Archive for Agosto, 2020

Basta caos. Solo la scuola ci farà ripartire

giovedì, Agosto 27th, 2020

di ELENA UGOLINI

Lo ha detto in modo chiaro Mario Draghi al Meeting di Rimini alcuni giorni fa: «I sussidi servono a sopravvivere, a ripartire. Ai giovani bisogna però dare di più: i sussidi finiranno e se non si è fatto niente resterà la mancanza di una qualificazione professionale, che potrà sacrificare la loro libertà di scelta e il loro reddito futuri…Se guardiamo alle culture e alle nazioni che meglio hanno gestito l’incertezza e la necessità del cambiamento, hanno tutte assegnato all’educazione il ruolo fondamentale nel preparare i giovani a gestire il cambiamento e l’incertezza nei loro percorsi di vita, con saggezza e indipendenza di giudizio»

Davanti al caos che regna rispetto alla riapertura delle scuole vale la pena rileggere attentamente queste parole di Draghi. Che cosa è prioritario per i giovani, adesso? Tornare nei luoghi dove possono crescere. Si parla sempre di scuola, ma non dobbiamo dimenticare che esistono anche le università, i centri di formazione professionale e gli ITS (percorsi post diploma ). I ragazzi devono poter ritornare a costruire la loro vita! Tutti sarebbero disposti a sottoscrivere le parole di Draghi, ma nessuno, in concreto, è veramente disposto a cambiare.

E’ mai possibile che i corsi di recupero previsti dal primo settembre siano considerati “attività di didattica ordinaria” solo per gli studenti e non per i docenti che chiedono di essere pagati per queste ore “non previste” dal contratto? Che cosa possono pensare di noi i ragazzi?

I banchi non sono ancora arrivati e nelle scuole dove ci sono è un’impresa avere bidelli che li spostino perché molti di loro sono lavoratori fragili (basta avere più di 55 anni per poterlo essere). Come potremo essere pronti?

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Gioele, autopsia e analisi auto: “Ferito mortalmente nell’incidente”

giovedì, Agosto 27th, 2020

Messina – E’ durata quattro ore l’autopsia del piccolo Gioele Mondello, trovato senza vita nelle campagne di Caronia insieme alla mamma Viviana Parisi. Ma per chiarire cosa sia accaduto e come sia morto il bambino di 4 anni bisognerà attendere ulteriori analisi. Intanto però sul cranio di Gioele sono state riscontrate, come apprende l’Adnkronos, delle micro tracce di sangue con ‘infingimento osseo’. In altre parole, il bimbo di 4 anni potrebbe avere auto una emorragia cerebrale.  Per i periti che hanno visionato il cranio, il bambino potrebbe avere “sbattuto la testa contro una superficie non particolarmente dura”, quindi anche l’interno di una macchina. A questo punto potrebbe prendere quota sempre di più l’ipotesi dell’incidente in auto che avrebbe provocato lesioni importanti al cranio del figlio di Viviana Parisi. Gli inquirenti si trincerano dietro il ‘no comment’, ma sembra che nell’auto di Viviana siano state trovate delle micro tracce di sangue, che fanno pensare a una ferita, seppure lieve, del bambino. Il medico legale Elvira Ventura, nominata dalla Procura di Patti, uscendo dalla camera mortuaria si limita a dire che “ancora le operazioni non sono state completate” né “esaminato tutti i resti del corpicino. Al termine di tutte le operazioni avremo un quadro definitivo e completo”.

“Sullo stato delle ossa” dei resti del bambino “hanno agito gli animali“, dice invece il biologo forense Salvatore Spitaleri del Centro di investigazioni scientifiche (Cis), consulente tecnico di parte nominato dai legali della famiglia Parisi, che pur “fiducioso” sottolinea come questo “non è il momento adesso di dire niente e questo è soltanto l’inizio”. Il cadavere “è abbastanza compromesso”, gli fa eco il medico legale Giuseppina Certo, consulente della famiglia Mondello. Allo stato “non è possibile ricavare elementi utili se non da tutti i fattori che potranno emergere dalle indagini specialistiche”, aggiunge.

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Inutile chiudere gli occhi sul problema dei migranti

giovedì, Agosto 27th, 2020
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di   Goffredo Buccini

No, non ne stiamo uscendo migliori. Lo scontro sui migranti tra il governatore siciliano Nello Musumeci e il Viminale sembra dircelo con chiarezza. Chi ne risulta più ammaccata agli occhi degli italiani è, al solito, l’immagine delle istituzioni, centrali e locali. E gravemente menomata appare la capacità del Paese di prendere in mano il proprio destino, venendo a capo di qualche dossier.

