Archive for Agosto, 2020

Morto Sergio Zavoli, maestro della televisione: aveva 96 anni

mercoledì, Agosto 5th, 2020

di Antonio Carioti

Morto Sergio Zavoli, maestro della televisione: aveva 96 anni

Sergio Zavoli, giornalista e maestro della televisione italiana, è morto all’età di 96 anni. Nato a Ravenna il 21 settembre 1923, ha trasformato l’informazione in tv con programmi come il Processo alla tappa — creato nel 1962 e dedicato al Giro d’Italia — e La notte della Repubblica.

Soprattutto la sua voce calda era inconfondibile: restava impressa, metteva l’ascoltatore a suo agio, lo invogliava a seguire la trasmissione. Ma le doti di Sergio Zavoli, andavano ben oltre: competenza, serietà, cultura vera, empatia e partecipazione emotiva (mai però troppo enfatizzate), tatto nel rivolgere agli interlocutori anche le domande più scottanti.

Un cronista di razza, un maestro della comunicazione radiofonica e televisiva, capace di inventare nuove formule e pronto a portare nelle case degli italiani argomenti delicati e difficili da trattare oltre che presidente della Rai per sei anni, dal 1980 al 1986, Zavoli ne era stato per tanto tempo in precedenza e ne fu ancora in seguito un volto giornalistico tra i più prestigiosi e riconoscibili, un’autentica figura di riferimento per il pubblico, senza poi contare il suo ruolo istituzionale come presidente della commissione di Vigilanza, carica ricoperta in età già avanzata, dal 2009 al 2013.

Nato a Ravenna il 21 settembre 1923, il giovane Sergio era però cresciuto a Rimini, città cui era rimasto molto legato e di cui aveva raccontato gli aspetti estrosi e stralunati nel libro di memorie Il ragazzo che io fui (Mondadori, 2011). Tra i suoi amici più cari c’era Federico Fellini, di tre anni più anziano, al quale sarebbe rimasto sempre legato. E proprio nella località balneare romagnola Zavoli aveva svolto il proprio apprendistato di cronista con il «giornale parlato», una sorta di notiziario trasmesso al megafono allestito con un paio di amici subito dopo la guerra.
Poi era passato a seguire gli eventi sportivi e nel 1948, quando era ancora studente universitario, Vittorio Veltroni (padre di Walter), dirigente della Rai, lo aveva chiamato a Roma. Qui ben presto era emerso il talento cristallino del giovane romagnolo. In radiocronaca aveva seguito importanti gare del calcio e del ciclismo, ma anche la disastrosa alluvione del Polesine nel 1951. Seguirono inchieste di altissima qualità sui ciechi, sulle monache di clausura, sui profughi fuggiti dall’Ungheria in seguito all’invasione sovietica del 1956.

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Condanna aggressione giornalisti

mercoledì, Agosto 5th, 2020

Non lasceremo soli i giornalisti aggrediti dal Presidente del Consiglio provinciale Walter Kaswalder.

Inaccettabili le parole, inaccettabile il comportamento, inaccettabile la voglia di zittire chi sta facendo il proprio lavoro.

Il Presidente ha poi motivato il suo atteggiamento con le nuove disposizioni sanitarie, affermando d’essere stato “solo” un po’ brusco. Ci basta? No.

Il metodo è importante quanto il contenuto. Perchè il metodo può delegittimare, rendere più fragili, mettere il bavaglio, certo c’è chi reagisce con forza, ma c’è anche chi soccombe.

Per questo è importante ricordare alla politica l’importanza della libertà di stampa, l’insostituibile funzione civile di una informazione libera e pluralistica e il suo ruolo essenziale nella crescita di una società democratica. Senza tale libertà non c’è e non può esserci uno sviluppo etico della società.

Che poi tali inaccettabili comportamenti avvengano all’interno di sedi che rappresentano tutti i cittadini, è ancor più grave. I nostri rappresentanti dovrebbero sapere che i giornalisti rappresentano il valore fondante della libertà. Il loro compito è raccontare alla gente ciò che accade e spesso per essere fedeli a questa missione, i giornalisti pagano prezzi molto alti. E che a esercitare questo comportamento fuori dalle righe sia stato il Presidente del Consiglio provinciale, ossia la persona che dovrebbe essere il garante di tutti, ci sbalordisce ancor di più.

