Archive for Luglio, 2020

Nei sondaggi Giorgia Meloni non si ferma più

sabato, Luglio 25th, 2020

Sono i sondaggi post Consiglio europeo, dopo la 5 giorni di Giuseppe Conte al tavolo dei leader Ue per strappare l’intesa sul Recovery Fund. Ipsos sul Corriere della Sera registra un beneficio in termini di consenso per il Governo Conte. Di contro, tra i partiti, c’è una protagonista assoluta: è Giorgia Meloni, inarrestabile nella sua ascesa. Tallona i 5 stelle e il Pd, vede persino la vetta della Lega, ormai a 5 punti. 

Il Governo. l’indice di gradimento fa segnare un aumento di 4 punti, passando da 57 a 61, il livello più elevato del Conte bis. Anche il gradimento del premier fa segnare un aumento passando da 63 a 65, avvicinandosi al picco di 66 raggiunto in aprile, nel pieno dell’emergenza sanitaria.

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Turchia, Erdogan partecipa alla prima preghiera del venerdì a Santa Sofia

sabato, Luglio 25th, 2020

dal nostro inviato MARCO ANSALDO

ISTANBUL – “Iste Dede, iste Torun”. Ecco il nonno, ecco il nipote. Il Sultano Mehmet II e Recep Tayyip Erdogan, il successore secondo la simbologia ottomana, reinterpretata. Perché la dedica appesa alle colonne di una moschea minore, che porta verso la grande struttura architettonica di Santa Sofia, è tutta per loro, tutta per lui. Per i sultani ottomani e per il leader che oggi si richiama a quel tempo.

Ecco perché centinaia di migliaia di fedeli musulmani, di ogni età, ma tanti giovani soprattutto, hanno attraversato già dalla notte le strade del cuore di Istanbul, per arrivare a Piazza Sultanahmet. A Santa Sofia, ora diventata moschea a tutti gli effetti dopo che tre imam e cinque muezzin hanno guidato la cerimonia accompagnandola con il canto.

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Ripartenza, Molinari: “Recovery Fund nel 2021, serve subito il Mes e riqualificare il lavoro”

sabato, Luglio 25th, 2020

“Bruxelles non ci vede con diffidenza” e i fondi europei sono “una grande opportunità per far ripartire la crescita, ma arriveranno nel 2021“. Di qui la “necessità” di prendere subito i fondi del Mes. Così il direttore di Repubblica Maurizio Molinari a ‘L’aria che tira’ su La7. Una ripartenza che secondo Molinari non può prescindere dal “cuore delle disuguaglianze, il problema del lavoro”. “Una risposta innovativa alla crisi – spiega – non è tanto riformare il sistema pensionistico, ma riqualificare chi ha perso il lavoro”

REP.IT

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Coronavirus, l’Italia si blinda dopo il rapporto dell’Iss: in una sola settimana scoperti 120 focolai

sabato, Luglio 25th, 2020

paolo russo

ROMA. L’epidemia continua ad andare in altalena, scendendo ieri da sopra quota 300 a 252 nuovi contagi. Ma il Report versione «segretata» di Iss e Ministero della salute sulla settimana dal 13 al 19 luglio disegna un’Italia del contagio dove le regioni a livello di rischio «moderato» da tenere d’occhio salgono da 6 a 9: Emilia Romagna, Friuli, Liguria, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria e Veneto. L’R con t, l’indice di trasmissione a livello nazionale scende appena sotto la soglia di allarme di un contagio per ogni positivo, con una media di 0,95. Ma 4 regioni sono sopra la soglia limite di 1: Emilia, Liguria, Bolzano e Veneto. Anche il trend dei contagi settimanali è in salita in 12 regioni su 21.  Coronavirus: le attività quotidiane che ci mettono più a rischio contagio secondo i medici Usa

Risalita spesso dovuta a virus di importazione. Tanto che ieri il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha dovuto emanare un’ordinanza per mettere in quarantena lavoratori e badanti che hanno soggiornato negli ultimi 14 giorni in Romania e Bulgaria, dove l’epidemia in questo momento galoppa. In molti stanno tornando anche in bus e voli low cost dopo aver fatto una breve vacanza a casa propria. Qualche positivo si è contato già e il problema è che in diversi lavorano con anziani e persone fragili più esposte al Covid. Coronavirus, Zangrillo si infuria: “Italiani andate in vacanza. Un solo morto in Lombardia non significa nulla”

