Archive for Agosto, 2020

Scuola, sindrome da foglio bianco

martedì, Agosto 18th, 2020

Dal 14 settembre riprenderanno le lezioni, oggi la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, lo ha garantito ancora una volta. Ma quando mancano ventisette giorni, il ritorno a scuola di alunni, studenti, insegnanti e personale scolastico – questione nevralgica della fase 3 post lockdown e della ripartenza del Paese – è tutt’altro che pianificato. I contagi aumentano, dal Ministero della Salute ieri è arrivata la nuova stretta con la chiusura delle discoteche e l’obbligo di indossare la mascherina dalle 18 alle 6 del mattino anche all’aperto soprattutto nei luoghi della movida estiva e, guardando all’autunno col pensiero alla annunciata seconda ondata, nel Paese comincia a serpeggiare il timore di un ritorno al passato. “Le scuole non vanno solo riaperte, dobbiamo fare in modo che poi non richiudano”, ha scritto Azzolina su Facebook, invocando “responsabilità e consapevolezza da parte di tutti”.

Ma i dirigenti scolastici e i sindaci, che si troveranno a gestire in prima linea la situazione, sono preoccupati.

I presidi “richiamano” il Cts. Tra le misure per la riapertura delle scuole, l’Associazione nazionale presidi ha previsto la predisposizione di un locale interno ad ogni istituto scolastico da destinare ad accogliere eventuali casi sintomatici di coronavirus o sospetti. Ma per i dirigenti i problemi aperti e irrisolti per l’avvio del nuovo anno scolastico sono ancora tanti. C’è la questione della responsabilità penale e poi quella dell’arrivo dei nuovi banchi, su cui il presidente Antonello Giannelli ha “interrogato” il commissario straordinario per l’emergenza Domenico Arcuri. La risposta, è arrivata dagli uffici del commissario, le parole di Giannelli liquidate come “destituite da ogni fondamento”. Negli istituti che ne hanno fatto richiesta bianchi monoposto e sedute attrezzate “saranno consegnati a partire dai primi giorni di settembre e fino al mese di ottobre” e “la distribuzione avverrà secondo una programmazione nazionale e una tempistica che terrà conto delle effettive priorità scolastiche e sanitarie dei vari territori, garantendo in tal modo il normale avvio dell’anno scolastico in piena sicurezza”.

Bisognerà aspettare ancora, dunque. E intanto, guardando al 14 settembre, ci si chiede: su chi e in che modo saranno effettuati i test sierologici e chi e quando dovrà indossare o meno la mascherina?

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Di Maio non si ferma: Pomigliano-Italia, il progetto delle 5 città

martedì, Agosto 18th, 2020

Se son rose fioriranno, ma per coglierle si dovrà eliminare una quantità enorme di spine. L’avvicinamento ferragostano tra Pd e M5s passa per una diffidenza marcata di robusti pezzi di entrambi i partiti, per la richiesta, reiterata ancora oggi, di Nicola Zingaretti di prendere i soldi del Mes, per la resistenza di larghi pezzi di 5 stelle nel chiudere alleanze locali. E’ Luigi Di Maio ad essersi intestato l’operazione. I vertici pentastellati sono rimasti disorientati da quello che un membro del governo definisce “il colpo di mano di Davide Casaleggio”. Il figlio del co-fondatore ha imposto il doppio voto, quello sui mandati per sindaci e consiglieri comunali e quello sulle alleanze, all’insaputa di un buon pezzo della classe dirigente. L’ex capo politico, invece di subirlo, ha deciso di cavalcarlo. Quindi prima l’endorsement per i due sì, nonostante il sentiment iniziale della base virasse decisamente per la bocciatura del quesito sugli accordi con i partiti. Poi il riannodarsi del filo con Beppe Grillo, con il quale i rapporti sono tornati a farsi decisamente sereni.

In queste ore è febbrile il lavorio per tentare un accordo in extremis nelle Marche e in Puglia. A Di Maio, a Vito Crimi e in generale a tutti i colonnelli M5s non dispiace l’idea avanzata dal sindaco di Pesaro Matteo Ricci: un tandem che preveda il Dem Maurizio Mangialardi correre come presidente e il grillino Gianni Mercorelli quale suo vice. Un’ipotesi che non piace ai quadri locali dei 5 stelle, ma sul quale in questi giorni è in forte pressing la dirigenza romana: “Mangialardi non è uno di struttura – spiega un deputato che lavora da settimane al dossier – è un nome nuovo. Non capisco i nostri: da soli prendiamo percentuali da prefisso telefonico, insieme possiamo vincere”. E’ una vera è propria corsa contro il tempo, considerato che il 20 vanno presentate le liste.

