Archive for Settembre, 2020

Coronavirus, un tampone made in Italy dà il risultato in 3 minuti

giovedì, Settembre 10th, 2020

E ‘ UN tampone ‘express’, made in Italy, per rilevare la positività o meno al coronavirus Sars-CoV-2. Si esegue su un campione di saliva e dà il risultato in tre minuti.

Arriva da un azienda brianzola, la ‘Allum’ di Merate (Lecco), che annuncia oggi in una nota di aver “superato i test per l’approvazione da parte del ministero della Salute” e di essere pronta a partire con la produzione. Un ‘salto di settore’ per l’impresa, che realizza sistemi di illuminazione. Dalle lampade ai tamponi.

Covid, test sulla saliva contro tampone in naso e bocca. Chi vince la sfida? Sembrerebbe nessuno

di IRMA D’ARIA
Il test rapido è stato battezzato ‘daily tampon’ e fornisce il risultato come un test di gravidanza: positivo due strisce, negativo una. Si propone come un esame utile a gestire flussi di massa. La Allum di Merate spiega di poter produrre 20 milioni di tamponi, per la rilevazione del virus che provoca Covid-19. E’ uno strumento che può contribuire a “far ripartire settori fermi dal marzo scorso”, viene evidenziato nella nota diffusa dall’Associazione Api Lecco e Sondrio (Associazione piccole e medie industrie della provincia di Lecco e Sondrio), a cui l’azienda Allum è associata. “In Italia non esiste nessuna soluzione di questo tipo, la Allum è la prima a realizzarlo”, spiegano.

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Coronavirus, Trump: “Sapevo del pericolo, ma ho minimizzato”. La rivelazione nel nuovo libro di Bob Woodward

giovedì, Settembre 10th, 2020

WASHINGTON – Il nuovo libro del giornalista del Watergate Bob Woodward contiene giudizi duri su Trump di molti ex dirigenti della sicurezza. L’ex capo del Pentagono James Mattis lo definisce “pericoloso” e “inadatto” ad essere il commander in chief. L’ex capo della National Intelligence Dan Coat invece, scrive Woodward,  “continua a coltivare la segreta convinzione, benchè non supportata da prove di intelligence, che Putin abbia qualcosa su Trump. Come altro spiegare il comportamento del presidente? Coats non è in grado di vedere altre spiegazioni”.

Il libro mette in imbarazzo Donald Trump. ‘Rage’ (rabbia) racconta che il presidente ha confidato al leggendario giornalista, che sapeva settimane prima del primo decesso Usa per Covid 19 quanto il virus fosse pericoloso, trasmissibile per via aerea, altamente contagioso e “più fatale di una forte influenza”.  Nelle anticipazioni del libro diffuse dalla Cnn ammette inoltre di aver “sempre voluto minimizzarlo per non creare panico”. Dichiarazioni che contrastano con i frequenti commenti del presidente.

“Questa è roba mortale”, ha detto Trump a Woodward il 7 febbraio scorso, nel corso di una serie di interviste con il giornalista. Trump ha rivelato di conoscere bene il livello di minaccia del virus prima di quanto precedentemente noto, aggiungendo che il coronavirus è stato forse cinque volte “più mortale” dell’influenza. Le ammissioni di Trump sono in netto contrasto con i suoi frequenti commenti pubblici all’epoca che insistevano sul fatto che il virus “sarebbe scomparso” e che “tutto andasse bene”. In ‘Rage’, Trump dice che il compito di un presidente è “mantenere il nostro Paese al sicuro”.

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La coda di paglia dei partiti sul referendum

giovedì, Settembre 10th, 2020

di PIERFRANCESCO DE ROBERTIS

Si dice ma non si fa. Ecco l’atteggiamento prevalente delle forze politiche di fronte al referendum costituzionale sul taglio dei parlamentari, che ad eccezione del Movimento 5 Stelle hanno preso partito in grande maggioranza per il Si, salvo poi non fare campagna elettorale per convincere anche un solo elettore e, anzi, votare e far votare No. Un atteggiamento che ne evidenza la cattiva coscienza, come accade quando si sovrappone il giudizio su una riforma costituzionale ai mutevoli obiettivi della contingenza di bottega. Dimenticando che le riforme costituzionali restano, mentre le circostanze della politica sono scritte nel vento e nell’acqua che scorre. 