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Giornalisti strattonati dal presidente Kaswalder. Sindacato e Odg: «Intollerabile»

mercoledì, Agosto 5th, 2020

TRENTO. «Il Sindacato dei Giornalisti del Trentino Alto Adige – Südtirol Journalisten Gewerkschaft e l’Ordine dei giornalisti del Trentino-Alto Adige stigmatizzano il grave attacco all’esercizio della libertà di stampa mosso dal Presidente del Consiglio Provinciale di Trento Walter Kaswalder che questa mattina, 4 agosto, all’ingresso della buvette dell’aula, ha spintonato e strattonato i colleghi giornalisti Marika Giovannini, del quotidiano Corriere del Trentino, Giampaolo Tessari, del quotidiano Trentino, e Nicola Marchesoni, del quotidiano l’Adige, pronunciando nei loro riguardi espressioni decisamente censurabili, il tutto sotto gli occhi di alcuni consiglieri provinciali».

È quanto denunciano, in una nota congiunta, Rocco Cerone, segretario del sindacato regionale dei giornalisti, e Mauro Keller, presidente del Consiglio regionale dell’Ordine dei giornalisti.

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Napoli, inchiesta Covid Hospital e gestione dell’emergenza, le mail delle aziende a Soresa: “Siamo d’accordo con Cascone”

mercoledì, Agosto 5th, 2020

di DARIO DEL PORTO

L’aggiudicazione della gara. L’esecuzione dei lavori e i subappalti. I tempi dei collaudi e il caso delle forniture. Sono i cinque filoni dell’inchiesta sul Covid Hospital e sulla gestione dell’emergenza coronavirus. La Procura sta esaminando la memoria di una dozzina di cellulari e altrettanti computer. In e-mail, tabulati e chat, gli inquirenti cercano riscontri all’ipotesi di turbativa d’asta. Si incrociano i dati con i documenti raccolti nei giorni precedenti. Ad esempio il 9 luglio quando, su delega dei pm Mariella Di Mauro e Simone De Roxas, i carabinieri sono stati a Padova, negli uffici della Med srl, l’azienda che ha vinto l’appalto per la fornitura delle strutture modulari, complete di terapia intensiva, a Ponticelli, Caserta e Salerno.

«Sia l’azienda Med di Padova che i loro rappresentanti legali Alberto Venturato ed Enrico Venturato – affermano gli avvocati Massimo Scalfati e Alfredo Sorge – hanno fornito tutto l’appoggio alle indagini e hanno grande fiducia nell’operato della magistratura, certi di aver agito nel pieno rispetto delle leggi vigenti, delle prescrizioni e degli ordinativi ricevuti dagli organi della committenza pubblica, pur avendo l’azienda dovuto eseguire le prestazioni richieste nel momento più difficile sul piano sanitario a causa della pandemia da Covid-19». Sono indagati il manager dell’Asl Napoli 1 Ciro Verdoliva e la dirigente dell’unità di crisi Roberta Santaniello, entrambi perquisiti, e il presidente di Soresa Corrado Cuccurullo, nei cui confronti non è stata invece disposta la perquisizione ma è stato disposto il sequestro del computer d’ufficio. Verdoliva, difeso dall’avvocato Giuseppe Fusco, e la Santaniello, assistita da Raffaele Bizzarro, ribadiscono di aver agito solo nell’interesse dei cittadini e così anche Cuccurullo, difeso da Gabriele De Juliis.

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Meteo, Italia divisa in due dal maltempo. La tendenza fino a Ferragosto

mercoledì, Agosto 5th, 2020

giampiero maggio

Siamo arrivati al centro della settimana e il caldo dei giorni scorsi ha iniziato a lasciare spazio, almeno al Nord e poi al Centro e al Sud a temperature più fresche e gradevoli già nel corso di della giornata di domenica 2 agosto. Lunedì, con i forti temporali, le grandinate, in alcuni casi violenti acquazzoni e addirittura la neve in quota (come allo Stelvio) è avvenuta la rottura definitiva. Ieri è stata un’Italia divisa in due, con un inizio d’agosto che sta causando ingenti danni e disagi diffusi. Dopo l’allerta arancione di ieri su Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto e Friuli Venezia Giulia e gialla in altre undici regioni, oggi il maltempo sarà concentrato essenzialmente al Centro Sud, mentre persisterà una linea di insabilità sulle Adriatiche e al Nord Est. Il tempo migliorerà decisamente al Nord Ovest. 

