Archive for Agosto, 2020

Bezos sfrutta l’onda e vende azioni Amazon per 3,1 miliardi di dollari

venerdì, Agosto 7th, 2020

ROMA – Sempre più ricco non solo in azioni ma anche grazie a “liquidità” incassata nel 2020. In poche ore Jeff Bezos, ora e più che mai l’uomo più ricco del pianeta, ha venduto un altro bel mucchietto di azioni di Amazon incassando qualcosa come 3,1 miliardi di dollari in un sol colpo.

Questi, almeno, sono i dati che emergono dalle rilevazioni periodiche effettuate dalla Sec, la Securities and Exchange Commission, ovvero l’ente federale statunitense preposto alla vigilanza della Borsa valori Usa, in pratica la Consob d’Oltreoceano. In totale, quindi, Bezos potrà dormire sonni tranquilli: questa nuova cessione di azioni, infatti, porta il totale di titoli Amazon venduti dal magnate a 7,2 miliardi di dollari solamente per quest’anno.

Rating 3.00 out of 5

Lega, la rivolta dei “nordisti”: “Rivogliamo il vecchio simbolo per le amministrative”

venerdì, Agosto 7th, 2020
Lega, la rivolta dei "nordisti": "Rivogliamo il vecchio simbolo per le amministrative"

Nuova iniziativa della minoranza ‘nordista’ della Lega che contesta la scelta del leader Matteo Salvini di eliminare la parola Nord dal simbolo della Lega per trasformarlo definitivamente in un partito nazionale denominato ‘Lega Salvini premier’. Gli ex deputati Gianluca Pini e Gianni Fava – quest’ultimo ex sfidante di Matteo Salvini al congresso del 2017 – si fanno portavoce della richiesta di poter utilizzare il vecchio simbolo elettorale della “Lega Nord”, fondata da Umberto Bossi negli anni Novanta, alle prossime amministrative nei Comuni romagnoli, a Mantova e a Viadana, nel Mantovano.

rep

Nasce il partito di Matteo, ma nella base del nord il 30% lascia la tessera

di CARMELO LOPAPA e CLAUDIO TITO

“Siamo ancora iscritti a un partito, la Lega Nord per l’indipendenza della Padania, e uno degli obiettivi di ogni partito è partecipare alle tornate elettorali”, spiega Fava. “Da più parti mi è giunta la richiesta di poter correre sotto l’egida della Lega Nord per l’indipendenza della Padania.

Rating 3.00 out of 5

Beirut, arrestato il direttore del porto. Scontri vicino al Parlamento, polizia usa lacrimogeni

venerdì, Agosto 7th, 2020

A Beirut è stato arrestato il direttore del porto, nell’ambito dell’inchiesta sulla terrificante esplosione avvenuta martedì che ha provocato almeno 137 morti e 5.000 feriti. Hassan Qureitem è stato arrestato dalla polizia militare dell’esercito libanese dopo essere stato interrogato sotto la supervisione del procuratore che guida le indagini. Nei giorni scorsi 16 membri del personale portuale erano già stati arrestati: si tratta di 16 impiegati.

Esplosione Beirut, Farnesina: morta una cittadina italiana

E ora l’esplosione del porto si trasforma in una protesta sociale e diventa un caso politico. Le forze dell’ordine libanesi hanno usato gas lacrimogeni per disperdere decine di manifestanti che protestavano dopo la gigantesca esplosione nel porto di Beirut, un episodio diventato il simbolo dell’incompetenza e corruzione delle autorità locali. I manifestanti hanno vandalizzato alcuni negozi e lanciato pietre all’indirizzo gli agenti nell’area del parlamento.

L’inferno di Beirut: 135 morti, 5 mila feriti. Arrestati i dirigenti del porto

a cura di SILVIA LUPERINI E RAFFAELLA SCUDERI
Alcuni manifestanti sono rimasti feriti durante le azioni della polizia. Sabato è prevista una grande manifestazione antigovernativa nel Paese dei Cedri, da anni in preda a una crisi economica senza precedenti.

