Archive for Luglio, 2020

Coronavirus, oggi in Italia 252 nuovi casi e 5 morti

venerdì, Luglio 24th, 2020

I nuovi casi di tampone positivo al nuovo coronavirus rilevati in Italia nelle ultime 24 ore sono 252, a fronte dei 306 di ieri.Le nuove vittime sono invece 5, contro le 10 di ieri, per un numero complessivo di 35.097 decessi. I casi totali salgono a 245.590. Gli attualmente positivi sono 12.301 (-103), i guariti 198.192 (+350). I tamponi effettuati sono stati 53.334, in calo rispetto ai 60.311 di ieri. Qui tutti i dati e i grafici aggiornati.

IL TREND GIORNO PER GIORNO

Dettaglio regionale

Nelle altre, su 252 casi individuati, ce ne sono 53 in Lombardia, 63 in Emilia Romagna, 16 nella Provincia autonoma di Trento, 18 nel Lazio, 30 in Veneto. Tutte le altre regioni hanno un incremento a una sola cifra.

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Improvvisa bonomia. I 209 miliardi pacificano Bonomi e Conte

venerdì, Luglio 24th, 2020

“Questa politica rischia di fare più danni del Covid”. Era il 30 maggio scorso e Carlo Bonomi, presidente degli industriali, toccò il livello più alto di critica e scontro col governo, a cui fece seguito una sfilza di richieste presentate a Giuseppe Conte durante gli Stati Generali dell’Economia, convocati dal premier a Villa Pamphili qualche settimana dopo. Da quell’incontro in poi però l’approccio di Confindustria è cambiato e non di poco: dal bombardamento al plauso in due step. Prima infatti Bonomi ha scelto un “vigile” silenzio, in attesa di capire come sarebbe andata la trattativa europea sul Recovery e poi – appurato il successo – ha espresso un certo apprezzamento per i 209 miliardi in arrivo, per il tramite di una nota ufficiale, di fatto facendo una prima vera apertura di credito a Conte e la sua squadra. Draghi o eventuali riserve della Repubblica possono aspettare per ora.

Il cambio di direzione di Bonomi lo si può spiegare con quel sano pragmatismo lombardo di cui la nuova gestione di viale dell’Astronomia vuole fare la stella polare. Poca tattica politica, molta rappresentanza degli interessi delle imprese e, ovviamente, del sistema produttivo italiano. “E’ tutto molto semplice: Bonomi ha criticato il governo, anche con toni duri, perché le prime risposte all’emergenza economica del Covid si sono tradotte in soldi a pioggia e assistenzialismo senza criterio mentre c’era bisogno di mettere la testa a un serio piano di investimenti – ci spiega chi ha consuetudine con i vertici confindustriali -. Ora invece ci sarebbero tutte le condizioni, visto che i soldi del Recovery Fund, almeno stando alle prime dichiarazioni ufficiali, verranno destinati alla green economy, all’innovazione digitale, al 5G e all’ammodernamento delle infrastrutture. Ovviamente tocca vigilare”.

Neanche l’obiezione che nel frattempo l’esecutivo si appresta a varare altri 25 miliardi di assistenza in cassa integrazione, bonus e trasferimenti a Regioni e Comuni spiace a Confindustria (portando il totale quest’anno sopra i 100 miliardi). “In una situazione emergenziale come questa ci sta che lo Stato si faccia carico della tenuta sociale del paese – continua la fonte -. Non è questo il problema. L’importante è che accanto all’assistenza ci siano anche le risorse per far ripartire il paese. I 209 miliardi del Recovery Fund servono a questo. E siccome arriveranno solo l’anno prossimo, per quest’anno c’è bisogno di attivare i fondi del Mes”.

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L’arca di Michè. In Puglia, senza M5S, Michele Emiliano imbarca la qualunque

venerdì, Luglio 24th, 2020

Benvenuti al Sud, colorato, sfrontato, sfacciato come un inscalfibile luogo comune, strabordante come Michele Emiliano che stavolta si gioca davvero le penne e, se perde, va a casa lui, indebolisce Nicola Zingaretti e pure il Governo. E, allora, tutti dentro. Aria da Masaniello che dice “embè”, microfono da Carlo Conti, eccolo alla presentazione delle liste sul prato del Parco dei Principi di Bari, albergo dell’amico Antonio Vasile che, per la cronaca, è anche il vicepresidente degli Aeroporti pugliesi.