La sinottica e le temperature a 850 hpa (circa 1500 metri di quota) per domani, martedì 4 agosto
La sinottica e le temperature a 850 hpa (circa 1500 metri di quota) per domani, martedì 4 agosto
Temperature previste al suolo 
Temperature previste al suolo 
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Sorpresa, l’Europa ci ama (la Finlandia no)

mercoledì, Agosto 5th, 2020

di MASSIMO DONELLI

Lassù qualcuno mi ama. Anzi, mi odia. Perché io, italiano, europeo del Sud, sono spendaccione, nonostante il mio Paese sia indebitato fino al collo. E lui, finlandese, europeo del Nord, è frugale, nonostante il suo Paese abbia pochissimi debiti. Io mi godo sole, cielo e mare. Lui, da novembre a maggio, batte i denti e guida sul ghiaccio. Quaggiù siamo in piena crisi economica. Lassù la parola crisi manco la conoscono. Gli hanno chiesto: se dalle altre nazioni europee ti arrivasse una richiesta di aiuto finanziario, a quale diresti di no? E lui, secco: l’Italia. Tutti in Europa ci darebbero una mano. Tutti. La Finlandia no. Se non siamo al coro da stadio «Devi morire», poco ci manca

Lo rivela un sondaggio di YouGov, società di ricerche e analisi di mercato con sede a Londra e uffici in tutto il mondo. Il sondaggio è stato commissionato dallo European University Institute di Fiesole (Firenze) e ne scrivo, con qualche imbarazzo, mentre mi trovo nel diciassettesimo länder tedesco: l’italianissimo Lago di Garda.

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Covid, Remuzzi: “Raffica di contagi. Ormai in Lombardia è immunità di gregge”

mercoledì, Agosto 5th, 2020

di ALESSANDRO MALPELO

Professor Remuzzi, che cosa dicono gli ultimi numeri diffusi dal ministero e dall’Istat?

“Sostanzialmente confermano un divario tra Nord e Sud – risponde Giuseppe Remuzzi, direttore dell’istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri di Milano – ribadiscono che la circolazione del virus ha preso strade diverse”.

Sotto Roma, una percentuale bassissima di infezioni. C’era bisogno di chiudere l’intero Paese?

“Le precauzioni hanno senso, anche se dobbiamo parlare di tre epidemie con espressioni molto diverse. Quel che è successo in Lombardia è diverso da quello che abbiamo visto in Liguria, Piemonte Emilia Romagna, Marche, Veneto. Una terza modalità di espressione dell’epidemia è quella che ha riguardato il resto d’Italia”.

Ci sono regioni più brave di altre nel distanziamento?

“Sì e no. Una considerazione che ho condiviso con l’illustre epidemiologo Donato Greco è che nella diffusione hanno giocato fattori quali l’urbanizzazione, gli scambi, la densità abitativa e altre cose che ignoriamo. Oggi il New York Times riconosce all’Italia il merito di aver affrontato e debellato una calamità”.

In Lombardia una eventuale seconda ondata potrebbe avere un impatto meno pesante?

“In Lombardia, in certe aree come a Bergamo, siamo abbastanza vicini a quella che potremmo definire immunità di gregge per il Coronavirus, lo ha rimarcato persino Robert Gallo dagli Usa. Qui non è solo questione di anticorpi, ma anche di difese legate alle cellule con memoria, linfociti T. Sta per uscire un articolo su Nature che illustra proprio le interazioni genetiche e ambientali”.

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Ristoranti e negozi, arriva lo sconto di Stato. Chi paga col bancomat riavrà fino al 20%

mercoledì, Agosto 5th, 2020

di CLAUDIA MARIN

Uno sconto di Stato del 20% per le spese effettuate da settembre a dicembre in beni e servizi dei comparti più colpiti dall’emergenza Coronavirus, fino a un totale massimo di 2-3 mila euro a persona. Cifra da rimborsare sul conto corrente o via app, magari a Natale sotto l’albero. È stato già ribattezzato “bonus ristoranti” o “conto light”, ma potrà riguardare anche bar, agriturismi e altre strutture della ristorazione.

Non è da escludere, anzi, che possa estendersi, ma con modalità e percentuali differenti, anche ad altri ambiti come abbigliamento, calzature, mobili ed elettrodomestici, ma non all’e-commerce. E che possa essere più elevato (al 25% o al 30%) per le compere effettuate in esercizi commerciali dei centri storici. L’idea – su cui primogenitura è da giorni in corso una guerra tra il duo grillino Buffagni-Castelli e la Morani del Pd – punta, ovviamente, a sostenere la domanda interna, ma anche a contrastare il ’nero’ e l’evasione fiscale.

Non sarà il programma Eat out to help out dell’Inghilterra – dove lo sconto in bar e ristoranti è del 50% e si ottiene subito, salvo ristoro statale per il negoziante –, ma è questo il piatto forte del Decreto legge ’Agosto’, che domani approderà sul tavolo del Consiglio dei ministri, dopo che ieri il provvedimento è stato al centro di un summit a Palazzo Chigi tra il premier Giuseppe Conte, il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, e i capi-delegazione dei partiti di maggioranza.

