Archive for Agosto, 2020

La strage di Bologna, il 2 agosto 1980: cosa è successo e i misteri irrisolti

domenica, Agosto 2nd, 2020

di Giovanni BIanconi

La strage di Bologna, il 2 agosto 1980: cosa è successo e i misteri irrisolti

È anche una storia di ragazzi del secolo scorso, la strage di Bologna avvenuta quarant’anni fa, quando alle 10,25 del 2 agosto 1980 una bomba fece esplodere la stazione centrale.

Giovani o giovanissime molte delle vittime, così come gli assassini condannati. Tra i morti, Angela Fresu stava per compiere 3 anni, sua madre Maria — contadina della provincia di Sassari — ne aveva festeggiati 24 a febbraio. Sonia Burri aveva 7 anni, sua sorella Patrizia 18; venivano da Bari. Roberto Gaiola, vicentino, era uno studente di 14 anni come il tedesco Eckhard Mader (il fratello Kai ne aveva 8). Antonella Ceci, diciannovenne di Rimini, era fidanzata con Leoluca Marino, operaio, 24 anni, siciliano come le sorelle Domenica e Angelina, 26 e 23 anni.

Bambini, ragazzi o poco più.

(Qui le immagini della strage: ieri e oggi)

Chi mise quella bomba, a Bologna

Delle 85 persone dilaniate dalla bomba (ma forse furono 86, come vedremo), circa la metà non aveva trent’anni. Giovani vite che transitavano per caso da quei binari, spezzate da altrettanto giovani attentatori che avevano imbracciato le armi per scelta politica e ribelle, stando alla sentenza che ha individuato tre colpevoli: Valerio Fioravanti, 22 anni all’epoca; Francesca Mambro, 21; Luigi Ciavardini, nemmeno 18: è stato processato a parte, dal tribunale dei minorenni. Terroristi-ragazzini che sotto la sigla neofascista dei Nuclei armati rivoluzionari hanno commesso e rivendicato omicidi di poliziotti, carabinieri, magistrati, avversari politici e «camerati» accusati di tradimento, ma per la strage si proclamano innocenti. Nonostante le condanne ormai definitive.

Un quarto esecutore materiale è ancora presunto, si chiama Gilberto Cavallini, altro estremista nero dell’epoca: il 2 agosto ’80 non aveva ancora compiuto 28 anni, ma per lui la giustizia è andata molto a rilento e la condanna di primo grado è arrivata solo a gennaio del 2020.

Un quinto ipotetico attentatore, già inquisito e prosciolto ma ora nuovamente imputato, di anni ne aveva 27: Paolo Bellini, neofascista pure lui ma di un’altra banda, Avanguardia nazionale; gli inquirenti ne hanno appena chiesto il rinvio a giudizio, e chissà quando arriverà – se ci sarà un processo – la prima sentenza. (Nel podcast Corriere Daily trovate una intercettazione, inedita, nella quale si sentono la moglie e il figlio di Bellini parlare, a riguardo di un video della strage nella quale la moglie sembra riconoscere il marito).

I condannati, già liberi. E i mandanti, già morti
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Treni, la telefonata (furiosa) di Speranza a De Micheli: come avete potuto farlo senza neanche avvisarmi

domenica, Agosto 2nd, 2020

di Maria Teresa Meli

Due giorni ad alta tensione per il governo, con una lite telefonica tra Roberto Speranza e Paola De Micheli, la rivolta del Comitato tecnico scientifico istituito per il Covid e qualche ora di silenzio (ufficiale e imbarazzato di Giuseppe Conte). La miccia esplode l’altro ieri, quando l’Huffington Post dà notizia dell’email che è arrivata a tutti gli affezionati clienti del Frecciarossa: dal 31 luglio sui treni ad Alta velocità è possibile occupare il cento per cento dei posti a sedere. La polemica si scatena sul web. E Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute Speranza si indigna a suon di twitter. La titolare del dicastero delle Infrastrutture e dei Trasporti è a Palermo. Tra un aereo e l’altro viene a sapere del pandemonio che è scoppiato. Prima cerca di ottenere un quadro esaustivo della situazione. Poi tenta di calmare Ricciardi al telefono: «Stai tranquillo, guarda che non cambia molto, sono le direttive del Dpcm del 14 luglio che prevedono alcune deroghe».