Com’era ovvio, il Covid-19, archiviati i canti dai balconi, sta enfatizzando tutti i problemi preesistenti. Non pochi. Tra questi, sempre sul tavolo, l’immigrazione. Intendiamoci, i numeri non sono tali da giustificare gli alti lai della destra, che pare quindi volta a un tentativo di speculazione elettorale (a settembre si vota in sei Regioni) quando grida di nuovo all’emergenza: gli sbarchi da gennaio sono 17.504 con una proiezione plausibile di venti, forse 25 mila per fine dicembre, mentre durante la crisi del 2016-17 (prima dei pur vituperati accordi di Marco Minniti con i capi tribù libici) si sfioravano i duecentomila arrivi l’anno.

Siamo di fronte a un flusso ben sostenibile, sulla carta. Inoltre, le autorità sanitarie spiegano che i migranti rappresentano non oltre il 3-5% dei positivi, quando i vacanzieri di ritorno incidono dal 25 al 40%. Insomma, una discoteca pare un cluster più insidioso di un Cara. Ma, attenzione: le paure si sommano e non si elidono. E, benché sia stata smentita dalla prefettura la sortita di Matteo Salvini sui «migranti positivi a spasso per Lampedusa», la paura del virus accresce quella (atavica) degli stranieri fuori controllo. E non c’è dubbio che la terra di primo impatto per i battelli della speranza salpati da Libia e Tunisia sia proprio la Sicilia.

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Scuola, il piano degli esperti: più posti sugli autobus e per gli studenti mascherine di stoffa

giovedì, Agosto 27th, 2020

di Gianna Fregonara e Orsola Riva

Scuola, il piano degli esperti: più posti sugli autobus e per gli studenti mascherine di stoffa

Con la riunione di ieri pomeriggio il Comitato tecnico scientifico ha riscritto le regole per i trasporti pubblici in vista della riapertura delle scuole. Se i bus possono garantire una buon ricambio di aria o dispositivi di distanziamento tra le teste dei passeggeri, la capienza potrà passare dal 50 per cento attuale al 70-75 per cento. Queste disposizioni saranno pubblicate nel verbale della riunione.

I mezzi pubblici

Il piano del Cts indica ai Comuni e alle aziende di trasporto urbano e regionale di moltiplicare le corse e di allungare gli orari di punta. Questo dovrebbe consentire alle scuole di organizzare gli ingressi degli alunni a scaglioni. A prendere autobus, treni e metro sono principalmente i ragazzi delle scuole superiori. Per loro è indicato che l’inizio delle lezioni sia dopo l’abituale picco di traffico delle 8.30. Ma la misura più importante per garantire l’effettivo arrivo degli studenti a scuola è il via libera, a determinate condizioni, a un aumento della capienza del mezzi. Per quelli più nuovi, che possono garantire un ricambio di aria con filtri certificati o la messa in opera di distanziatori mobili (tendine, poggiatesta, divisori), sarà possibile arrivare a riempirli fino al 70-75 per cento.

Per garantire più corse — e pagare gli straordinari o eventualmente affittare anche bus privati — ci vorranno più soldi: almeno 200 milioni, secondo la stima del presidente dell’Anci Antonio De Caro. Naturalmente, su tutti i mezzi pubblici, resta obbligatorio l’uso delle mascherine. Si è discusso anche di quelle ieri. Il viceministro della Salute grillino Pierpaolo Sileri e l’infettivologo Massimo Galli chiedono di esonerare i bambini delle elementari. Mentre le Regioni chiedono di calibrarne l’uso in modo differenziato a seconda dell’indice dei contagi dei diversi territori.

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Di Maio: «Rispettare il patto con il Pd Italia viva? Non chiude alla riforma»

giovedì, Agosto 27th, 2020

di Alessandro Trocino

ROMALuigi Di Maio, alla fine, il rischio è che gli unici davvero convinti a votare sì al referendum confermativo sul taglio dei parlamentari siate voi, nonostante il voto favorevole di tutto il Parlamento.

«Ma no, a ragion di logica dovrebbero esserlo tutte le forze politiche che lo hanno votato in parlamento. Poi, per carità, se votano una cosa pensandone un’altra è un problema loro e un dato che gli italiani dovrebbero prendere in considerazione».

Il Pd non ha ancora preso una posizione ufficiale e Zingaretti pone delle condizioni, previste dal patto di governo: si può votare sì solo se c’è il via libera alla legge elettorale almeno in una Camera. Ci sarà?

«Guardi che sulla legge elettorale noi siamo d’accordo. Il governo l’ho formato io insieme a Zingaretti e c’era un patto, far viaggiare le due cose parallelamente. Per noi quel patto va rispettato. Siamo pronti a votare una nuova legge elettorale già prima della fine dell’estate. Questa è la nostra posizione, ribadita ieri anche da Vito Crimi. È limpida, cristallina, quindi se c’è qualcuno che frena non siamo certo noi. Insomma, qualsiasi intoppo se c’è, come dice il Pd, va cercato altrove, non nel M5S».