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Zingaretti: «I soldi dall’Europa un’occasione unica, Conte agisca subito»

sabato, Luglio 25th, 2020

di Nicola Zingaretti

Zingaretti: «I soldi dall'Europa un'occasione unica, Conte agisca subito»

Quanto accaduto a Bruxelles ci consegna, in un momento molto difficile, un’Europa determinata, con idee chiare, disposta a cambiare per essere più forte e vicina alle persone e con una rinnovata visione unitaria sul fronte economico tra Germania, Francia e Italia. Il risultato delle negoziazioni, con la previsione non solo di prestiti per gli Stati membri ma anche di un rilevante ammontare di fondi a dono, offre al nostro Paese un’opportunità unica ed irripetibile per ridisegnare dalle fondamenta un «nuovo modello di sviluppo sostenibile per le future generazioni». Ciò si combina con un contesto in cui la pandemia ha fortemente accelerato trend macroeconomici e sociali in atto ormai da anni, che ci hanno consegnato un nuovo assetto mondiale caratterizzato da nuove ed in parte irreversibili abitudini di vita e di consumo, che devono portare ad un profondo ripensamento dei modelli economici e produttivi.

Quella che ora ci si apre davanti è la grande sfida di cogliere al meglio queste opportunità. Per farlo, occorre mettere al centro di questo nuovo modello di crescita i veri motori dello sviluppo: le persone. Solo mettendo in condizione giovani e meno giovani di esprimere appieno le proprie reali potenzialità, l’Italia potrà avviare una nuova, auspicata, stagione di crescita del Paese. Per farlo, occorre investire rapidamente in progetti concreti sui fattori abilitanti per lo sviluppo economico, come le piattaforme digitale, logistica ed energetica; su ambiti decisivi per lo sviluppo umano e l’inclusione sociale, quali formazione, cultura e sanità; e infine su settori chiave del Paese che siano orientati in modo innovativo verso nuovi modelli di consumo «responsabile», nati e accelerati dalla pandemia, in grado di trainare in maniera stabile crescita e occupazione.

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L’Europa nel segno di Angela Merkel

sabato, Luglio 25th, 2020

di Maurizio Ferrera

Nelle democrazie i leader più capaci diventano «statisti» a pieno titolo solo quando escono di scena. Forse, dopo l’accordo raggiunto sul Recovery Fund, Angela Merkel merita un’eccezione, almeno per quanto riguarda il suo ruolo europeo. Nella cornice Ue — seguendo Habermas – uno statista si riconosce perché sa «fare la storia», ossia agisce nella consapevolezza che in certi momenti si devono prendere decisioni che influenzeranno i destini dell’intero continente e di molte generazioni a venire. Si può essere più o meno soddisfatti dei suoi specifici contenuti; ma è difficile negare che il piano «Next Generation Eu» rappresenti un grande punto di svolta sotto questo profilo. Insieme alla moneta, la condivisione dei rischi economici e sociali è uno dei tratti che definiscono le comunità politiche e il loro impegno a durare nel tempo.

Solo una decina di anni fa erano in molti a pensare che Merkel non avesse la stoffa da statista, men che meno sulla scena europea. Durante la crisi del debito sovrano la Cancelliera era stata fortemente criticata — non senza qualche ragione —per il suo carattere pavido, la tendenza a rinviare le decisioni. Il suo cognome si trasformò in un verbo (merkeln) che da allora significa «temporeggiare». Joschka Fischer, ex ministro degli Esteri e influente figura pubblica, l’accusò di aver rotto l’asse portante della politica tedesca: europeizzare problemi e soluzioni, rendere la Germania sempre più europea. Con le sue chiusure verso la solidarietà finanziaria nei confronti dei paesi del Sud, Merkel aveva seguito la strada opposta: piegare l’Europa alle preferenze e agli interessi tedeschi.

