Archive for Settembre, 2020

Corona, Bianca e la maledizione dell’alcol

sabato, Settembre 26th, 2020

di TOMMASO STRAMBI

Lo scultore e scrittore Mauro Corona, si è scontrato in diretta tv con Bianca Berlinguer

Lo scultore e scrittore Mauro Corona, si è scontrato in diretta tv con Bianca Berlinguer

“Non ci sono giustificazioni, ma sono abbastanza nervoso, l’hanno detto anche i miei figli, i miei amici, perché da 40 giorni non tocco una goccia d’alcol e, dopo anni e anni di bevute, ho degli scompensi mi accorgo di essere oggi abbastanza aggressivo e intollerante”. Mauro Corona butta là, alla fine di una telefonata con Daria Bignardi su Radio Capital, il demone che lo attanaglia. E da cui sta tentando di liberarsi. La maledizione dell’alcol. Lo aveva confessato poche settimane fa, in occasione dei suoi 70 anni, festeggiati lo scorso 9 agosto. “Dipendo dall’alcol, per questo mi accompagna la tentazione del suicidio. Finito questo colloquio, vado al bar a bere. È orrendo: distruggo me e le persone che mi restano vicino. Non dico che smetterò: mi terrorizza sapere di non volerlo fare”. Ma poi il poeta del legno (la sua bottega-tana a Erto è piena di statuette e sculture lignee) e scrittore (trenta i libri pubblicati) ci deve aver ripensato. E ha provato a mettere da parte il bicchiere.

Ma tutto ha un prezzo. E una vita senza alcol ha scompensato il suo equilibrio. “Mi sono accorto la notte stessa di aver esagerato, di essermi espresso da maleducato, cafone e rozzo… però chiamarla subito – ha raccontato Corona – poteva sembrare una cosa di comodo per cui ho lasciato un po’ sedimentare. È stato un istinto, non trovo scuse, non era il caso di reagire in quel modo, soprattutto in televisione. Chiedo scusa alle persone che hanno sentito e soprattutto a Bianca Berlinguer, non perché ho paura di ritorsioni, ma perché la mia coscienza mi ha detto: sei un cretino e un maleducato…”.

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DIGITALE: LA CINA, NOI E LA SICUREZZA

sabato, Settembre 26th, 2020

di   Federico Fubini

Il governo ha mosso un passo per evitare che l’Italia si risvegli un giorno soffocata nell’abbraccio delle tecnologie cinesi. Palazzo Chigi mira a «perseguire una strategia di indipendenza strategica nell’ambito dell’Unione europea». È un primo segnale. Nessuno ufficialmente ha fatto i nomi dei grandi gruppi cinesi Huawei e Zte, candidati a fornire in Italia connessioni mobili superveloci con il 5G. Tutti capiscono però che questa rete, con quella fissa in fibra, è l’articolazione attraverso cui correranno l’economia, la vita istituzionale e dei cittadini. Meglio dunque ricordare che dal 2017 la legge cinese obbliga le imprese della Repubblica popolare a condividere con il loro governo, su richiesta, qualunque dato in loro possesso. Anche se deriva da attività all’estero. In sostanza, il concetto di «sovranità digitale» di Pechino è così pervasivo che non si auto-limita neanche se interferisce nella sovranità altrui; neanche se va contro le leggi degli altri Paesi, dato che nella Ue la protezione dei dati personali è elevata.

Ora, questo non è un problema astratto. Il social network cinese Tik Tok a inizio 2020 aveva 4,5 milioni di profili in Italia. Huawei, Zte, Lenovo e altre imprese dell’Impero di mezzo sono già oggi fornitrici di grandi aziende italiane e potrebbero essere costrette dalla legge di Pechino a violare la legge italiana per permettere al loro governo di praticare forme di spionaggio industriale o politico o di ricatto sui singoli.

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Che cosa c’è dietro le dimissioni del cardinale Becciu, e perché la tregua in Vaticano è finita

sabato, Settembre 26th, 2020

di Massimo Franco

Che cosa c'è dietro le dimissioni del cardinale Becciu, e perché la tregua in Vaticano è finita

Il nome è grazioso: Casina del giardiniere. E l’edificio appare come un piccolo gioiello di mattoni rossi con la torretta, incastonato tra grandi putti di marmo bianco e guardato dall’alto da una statua nera di San Pietro, in una piccola conca dei Giardini vaticani. Ma a incrinare l’immagine vagamente bucolica è una garitta di vetro e alluminio, dove una sentinella si alterna ad altre guardie ventiquattr’ore su ventiquattro: c’è il timore che qualcuno si introduca di nascosto nel villino. Il viavai di tecnici e esperti informatici racconta mesi di indagini delicatissime: stanno analizzando e decifrando i computer sequestrati negli uffici vaticani, a caccia di misteri inconfessabili sugli intrecci finanziari di alcuni esponenti eccellenti della Santa Sede.