Ci sono i comunisti, con tanto di falce martello e stella, i democristiani con lo scudo crociato, i “liberali”, i verdi, ci sono anche i nostalgici del Regno delle due Sicilie, quelli della lista “Sud indipendente”. E pensionati, pensionati invalidi e partite Iva, 14 liste e pare che arrivi anche la quindicesima.  A proposito, gli animalisti, certi che la Puglia sarà “la regione più animalista d’Italia” perché Emiliano si è impegnato a nominare un assessore al benessere animale. Quattordici, dicevamo, sempre che non cada lo scudo crociato, dopo l’animato carteggio tra “signor Emilio Cugliari” e il “signor Cosimo Tramonte”: il primo è il presidente nazionale della cosiddetta Democrazia cristiana e ha vietato l’utilizzo del simbolo al secondo, il suo coordinatore regionale.

Sia come sia, sparso qua e là c’è pure qualche fascista, gente che neanche si offende se la chiami tale. Nella lista “Emiliano sindaco di Puglia” compaiono i seguaci di Pippi Mellone, il sindaco di estrema destra di Nardò, che con Emiliano ha un buon rapporto grazie anche alla pioggia di investimenti arrivati in questi anni per le reti fognarie. Una foto di qualche giorno fa li immortala, un po’ accaldati, in bicicletta mentre inaugurano una pista ciclabile. Solo qualche settimana fa Mellone aveva detto: “Chiudiamo l’Anpi di Lecce, è un pericolo per la democrazia”. Due anni fa, invece, decise di ricordare con il saluto fascista Sergio Ramelli, un giovane di destra ucciso nel ’75. I suoi, alla presentazione delle liste, hanno dichiarato che “Emiliano ha radici antiche”.

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Zanardi trasferito in terapia intensiva al San Raffaele di Milano

venerdì, Luglio 24th, 2020

Antonio Prisco

Alex Zanardi è stato trasferito al San Raffaele di Milano: lo ha reso noto in un comunicato Claudio Zanon, direttore sanitario dell’Ospedale Valduce, struttura a capo di Villa Beretta, il centro di riabilitazione che ha accolto Zanardi nella giornata di martedì.

Ricoverato in terapia intensiva dopo il terribile incidente dello scorso 19 giugno, in seguito alla graduale riduzione della sedazione e ai successivi riscontri positivi, l’ex pilota era stato trasferito dal Policlinico Le Scotte di Siena a Villa Beretta, un centro riabilitativo d’eccellenza nel Lecchese. Nelle ultime ore ”l’instabilità delle condizioni cliniche” ha costretto il campione bolognese ad un nuovo trasferimento, stavolta presso il reparto di terapia intensiva del San Raffaele di Milano.

Il comunicato

“In data odierna, a fronte di intercorsa instabilità delle condizioni cliniche del paziente Alex Zanardi, dopo opportune consultazioni con il Dr. Franco Molteni, Responsabile del Dipartimento di Riabilitazione Specialistica Villa Beretta, struttura afferente all’Ospedale Valduce, dove il paziente era degente dal 21 luglio, e gli specialisti di riferimento, è stato disposto il trasferimento dello stesso, con adeguati mezzi e adeguata assistenza, presso il reparto di Terapia Intensiva dell’Ospedale San Raffaele di Milano” precisando che “non verranno rilasciate ulteriori informazioni sul caso”.

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Traffico, inizia un weekend da bollino rosso nonostante il coronavirus

venerdì, Luglio 24th, 2020

Nonostante i timori relativi al coronavirus, quello che si apre è un weekend da “bollino rosso” per il traffico sulle autostrade, e lo stesso sarà per il prossimo fine settimana. “Bollino rosso” anche per il weekend del 7-9 agosto, in cui si prevedono i maggiori volumi di traffico, con una previsione di criticità da “bollino nero” per la mattina di sabato 8 agosto. “Bollino rosso” anche per gli ultimi due fine settimana di agosto.

Sull’A4 attesi 130mila veicoli Intanto, per evitare congestioni in caso di forti flussi di traffico, sono stati sospesi i cantieri autostradali nei prossimi weekend. Lo riferisce Autovie, facendo riferimento al tratto di A4 compreso fra Alvisopoli (Venezia), in Veneto, e Gonars (Udine), in Friuli Venezia Giulia, la terza corsia è ultimata e quindi chi si sposterà per il fine settimana o per una vacanza più lunga, non troverà né scambi di carreggiata né deviazioni. Autovie Venete prevede, infatti, un’intensificazione dei flussi di traffico da venerdì pomeriggio. In particolare, secondo quanto riporta Autovie, per sabato è previsto traffico intenso e sono attesi 130mila veicoli.

Bollino “debolmente” rosso con traffico intenso su tutta la A4 con possibili rallentamenti e code in uscita alla barriera di Trieste Lisert e in prossimità degli svincoli in direzione delle località balneari. Traffico sostenuto anche sulla A23 Palmanova-Udine in direzione Palmanova, specie al mattino, e sulla A57 Tangenziale di Mestre in direzione Trieste per l’intera giornata. Domenica 26 luglio i transiti, sottolinea Autovie, caleranno leggermente: qualche congestione potrebbe verificarsi in direzione Trieste con rallentamenti e qualche coda in uscita alla barriera di Trieste Lisert mentre in direzione Venezia il maggior flusso si concentrerà durante la mattinata.