L’impressione, se non arriva il via libera la legge elettorale, è che il grosso del Pd si orienti più per il no.

«Anche il Pd ha votato la riduzione di 345 parlamentari ed io ho fiducia nelle forze di governo. Dopo di che, ad esprimersi saranno gli italiani, quel che chiedo è che tutti coloro che hanno votato quella riforma si sentano in dovere di combattere le fake news che stanno girando in questi giorni. Sia chiaro: questa non è una riforma del M5S, ma di tutti. Se ne parla da 30 anni ed è ora di cambiare passo».

Molti sostenitori del no non sono convinti dalle vostre argomentazioni e dall’idea che il taglio dei parlamentari sia solo una forma di risparmio, tra l’altro neanche così ingente.

«Il risparmio di mezzo miliardo a legislatura è solo una delle motivazioni, a mio avviso l’ultima in ordine di importanza. Voglio dire, se c’è un risparmio mi sembra comunque una cosa buona, perché nasconderlo? Il punto è che questa riforma renderà il sistema più snello ed efficiente, ridurrà gli squilibri e le sperequazioni attuali. Le sembra normale che la Basilicata oggi abbia più senatori che deputati? Oppure che abbia 7 senatori con circa 580mila abitanti mentre la Sardegna con più di 1milone e 640mila abitanti, quindi tre volte tanto, ne ha solo 8?».

Zingaretti parla di «insopportabile campagna in atto all’insegna dell’antipolitica». Non è ora anche per voi di svoltare e mettere fine a questa crociata populista anti Casta?

«Guardi, io non vedo questa campagna anti-politica e ad ogni modo le motivazioni del Si sono talmente tante e concrete da non dover scadere in un approccio anti-politico, che troverei ingiusto».

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Di Maio: “Rispettare il patto con il Pd, legge elettorale entro l’estate”

giovedì, Agosto 27th, 2020

Sulla legge elettorale “noi siamo d’accordo, il governo l’ho formato io insieme a Zingaretti e c’era un patto, far viaggiare le due cose parallelamente”. E’ quanto afferma Luigi Di Maio, precisando: “Siamo pronti a votare una nuova legge elettorale già prima della fine dell’estate. Questa è la nostra posizione, limpida, cristallina”. Per il ministro degli Esteri ,”questa riforma renderà il sistema più snello ed efficiente e ridurrà gli squilibri”.

Lega: “Le priorità sono altre” – In merito alla legge elettorale, la Lega sottolinea che “le priorità sono altre” e Matteo Salvini su Facebook dice: “Secondo Zingaretti la priorità per l’Italia è la legge elettorale. Uno potrebbe dire questo, salutare e ringraziare. Ma le priorità della Lega sono altre: stop delle tasse fino al 31 dicembre, stop agli sbarchi all’infinito e riapertura delle scuole in sicurezza”.

Di Maio: “Il taglio non è antipolitica” – Parlando poi del referendum  sul taglio dei parlamentari Di Maio, in un’intervista al “Corriere della Sera”, dice che “a ragion di logica dovrebbero essere  per il Sì tutte le forze politiche che lo hanno votato in Parlamento. Poi, per carità, se votano una cosa pensandone un’altra è un problema loro e un dato che gli italiani dovrebbero prendere in considerazione”. E insiste: “Anche il Pd ha votato la riduzione di 345 parlamentari e io ho fiducia nelle forze di governo. Io non vedo questa campagna antipolitica e ad ogni modo le motivazioni del Sì sono talmente tante e concrete da non dover scadere in un approccio antipolitico, che troverei ingiusto”. 

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Usa, l’uragano Laura arriva in Louisiana | L’allarme degli esperti: “Sarà una catastrofe”

giovedì, Agosto 27th, 2020

L’uragano Laura ha raggiunto le coste degli Stati Uniti, toccando la Louisiana con venti oltre i 240 chilometri orari. Al suo impatto la tempesta ha raggiunto categoria 4 (è vicina a passare alla 5) e ha provocato i primi blackout. Secondo il National Hurricane Center, l’uragano potrebbe essere il più forte mai abbattutosi finora sugli Stati Uniti. Gli esperti mettono in guardia da “mareggiate catastrofiche e inondazioni improvvise”.

