Archive for Luglio, 2020

Conte: “Italia e Francia unite nella crisi. Il Consiglio Ue sia pronto all’appuntamento con la storia”

mercoledì, Luglio 15th, 2020

Tra Italia e Francia c’è un “forte spirito di amicizia che ci lega in questa crisi che ha colpito entrambi i Paesi, impegnati a dare nuova linfa e a far ripartire le nostre società”. Ospite dell’ambasciata francese a Roma, a Palazzo Farnese, in occasione delle celebrazioni per la festa del 14 luglio, il premier italiano Giuseppe Conte ha rimarcato la vicinanza tra Roma e Parigi in questi mesi difficili segnati dalla pandemia di coronavirus. “Lo shock è stato forte, ma altrettanto forte è la volontà di superarlo e serve una risposta comune”, ha sottolineato il primo ministro.

“Vogliamo riguadagnare gradualmente la normalità. Vogliamo migliorarla. Di fronte ad una sfida così dura abbiamo l’opportunità unica di reinventare il mondo da lasciare ai nostri figli. Italia e Francia – ha sottolineato Conte – sono chiamate a dare risposte europee. Un’Europa che non lasci indietro nessun membro della sua famiglia, sia responsabile, solidale, resiliente alle crisi, forte nel mondo, più verde, più digitale”. E su questo punto, ha assicurato, “c’è sintonia con quello che sta perseguendo il governo francese”.

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Autostrade, la Lega all’attacco: “Nuovo cedimento di M5S al Pd”

mercoledì, Luglio 15th, 2020

15 luglio 2020 “Altro cedimento dei 5 stelle al Pd, solo per salvare la poltrona. E stavolta non possono neanche dire che è colpa di Salvini. I genovesi non dimenticheranno, lo vedranno al voto di settembre”. Cosi dalla Lega si commenta il Consiglio dei ministri della notte su Autostrade. “Mesi di chiacchiere – è la posizione del Carroccio – per non cambiare nulla: niente revoca ad Autostrade (nonostante le promesse dei grillini) e solo danni miliardari a viaggiatori e imprese, solo in Liguria per oltre 4 miliardi”.

Di parere opposto il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi (Pd):  “Così, contrariamente a coloro che dicevano che era impossibile e che lo Stato avrebbe dovuto pagare chissà quali cifre, Benetton uscirà da Autostrade dove entrerà lo Stato al 51% con Cassa depositi e presiti.

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L’ideologia non crea posti di lavoro

mercoledì, Luglio 15th, 2020

di RAFFAELE MARMO

Chiusi nelle ridotte di un’ideologia dirigista da socialismo reale, i grillini si tengono aggrappati alle loro bandiere del reddito di cittadinanza e del cosiddetto decreto Dignità come se nel frattempo non fosse cominciata la più grave recessione economica e sociale dal Dopoguerra. Ma se la misura per garantire un sussidio ai più disagiati, pur fallimentare e fallita per molteplici aspetti, ha almeno l’effetto congiunturale di alleviare uno stato di bisogno di migliaia di famiglie, la rigidità persistente sui vincoli per i contratti a termine e in somministrazione ha solo l’effetto di frenare, se non di impedire, anche quel minimo di ripresa dell’occupazione che possiamo attenderci in queste settimane.

Il Decreto Dignità è stato il vessillo sventolato fin dall’inizio del governo giallo-verde da Luigi Di Maio per dimostrare la natura “sociale” del Movimento non tradita dall’alleanza con la Lega. Peccato che l’occupazione (e tantomeno quella stabile) non si crea per legge, ma le regole possono ampiamente distruggere o limitare le spinte delle imprese ad assumere. E così è stato: il pacchetto grillino ha prodotto l’accelerazione della stabilizzazione dei contratti temporanei delle professioni medio-alte, di quei rapporti che erano intrinsecamente stabili perché “forti” nelle competenze. Mentre ha generato un’ulteriore precarizzazione dei segmenti e dei profili meno appetibili del mercato del lavoro: è l’effetto vortice dei contratti a termine attraverso mille imprese.

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Preparare il futuro (in fretta)

mercoledì, Luglio 15th, 2020

di Francesco Giavazzi

C’è qualche timido segnale che gli effetti diretti del Covid-19 sull’economia si stiano attenuando. Il Pmi, un indice solitamente attendibile, costruito sulla base di sondaggi tra i responsabili-acquisti delle aziende manifatturiere, cioè coloro che acquistano i materiali necessari per la produzione, un indice che tiene conto di nuovi ordini, consegne e scorte, a giugno si è quasi stabilizzato. Un valore di 50 indica una situazione stabile. A marzo l’indice era crollato da 51 a 31. In giugno segnalava ancora una lieve contrazione dell’attività economica: 47,5 ma comunque in risalita rispetto a maggio (45,4). Anche la Banca d’Italia prevede che dopo un crollo nel 2020 (-9,5%) l’economia riprenderà e tornerà, a fine 2022, ad un livello del reddito vicino a quello precedente la pandemia.