Già, in realtà Trenitalia ha semplicemente recepito con troppo entusiasmo e un pizzico di eccesso pubblicitario le indicazioni del decreto del presidente del Consiglio Giuseppe Conte. In quel testo c’è scritto che in alcuni casi specifici si può non prevedere nei trasporti il distanziamento di un metro. Ma Ricciardi è preoccupatissimo. Parla con Speranza, gli spiega i pericoli di un allentamento delle regole. Il ministro, che dell’ex attore ora medico si fida ciecamente, capisce i timori dell’ interlocutore. Del resto, sono anche i suoi.

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Vaccino Coronavirus, la Russia annuncia: «Vaccinazione di massa per ottobre». Ma è davvero possibile?

sabato, Agosto 1st, 2020

La Russia starebbe preparando una “vaccinazione di massa contro il coronavirus per ottobre”, dichiara il ministro della Salute del Paese, Mikhail Murashko, all’agenzia di stampa Interfax e specifica che il farmaco, prodotto dall’Istituto Gamaleya di Mosca (una struttura di ricerca statale), ha quasi completato la Fase 2 e sono in preparazione studi clinici sul vaccino e sui documenti che servono per registrarlo.

La corsa al vaccino

Murashko specifica che l’intenzione è quella di vaccinare per primi dottori e insegnanti in autunno in una campagna di immunizzazione definita “di massa”. Una fonte ha detto all’agenzia Reuters che la Russia sarebbe stato il primo Paese ad approvare il vaccino ad agosto. L’approvazione, però, significa poter somministrare il vaccino alla popolazione, cosa che si fa normalmente dopo aver concluso la Fase 3 di studio, cioè solo dopo aver testato l’efficacia del farmaco su migliaia di persone e la sua sicurezza tramite studi controllati e scientifici. Per questo le dichiarazioni in merito all’accelerazione russa hanno lasciato molti dubbi e perplessità. Solo quattro vaccini ufficialmente al mondo, su oltre 160, sono appena entrati o stanno entrando nella fase finale di sperimentazione umana, la Fase 3: AstraZeneca (azienda svedese a cui l’Italia ha prenotato 400 milioni di dosi di vaccino insieme ad altri Paesi europei), Moderna (che collabora con i National Institutes of Health Usa), BioNTech/Pfizer (accordo industriale Usa-Germania) e CanSino (società cinese).

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Intervista a Gianni Cuperlo: “Le Commissioni? Il Tempio si è riempito di mercanti”

sabato, Agosto 1st, 2020

Cuperlo, per le sue abitudini lei ha scritto un post quasi telegrafico dove commentando le nomine ai vertici delle commissioni parlamentari ha chiesto alla politica di non scomodare più la parola meritocrazia. Con chi ce l’aveva?

Con un metodo e una concezione della politica che antepongono il potere a ogni altra cosa.

Effettivamente è andato in scena un suk. Critica anche il suo partito?

No, mi lasci dire. Non mi strappo i capelli perché si discute su questo o quel nome, la politica è anche direzione o se preferisce potere. Ciò che trovo grave è la modalità che in generale nel nostro paese pervade la selezione delle classi dirigenti in ogni contesto e livello. So che la decadenza viene da lontano, almeno da quando a destra si è imposto un partito clonato da un’azienda, ma questi sono problemi degli altri. Il punto è se una logica di affiliazione condiziona la nostra parte. Questo produce i guasti che abbiamo sotto gli occhi.

Posso intuirli, ma me li indica per nome e cognome?

Non si parte dal merito, dalle competenze, dall’esperienza, insomma dalla politica, ma dalla fedeltà. Non conta chi sei, cosa hai fatto, ciò che pensi. Conta chi ti battezza. Il percorso dei singoli prescinde da una identità frutto del confronto nella comunità. La sorte individuale si aggancia alla parabola di un capofila, a volte un capobastone, e alla sua capacità contrattuale nell’occupare il più alto numero di caselle e posti, ma così la politica si estingue e tutto si riduce a rapporti di forza e prove muscolari.

Usiamo una parola impegnativa: moralità.

Usiamola. La nuova questione morale può incunearsi qui. Non c’entra il settimo comandamento, quello diamolo per scontato. C’entra la deformazione dei partiti in assenza di culture consolidate.

Va bene, potrei dirle nulla di nuovo, ma perché gridare “al lupo” solo ora?

Veramente sono cose che alcuni di noi cercano di sollevare da tempo.