Nel corso del decennio l’Unione ha dovuto affrontare una drammatica «poli-crisi»: la grande recessione, lo tsunami dell’immigrazione, la Brexit. E all’inizio del 2020 la sfida più terribile: il coronavirus. Una vera emergenza sotto il profilo sanitario, economico, politico, che avrebbe potuto rigettare la Ue nella stretta degli stati nazionali: blocco delle frontiere e degli scambi commerciali (persino delle mascherine), ciascun Paese di nuovo per conto proprio.

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Sondaggio, i partiti: la Lega di Salvini al 23,1, Meloni ora è a soli 5 punti

sabato, Luglio 25th, 2020

di Nando Pagnoncelli

Sondaggio, i partiti: la Lega di Salvini al 23,1, Meloni ora è a soli 5 punti

Le decisioni adottate dal Consiglio europeo per fronteggiare gli effetti economici della pandemia e favorire la ripresa, sono di portata storica e segneranno il futuro dell’Unione europea. L’accordo è stato oggetto di fortissime tensioni tra gli stati membri. L’opinione pubblica in larga misura fatica a entrare nel merito di questioni complesse, soprattutto quando si parla di provvedimenti economici e delle loro implicazioni, a maggior ragione se vengono presentati con acronimi o con definizioni in lingua inglese, da Mes a Sure, da Recovery Fund a Next generation EU.

L’indice di gradimento, governo e premier

Nella formazione delle opinioni tende spesso a prevalere la semplificazione, la contrapposizione tra amici e nemici, tra i paesi «frugali» e gli altri, tra quanto siamo riusciti ad ottenere e ciò a cui abbiamo dovuto rinunciare. Per come si erano messe le cose, l’accordo trovato a Bruxelles rappresenta una boccata d’ossigeno e, a giudicare dal sondaggio odierno, il governo ne trae beneficio in termini di consenso. Infatti, l’indice di gradimento dell’esecutivo fa segnare un aumento di 4 punti, passando da 57 a 61, il livello più elevato del Conte II. Anche il gradimento del premier fa segnare un aumento passando da 63 a 65, avvicinandosi al picco di 66 raggiunto in aprile, nel pieno dell’emergenza sanitaria. Stessa tendenza per i leader e i capidelegazione della maggioranza, mentre quelli dell’opposizione fanno segnare una sostanziale stabilità rispetto al mese di giugno.

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Carabinieri Piacenza, il procuratore: «Controllare il tenore di vita dei militari»

sabato, Luglio 25th, 2020

di Fiorenza Sarzanini

Carabinieri Piacenza, il procuratore: «Controllare il tenore di vita dei militari»

«Bisogna controllare quello che avviene nella caserme, ma monitorare anche il tenore di vita dei carabinieri. Verificare quello che postano sui loro profili social. E proteggere chi decide di denunciare». Il procuratore generale militare Marco De Paolis ha seguito molte inchieste che coinvolgono ufficiali e sottufficiali dell’Arma. Conosce il meccanismo, sa bene quello che accade prima che si arrivi a scoprire casi come quello della stazione Levante di Piacenza.

A rileggere le ultime inchieste emerge un sistema di impunità.
«Non è un sistema, chi lo dice vuole danneggiare l’istituzione. Ma commette un errore grave chi parla di mele marce».

E allora cos’è?
«Sono gruppi di delinquenti che fuori controllo diventano un vero e proprio focolaio capace di infettare l’intera caserma. Per questo dico che bisogna controllare e isolare. L’Arma è un pilastro dello Stato, deve essere protetta».

Come?
«Dobbiamo ripartire dalla formazione e dall’etica. I principi fondanti sono la lealtà, l’onestà e la fiducia. Basti pensare che per i militari la codardia è un reato. Al momento la segnalazione di illeciti compiuti da altri militari viene ritenuta contraria all’etica, anche perché si danneggia l’immagine del reparto. Dunque bisogna tutelare chi decide di denunciare».

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Inchiesta camici in Lombardia, indagato il governatore Attilio Fontana per un appalto alla società Dama Spa

sabato, Luglio 25th, 2020

Il governatore Fontana risulta indagato dai pm di Milano nell’inchiesta sulla fornitura da mezzo milione di euro di camici e altro materiale da parte della società Dama Spa gestita dal cognato Andrea Dini e di cui la moglie, Roberta Dini, detiene il 10%. Iscritti nel registro degli indagati anche il cognato e Filippo Bongiovanni, l’ex dg di Aria Spa, la centrale acquisti regionale. L’accusa è di turbata libertà nel procedimento di scelta del contraente.