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Via alla convention democratica Usa: i giochi si aprono via streaming e Biden incassa l’appoggio di numerosi repubblicani che non vogliono più Trump

martedì, Agosto 18th, 2020

Alice Mattei

Michelle Obama alla concention democratica. Handout/DNCC via Getty Images

Tra le cose per cui questa convention pre-elettorale, unica nel suo genere, sarà ricordata, non ci sarà solo il fatto di essere stata condotta completamente via streaming, ma anche il fatto di aver contato tra i suoi relatori numerosi repubblicani (almeno quattro, tra i quali uno di grande peso, come l’ex governatore repubblicano dell’Ohio John Kasich), che hanno scelto di appoggiare il candidato democratico invece di quello del loro partito, sostenendo, come ha fatto Kasich che “l’interesse del Paese è più importante di quello del loro Partito”. Si tratta di un endorsement inedito e, per certi aspetti, pericoloso.

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Torna la paura dell’inflazione: l’onda starebbe per partire dalla Cina

martedì, Agosto 18th, 2020

Mauro Bottarelli

Stati Uniti avrebbe portato immediatamente alla mente l’immagine del cavallone perfetto di Un mercoledì da leoni. Oggi, invece, l’immaginario corre al timore per la seconda ondata di Covid. E, di conseguenza, a un secondo, devastante lockdown dell’economia. Ma da qualche giorno, è un’altra l’onda che turba i sonni di alcuni analisti: quella inflazionistica che la Cina si preparerebbe a far abbattere sugli Stati Uniti attraverso il suo impulso creditizio. Un pericolo potenziale talmente alto da far utilizzare il termine di inflationary tsunami.

Al centro del dibattito, la dinamica rappresentata in questo grafico:

Bloomberg/Zerohedge

in un mondo che non riesce a direzionarsi fra rischio inflattivo o deflattivo, visto l’andamento antitetico di tassi reali attuali ai minimi storici e breakevens invece in crescita da tre mesi consecutivi, ecco che sugli schermi appare la correlazione storica fra stimolo monetario cinese e reflazione dell’economia Usa, letta appunto attraverso l’inflazione (CPI) aggiustata al tasso di interesse. Il grafico mostra però una correlazione storica ancora più inquietante, visto il livello di iscrizione a bilancio degli asset finanziari che sconta mediamente tassi a zero per un tempo illimitato: il rendimento del Treasury a 10 anni, oggi in area 0.70%.

Insomma, a far paura è l’ipotesi che – ancora una volta – la linea blu nell’arco di pochi mesi vada in re-couple con quella rossa dell’impulso creditizio cinese. A quel punto, i modelli di VaR (Valore a rischio) di banche e fondi salterebbero come tappi di champagne a Capodanno. Senza alcunché da festeggiare, però. Anzi.

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Giallo di Caronia, il teste alla polizia: “Dopo l’incidente Gioele era vivo, in braccio alla mamma”

martedì, Agosto 18th, 2020

dal nostro inviato SALVO PALAZZOLO

PATTI (Messina) – “Gioele era vivo, in braccio alla mamma, dopo l’incidente in galleria, quando ha scavalcato il guardrail dell’autostrada – dice il procuratore di Patti, Angelo Cavallo – lo ha raccontato un testimone, un turista del Nord, che si è finalmente presentato dopo il nostro appello”. C’è una svolta importante nel giallo di Caronia. “Il piccolo non era ferito né aveva sangue – spiega il magistrato – il testimone ci ha detto che il bambino aveva gli occhi aperti e aveva il viso appoggiato sulla spalla destra della madre. Per il resto, tutte le piste restano ancora aperte sulla fine di Viviana e del suo bambino”, precisa il procuratore subito dopo un lungo vertice con gli investigatori della squadra mobile di Messina, della Scientifica di Catania e i medici legali. “Ora la priorità è trovare il piccolo Gioele – dice ancora Cavallo – abbiamo a disposizione quattro cani della polizia di Stato specializzati nelle ricerche di persone scomparse. Non ci fermiamo”.