Evidentemente con scarsi risultati.

Guardi, non è che non veda le eccezioni virtuose che ci sono, ma è il quadro d’insieme che mi preoccupa. Dalla formazione del governo alla compilazione delle liste sino alla scelta di molti dirigenti, la prassi che si vorrebbe imporre porta con sé il limite di una lunga tradizione italica che lei conosce bene e si chiama trasformismo.

Abbia pazienza Cuperlo, ma se questa è la fotografia forse qualche domanda lei dovrebbe porsela e soprattutto dovrebbe porla al suo Segretario.

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Matteo Salvini, propaganda con uso di minore

sabato, Agosto 1st, 2020
salvini

“Per amore dei nostri figli, per il bene dell’Italia, in difesa dei nostri valori e del nostro futuro. Possono anche processare un uomo, ma non potranno mai arrestare le nostre idee e la nostra voglia di Libertà. Grazie Amici, io non mollo”. Con enfasi eccessiva e maldestro patriottismo, Matteo Salvini ha postato questo messaggio su twitter il giorno dopo il voto con cui il Senato lo ha mandato a processo per il caso Open Arms. Il tono della sua comunicazione social è il solito, la tendenza al vittimismo che lo induce a sovrapporre il suo destino a quello del Paese pure. Quello che stona nel messaggio consegnato ai social è la fotografia allegata: l’ex ministro dell’Interno insieme alla figlia sorridente (e non pixellata) come parte integrante del messaggio politico da veicolare agli elettori. Insomma, classico caso di propaganda con minore.

L’intento comunicativo – si presume –  è quello di scatenare un coinvolgimento emotivo dell’utente dopo che l’aula di Palazzo Madama gli ha aperto le porte del tribunale con l’accusa di plurimo sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio. D’altronde, “possono anche processare un uomo, ma non potranno mai arrestare le nostre idee e la nostra voglia di libertà, amici”, scrive Salvini. Forse la figura della bambina può servire – presumendo sempre di essere nella testa di consiglieri e spin doctor – a rafforzare il rapporto con i suoi follower, a renderlo più vicino, umano, quasi simbiotico in un momento di difficoltà del leader. Lo scatto, del resto, si inserisce nel fiume di foto di vita personale, di pranzi e cene, di momenti persino intimi che il leader leghista posta in continuazione sui suoi canali social. Una strategia comunicativa basata sul suo incessante monologo rivolto alla pancia del paese, innescato da una viscerale brama di consenso nel deliberato ma velleitario tentativo di abbattere tra sé e i suoi elettori il muro che separa il pubblico dal privato, gli affetti dai follower.

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Stefano Massini, “Parole in corso”: perché si dice “conoscere i miei polli”

sabato, Agosto 1st, 2020

REP.IT

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Azzolina annuncia: concorso a ottobre. “In un paese civile dovrebbero essere ogni due anni”

sabato, Agosto 1st, 2020

ROMA –  Il concorso straordinario per 32mila posti si svolgerà a ottobre. Lo ha detto la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina a “Uno Mattina” sottolineando che “In un Paese civile i concorsi andrebbero fatti ogni due anni, come succede in Europa. Il nostro obiettivo è svolgere questi concorsi e programmare il fabbisogno. Il concorso straordinario è per 32mila posti e verrà fatto a breve, entro la prima settimana di ottobre o giù di lì”.

Decreto scuola, accordo nella notte: concorso per 32mila precari ma dopo l’estate. “No ai quiz a crocette a luglio”

di CORRADO ZUNINO
“È importante – ha aggiunto – perché darà stabilità ai nostri docenti e ai nostri studenti”. Azzolina ha quindi ricordato che oggi scade la domanda per il concorso ordinario “se oggi soffriamo di ‘supplentite’ – ha ribadito – è perché è mancata la programmazione”.

A settembre “ci vorranno tanti supplenti in più e quindi tanti investimenti. Nel Dl Rilancio – ha spiegato – 1 miliardo di euro andrà ai supplenti, sia personale docente che personale Ata. In questi giorni stiamo scrivendo il decreto per ripartire questo personale presso i singoli territori”. Quindi tutto il personale che quest’anno sarà di supporto all’emergenza Covid nelle intenzioni del Ministero andrà poi a rinforzare gli organici.