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Senza il Mes mancano i soldi in cassa

venerdì, Luglio 24th, 2020

Servono soldi in cassa subito e il Mes è la via più conveniente. Questo è il messaggio che ha consegnato Roberto Gualtieri ai capi delegazione della maggioranza, prima del Cdm che ha dato il via libera allo scostamento. 

Il Sole 24 Ore riporta il pensiero del ministro dell’Economia, che premer sui fondi europei per la sanità dopo il ministro della Salute Roberto Speranza, che ha quantificato in oltre 20 miliardi il fabbisogno per una ristrutturazione del servizio sanitario nazionale all’altezza dell’era Covid. Con altri 25 miliardi di deficit, ha spiegato Gualtieri, il Mes diventa decisivo per evitare problemi alle casse dello Stato. Se il titolare dell’Economia punta ad attivarlo per coprire uscite già in bilancio, il ministro della Salute vorrebbe utilizzarlo per nuove spese per la sanità. 

Dentro il Pd, Italia Viva e Leu i ministri fanno breccia, ma il problema restano i 5 stelle. Lo dimostra anche un voto di ieri all’Europarlamento, in cui la maggioranza si è divisa e M5S si è trovata a votare insieme alla Lega. Al tavolo, prosegue il Sole, il capo delegazione M5S Alfonso Bonafede avrebbe chiesto di rimandare la discussione perché “oggi stiamo festeggiando il Recovery Fund”. 

Preme perché l’Italia attivi il Mes anche Paolo Gentiloni, commissario Ue all’Economia. “I fondi arriveranno nella seconda metà del 2021, l’Italia prenda il Mes, conviene” è la sua indicazione, in un’intervista alla Repubblica. “Le erogazioni del Recovery – evidenzia Gentiloni – inizieranno nella seconda parte del 2021 ad eccezione di un 10% che verrà anticipato con l’approvazione del Piano. Prima dobbiamo aspettare il percorso di ratifica dei parlamenti, quindi dovremo riuscire a rispettare il calendario con l’approvazione dei Piani di riforme dei singoli paesi entro aprile e andare sui mercati con titoli europei comuni.

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Frattura diplomatica. Schiaffo Usa: “I cinesi cambino il regime”

venerdì, Luglio 24th, 2020

“È ora che i cinesi cambino la guida del partito comunista”. Stavolta il segretario di stato americano Mike Pompeo, parlando alla Richard Nixon Presidential Library, si rivolge direttamente ai cittadini della superpotenza asiatica, e il suo appello è di quelli destinati a segnare una svolta nell’escalation dei rapporti tra Washington e Pechino. Per la prima volta, rotti gli indugi e superate le ultime cautele, l’amministrazione Trump in pieno clima da Guerra Fredda ipotizza un cambio di regime in Cina. E quello del tycoon, per ora tramite le parole del capo della diplomazia Usa, rappresenta un vero e proprio schiaffo a Xi Jinping: un leader finora guardato con benevolenza dalla Casa Bianca, ma adesso dipinto da Pompeo come “un presidente che crede nell’ideologia totalitaria”, alla stregua di altri dittatori e tiranni in giro per il mondo.

“Il Partito Comunista cinese – ha affondato il segretario di stato – ha paura delle opinioni oneste dei cinesi più di qualsiasi altro nemico straniero, e gli Stati Uniti devono impegnarsi a rafforzare i cinesi”. Sono lontani i tempi in cui Trump lodava Xi, non nascondeva la sua invidia per la forza e la longevità della leadership del presidente cinese e sognava di avere con lui uno storico incontro.

Le ultime settimane hanno cambiato lo scenario: il pugno duro di Pechino a Hong Kong, la repressione degli uiguri, le accuse sulle responsabili della pandemia di coronavirus, la corsa al vaccino, le mire espansionistiche di Pechino sul Mare del Sud della Cina. L’amministrazione Trump – oltretutto in costante ricerca di nemici su cui fondare la propria campagna elettorale – ha assunto una posizione molto più dura. È la linea del “law & order” traslata nello scacchiere internazionale. 

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Stefano Massini, “Parole in corso”: cosa si intende per ‘Piove governo ladro’

venerdì, Luglio 24th, 2020

Ogni giorno una parola, o un modo di dire, da scomporre e ricomporre: “Parole in corso” è la nuova rubrica dello scrittore Stefano Massini, dal lunedì al venerdì su Repubblica.it.