Rating 3.00 out of 5

Ritorno a ottobre: tre scenari e la grande paura dell’infezione a scuola

venerdì, Agosto 7th, 2020

di CORRADO ZUNINO

ROMA – Ecco lo studio per preparare ottobre, annunciato dal ministro Roberto Speranza ieri al Senato. “Il lungo lavoro fatto dal ministero della Salute insieme all’Istituto superiore di Sanità” si è tradotto in sei pagine larghe che prefigurano tre scenari possibili sul fronte Covid, rivelano che l’allerta clinica si prolungherà a tutto l’inverno (quindi, fino a marzo 2021) e ammettono che i maggiori rischi di un ritorno del contagio saranno sulla scuola: “Non è nemmeno noto l’impatto che potranno avere le misure di riorganizzazione scolastica che si stanno mettendo in campo in questi giorni”. Speranza lo ha ribadito, però: “A scuola si tornerà e si tornerà in sicurezza”.

Le linee guida per ottobre si chiamano “Preparedness”, preparazione a “minimizzare i rischi posti dalle malattie infettive e per mitigare il loro impatto”. Sono state chiuse lunedì 3 agosto e diventeranno un documento che ispirerà la prossima circolare ministeriale. Sul piano concreto, si sa, ripartiranno a breve le crociere e gli scuolabus, restano ferme le discoteche e a porte chiuse gli stadi, si sta discutendo con forza sulla capienza dei treni locali (50 per cento dei posti assegnati, dice la Salute sostenuta dal Comitato tecnico scientifico, 80 per cento dicono le Regioni). Ma che cosa c’è alla base di queste decisioni? Qual è il percorso che porta a queste prime conclusioni?

Prima dell’11 marzo (lockdown nazionale), la trasmissibilità del virus è stata stimata a R0=3 in diverse regioni. Dall’11 al 25 marzo, due settimane quindi, il valore è calato in tutte le aree a valori compresi tra 0,5 e 0,7, che si sono mantenuti tali fino al termine di maggio, quando la graduale riapertura ha portato un leggero ma costante incremento di Rt che oggi posiziona il range tra 0,9 e 1, con focolai fortemente contagianti ma anche facilmente controllabili.

Rating 3.00 out of 5

Decreto agosto, sgravi fiscali per chi assume al Sud ma salta il bonus ristoranti

venerdì, Agosto 7th, 2020

Salta il bonus ristoranti, quello con il rimborso al cliente del 20% del conto, che doveva allargarsi anche ai mobili e all’abbigliamento. Entra la fiscalità di vantaggio per il Sud, cioè il taglio dei contributi per le aziende che assumono nel Mezzogiorno. Mentre, come previsto, il blocco dei licenziamenti diventa mobile: la data di scadenza non è più uguale per tutti ma arriva caso per caso, quando la singola azienda ha esaurito le 18 settimane di cassa integrazione a disposizione. L’ennesimo vertice politico sembra aver sciolto i nodi del decreto legge agosto, il pacchetto da 25 miliardi di euro che oggi dovrebbe arrivare in consiglio dei ministri. Qualche dubbio e qualche tensione ancora c’è. Ma il grosso del testo sembra definito.

Sul blocco dei licenziamenti la soluzione resta quella trovata mercoledì sera. Il Movimento 5 Stelle chiedeva una proroga a fine dell’anno, il Pd fino al 15 ottobre. La via d’uscita è il blocco mobile: le aziende che possono ancora usare una parte delle 18 settimane di cassa integrazione non possono licenziare; quelle che le 18 settimane le hanno finite, invece sì. Il blocco scadrà, a seconda di quando le singole aziende hanno iniziato a usare la cassa, tra il 17 novembre e il 31 dicembre. Con il vantaggio, non secondario, di spalmare su più settimane l’eventuale ondata di licenziamenti che altrimenti sarebbe potuta arrivare in un colpo solo, con tutte le conseguenze anche politiche del caso. E con un dettaglio sfuggito ai più, anche nel dibattito di questi giorni. La disputa sulla scadenza del blocco riguarda solo i licenziamenti individuali, per quelli collettivi resta il divieto fino a fine anno.