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Molinari: “La ripresa degli arrivi dei migranti dimostra l’inefficacia dei decreti sicurezza voluti da Salvini nel Conte 1”

sabato, Agosto 1st, 2020

“Non c’è dubbio che la questione Open Arms pone una ferita ereditata dal passaggio fra il  Conte 1 e il Conte 2, all’epoca venne sollevata anche dal Presidente della Repubblica, e si lega a un’emergenza reale di fronte alle nostre coste perché, a dispetto dei decreti sicurezza, l’emergenza migranti continua, accelera e le soluzioni fino ad ora adottate non stanno dando i risultati auspicati”. Così ha sostenuto il direttore di Repubblica, Maurizio Molinari, ospite di Agorà Estate su RaiTre

REP.IT

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Siamo il Paese che spende di più: ma qual è la strategia?

sabato, Agosto 1st, 2020

di   Federico Fubini |

Divisi, percorsi da odi e rancori personali, i politici italiani hanno trovato un momento di armonia mercoledì nell’approvare un nuovo «scostamento» di bilancio da 25 miliardi di euro. Neanche l’opposizione ha osato votare contro. Così il Parlamento ha autorizzato il governo a fare fin da subito debito in più pari all’1,5% del reddito nazionale. Ormai ci siamo talmente abituati che, nel gergo di palazzo, una decisione del genere si definisce una «manovrina». Poi già ieri è arrivata la conferma di una situazione che di nuovo mette l’intera classe politica sulla stessa barca: in aprile, maggio e giugno il Prodotto lordo italiano è crollato del 12,4% sul trimestre precedente: un evento sismico, in linea con quanto sta accadendo in Germania, in Francia o negli Stati Uniti.

Ovviamente la prima misura si spiega con la seconda. In tutto il mondo avanzato, i Paesi con una moneta di riserva stanno rispondendo alla catastrofe del coronavirus con quella che si potrebbe definire la strategia del «pasto gratis». Milton Friedman, l’economista di Chicago, diceva che «non ci sono pasti gratis» perché ogni decisione di spesa comporta un costo che qualcuno, da qualche parte, in qualche momento nel futuro, dovrà sempre pagare. Noi europei dell’euro, gli americani e i giapponesi invece ci stiamo impegnando per dimostrare che i pasti gratis esistono, se sei una superpotenza economica con una moneta globale.

In sostanza si emette debito in quantità enormi per fare spesa pubblica, la vostra banca centrale crea moneta e lo compra quasi tutto, eppure ve la cavate lo stesso: il valore dell’euro, del dollaro e dello yen non collassano, non alimentano una spirale d’inflazione e tassi d’interesse alle stelle, perché la banca centrale cinese o i fondi sovrani del Golfo avranno sempre bisogno di custodire la vostra moneta nelle loro riserve.

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Salvini a processo. La giustizia segna di nuovo l’agenda politica

sabato, Agosto 1st, 2020

di BRUNO VESPA

L’eliminazione dell’avversario politico per via giudiziaria fa parte da trent’anni di una consolidata tradizione italiana. Tangentopoli azzerò in pochi mesi tutti i partiti che avevano governato l’Italia per cinquant’anni, con la sola esclusione di quel che restava del Pci. Berlusconi è ininterrottamente sotto processo dal ’94 ed è stato espulso dal Senato nel 2003 con una sentenza che fa tuttora discutere. Il potere di Renzi fu intaccato dalle inchieste sul padre e – impropriamente – su Banca Etruria. Ed eccoci a Salvini. Le intercettazioni del caso Palamara dimostrano apertamente l’orientamento di alcuni magistrati…

Le intercettazioni del caso Palamara dimostrano l’orientamento di alcuni magistrati di farsi braccio armato di quella solida frazione politica (sempre la stessa) che a ogni costo vuole impedire il ritorno della destra al potere, considerato sconveniente per l’ordine democratico, al di là della volontà degli elettori.

L’ennesima capriola di Renzi (contro il processo in commissione, a favore in aula) non deve stupire. Sia per il carattere, come dire?, movimentista della persona, sia perché essendo il processo a Salvini un puro affare politico, le condizioni politiche sono mutate: quattro presidenze di commissioni parlamentari valgono bene una messa, direbbe Enrico di Navarra che si convertì al cattolicesimo pur di conquistare Parigi. Così il capo della Lega subirà due processi per aver fermato due navi di migranti come ministro dell’Interno.

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