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Il tramonto dei dioscuri Salvini e Di Maio. Volevano un re travicello, sono stati oscurati

venerdì, Luglio 24th, 2020

di ELENA G. POLIDORI

“Conte? Ha fregato Di Maio. Salvini? Siamo tutti con lui…”. Sembra oggi. Invece è passato un anno da quando Gian Marco Centinaio, allora ministro, rifletteva così, ad alta voce sotto il sole rovente d’agosto (era il 30), quando lo ‘strappo del Papeete’ e le richieste di ‘pieni poteri’, avevano portato il Conte 1 a fine corsa.

Ma già s’intravedeva che l’avvocato del popolo, da Carneade qualunque, avrebbe riservato sorprese. Non, forse, fino a diventare un golden boy da 209 miliardi di euro (quelli ’guadagnati’ a Bruxelles) capace di ’seppellire’ quelli che un tempo erano i suoi due dioscuri, appunto Di Maio e Salvini. Ai quali, si ricorderà, chiedeva pure il permesso di parlare nel suo discorso di insediamento del suo primo governo (7 giugno 2018). Quando, abbassando il capo verso destra, dov’era seduto l’ex leader stellato, sussurrò: “Ma questo lo posso dire?”. E Di Maio, gelido: “No”.

Altri tempi, altri rapporti di forza. Altri numeri, nel pallottoliere dei sondaggi, per M5s e Lega. Il primo, oggi polverizzato in mille correnti, sconta proprio l’assenza di una leadership forte che neppure un Di Maio (ora in crisi nera di consenso anche interno), ha mai saputo incarnare nei tempi d’oro del 32%. E la Lega, che dopo le Regionali di settembre, con l’annunciato trionfo di Luca Zaia in Veneto, potrebbe essere tentata di dare a Salvini il benservito; per fermare l’emorragia di consenso, si sussurra nel Carroccio, dove non sarebbe la prima volta che un leader, divenuto ingombrante, viene fatto accomodare alla porta. Ieri, per dire, in Aula al Senato, l’attacco di Salvini a Conte, a tratti sprezzante (“non abbiamo il salame sugli occhi, presidente!”, “se volete dire che Giuseppe Conte è migliore di Papa Francesco, ditelo voi…”) è stato giudicato con severità nel centrodestra.

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Berlusconi: “Conte bravo nella trattativa Ue. Ma i 5 Stelle restano partito dell’odio”

venerdì, Luglio 24th, 2020

di MICHELE BRAMBILLA

Quante volte lo abbiamo dato al capolinea? Un’infinità. Ma Silvio Berlusconi si è rialzato sempre, e oggi nessuno parla più di “caimano“, nessuno prevede più per lui la galera o l’esilio. Anzi. Conte lo elogia per il suo modo propositivo e responsabile di fare opposizione. Prodi, il Grande Nemico, dice che non sarebbe uno scandalo un governo con Forza Italia. Un sondaggio di Ilvo Diamanti dice che è il secondo premier più apprezzato della Seconda Repubblica. Insomma in qualche modo le carte le darà ancora lui, o quantomeno anche lui. Al Berlusconi «propositivo e responsabile» chiedo subito se si associa ai complimenti ricevuti da Conte per l’accordo raggiunto in Europa.

“Il risultato raggiunto a Bruxelles – dice Silvio Berlusconi – è certamente per molti aspetti positivo per l’Italia, ma è il frutto di dinamiche europee più che dell’azione del governo italiano. L’Italia ha fatto bene la sua parte – ne diamo atto volentieri – ma la decisione è dipesa soprattutto dall’equilibrio e dalla lungimiranza della cancelliera Merkel, che ha capito che era in gioco non soltanto il destino di qualche Paese, ma il futuro dell’Europa come soggetto economico e politico. Da parte italiana in tanti hanno concorso a questo risultato, per il quale anch’io mi sono impegnato attivamente in tutte le sedi europee. Abbiamo lavorato tutti nella stessa direzione, nonostante il governo avesse lasciato cadere le nostre offerte di collaborazione”.

Restiamo su Conte. Lei, presidente, negli anni scorsi ha avuto parole durissime contro i Cinque Stelle. Secondo lei Conte è riuscito a cambiare, almeno in gran parte, il Dna del movimento fondato da Grillo? Voglio dire: si sente più rassicurato da un Conte piuttosto che dai toni di Grillo, Di Battista e in genere dei vaffa-day?

“Come è ovvio, il professor Conte ha uno stile diverso, più cultura e più garbo di molti dirigenti dei Cinque Stelle. Non credo tuttavia li abbia mutati davvero. È piuttosto abile ad usarli soprattutto per la sopravvivenza del governo. Però i grillini non hanno cambiato il loro Dna. Salvo eccezioni rimangono un partito senza cultura, senza idee, senza un programma che non sia fatto di invidia sociale, di pauperismo, di giustizialismo. Il linguaggio dell’odio mal si concilia con un’attività di governo”.

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