Archive for Luglio, 2020

Autostrade, ultimatum del governo ad Aspi: “Proposta entro weekend o scatta la revoca”

venerdì, Luglio 10th, 2020

Il governo pretende da Autostrade per l’Italia una nuova proposta entro il weekend, che tuteli l’interesse pubblico a partire dalla revisione delle tariffe, da risorse compensative e da cambio di passo su manutenzione e controlli. L’ultimatum vuole risolvere il contenzioso nato dopo il crollo del Ponte Morandi. Le proposte avanzate finora non sarebbero ritenute soddisfacenti e non possono interrompere la procedura di risoluzione della concessione.

Autostrade in Italia, tutti i numeri della rete

L’incontro al ministero dei Trasporti era stato formalmente convocato per ribadire che le proposte fin ora pervenute da Aspi sono ritenute dal governo non soddisfacenti per l`interesse pubblico, e non possono in alcun modo interrompere la procedura di risoluzione della concessione ad Autostrade per l’Italia. Posizione già espressa dallo stesso premier Giuseppe Conte. 

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Autostrade a 4 uscite

giovedì, Luglio 9th, 2020

Un Governo, quattro possibili soluzioni del dossier Autostrade. All’indomani di una giornata caldissima, aperta dalla decisione dell’affidamento pro-tempore del Ponte di Genova ad Autostrade per l’Italia e chiusa dalla sentenza con cui la Consulta ha dato ragione al Governo e torto ad Autostrade nella decisione di escludere quest’ultima dalla ricostruzione del viadotto genovese, si discute del nodo delle concessioni, che Giuseppe Conte intende sottoporre al Consiglio dei ministri per una determinazione che sia collegiale. Nel frattempo Atlantia sprofonda in Borsa, arrivando a perdere il 7% in scia alla decisione della Corte Costituzionale e in vista delle decisioni dell’esecutivo.

Conte attende ancora una controproposta. La vicenda Autostrade “si trascina da troppo tempo. Ma la procedura di revoca è stata avviata e ci sono tutti i presupposti per realizzarla, perché gli inadempimenti sono oggettivi, molteplici e conclamati. Quindi o arriva una proposta della controparte che è particolarmente vantaggiosa per lo Stato oppure procediamo alla revoca, pur consapevoli che comporta insidie giuridiche” afferma il presidente del Consiglio in un colloquio con La Stampa. Quando? “Entro questo fine settimana” ribadisce Conte, ”è una decisione di tale importanza che la porteremo in Cdm”.

M5S: o revoca o morte. Solo la revoca, nessun’altra alternativa.Il Movimento 5 stelle mantiene una posizione ferma. “Il Movimento 5 stelle minaccerà la crisi se il Governo non prenderà la decisione della revoca della concessione”, confida un membro dell’esecutivo del Movimento. Furiosi per l’affidamento pro-tempore del Ponte di Genova ad Autostrade, poi trionfanti per la sentenza della Consulta, considerata la prima battaglia vinta prima di quella decisiva per allontanare i Benetton, una delle battaglie che più hanno caratterizzato M5S negli ultimi anni. Ieri Di Maio ha ricordato: “Alle famiglie delle vittime avevamo promesso due cose: che il Ponte non lo avrebbero costruito i Benetton, ma un’azienda di Stato. E che i Benetton non avrebbero più gestito le autostrade. Tantomeno il ponte.
Entrambe queste promesse ora vanno mantenute. La politica senta dentro di sé il peso di queste due promesse. E passi ai fatti”.

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La rassegnazione di Zingaretti

giovedì, Luglio 9th, 2020

A un certo punto, Nicola Zingaretti è diventato pressoché irreperibile: “Sono a Oriolo, del resto lo avevo detto…”. Il segretario del Pd non è una Cassandra. ma effettivamente alla direzione di un mese fa aveva chiesto, anche con una certa solennità, di sciogliere i nodi, elencandoli, prima del valzer degli Stati generali: Autostrade, Ilva, Semplificazioni, Alitalia.

A Oriolo, piccolo paese in provincia di Roma, il segretario del Pd ha incontrato Sergio Flamigni, ex parlamentare del Pci, intellettuale, oltre novanta primavere sulle spalle, insomma quella generazione che ha costruito l’Italia, altra tempra. E ha preso l’impegno di portare la sua sterminata documentazione, sul caso Moro, le stragi, la mafia, in una sede dell’Ater della Garbatella. È la fotografia di un distacco disincantato, proprio mentre sul cellulare gli infiniti messaggi registrano l’ennesima convulsione sul Ponte di Genova, una di quelle destinate ad aprire i giornali: Palazzo Chigi che dice di essere stato informato dalla De Micheli, la rivolta dei 5 stelle su Conte, il giorno dopo le Semplificazioni e il giorno prima della prossima tappa del calvario, presumibilmente l’Ilva.