Predicano male ma razzolano bene, i partiti, e con una curiosa quanto involontaria eterogenesi dei fini riescono a far crescere così quel fronte del No che solo qualche settimana fa pareva spacciato e che invece adesso è pienamente in gioco.

Lo spettacolo si fa così ogni giorno più divertente. Nella storia della repubblica i referendum confermativi sono stati tre, segno dell’importanza dell’evento, eppure osserviamo politici navigati che una volta interpellati sul proprio atteggiamento si voltano dall’altra parte e fischiettano. Sono schierati per il Si senza che sia poi possibile rintracciarne una dichiarazione a favore del Si medesimo. Sono in giro per la campagna elettorale, si spendono per i loro governatori, ma sul referendum scena muta.

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Ritorno a scuola, l’ira dei presidi: non siamo pronti. “Così la sicurezza è un miraggio”

giovedì, Settembre 10th, 2020

di ALESSANDRO FARRUGGIA

La linea è: far riaprire le scuole anche se non sono pronte. Molte regioni concordano, altre rinviano, mentre cresce il fronte di chi dai presidi ai consigli di istituto, al Codacons ad alcuni comuni, chiede il rinvio della riapertura delle scuole. “Se le criticità non verranno risolte, è oggettivamente difficile pensare che il termine del 14 settembre sia rispettato ovunque: è opportuno dunque valutare, sulla base di accordi tra enti locali e consigli di istituto, la possibilità di ragionevoli differenziazioni locali“, conferma il presidente dell’Associazione Nazionale Presidi (Anp) Antonello Giannelli, secondo cui “il governo non si è risparmiato e tutto il personale scolastico è fortemente impegnato per la riapertura delle scuole, ma è evidente che per riaprire in sicurezza è necessario che alcuni problemi vengano risolti”.

Conte: “La scuola inizia il 14 settembre”

Già oggi le riaperture sono differenziate per regioni e comuni. Il 14 settembre torneranno sui banchi la maggior parte degli studenti delle regioni del Nord e Centro Italia (Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Veneto, Toscana, Emilia Romagna, Umbria, Lazio, Marche e provincia autonoma di Trento), oltre a Molise e Sicilia. Il 16 settembre toccherà invece al Friuli Venezia Giulia e il 22 alla Sardegna. Il 24 settembre suonerà invece la campanella per Campania, Abruzzo, Puglia, Basilicata e Calabria. Ma alcune amministrazioni locali (ad esempio sei comuni in Liguria e probabilmente Oristano in Sardegna) hanno fatto o annunciato ordinanze di rinvio in dissonanza dalle Regioni e altre, e soprattutto parecchie scuole, lo chiedono, ad esempio nel Lazio, dove il presidente dell’Anci locale, il sindaco Pd di Monterotondo Riccardo Varrone, ha scritto al governatore Zingaretti per ottenere un rinvio dell’apertura dal 14 al 24 settembre.

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Vaccino Oxford, Gismondo: «Normale intoppo, servono anni. E potrebbe non arrivare mai»

giovedì, Settembre 10th, 2020

di Silvia Turin

Il gruppo farmaceutico AstraZeneca ha annunciato una sospensione globale dei test clinici per il suo vaccino sperimentale contro il Covid-19, vista la comparsa di complicazioni in un partecipante al programma. Il gruppo, associato all’Università di Oxford, ha fatto sapere che il protocollo è scattato di fronte a una reazione avversa seria e non spiegabile , un problema spinale, e che è stata dunque decisa autonomamente la sospensione per consentire le opportune verifiche da parte di una commissione indipendente.

Abbiamo chiesto alla Professoressa Maria Rita Gismondo, direttrice del Laboratorio di Microbiologia clinica, Virologia e Diagnostica delle bioemergenze dell’ospedale Sacco di Milano, come valuta la sospensione dei test.
«Devo riconoscere che l’azienda ha mostrato tanta serietà nell’indagine e purtroppo devo sottolineare “l’avevo detto”, anche se è molto triste quando si parla delle speranze di salute della gente. Il vaccino probabilmente ci sarà (anche se non siamo sicuri se ci sarà), ma ha bisogno dei suoi tempi. Il fatto che sia intervenuto in Fase 3 un caso così importante rispetto agli effetti collaterali, vuol dire che abbiamo bisogno di seguire le strade tradizionali della ricerca clinica. Affinché un vaccino possa essere non solo efficace ma anche sicuro devono passare 3-4 anni. Possiamo anche avere un vaccino fra un anno un anno e mezzo, ma non saremo mai sicuri dell’assoluta assenza di effetti collaterali e nemmeno della sua efficacia».