È su questo sfondo cupo, gonfio di sospetti e di misteri, che si è consumata la defenestrazione traumatica del cardinale Giovanni Angelo Becciu. Si tratterebbe di una storia di soldi dell’Obolo di San Pietro dirottati su una cooperativa della Caritas gestita in Sardegna, la sua regione, da uno dei fratelli: un comportamento che ha portato a un’accusa di peculato e che ha provocato l’ira di papa Francesco

Jorge Mario Bergoglio lo ha «degradato» in un amen, togliendogli il cardinalato e sbarrandogli le porte di un futuro Conclave. Frase standard, inappellabile: «Lei non ha più la mia fiducia», sebbene pronunciata con una punta di sofferenza. E pensare che il pontefice lo aveva promosso due anni fa, dopo averlo tenuto fino al 2018 come sostituto segretario di Stato, una sorta di «ministro dell’Interno».

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Sondaggio | La simulazione di voto: il centrodestra vincerebbe le elezioni con qualunque legge elettorale, oggi

sabato, Settembre 26th, 2020

di Nando Pagnoncelli

Sondaggio | La simulazione di voto: il centrodestra vincerebbe le elezioni con qualunque legge elettorale, oggi

C’era molta attesa per le Regionali e il referendum istituzionale per le conseguenze che avrebbero potuto avere sulla tenuta del governo e gli equilibri politici generali. In realtà i risultati delle urne non sembrano aver avuto un impatto molto significativo sull’opinione pubblica: le amministrative infatti hanno avuto una forte connotazione locale e in quattro regioni su sei gli elettori hanno premiato i presidenti uscenti che si sono particolarmente distinti nella fase più difficile vissuta dal Paese dal dopoguerra in poi. La politica nazionale sembra essere rimasta sullo sfondo. Il risultato netto del referendum, poi, non sembra aver particolarmente premiato il M5S, ossia la forza politica che si è battuta più di altre per il taglio dei parlamentari.

La tenuta dell’esecutivo

Il sondaggio odierno mostra, a due mesi di distanza dal precedente, pochi cambiamenti di rilievo a differenza di quanto solitamente si registra all’indomani di importanti appuntamenti elettorali, quando si manifesta il tradizionale salto sul carro del vincitore. In dettaglio: il governo e il premier Conte si mantengono stabilmente su livelli di apprezzamento elevati attestandosi a un indice di gradimento rispettivamente di 62 e 65. I giudizi sui leader di partito e i capi delegazione fanno registrare una lieve crescita di alcuni degli esponenti della maggioranza, in particolare Zingaretti e Di Maio, e una piccola flessione per quelli dell’opposizione, con l’eccezione di Berlusconi che aumenta di due punti, presumibilmente come attestazione di «vicinanza» per la malattia e il suo ricovero. E anche le intenzioni di voto sembrerebbero non troppo influenzate dal recente voto: la Lega, in aumento di quasi un punto, si mantiene al primo posto con il 24%. Seguono Pd (19,3%) e M5S (18,6%), entrambi in calo di 0,3%, quindi Fratelli d’Italia (16,7%), in flessione di 1,5%, che si riporta sui valori degli scorsi mesi di maggio e giugno. Quindi Forza Italia (6,8%), Italia viva (3,1%) e Azione (3%).

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Covid in Italia, il professor Galli: il lockdown ci sta ancora proteggendo, ma l’equilibrio è fragile

sabato, Settembre 26th, 2020

di Sara Bettoni

Covid in Italia, il professor Galli: il lockdown ci sta ancora proteggendo, ma l'equilibrio è fragile

Sta arrivando una grande seconda ondata in Italia?
«Confido nel fatto che possa non verificarsi. Dobbiamo però essere in grado di contenere i nuovi focolai».

Ieri la Francia ha contato 15.800 casi, la Spagna 12mila, l’ Italia duemila. Perché queste differenze?
«La situazione nei Paesi attorno a noi è allarmante. Non è chiaro perché, ma ho una mia opinione».

Massimo Galli, primario di Malattie infettive all’ ospedale Sacco di Milano, ci aiuta a interpretare numeri e andamenti relativi all’ epidemia di coronavirus.