Rating 3.00 out of 5

Coronavirus, seconda ondata: il dossier segreto sulla fase 3

venerdì, Agosto 7th, 2020

di Fiorenza Sarzanini

Tre scenari possibili per la fase 3, cinque soluzioni già studiate. Comprese quelle previste in caso di «seconda ondata». C’è un documento riservato stilato dagli esperti dell’Istituto superiore di Sanità e del dicastero della Salute che analizza quanto potrà accadere in autunno. «Linee guida», le ha definite ieri in Parlamento il ministro Roberto Speranza che ha parlato di un «lungo lavoro trasmesso al Comitato tecnico scientifico che sarà inviato alle Regioni e costituirà l’orizzonte con cui affrontare la fase della ripresa». Un dossier che già tiene conto di un dato fondamentale: la riapertura delle scuole che potrebbe far salire la curva epidemiologica. I calcoli già effettuati dagli scienziati, anche sulla base di quanto accaduto in altri Paesi, accreditano infatti la possibilità che la ripresa delle lezioni possa incidere sull’Rt, che misura la trasmissibilità del virus, con un + 0,4. Ed è su questo che a fine agosto si confronteranno tecnici e politici.

I tre scenari

Il primo scenario ipotizzato dagli esperti riguarda la «trasmissione localizzata». Vuol dire che la situazione è simile a quella attuale con un’incidenza di casi ancora sotto controllo, ma con alcuni focolai che fanno aumentare l’indice Rt. E dunque bisogna prevedere una reazione adeguata soprattutto per quanto riguarda la tracciabilità dei contatti dei positivi.

Il secondo scenario fa salire invece il livello
di preoccupazione perché riguarda un’impennata di casi, quindi un peggioramento della situazione, comunque gestibile senza interventi straordinari a livello di servizio sanitario nazionale. Prevede cioè un numero consistente di malati che ricorrono alle cure negli ospedali, ma senza provocare una situazione fuori controllo, e altri che invece possono gestire il contagio e i sintomi rimanendo a casa.

Infine il terzo scenario, quello che fa tornare indietro ai tempi più critici e drammatici della pandemia. Ipotizza infatti una seconda ondata di Covid-19, dunque un numero altissimo di nuovi casi e soprattutto tanti malati che arrivano in ospedale in condizioni gravi e necessitano di cure particolari o ricoveri in terapia intensiva.

Rating 3.00 out of 5

Ghiacciaio a rischio crollo, “è grande quanto il Duomo di Milano” | Sindaco Courmayeur: “Evacuazione era urgente”

giovedì, Agosto 6th, 2020

L’evacuazione dell’abitato sotto il ghiacciaio di Planpincieux, in Val d’Aosta, era “urgente e improrogabile“. Lo ha detto il sindaco di Courmayeur, Stefano Miserocchi, parlando dell’emergenza in val Ferret, dove sono state “evacuate 75 persone, di cui 15 residenti”. E spiega: “Lo scenario prospettato in caso di crollo di una porzione del ghiacciaio coinvolge parzialmente l’abitato. La situazione prevede un’estrema allerta nelle prossime 72 ore”. 

Courmayeur, scatta la paura per il ghiacciaio che si sta staccando

Grande quanto il Duomo di Milano, con la sua caduta è in grado di fare molti danni Secondo Valerio Segor, dirigente dell’assessorato regionale della Valle d’Aosta delle Opere pubbliche, la massa volumetrica della parte del ghiacciaio che si sta distaccando dalle pareti del Monte Bianco è grande quanto il Duomo di Milano. Lo ha riferito lo stesso esperto in conferenza stampa sottolineando come sia “stata evidenziata una porzione, rispetto al suo contorno, di circa 500mila metri cubi. E’ il volume del Duomo di Milano. Un campo da calcio con sopra 80 metri di ghiaccio”. “Nella sua caduta è in grado di fare notevoli danni e di fare anche molta strada”, come “una valanga in inverno”, ha spiegato Segor.

Rating 3.00 out of 5

Scuola, ecco i 40 mila docenti (a tempo determinato) in più

giovedì, Agosto 6th, 2020

CORRADO ZUNINO

ROMA – I quarantamila docenti e diecimila amministrativi in più ci sono, e adesso gli Uffici scolastici regionali sanno quanti ne spettano a ogni area del Paese.  

La ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, e la ministra dei Trasporti, Paola De Micheli, questa mattina hanno incontrato i rappresentanti delle Regioni sulla ripresa di settembre e, in particolare, sul tema dell’organico aggiuntivo da dare alle scuole e sula questione del trasporto scolastico. La titolare del Mi ha firmato l’Ordinanza che stabilisce i criteri di riparto delle risorse per l’organico aggiuntivo previste dal Decreto rilancio. I 977 milioni già a bilancio saranno assegnati per il 50 per cento sulla base del numero degli alunni presenti sul territorio e per il 50 per cento secondo le richieste avanzate dagli Uffici scolastici regionali che hanno fatto la rilevazione delle esigenze delle scuole. Come già detto alla Camera, “priorità massima sarà data alla scuola dell’infanzia e al primo ciclo di istruzione, con particolare riferimento alla scuola primaria”.

La ministra Azzolina ha detto ancora: “Potremo finalmente cominciare a superare quelle norme, nate in epoca di tagli feroci alla scuola, che hanno portato al sovraffollamento delle classi”. Con il Decreto rilancio si prevede, infatti, la possibilità di derogare al numero di alunni per classe “per ridurlo progressivamente”.

I docenti, come raccontato nella newsletter dietrolalavagna@repubblica.it, saranno assunti a tempo determinato (fino a giugno) e in caso di nuovo lockdown interromperanno il servizio e non riceveranno più lo stipendio. La stessa ministra li ha definiti “docenti Covid”. I sindacati, che in queste ore stanno chiudendo sul decreto sicurezza, sono duri sul punto: “Il ministero dell’Istruzione utilizza le persone e le scarica sistematicamente ogni dieci mesi”, ha detto Maddalena Gissi, segretaria della Cisl scuola: “E’ una storia che si ripete da decenni, sotto l’egida del Mef”.

Rating 3.00 out of 5

C’è la firma, la Roma passa a Friedkin: finisce l’era Pallotta

giovedì, Agosto 6th, 2020

Di MATTEO PINCI

Una firma nella notte italiana chiude l’era Pallotta. La Roma passa di mano, Dan Friedkin è il nuovo numero uno del club giallorosso. Un affare da circa 600 milioni debito compreso, segna un nuovo inizio per il club giallorosso: si chiude dopo 9 anni la gestione americana, lasciando il passo a un altro gruppo statunitense. La differenza sostanziale è che se i primi erano speculatori con il fine ultimo di realizzare uno stadio, questi sono imprenditori col vizio dell’entertainment: auto, aerei, hotel, safari, cinema. E ora il calcio. 

Roma, Fonseca: “Siviglia grande squadra ma noi siamo pronti e motivati”. Zaniolo titolare

dal nostro inviato FRANCO VANNI
La firma è arrivata poco prima dell’una di notte italiana: i legali connessi tra Roma, Boston e Houston hanno chiuso i documenti e firmato il preliminare che consegna virtualmente la Roma nelle mani di Dan Friedkin e del figlio Ryan, trent’anni, che gestirà il “giocattolo” da Roma. Il club sarà controllato attraverso una newco con sede a Londra. 

Rating 3.00 out of 5

Luigi Di Maio: “Sulla legge elettorale troveremo un accordo”

giovedì, Agosto 6th, 2020

Sulla legge elettorale la maggioranza troverà un accordo e anche se Italia Viva è contraria all’ipotesi di un sistema proporzionale, non servirà l’aiuto di Forza Italia per far passare la riforma. Ne è convinto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, che in un’intervista a Repubblica dice: “Parliamo di una riforma votata da tutto il Parlamento, di cui si parlava da venti anni e che ci normalizza. Solo l’Italia aveva un così alto numero tra deputati e senatori. Detto questo, sulla legge elettorale c’era un accordo e noi vogliamo rispettarlo”.

Per Di Maio dopo il taglio dei parlamentari “al Paese servirà una nuova legge elettorale”. “Comprendo le preoccupazioni del Pd – aggiunge – l’accordo era che contestualmente alla riforma avremmo cambiato le regole del gioco: legge elettorale e regolamenti parlamentari. Confido nel fatto che parlandoci, all’interno della maggioranza, troveremo una soluzione”.

Rating 3.00 out of 5
Marquee Powered By Know How Media.