Usa, l'uragano Laura arriva in Louisiana: "Sarà una catastrofe"

Come reso noto dal National Hurricane Center (Nhc), Laura è una tempesta di proporzioni storiche: la velocità del vento all’approdo ha infatti superato quella dell’uragano Katrina del 2005. E’ esploso di intensità mercoledì e ha continuato a guadagnare forza nella notte, con venti sostenuti di 240 chilometri orari, vicino alla soglia di 252 chilometri orari che lo porterebbe a categoria 5.

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Referendum 20 settembre, di cosa parliamo quando parliamo di correttivi

martedì, Agosto 25th, 2020

di Emanuele Buzzi

Referendum 20 settembre, di cosa parliamo quando parliamo di correttivi

«Il taglio dei parlamentari da solo non basta», si sente ripetere da quanti — nel Pd, ma non solo — stanno avanzando dubbi sul referendum dopo aver votato la riforma in Parlamento. «Mancano i correttivi»: è questo lo scoglio. La sforbiciata del numero dei seggi entrerebbe in vigore senza che siano state approvate in Parlamento le altre riforme pensate per compensarne gli effetti. Riforme che, causa anche lo stallo parlamentare dovuto a Covid, sono ancora al palo, ma che ora tornano alla ribalta della scena politica con i dem che chiedono a gran voce un intervento della maggioranza. Nicola Zingaretti ha sottolineato come sia necessario che la riforma «coincida anche con una difesa delle istituzioni democratiche» e ha richiesto quelle «modifiche regolamentari» concordate a suo tempo con il M5S. Luigi Di Maio solo qualche giorno fa aveva garantito: «È solo l’inizio di un percorso».

Ma quali sono?

La legge elettorale

Quella di cui si è più discusso è la legge elettorale. In particolare, l’accordo tra tutti i partiti della maggioranza — siglato all’inizio del 2020 — aveva dato il via libera a un proporzionale con sbarramento al 5%, il «Germanicum», depositato in Parlamento dal 5 Stelle Giuseppe Brescia. Questo sistema di voto, a detta dei promotori, avrebbe ridato equilibrio al peso territoriale di alcune regioni che sarebbero state svantaggiate dal taglio dei parlamentari, soprattutto dei senatori. Sono diverse le regioni che contano pochi seggi a Palazzo Madama con il taglio: il Molise ne avrà 2, Basilicata e Umbria 3, Abruzzo 4 (un eletto ogni 327 mila abitanti). E la situazione è resa ancora più complicata tra la divisione, nell’attuale legge elettorale, tra collegi uninominali e proporzionali (l’Umbria, ad esempio, eleggerebbe solo un senatore in un collegio uninominale e due nella parte proporzionale: così due partiti prenderebbero tutto). Un sistema proporzionale potrebbe «correggere» questo aspetto.

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Coronavirus, Flavio Briatore ricoverato al San Raffaele di Milano | Lo staff: “Condizioni stabili e buone”

martedì, Agosto 25th, 2020

Flavio Briatore è stato ricoverato all’ospedale San Raffaele di Milano per aver contratto il Covid-19. L’imprenditore è arrivato nella struttura milanese lunedì. Nonostante la situazione sia seria, il suo staff chiarisce che “le condizioni sono assolutamente stabili e buone”. Intanto nel suo locale di Porto Cervo, il Billionaire, oltre 50 dipendenti sono già risultati positivi alla malattia

Coronavirus, Flavio Briatore ricoverato a Milano

Lo staff: “Condizioni stabili e buone” – Il 70enne è arrivato in ospedale con sintomi da polmonite ed è stato sottoposto a una tac e a un tampone, risultando quindi positivo al coronavirus. Il suo staff ha poi precisato che l’imprenditore “tiene a ringraziare per le tante manifestazioni di affetto e interesse alla sua salute ricevute in queste ore”. come si legge in una nota. Il comunicato specifica poi che “domenica sera Briatore, accusando leggera febbre e sintomi di spossatezza, si è recato all’ospedale San Raffaele di Milano per un controllo. L’imprenditore è stato ricoverato, è stato sottoposto a un check up generale e resta sotto controllo medico”.

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Coronavirus Sardegna, altri 52 positivi tra i dipendenti del Billionaire

martedì, Agosto 25th, 2020

Ci sono altri 52 casi di positività al Covid-19 tra il personale del Billionaire, il locale di Porto Cervo di proprietà di Flavio Briatore. L’esito dei tamponi effettuati nei giorni scorsi dall’Ats – come riporta il quotidiano L’Unione Sarda – è arrivato nella tarda sera di lunedì, confermando la presenza di un focolaio nel locale, chiuso dal 17 agosto. Prima sei positivi, poi il numero era salito a 11 e in 50 si erano messi in autoisolamento. 

Sempre a Porto Cervo, da ieri ha chiuso anche un altro storico locale, il Sottovento, decisione presa dai gestori a seguito di un caso di positività tra lo staff.

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