Fra marzo e maggio è stato giusto impiegare tutte le risorse disponibili per proteggere lavoratori e imprese. Ma oggi bisogna cambiare registro e ricominciare a occuparci del futuro. Per farlo occorre partire dalla nostra situazione prima che il Covid ci colpisse, riassumibile in tre temi: la scuola, la produttività e il debito.

Incominciamo dalla scuola. Il Rapporto Invalsi 2019 mostra che oltre il 20, 30 per cento dei punteggi in italiano degli studenti di terza media dipende dalla scuola frequentata e dalla specifica classe. Ancora più alto è il dato per matematica.

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Borsa, Atlantia non fa prezzo, poi entra in negoziazione e vola del 24,6%

mercoledì, Luglio 15th, 2020

Piazza Affari inizia la giornata con un rialzo tonico e il Ftse Mib che sale dello 0,8%, tornando sopra i 20 mila punti. A sostenere i listini le buone trimestrali delle banche americane e i progressi sul fronte del vaccino per il Coronavirus, mentre preoccupa il quadro macroeconomico incerto di cui parlano diverse banche centrali. A Milano in luce. la transazione

Autostrade, i punti dell’accordo con il governo: i Benetton pagano 3,4 miliardi, pedaggi ridotti

di Redazione Economia

La soluzione trovata nella notte sul futuro di Autostrade, dopo tese trattative durate quasi due anni, spinge Atlantia in Borsa. La holding infrastrutturale, che ha come primo azionista Edizione, la cassaforte della famiglia Benetton.

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Monte Bianco, morti due alpinisti italiani: caduti dalla cresta Kuffner

mercoledì, Luglio 15th, 2020
Monte Bianco, morti due alpinisti italiani: caduti dalla cresta Kuffner

– Due alpinisti italiani sono morti dopo essere precipitati sul versante francese della Cresta Kuffner, nel massiccio del Monte Bianco. I loro corpi sono stati recuperati dal Peloton de Haute montagne della gendarmeria di Chamonix.

CORRIERE.IT

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Ue, Conte: “Recovery Fund entro luglio, no a compromessi al ribasso”

mercoledì, Luglio 15th, 2020

“La crisi determinata dalla pandemia è simmetrica. Il Consiglio Ue deve mostrarsi all’altezza di una coraggiosa visione, non può mancare un obiettivo di portata epocale. Solo uniti riusciremo a rendere l’Ue di nuovo forte”. Lo dice il premier Giuseppe Conte alla Camera, aggiungendo: “Mai come oggi possiamo affermare che l’Italia ha contribuito in maniera decisiva a orientare le risposte che l’Europa offre”.

“La posta in gioco – ha continuato il presidente del Consiglio – non è solo il funzionamento del mercato unico, la tenuta dell’economia europea, la convergenza economica e sociale, ma sono in gioco i pilastri su cui si fonda l’Ue. Oggi sono messi a rischio dalla crisi del Covid-19 che ha colpito il continente dopo due gravi crisi finanziarie. Se non vogliamo essere travolti dobbiamo essere coraggiosi. Quando sono in pericolo le fondamenta della casa comune nessuno Stato può avvantaggiarsi a danno di altri. Se alcuni Paesi soccombessero i Paesi più ricchi non se ne gioverebbero”.

In previsione del Consiglio europeo del 17 e 18 luglio, Conte ha sottolineato che “in uno scenario completamente inedito, l’Ue con il contributo di tutte le sue istituzioni ha già assunto con rapidità decisioni fondamentali“. 

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Autostrade, raggiunta l’intesa: passo indietro dei Benetton, entra Cdp | Da Aspi 3,4 miliardi e calo tariffe

mercoledì, Luglio 15th, 2020

E’ durato tutta la notte il Consiglio dei ministri che ha portato a un accordo sul dossier Autostrade. Il passo indietro dei Benetton è il passaggio chiave della risoluzione della lunga trattativa, con un’intesa che prevede da una parte l’ingresso di Cassa depositi e prestiti nel capitale al 51%, rendendo di fatto Aspi una public company. E dall’altra una revisione complessiva della concessione dai risarcimenti alle tariffe. 

Accordo in Cdm: 3,4 miliardi da Aspi e importante calo delle tariffe – L’accordo raggiunto prevede “misure compensative ad esclusivo carico di Aspi per il complessivo importo di 3,4 miliardi di euro”. Tra gli altri punti, determinante l’ “accettazione della disciplina tariffaria introdotta dall’Autorità di regolazione dei trasporti con una significativa moderazione della dinamica tariffaria”. 

