realizzare un programma per far ripartire l’Italia a cui avevo qualche volta accennato, non solo appare a oggi assolutamente improbabile, ma è altresì ritenuta inaccettabile dai nostri alleati di centrodestra».