Che cosa succede ora?
«A questo punto ci si ferma, si analizzano gli effetti provocati e quale può essere la relazione tra l’effetto indesiderato e la composizione del vaccino, quindi o si muta qualcosa, oppure si amplia il numero di volontari in modo tale da essere più sicuri sugli effetti collaterali, oppure ancora, come succede per i farmaci, si decide di chiudere la ricerca e concentrarsi su un’altra formulazione».

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La verità coperta

giovedì, Settembre 10th, 2020
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di   Massimo Gramellini

Mi imbatto in un video dal titolo duro e perciò accattivante: «Como, folle gesto dell’assessora: strappa la coperta a un senzatetto». Clicco e vedo una signora con la mascherina che passeggia sotto il porticato di una chiesa, sfila la coperta a un ragazzo sdraiato e la va a gettare su un prato dove ne sono già state ammucchiate delle altre. Sembrerebbe un gesto brusco, ma non folle o disumano, però forse quel titolo mi ha creato tali aspettative da rendermi adesso fin troppo benevolo nel giudizio. Così guardo di nuovo le immagini. Il movimento con cui l’assessora toglie la coperta è deciso, ma il contesto non risulta aggressivo: la donna si ferma a parlare con il senzatetto, che non pare turbato. Approfondisco la storia. Il video è stato girato da un’associazione di Como che contesta le politiche sociali della giunta di centrodestra e in quella coperta sfilata senza troppi complimenti vede una forma di sopraffazione. L’assessora, si chiama Angela Corengia, lo inquadra invece nella routine di una sanificazione ai tempi del Covid. La coperta è stata tolta per essere disinfettata: non è sopraffazione, ma assistenza.

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Omicidio Willy Monteiro, i testimoni: «Saltavano sul corpo inerme e Gabriele Bianchi continuava a picchiarlo»

giovedì, Settembre 10th, 2020

di Fulvio Fiano, Fiorenza Sarzanini

Omicidio Willy Monteiro, i testimoni: «Saltavano sul corpo inerme e Gabriele Bianchi continuava a picchiarlo»

Willy Monteiro Duarte «non c’entrava nulla con la rissa», ma «l’hanno massacrato a calci e pugni senza una plausibile ragione». La notte di domenica scorsa «voleva mettere pace tra due ragazzi che litigavano», ma «gli sono saltati sul corpo anche quando era a terra inerme». Aveva il corpo scosso dalle convulsioni, respirava a fatica. Una ragazza ha provato a rianimarlo. Per lui non c’è stato nulla da fare. L’ordinanza del giudice di Velletri che tiene in carcere i fratelli Gabriele e Marco Bianchi, il loro amico Mario Pincarelli e manda ai domiciliari Francesco Belleggia, ricostruisce nei dettagli l’aggressione selvaggia al giovane di Colleferro. Descrive la furia del gruppo — tutti cultori di arti marziali — «che picchiavano tutti quelli che incontravano» e poi si sono accaniti su Willy. Svela che i «fratelli Bianchi» «stavano facendo sesso nel cimitero con alcune ragazze di cui non conoscevamo il nome, quando siamo stati chiamati».

Consegna la descrizione di notti folli trascorse a bere per strada, durante le quali basta un apprezzamento pesante a una ragazza per accendere gli animi e scatenare l’inferno. Sono i testimoni presenti in largo Santa Caterina a Colleferro a raccontare ogni passaggio — dall’inizio della lite al pestaggio mortale — consentendo così ai carabinieri di chiudere l’indagine. I loro verbali si trasformano nel film dell’omicidio.

La prima lite

Il primo a essere rintracciato dagli investigatori dell’Arma è Federico Zurma: «Verso le 23,30 di sabato, insieme ad alcuni amici e amiche siamo recati presso il locale Due di picche. Ci siamo intrattenuti fino all’1,30 quando decidevamo di andare via. Giunti alle scale le mie amiche mi riferivano di essere state apostrofate in modo volgare da alcuni ragazzi lì sul posto.