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Irpef e Iva, tutti alla cassa dopo i rinvii. Le scadenze fiscali dell’estate

giovedì, Luglio 9th, 2020

di ANTONELLA DONATI

Luglio affollato di scadenze fiscali con la giornata di lunedì 20 che si preannuncia a rischio ingorgo tra Irpef e Iva. Dopo il rinvio a causa del Covid riprendono infatti i pagamenti delle imposte. Appuntamento in vista anche per la presentazione del 730  per chi vuol avere a fine mese il rimborso in busta paga. Infine scatta l’ora di andare alla cassa anche per la Tari per chi ha scelto di versare a rate. 

I pagamenti per le partite Iva

Lunedì caldo, il 20 luglio, per professionisti e autonomi. Sono infatti chiamati a pagare il saldo 2019 e il primo acconto i titolari di partita Iva, dopo il minislittamento della scadenza del 30 giugno. Interessati anche i contribuenti che hanno scelto il regime forfettario. Il rinvio ha riguardato circa 4,5 milioni di contribuenti. Volendo sarà possibile spostare in avanti di un altro mese il pagamento, aggiungendo alle imposte dovute la maggiorazione dello 0,40%.

Sempre lunedì 20 è il termine per il versamento del saldo dell’Iva relativa al 2019 risultante dalla dichiarazione annuale, maggiorato dello 0,40%  per il periodo 16/3/2020 – 30/6/2020.

Le scadenze per chi paga a rate

Scade invece il 30 luglio il termine per il pagamento della seconda rata Irpef per chi ha versato la prima a giugno. Sempre il 30 luglio può pagare il saldo Irpef, con la maggiorazione dello 0,40% chi non ha pagato a giugno. Per le rate successive, invece, si applicheranno gli interessi che aumentano tanto più si porta in avanti la rateizzazione.

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Coronavirus, nel mondo superati i 12 milioni di contagi. In Oklahoma balzo dei casi dopo comizio di Trump

giovedì, Luglio 9th, 2020

Il numero delle persone contagiate dal coronavirus nel mondo ha superato i 12 milioni, secondo il bilancio, continuamente aggiornato, della Johns Hopkins University. Poco dopo l’ultimo aggiornamento dei casi in corso, con 55 mila nuovi contagi negli Stati Uniti, il totale mondiale è salito a 12.007.327. Di questi, 548.799 hanno avuto un esito fatale.

Balzo dei casi dopo comizio Trump

Balzo dei casi di coronavirus a Tulsa, la città dell’Oklahoma dove Donald Trump ha tenuto un comizio lo scorso 20 giugno. La contea di Tulsa ha registrato 206 nuovi casi di coronavirus martedì e 261, un record, lunedì. “Negli ultimi due giorni abbiamo avuto quasi 500 casi e sappiamo che ci sono stati diversi grandi eventi poco più di due settimane fa”, afferma Bruce Dart, il direttore del Dipartimento della Salute di Tulsa. Dart non ha fatto esplicito riferimento al comizio di Trump ma ha spiegato che si tratta solo di “fare due più due” fra l’aumento dei casi e i grandi eventi delle scorse settimane, quali il comizio di Trump.

Il record del Texas

Il Texas ha toccato un nuovo record giornaliero di decessi collegati al coronavirus: 98 in 24 ore. Il bilancio delle vittime si è così aggravato a 2.813 mentre i casi sono 220.564, 9.979 in più in un giorno. Il tasso di positività nello Stato della stella solitaria ha toccato un nuovo picco al 15%.

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Rep Idee 2020 – Renzo Piano con Maurizio Molinari: “Il grande rammendo”

giovedì, Luglio 9th, 2020

Renzo Piano, l’architetto che ha progettato il nuovo ponte di Genova, ha aperto a La Repubblica e al suo direttore Maurizio Molinari le porte del cantiere del viadotto. È qui, sulle ceneri del ponte Morandi crollato nell’agosto del 2018, che è nata un’opera in grado di coniugare imponenza ed eleganza.

