Archive for Agosto 18th, 2020

La paura di essere liberi

martedì, Agosto 18th, 2020

di Angelo Panebianco

Si spera che la cancel culture (distruggiamo statue e altre vestigia del passato perché incompatibili col sentire comune odierno) non faccia più proseliti di quanti ne abbia fin qui fatti. Altrimenti, prima o poi sarà a rischio anche il Colosseo dove i gladiatori si massacravano a vicenda per il piacere del pubblico romano. Folklore? Fino a un certo punto. Quasi certamente la cancel culture non ha la forza di diventare senso comune di massa per lo meno qui da noi (però sta diventando dominante nelle università britanniche e statunitensi e ha cominciato ad infettare altri ambienti). Si tratta comunque di un buono spunto per riflettere sui meccanismi da cui dipendono i «cicli del conformismo di massa». In genere, si forma una minoranza, per lo più un gruppo piuttosto piccolo, anche se attivissimo e rumorosissimo, un gruppo composto da estremisti, pronti ad aggredire chiunque non si genufletta di fronte al loro credo. È la minoranza trainante. Qualche volta (ma le ragioni per cui ciò accade sono complesse e in parte oscure), questa minoranza riesce a imporsi e a trascinarsi dietro un gruppo di persone molto più ampio. A quel punto è fatta, si è affermato un nuovo conformismo. È cruciale capire da chi è composto questo gruppo ampio, talvolta così ampio da diventare una sorta di «maggioranza silenziosa». È composto, fondamentalmente, da due categorie: i camaleonti e i sottomessi.

I camaleonti sono coloro che sposano le «idee del giorno» quali che esse siano. Sono quelli sempre in sintonia con ciò che credono, a ragione o a torto, lo spirito del tempo. Corrispondono al personaggio descritto da Giorgio Gaber nella canzone Il conformista. Se lo spirito del tempo dice che bisogna condannare l’omosessualità essi lo faranno, e con grandissimo zelo. Se invece lo spirito del tempo vira dalla parte opposta (Genitore 1 e Genitore 2, le differenze biologiche non contano, eccetera), i camaleonti sposeranno le nuove idee con la stessa convinzione con cui i loro predecessori avevano abbracciato le idee opposte.

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Coronavirus, Ricciardi: “Riapertura delle scuole a settembre non è scontata”

martedì, Agosto 18th, 2020

Se nei prossimi giorni il numero dei contagi continuerà a crescere, “c’è un problema serio da affrontare. Non è ipotizzabile solo la chiusura di aree con focolai, ma anche che non riaprano le scuole a settembre”. Lo ha detto Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza. Tutto, ha sottolineato, “dipenderà dal comportamento responsabile delle persone“.

Intervistato da “Il Messaggero”, Ricciardi ha spiegato che “la problematicità è diffusa su tutto il territorio nazionale. Non c’è nessuna zona che parte avvantaggiata o svantaggiata. Tutto dipenderà dalla capacità che avranno i territori e le autorità sanitarie di intercettare e circoscrivere i focolai. Naturalmente, ogni sviluppo futuro dipenderà soprattutto dal comportamento delle persone”.

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E’ morto Cesare Romiti, storico a.d. della Fiat e protagonista del capitalismo italiano

martedì, Agosto 18th, 2020

E’ morto all’età di 97 anni Cesare Romiti, storico amministratore delegato della Fiat e poi presidente di Rcs. Protagonista del capitalismo italiano, Romiti è stato il braccio destro di Gianni Agnelli, succedendogli nel ruolo di presidente dell’azienda torinese. Dopo l’uscita dalla Fiat, è stato al vertice di Rcs-Corriere della Sera e poi è diventato imprenditore in proprio. 

Morto Cesare Romiti, protagonista del capitalismo italiano

Romiti è stato uno dei più potenti manager italiani che abbia vissuto le vicende dell’industria e della finanza dal secondo dopoguerra. Da vero protagonista, vicino ai veri protagonisti come Gianni Agnelli e il banchiere Enrico Cuccia, con un punto di osservazione privilegiato nella e sulla storia economica e politica italiana, fra capitalisti e banchieri, sindacalisti e politici, salotti buoni e mondo dell’informazione, visti molto da vicino.

Nato a Roma il 24 giugno 1923, dopo la laurea in Scienze Economiche e Commerciali, entra a far parte, nel 1947, del Gruppo Bombrini Parodi Delfino, di cui divenne Direttore Generale. Nel 1968, a seguito della fusione BPD-Snia Viscosa, assume l’incarico di Direttore Generale Finanziario di Snia Viscosa.

Nel 1970 il suo ingresso in Alitalia come direttore generale ed amministratore delegato e, successivamente, nel 1973, passa ad Italstat con lo stesso incarico. Nel 1974 entra in Fiat, divenendone in seguito a.d. e presidente. Arrivato nel momento della crisi energetica, si dedica innanzitutto all’opera di risanamento finanziario, prosegue sviluppando la dimensione internazionale dell’azienda e rafforzando gli insediamenti produttivi in Italia. Ha contribuito a realizzare diversi stabilimenti per la FIAT fra cui Belo Horizonte (Brasile) che è oggi il più grande impianto di automobili al mondo.

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