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Coronavirus in Italia, il bollettino di oggi 9 settembre: 1.434 nuovi casi e 14 morti

mercoledì, Settembre 9th, 2020
Coronavirus in Italia, il bollettino di oggi 9 settembre: 1.434 nuovi casi e 14 morti

In Italia, dall’inizio dell’epidemia di coronavirus, almeno 281.583 persone (+1.434* rispetto a ieri, +0,5%; ieri +1.370) hanno contratto il virus Sars-CoV-2. Di queste, 35.577 sono decedute (+14, +0,4%; ieri +10) e sono state dimesse 211.272 (+471, +0,2%; ieri +563). Attualmente i soggetti positivi dei quali si ha certezza sono 34.734 (+945, +2,8%; ieri +796); il conto sale a 281.583 — come detto sopra — se nel computo ci sono anche i morti e i guariti, conteggiando cioè tutte le persone che sono state trovate positive al virus dall’inizio dell’epidemia. I tamponi sono stati 95.990 (3.587 in più rispetto a ieri che erano stati 92.403).

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COMUNICATO STAMPA – PROGRAMMA SETTEMBRE LANCIANESE 2020

mercoledì, Settembre 9th, 2020

Piccoli eventi, oltre ai 3 concerti principali, per il Settembre lancianese ‘oscurato’ dall’Emergenza Covid 19

LANCIANO (09/09/20) – Piccoli eventi dislocati in vari punti, oltre ai 3 concerti principali, per far vivere un seppur minimo clima di festa, senza mettere a rischio la sicurezza e la salute pubblica.

Questa l’idea alla base del mini programma di eventi allestito dal Comitato Feste di Settembre 2020, a seguito dell’annullamento degli appuntamenti della tradizione del Settembre lancianese, dovuto all’Emergenza Covid-19.

Si inizia così il 12 settembre 2020, alle 21.30 all’Ingresso dell’Ippodromo, per una serata Omaggio a Fabrizio De Andrè (il poeta cantatore).

Il 13 settembre, che nella tradizione rappresenta la “Nottata” in attesa dei fuochi pirotecnici delle 4 del mattino, che danno inizio alle Feste di Settembre, piazza Plebiscito dalle 18 ospita “Una città per giocare” con l’associazione “New Crazylab bis” e associazione “La tavolozza dei sorrisi” che proporranno attività ludiche per bambini: laboratori creativi, balli e i giochi che rievocano i tempi andati come la campana, il tiro alla fune, ecc., il tutto accompagnato dalle mascotte Minnie e Topolino

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Coronavirus, in Italia la pandemia rallenta lievemente. Ora occhi puntati sul ritorno a scuola

mercoledì, Settembre 9th, 2020

di MICHELE BOCCI

Rallenta l’aumento dei nuovi casi settimanali di infezioni da coronavirus in Italia. Tra il 2 e l’8 settembre le regioni hanno rilevato 9.925 nuove positività, contro le 9.023 del periodo dal 26 agosto al 1° settembre. Si tratta di un incremento del 10%, molto più contenuto di quelli osservati nelle settimane precedenti, quando sono stati rispettivamente del 38% (6.546 in assoluto) e del 92% (3.409). Il punto più basso dall’inizio della pandemia comunque è lontano. E’ stato toccato nei 7 giorni dal 24 al 30 giugno, quando i casi in Italia furono 1.362. E’ probabile che si stia iniziando ad esaurire l’effetto rientro dalle ferie e che quindi la circolazione del virus stia rallentando. Adesso i tecnici aspettano di capire quale impatto avrà l’apertura delle scuole il 14 settembre. 

I casi nelle regioni

Riguardo alle singole regioni, alcune hanno visto un aumento importante. La Sicilia, ad esempio, in una settimana ha segnato un +93% dei nuovi casi, arrivando a 499. La Puglia con 563 ha visto un +56%, e la Liguria per arrivare a 445 è salita del 55,2%. Enorme l’incremento della provincia di Trento che però ha un assoluto più basso (+227%, 253 positività). Il Veneto con +30% arriva a 1.092 casi e il Friuli con +18% a 160. La Calabria cresce del 28% e arriva a 135. La Campania invece ferma la crescita toccando i 1.167 casi, appena 25 in più della settimana precedente. Anche il Lazio rallenta e grazie a una cinquantina di casi in meno arriva a 1.023. Praticamente identica, nelle due settimane la situazione della Lombardia, ha 1.768 casi contro i 1.772 della settimana scorsa. Il Piemonte scende a 412 da 483, e pure la salita della Sardegna sembra interrotta: è a 372 contro i 386 della settimana dal 26 agosto al 1° settembre. Discorso simile per la Toscana (da 645 a 660). L’Emilia scende da 929 a 834. 

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