Professore, cosa diceva a proposito delle differenze con gli altri Stati?
«La mia personale impressione è che il lockdown per come lo abbiamo vissuto e sofferto, più rigoroso che altrove, abbia limitato la circolazione del virus in alcune parti d’ Italia. Parecchie regioni non hanno avuto nuovi casi per un determinato lasso di tempo. Quell’ intervento radicale ci ha dato una sorta di onda lunga di protezione, ma l’ equilibrio è fragile».

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Coronavirus: Raffaele Fitto positivo, contagiata anche la moglie

venerdì, Settembre 25th, 2020

E’ positivo al Covid l’europarlamentare di Fratelli d’Italia Raffaele Fitto, candidato sconfitto di centrodestra alla presidenza della Regione Puglia. Lo ha annunciato lui stesso con un post su Facebook.  “Dopo aver ricevuto, mercoledì scorso, la notizia da parte di un mio stretto collaboratore della sua positività al test covid-19 – scrive – ho chiesto immediatamente alla Asl di essere sottoposto a tampone insieme alla mia famiglia. Solo io e mia moglie siamo risultati positivi anche se al momento senza sintomi. Continuerò ovviamente la quarantena fino a nuove indicazioni da parte delle autorità sanitarie”. 

Dopo aver ricevuto, mercoledì scorso, la notizia da parte di un mio stretto collaboratore della sua positività al test…

ANSA

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Covid, De Luca: «Se la curva dei contagi non cala chiuderemo tutto»

venerdì, Settembre 25th, 2020

«Siamo in una fase delicata, nei prossimi giorni se non avremo dati tranquillizzanti ripercorreremo senza esitazione quanto già fatto per fermare movida, luoghi di ritrovo, discoteche. Siamo nel pieno dell’epidemia, se la curva continua a salire chiuderemo tutto. Se l’alternativa è tra avere morti in strada o fare una allegra passeggiata, non ci sarà alcun dubbio». Così il governatore della Campania Vincenzo De Luca su Facebook, ribadendo l’appello a comportamenti corretti specie conl’uso delle mascherine, reso obbligatorio anche all’aperto. «Dobbiamo fare oggi uno sforzo straordinario altrimenti avremo momenti davvero difficili per le nostre famiglie. Solo con comportamenti responsabili non avremo ripercussioni sulle attività economiche».

«Seconda ondata è già in atto»

«Oggi abbiamo in Campania 253 positivi ai tamponi. Siamo in una situazione di piena epidemia, la seconda ondata di cui parlavamo è già in atto. La situazione è delicata, grave, seria», ha aggiunto. «Se abbiamo deciso di rendere obbligatorio l’uso della mascherina – ha detto – è semplicemente perché siamo in una situazione che dal punto di vista del numero dei contagiati è più pesante di marzo, aprile e maggio, con l’aggravante che siamo all’apertura dell’anno scolastico, cosa che non avevamo allora. Vi prego di riflettere su questi numeri e ritrovare la consapevolezza e responsabilità necessaria ad affrontare questa fase per garantire sicurezza alle famiglie. Non si scherza più».

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“La rapina della Ztl”. Gasparri azzanna la Raggi: con la scusa del Covid…

venerdì, Settembre 25th, 2020

L’ultima vessazione nei confronti dei cittadini romani da parte della sindaca Virginia Raggi è quella che il senatore di Maurizio Gasparri, commissario del coordinamento Forza Italia Roma Capitale, e Francesco De Micheli coordinatore FI del I Municipio, definiscono la “rapina” della ZTL. 

“Da parte del Comune di Roma siamo a una ulteriore forma di vessazione nei confronti dei cittadini. Per sei mesi la ZTL è stata ovviamente aperta al libero accesso di tutti senza limitazioni. I residenti pagano molti soldi per poter andare a casa loro. Sarebbe stato logico, come alcuni avevano anche chiesto ed altri avevano annunciato, che il permesso a pagamento per i residenti fosse prorogato dello stesso tempo in cui l’accesso al centro è stato gratuito per tutti, ovvero per almeno sei mesi. Invece ora il comune nega questo diritto. In pratica da marzo alla fine di agosto chiunque è potuto entrare in centro gratuitamente ma i residenti invece sono entrati a pagamento e quel pagamento non viene compensato da una proroga di sei mesi, senza ulteriori oneri, dei permessi di accesso. Una vera e propria rapina. Un atto inaudito di questa sindaca che mette così il suggello al suo quinquennato che sarà sommerso dalle pernacchie e dai boati dei romani”, si legge in una nota dei due esponenti azzurri. 