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I fragili confini del nostro Paese

mercoledì, Agosto 5th, 2020

di   Franco Venturini

I massicci arrivi dalla Tunisia e il voto parlamentare che ha mandato Matteo Salvini sotto processo hanno riconsegnato al tema dell’immigrazione clandestina un posto privilegiato sulla giostra politica italiana. Salvini punta a una assoluzione, ma ancor più a un dibattimento da usare come rampa di lancio per riconquistare l’antico consenso degli italiani. Di Maio scommette, pensando anche alla leadership nel suo Movimento, che una iniziativa immediata e ferma nei confronti di Tunisi e dell’Europa possa convincere gli elettori più dei proclami spesso inesatti di Salvini o degli inattuabili blocchi navali predicati dalla Meloni. E intanto, tra confusioni e illusioni sul come contenere flussi migratori che ora creano anche un rischio sanitario, l’Italia balneare comincia ad avere paura dell’autunno, non sa bene cosa vuole fare con i denari del Recovery fund, si lacera sui miliardi pronta cassa del Mes, e vede crescere i contagi di un coronavirus che ci stringe a tenaglia dalla Catalogna ai Balcani.

Il tema delle migrazioni trans-mediterranee meriterebbe miglior sorte, e anche un approccio più serio che sappia contrapporre al clamore dei populismi e alle scadenze elettorali iniziative non propagandistiche. Anche se è noto a tutti che in Italia come ovunque nel mondo l’arrivo di numeri consistenti di migranti clandestini incide pesantemente sulle scelte degli elettori, favorendo di volta in volta la destra o l’estrema destra che sventolano la bandiera della fermezza. E arrivano a minacciare valori e costumi propri della liberaldemocrazia occidentale. Dopo le braccia aperte ai siriani nel 2016 Angela Merkel è sopravvissuta grazie a una leadership personale a prova di errore, ma l’eccezione della Cancelliera conferma la regola: le ondate migratorie incontrollate mettono a rischio i governi, e soprattutto indeboliscono la democrazia. Lo ha riconosciuto l’insospettabile Papa Francesco, non si può accogliere tutti.

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Covid, Conte: «Crociere sì, discoteche no. Sulla scuola garantisco io»

mercoledì, Agosto 5th, 2020

di Fiorenza Sarzanini

«Sin dall’inizio di questa emergenza ho seguito un percorso all’insegna della cautela, ma anche di misure proporzionate a quanto stava accadendo. Sono convinto che questo governo abbia agito bene e dunque non cambio idea. Per questo dico che adesso è arrivato il momento di non pensare a nuove restrizioni, ma di sostenere una effettiva ripartenza. E se tutti rispetteremo quelle regole ormai minime, ma necessarie, di protezione, insieme riusciremo davvero a tornare alla normalità». Alla vigilia del nuovo Dpcm che dovrà firmare entro la fine della settimana, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha già affidato ai suoi uffici lo schema da seguire. Fino all’ultimo minuto sa che la situazione potrebbe cambiare, la curva epidemiologica potrebbe risalire. Ma i numeri che gli consegnano oggi, con il bollettino aggiornato regione per regione, lo spingono ad essere ottimista, fino a mettere in programma qualche «allentamento». «Sono sempre stato rigoroso, ma non mi pento di nulla. Quando abbiamo deciso di chiudere dicevano che dovevamo tenere aperto. Quando volevano cominciare ad aprire, ci chiedevano di essere rigidi. Mi sono sempre confrontato con ministri e scienziati e ora ho la percezione che se concederemo qualche apertura faremo bene».

Crociere e convegni

Il presidente del consiglio lo dice con prudenza, non si sbilancia. Ma poi parla delle «navi da crociera che devono ricominciare a viaggiare perché il turismo è un pezzo fondamentale della nostra economia», si sofferma «sulle fiere e i convegni che dobbiamo far organizzare, perché soltanto in questo modo tutte le attività possono riprendere», si comprende quale direzione prende questa nuova fase. Le mascherine, le distanze, «sono fondamentali, ma non devono essere percepite come una limitazione. Posso dirlo perché ho richiamato sin dal primo giorno il rispetto delle regole che prevedevano l’obbligo di utilizzare questi dispositivi e adesso ho grande soddisfazione a vedere chi ci derideva costretto a coprire naso e bocca e soprattutto a consigliare a tutti, giovani prima di tutto, che bisogna essere prudenti».

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