Bongiovanni sentito per tre ore in Procura Nelle tre ore di faccia a faccia coi pm, Bongiovanni avrebbe fornito la sua versione dei fatti chiarendo che la Regione Lombardia e la sua centrale acquisti nelle fasi più difficili dell’emergenza Covid-19 hanno operato in uno stato “quotidiano” di necessità, in un’emergenza fronteggiata dalle strutture regionali con sforzi e impegno. L’ormai ex dg, difeso dal legale Domenico Aiello, ha anche messo a verbale dettagli concreti sugli sforzi fatti, a suo dire, dalle strutture regionali nell’emergenza.

Per i pm l’affidamento sarebbe avvenuto in conflitto d’interessi Secondo le indagini dell’aggiunto Maurizio Romanelli e dei pm Filippini, Furno e Scalas, quell’affidamento diretto senza gara della fornitura, che risale al 16 aprile, sarebbe avvenuto in conflitto di interessi e l’ordine sarebbe poi stato trasformato in donazione solo il 20 maggio, dopo che la trasmissione Report iniziò a indagare sulla vicenda. E Dama, comunque, avrebbe voluto guadagnare provando a vendere 25mila camici (dei 75mila totali di cui 50mila donati) anche a fine maggio con un prezzo di 9 euro a camice, invece che 6 euro che era il prezzo proposto ad Aria.

Presunto “ruolo attivo” di Fontana Accertamenti erano in corso già da giorni anche su un presunto “ruolo attivo” di Fontana, mentre numerosi testimoni sono stati già sentiti dai pm nelle ultime settimane. E’ stato escluso, invece, subito dalle prime analisi un ruolo nella vicenda della moglie del governatore. Bongiovanni, dal canto suo, avrebbe chiarito che in quella fase di piena emergenza erano state sospese tutte le procedure di verifica sulle forniture, compresa quella sui conflitti di interesse, e che questo genere di verifiche, tra l’altro, non sarebbero nemmeno spettate a lui.

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Tensioni Usa-Cina zavorrano l’Europa, Piazza Affari -1,8%. Oro sfonda quota 1.900 $

venerdì, Luglio 24th, 2020

di Andrea Fontana e Flavia Carletti

(REUTERS)
(REUTERS)

Il ritorno sulla scena globale delle tensioni tra Usa e Cina – stavolta non a colpi di dazi o accuse sul Covid ma di chiusure di ambasciate – hanno appesantito i mercati europei che hanno chiuso in rosso. A Piazza Affari il Ftse Mib ha perso l’1,85%, a Francoforte il Dax30 il 2,02%, a Parigi il Cac40 l’1,54%, a Madrid l’Ibex35 l’1,07% e a Londra il Ftse100 l’1,41 per cento. Viaggia in negativo anche Wall Street. Nel corso della seduta, i listini del Vecchio Continente hanno ridotto parzialmente e temporaneamente le perdite solo dopo la pubblicazione degli indici Pmi sull’Eurozona, che hanno mostrato un recupero della manifattura sopra le stime, ma non è bastato. Le vendite hanno toccato in particolare il comparto high-tech, auto e le materie prime. E proprio tra i titoli tecnologici, protagonista in negativo a New York è Intel, con un ribasso di circa il 15%, dopo aver informato i mercati che rimanderà l’uscita sul mercato della prossima generazione di microchip. Inoltre Intel ha comunicato che potrebbe cercare di appaltare la produzione a un’altra società. Al centro dell’interesse della giornata ci sono state le tensioni tra Usa e Cina con gli investitori che ora attendono (con timore) le prossime mosse dell’amministrazione Trump, dopo che Pechino ha ordinato la chiusura del consolato americano di Chengdu, nel sud-ovest del Paese, in risposta all’analoga decisione di Washington sul consolato cinese di Houston, in Texas. Tutto questo mentre non si placano le ansie sull’economia e l’emergenza sanitaria, visto che anche negli Usa i casi di Covid-19 sono in continuo rialzo, tanto che il presidente Trump fa fatto in parte marcia indietro, indossando la mascherina e cancellando gli eventi della convention repubblicana che si sarebbero dovuti tenere a in Florida.

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