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Parigi, quattro persone accoltellate vicino all’ex sede di Charlie Hebdo

venerdì, Settembre 25th, 2020

Martina Piumatti

Nuova allerta Parigi. Secondo quanto riportato da Le Parisien, due individui avrebbero accoltellato e ferito quattro persone vicino all’ex sede della redazione di Charlie Hebdo.

La polizia ha confermato che due delle quattro persone ferite sono in condizioni critiche. Tra di loro ci sono due giornalisti della società di produzione Premiere Lines, che si trova vicino alla redazione del giornale satirico e una donna della società Bocode. Sono stati trasferiti all’ospedale Salpetriere. Lo ha confermato il direttore, Paul Moreira, precisando che uno dei feriti è “grave”. “È qualcuno che stava in strada con una specie di mannaia, che li ha attaccati davanti all’edificio”, ha raccontato a BfmTv. “È agghiacciante”, ha aggiunto, precisando che l’agenzia – che produce inchieste su svariati temi, compreso il jihadismo – “non ha ricevuto minacce”. Mentre un dipendente dell’agenzia di stampa ha raccontato che questa mattina i due colleghi stavano fumando una sigaretta fuori dall’edificio, in strada. “Poi ho sentito delle urla, mi sono avvicinato alla finestra e ho visto uno dei miei colleghi, insanguinato, che veniva inseguito per strada da un uomo con una mannaia”, ha aggiunto. Un testimone che ha dato l’allarme ha riferito che la prima ad essere colpita sarebbe stata la donna, aggredita con una specie di macete, davanti al murales in omaggio ai fumettisti del settimanale uccisi nell’attentato terroristico del 2015 dopo la pubblicazione di controverse caricature del profeta Maometto. Nei giorni scorsi Charlie Hebdo aveva ripubblicato le caricature in coincidenza dell’inizio del processo e al Qaeda aveva minacciato nuovi attacchi tramite i canali di propaganda del gruppo jihadista.

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“Il tempo dell’antipolitica è finito”. Intervista a Giuseppe Provenzano

venerdì, Settembre 25th, 2020

Ministro Provenzano, mi pare che le vostre richieste di svolta, dai decreti sicurezza al Mes, non abbiano sortito effetto sul Presidente del Consiglio, o sbaglio? “Sul Mes vedremo”, “sui decreti sicurezza approfondiremo”: nella sua intervista alla Stampa, Conte ha riproposto la filosofia del rinvio.

De Angelis, vedo che già vuole litigare. Un conto sono le interviste, un altro i processi politici. E a noi interessano questi. Le nostre battaglie, anche nel Governo, hanno sortito effetti in Europa, proprio sulle questioni che lei solleva. Non un fatto trascurabile, direi. Il Mes da braccio della troika diventa strumento di una politica keynesiana per il bene comune della salute. La revisione di Dublino rende non solo sbagliata, ma del tutto anacronistica la legislazione italiana sull’immigrazione. L’Italia ora è lì, sulla frontiera più avanzata dell’Europa, e non può restare indietro.

Mi limito a constatare che questa svolta si ferma ai confini nazionali. La domanda è questa: voi avete chiesto, anche sulla scia della spinta elettorale, in modo sacrosanto, una nuova agenda. Che farete se nulla cambia? Ponete scadenze o condizioni a questa interminabile discussione?

Ma è già cambiato. Sulla modifica ai decreti Salvini c’è un accordo, e va portato in Cdm al più presto. Lo chiedevamo prima del voto, ora non ci sono più alibi. Aggiungo, sul punto, che dopo quello che sembra configurarsi come lo scandalo del caso Suarez, sarebbe il caso di accompagnarli con lo Ius culturae. Penso ai compagni dei nostri figli a scuola, e mi indigno anch’io. Gli italiani, peraltro, sul punto sono più avanti della politica. Abbiamo temporeggiato troppo, ora è tempo del coraggio.

“Tempi brevi” e “basta alibi”, dice lei. Vale lo stesso sul Mes? 

Certo, però non è il gioco delle bandierine. Sono anche i tempi non proprio brevi del Recovery che ci portano a guardare a quella linea di credito sanitario del Mes senza ideologie, anche perché è immediatamente disponibile. Non serviva il voto, bastava il buon senso. Ma le do una notizia, che vedo ogni tanto vi sfugge: servono anche i voti in Parlamento.

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