Il giallo di Caronia, i familiari di Viviana in procura: ”Gioele si deve trovare. Lo cercheremo noi”

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Discoteche chiuse, Linus: «Senza regole caos inevitabile. Mio fratello Albertino? È adulto e fa le sue scelte »

martedì, Agosto 18th, 2020

di Chiara Maffioletti

Discoteche chiuse, Linus: «Senza regole caos inevitabile. Mio fratello Albertino? È adulto e fa le sue scelte »

Nelle scorse settimane aveva aspettato, morsicandosi la lingua più volte, ammette adesso. Ma dopo il suo post sui suoi profili social — in cui, senza girarci troppo attorno, ha dato degli ubriachi a chi aveva deciso di riaprire le discoteche —, Linus è finito prepotentemente al centro del dibattito che riguarda un mondo che conosce da vicino: quello della musica, delle discoteche e del divertimento notturno. «Il mio, però, non è un attacco alle discoteche — spiega — se mai una loro difesa, pensando anche ai gestori che sono stati lasciati a metà del guado: a un certo punto è stato detto loro “aprite”, ma buttandogli addosso tutte le responsabilità». La questione più che prevedibile, per il direttore artistico di Radio Deejay, era l’impossibilità di evitare assembramenti in luoghi dove, fondamentalmente, si va per assembrarsi.

«Se prima queste potevano essere opinioni, adesso iniziano ad essere numeri. Sono il primo a dire che non si deve vivere in uno stato di polizia o, comunque, con il terrore continuo. Cerco di fare una vita abbastanza normale, non ho paura di andre la mare o al ristorante, ma era doveroso eliminare tutte le situazioni esageratamente affollabili». Questo mese, a Riccione, sono in corso le serate in piazza della sua radio. La gente c’è. «Ma stiamo seguendo tutte le regole e le indicazioni della questura. Se gli altri anni questi stessi eventi erano pensati per 15, 20mila persone, oggi la piazza ne ospita 2mila al massimo e tutte sedute: sembra di essere al Cremlino, quando si facevano gli spettacoli per la nomenklatura».

Come mai non ha dettoprima quello che pensava? «Perché non volevo finire nella polemica. Ma dopo Ferragosto è arrivata la decisione di chiudere e mi è sembrata a livello di tempistica talmente ipocrita da non riuscirmi più a trattenere». Del resto, «se era pericoloso si poteva intervenire anche prima. Invece hanno preferito aspettare dopo il 15». Nelle settimane precedenti, suo fratello Albertino era sul palco della Praja di Gallipoli, una delle discoteche più criticate per i tanti assembramenti e le poche mascherine. «Mio fratello è adulto e fa le sue scelte. Personalmente non è che la cosa mi facesse impazzire, ma era una sua decisione.

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La paura di essere liberi

martedì, Agosto 18th, 2020

di Angelo Panebianco

Si spera che la cancel culture (distruggiamo statue e altre vestigia del passato perché incompatibili col sentire comune odierno) non faccia più proseliti di quanti ne abbia fin qui fatti. Altrimenti, prima o poi sarà a rischio anche il Colosseo dove i gladiatori si massacravano a vicenda per il piacere del pubblico romano. Folklore? Fino a un certo punto. Quasi certamente la cancel culture non ha la forza di diventare senso comune di massa per lo meno qui da noi (però sta diventando dominante nelle università britanniche e statunitensi e ha cominciato ad infettare altri ambienti). Si tratta comunque di un buono spunto per riflettere sui meccanismi da cui dipendono i «cicli del conformismo di massa». In genere, si forma una minoranza, per lo più un gruppo piuttosto piccolo, anche se attivissimo e rumorosissimo, un gruppo composto da estremisti, pronti ad aggredire chiunque non si genufletta di fronte al loro credo. È la minoranza trainante. Qualche volta (ma le ragioni per cui ciò accade sono complesse e in parte oscure), questa minoranza riesce a imporsi e a trascinarsi dietro un gruppo di persone molto più ampio. A quel punto è fatta, si è affermato un nuovo conformismo. È cruciale capire da chi è composto questo gruppo ampio, talvolta così ampio da diventare una sorta di «maggioranza silenziosa». È composto, fondamentalmente, da due categorie: i camaleonti e i sottomessi.

I camaleonti sono coloro che sposano le «idee del giorno» quali che esse siano. Sono quelli sempre in sintonia con ciò che credono, a ragione o a torto, lo spirito del tempo. Corrispondono al personaggio descritto da Giorgio Gaber nella canzone Il conformista. Se lo spirito del tempo dice che bisogna condannare l’omosessualità essi lo faranno, e con grandissimo zelo. Se invece lo spirito del tempo vira dalla parte opposta (Genitore 1 e Genitore 2, le differenze biologiche non contano, eccetera), i camaleonti sposeranno le nuove idee con la stessa convinzione con cui i loro predecessori avevano abbracciato le idee opposte.