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Milano, al Trivulzio assenteismo e approssimazione nei giorni del Covid

giovedì, Luglio 9th, 2020

di Giulio Bonotti

Una relazione che riscontra delle criticità, a partire dalle molte assenze dei lavoratori solo in minima parte attribuibili ai contagi da Covid-19. E dalla carenza di mascherine e dispositivi di protezione. Ma che, alla fine, sembrerebbe non condannare del tutto la gestione dell’epidemia all’interno della Rsa, che secondo i commissari – tra cui i magistrati Gherardo Colombo (incaricato dal Comune) e Giovanni Canzio (numero uno dell’anticorruzione regionale, nominato dal Pirellone – non ha avuto esiti diversi o peggiori rispetto a quelli delle altre case di riposo lombarde colpite dalla pandemia.

Sono i primi esiti del lavoro della commissione d’inchiesta dell’Ats di Milano sull’operato del Pio Albergo Trivulzio durante la pandemia da Covid-19 che nella struttura ha provocato, tra sedi centrali e decentrate, 300 decessi. Secondo la relazione, tra le criticità le numerose assenze del personale: al 21 febbraio, il giorno dopo la diagnosi del primo caso a Codogno, solo il 9 per cento del personale risultava assente per motivi legati ufficialmente al Covid-19. Nonostante questo, però, in malattia c’erano molti più lavoratori, tanto da far scendere a 265 i presenti complessivi. Dall’altro lato, però, nella relazione si critica la scarsa applicazione di misure a tutela della sicurezza dei lavoratori, a partire dalla scarsità di tamponi effettuati.

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Stefano Massini, “Parole in corso”: perché si dice “la carota e il bastone”

giovedì, Luglio 9th, 2020

Ogni giorno un’espressione da scomporre e ricomporre: “Parole in corso” è la nuova rubrica dello scrittore Stefano Massini, dal lunedì al venerdi su Repubblica.it. In questa puntata, le parole sono accompagnate dal pianoforte di Paolo Jannacci.

REP.IT

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Scuola post Covid, il Comitato scientifico ai presidi: mascherina sempre se ci si alza dal banco

giovedì, Luglio 9th, 2020

Gli studenti dovranno indossare sempre la mascherina quando si alzeranno dal banco: potrebbe essere questa l’idea che risolverà alle scuole il problema spazi al momento della riapertura post Covid. La regola, ancora non ufficiale, pare che sia scritta in un parere inviato al ministero dal Comitato tecnico scientifico. Un parere che potrebbe essere cruciale per gli istituti di tutta Italia.

Distanza “statica” o “dinamica” – E così, scrive la “Repubblica”, mentre si discute se la distanza di un metro “da bocca a bocca” vada considerata in modo “statico” o anche “dinamico” (solo quando gli studenti sono seduti al banco o anche mentre sono in movimento), spunta una ipotesi che potrebbe risolvere un bel po’ di problemi. Mentre presidi, esperti e professori parlano di “percorsi prestabiliti” di ragazzi e professori per uscire dalle classi, trascorrere i momenti della ricreazione o andare in bagno, arriva insomma questo nuovo scenario: mascherina sempre, quando si lascia il banco e ci si muove. 

Sicurezza e spazi – Questa regola infatti da una parte garantisce la sicurezza dei ragazzi con il dispositivo di protezione, dall’altra dà più libertà di manovra ai presidi, alle prese con le misure delle distanze tra i banchi nelle aule, spesso troppo piccole, da gestire. Fino ad ora le singole scuole e i vari uffici regionali avevano studiato scelte diverse e a volte contrastanti. In Veneto si lavorava su una distanza tra banchi di un metro, in Emilia Romagna si ipotizzava una disposizione a scacchiera, in Liguria si calcolavano due metri quadrati a studente. 

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Caso camici Regione Lombardia, indagato il cognato di Fontana

giovedì, Luglio 9th, 2020

Andrea Dini, il titolare della società Dama srl e cognato del governatore Attilio Fontana, e Filippo Bongiovanni, dg della società Aria, la centrale di acquisti regionale, risultano indagati dalla Procura di Milano per il reato di turbata libertà nel procedimento di scelta del contraente nell’inchiesta sulla fornitura di camici e altro materiale, per 513mila euro, durante l’emergenza Covid.

Gdf acquisisce carte in Regione  I militari del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria, su delega della Procura, si sono recati in Regione Lombardia per acquisire la documentazione relativa ai contratti di fornitura. 

Secondo quanto ricostruito nelle scorse settimane da un servizio della trasmissione “Report”, Dama (società di abbigliamento) avrebbe ottenuto con affidamento diretto un appalto regionale per la fornitura di camici da destinare ai medici impegnati nella lotta contro il coronavirus del valore complessivo di 513mila euro. Ad attestarlo sarebbe un documento di Aria, la centrale acquisti della Regione Lombardia, del 16 aprile scorso.

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