Aumentano controlli e sanzioni, stop ai ricorsi su Ponte Genova – L’intesa prevede inoltre il “rafforzamento del sistema dei controlli a carico del concessionario e l’aumento delle sanzioni anche in caso di lievi violazioni da parte del concessionario”. Inoltre Aspi “rinuncia a tutti i giudizi promossi in relazione alle attività di ricostruzione del ponte Morandi, al sistema tariffario, compresi i giudizi promossi avverso le delibere dell’Autorità di regolazione dei trasporti”. 

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Autostrade, si va verso l’intesa: i Benetton fuori dal capitale

mercoledì, Luglio 15th, 2020

di Lorenzo Salvia e Fabio Savelli

Un vertice politico che salta, una riunione ristretta che si aggiunge, con il premier Roberto Gualtieri e Paolo De Micheli, una seduta fiume che va avanti per tutta la notte e quattro nuove proposte di Autostrade contenute in altrettante lettere che portano a colmare la distanza tra le parti. Ha portato più di una sorpresa il ventunesimo Consiglio dei ministri in notturna del governo Conte 2. Al di là delle tensioni e dei soliti sospetti incrociati, c’è una novità importante che, a due anni dal crollo del ponte Morandi, finisce per segnare una svolta. Il retroscena

Autostrade: la famiglia al 10%, Cdp e nuovi soci, la quotazione in Piazza Affari

di Lorenzo Salvia e Fabio Savelli

Dopo una giornata di continui contatti con il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, la società, rilevano fonti governative, avrebbe accettato tutte le richieste del governo sventando quindi la revoca della concessione. C’è un’ulteriore riduzione dei pedaggi, un aumento dei risarcimenti, sembra sia passata anche la manleva per le eventuali responsabilità del ministero dei Trasporti per i mancati controlli sul ponte Morandi. Capitoli sui quali nel corso della notte è andato avanti un negoziato serrato e anche duro. Ma la vera sostanza politica della proposta è una ulteriore riduzione del peso della famiglia Benetton nella proprietà. In che modo?

Lo strumento tecnico sarebbe non solo l’ingresso di Cassa depositi e prestiti e di altri soci in Atlantia, la holding che controlla Autostrade. Ma lo scorporo di Autostrade rispetto alla holding, e la successiva quotazione in Borsa della stessa società che porterebbe alla definitiva uscita dal capitale dei Benetton. S’immagina un azionariato diffuso consistente, l’ipotesi è portarlo fino al 50%, che potrebbe far entrare nuovi soci. Si tratta di un’operazione che avrebbe il vantaggio di garantire la continuità aziendale evitando i rischi di un passaggio temporaneo della concessione ad Anas.

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Crisi migranti, serve la realtà e non l’ideologia

martedì, Luglio 14th, 2020

di PIERFRANCESCO DE ROBERTIS

Il Coronavirus non guarda al colore della pelle e alla nazionalità, ma la politica si. Così quegli stessi politici che ci hanno rinserrato in casa per tre mesi stravolgendo le nostre vite e gettando in ginocchio l’economia, faticano adesso ad assumere analoga fermezza verso coloro che cercano di entrare clandestinamente in Italia proveniendo da zone a rischio virus, e mettendo così di fatto in pericolo quel minimo di sicurezza sanitaria che era stata faticosamente raggiunta. Sono la cautela politica e l’ideologia più che le idee chiare a far velo alle ultime prese di posizione governative in fatto di migranti, in un campo invece in cui l’ideologia non serve.

Nessuno vuole scatenare la caccia all’untore, nessuno pensa che i pericoli di un ritorno della pendemia siano da ascrivere solo agli immigrati, ma sarebbe cieco non vedere la realtà: buona parte dei nuovi casi registrati negli ultimi giorni appartiene a persone giunte dall’estero e in particolare da nazioni dove i controlli sanitari sono carenti o inesistenti, sia che parliamo di arrivi “regolari” per i quali sono stati predisposti i naturali filtri, sia soprattutto per gli arrivi clandestini, che per definizione sfuggono ogni controllo. Ma siccome è argomento scomodo, molto poco politicamente corretto, ecco che le autorità cercano di evitarlo, e di nascondere la polvere sotto il tappeto.

Tutta la politica migratoria di questo governo è d’altra parte improntata da questo principio, a cominciare dai numeri: nei primi dieci giorni di luglio si sono registrati oltre ottomila sbarchi contro i tremila dello stesso periodo del 2019, ma sfidiamo chiunque a leggere una qualche dichiarazione allarmata del ministro.

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