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Coronavirus, Ricciardi: “Riapertura delle scuole a settembre non è scontata”

martedì, Agosto 18th, 2020

Se nei prossimi giorni il numero dei contagi continuerà a crescere, “c’è un problema serio da affrontare. Non è ipotizzabile solo la chiusura di aree con focolai, ma anche che non riaprano le scuole a settembre”. Lo ha detto Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza. Tutto, ha sottolineato, “dipenderà dal comportamento responsabile delle persone“.

Intervistato da “Il Messaggero”, Ricciardi ha spiegato che “la problematicità è diffusa su tutto il territorio nazionale. Non c’è nessuna zona che parte avvantaggiata o svantaggiata. Tutto dipenderà dalla capacità che avranno i territori e le autorità sanitarie di intercettare e circoscrivere i focolai. Naturalmente, ogni sviluppo futuro dipenderà soprattutto dal comportamento delle persone”.

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E’ morto Cesare Romiti, storico a.d. della Fiat e protagonista del capitalismo italiano

martedì, Agosto 18th, 2020

E’ morto all’età di 97 anni Cesare Romiti, storico amministratore delegato della Fiat e poi presidente di Rcs. Protagonista del capitalismo italiano, Romiti è stato il braccio destro di Gianni Agnelli, succedendogli nel ruolo di presidente dell’azienda torinese. Dopo l’uscita dalla Fiat, è stato al vertice di Rcs-Corriere della Sera e poi è diventato imprenditore in proprio. 

Morto Cesare Romiti, protagonista del capitalismo italiano

Romiti è stato uno dei più potenti manager italiani che abbia vissuto le vicende dell’industria e della finanza dal secondo dopoguerra. Da vero protagonista, vicino ai veri protagonisti come Gianni Agnelli e il banchiere Enrico Cuccia, con un punto di osservazione privilegiato nella e sulla storia economica e politica italiana, fra capitalisti e banchieri, sindacalisti e politici, salotti buoni e mondo dell’informazione, visti molto da vicino.

Nato a Roma il 24 giugno 1923, dopo la laurea in Scienze Economiche e Commerciali, entra a far parte, nel 1947, del Gruppo Bombrini Parodi Delfino, di cui divenne Direttore Generale. Nel 1968, a seguito della fusione BPD-Snia Viscosa, assume l’incarico di Direttore Generale Finanziario di Snia Viscosa.

Nel 1970 il suo ingresso in Alitalia come direttore generale ed amministratore delegato e, successivamente, nel 1973, passa ad Italstat con lo stesso incarico. Nel 1974 entra in Fiat, divenendone in seguito a.d. e presidente. Arrivato nel momento della crisi energetica, si dedica innanzitutto all’opera di risanamento finanziario, prosegue sviluppando la dimensione internazionale dell’azienda e rafforzando gli insediamenti produttivi in Italia. Ha contribuito a realizzare diversi stabilimenti per la FIAT fra cui Belo Horizonte (Brasile) che è oggi il più grande impianto di automobili al mondo.

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Coronavirus, Ue: prima intesa per 400 milioni di dosi di vaccino | La Spagna vieta il fumo all’aperto e chiude le discoteche

venerdì, Agosto 14th, 2020

“Manteniamo le nostre promesse. La Commissione europea ha chiuso il primo accordo per acquistare fino a 400 milioni di dosi del futuro vaccino contro il coronavirus“. Lo ha scritto su Twitter Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Ue, aggiungendo che “ci impegniamo a salvaguardare la salute degli europei e dei nostri partner globali”.

Contagi in salita in Germania – Un nuovo record di contagi in Germania con 1.449 casi nelle ultime 24 ore (giovedì erano 1.445). Secondo il Robert Koch Institut è il numero più alto di infezioni dal primo maggio, con un fattore di contagio giornaliero R0 di 0,91, mentre il livello medio di contagio sui sette giorni è salito sopra la soglia di 1,06. “Questo trend è allarmante – ha spiegato l’istituto – e un ulteriore inasprimento della situazione deve essere assolutamente evitata”.

Coronavirus, i focolai in Europa

Spagna, fumo vietato all’apertoe discoteche chiuse – Il governo spagnolo ha disposto il divieto di fumo per strada se non può essere rispettata la distanza di 2 metri. La misura, già introdotta in Galizia e nelle Baleari ed ora estesa a tutto il Paese, rientra nel nuovo pacchetto di restrizioni per far fronte alla nuova ondata di coronavirus. Il ministro della Salute, Salvador Illa, ha annunciato 11 misure, tra cui la chiusura delle discoteche e un maggiore controllo sull’utilizzo delle bottiglie nei locali. Illa ha poi raccomandato di limitare gli incontri ai gruppi più vicini, non superare un massimo di 10 persone e fare test frequenti in centri sociali e sanitari.

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