Archive for Dicembre, 2020

Bollette, nel primo trimestre 2021 elettricità +4,5% e gas +5,3%

mercoledì, Dicembre 30th, 2020

A causa delle alte quotazioni delle materie prime all’ingrosso, nel primo trimestre del 2021 ci sarà un incremento delle bollette dell’energia per la famiglia tipo. Gli aumenti saranno del 4,5% per l’elettricità e del 5,3% per il gas. Quest’ultimo dato è legato anche alla consueta stagionalità con la relativa crescita invernale della domanda. La famiglia tipo comunque beneficia ancora di un risparmio complessivo di circa 146 euro all’anno. 

Nel dettaglio, per l’elettricità la spesa per la famiglia-tipo (quella che ha consumi medi di energia elettrica di 2.700 kWh all’anno e una potenza impegnata di 3 kW; per il gas i consumi sono di 1.400 metri cubi annui) nell’anno compreso tra il 1 aprile 2020 e il 31 marzo 2021 sarà di circa 488 euro, con una variazione del -10,2% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente (1° aprile 2019 – 31 marzo 2020), corrispondente a un risparmio di circa 55 euro/anno.

Nello stesso periodo, la spesa della famiglia tipo per la bolletta gas sarà di circa 950 euro, con una variazione del -8,8% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente, corrispondente ad un risparmio di circa 91 euro/anno.

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Coronavirus in Italia, il bollettino di oggi 29 dicembre: 11.212 nuovi casi e 659 morti

martedì, Dicembre 29th, 2020

di Paola Caruso

Coronavirus in Italia, il bollettino di oggi 29 dicembre: 11.212 nuovi casi e 659 morti

In Italia, dall’inizio dell’epidemia di coronavirus, almeno 2.067.487 persone (compresi guariti e morti) hanno contratto il virus Sars-CoV-2: i nuovi casi sono 11.212, +0,5% rispetto al giorno prima (ieri erano +8.585), mentre i decessi odierni sono 659, +0,9% (ieri erano +445), per un totale di 73.029 vittime da febbraio. Le persone guarite o dimesse sono1.425.730 complessivamente: 17.044 quelle uscite oggi dall’incubo Covid, +1,2% (ieri erano +14.675). E gli attuali positivi — i soggetti che adesso hanno il virus — risultano essere in totale 568.728, pari a -6.493 rispetto a ieri, -1,1% (ieri erano -6.539). La flessione degli attuali positivi di oggi — con il segno meno davanti — dipende dal fatto che i guariti, sommati ai decessi, sono in numero maggiore rispetto ai nuovi casi.

I tamponi sono stati 128.740, ovvero 60.059 in più rispetto a ieri quando erano stati 68.681. Mentre il tasso di positività è dell’8,7% (l’approssimazione di 8,709%): vuol dire che su 100 tamponi eseguiti più di 8 sono risultati positivi; ieri era del 12,5%. Qui la mappa del contagio in Italia.

Più contagi in 24 ore rispetto a ieri, a fronte di più tamponi. Una buona notizia arriva dal rapporto di casi su test (il tasso di positività) che scende all’8,7%, come prima di Natale, ed è sotto il 9% per la quarta volta in questo mese. «Ci sono ancora troppi infetti — ha detto il fisico Roberto Battiston — e con questi numeri si rischia una terza ondata incontenibile». Mentre l’Oms avverte: «Sembra che il destino di Sars-CoV-2 sia quello di diventare endemico», ossia costantemente presente.

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Pfizer cambia calendario. “Vaccino arriva stasera, domani distribuzione”

martedì, Dicembre 29th, 2020

“Le 469.950 dosi di vaccino arriveranno sul territorio italiano nella tarda serata di oggi. L’azienda procederà poi direttamente alla consegna, a partire da domani mattina, nei siti di somministrazione individuati dal Commissario in accordo con le Regioni”. Lo comunica la struttura del Commissario per l’Emergenza Covid, Domenico Arcuri, specificando che “Pfizer ha appena comunicato agli Uffici del Commissario un diverso calendario per la consegna dei vaccini in Italia, previsti per questa settimana dal contratto sottoscritto con l’Unione Europea”. Le consegne proseguiranno anche nelle giornata del 31 dicembre.

Ieri Pfizer aveva annunciato ritardi in 8 paesi europei. La notizia era stata diffusa dalla Spagna, coinvolta nei ritardi, per problemi logistici subito risolti al centro di produzione di Puurs in Belgio. Oggi sono arrivate le oltre 350mila dosi del vaccino contro il Covid sviluppato da Pfizer/BioNTech in Spagna, con un ritardo quindi di 24 ore.

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Violentissimo terremoto in Croazia, scossa magnitudo 6.5 avvertita in tutt’Italia: si temono morti a Petrinja e Sisak

martedì, Dicembre 29th, 2020

A cura di Peppe Caridi

Una violentissima scossa di terremoto di magnitudo 6.5 – secondo le prime stime preliminari – ha colpito alle 12:19 la Croazia centrale, con epicentro tra Petrinja e Sisak, a Sud di Zagabria, nella stessa area già colpita dai forti terremoti di ieri, che però erano stati di magnitudo 5.2 e 4.8, quindi molto più lievi. Si temono molti morti nell’area epicentrale. La scossa è stata distintamente avvertita in tutta l’Italia Adriatica e Centro/Settentrionale.

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La crisi di governo ormai a un passo. Dopo la Befana salta tutto

martedì, Dicembre 29th, 2020

di ETTORE MARIA COLOMBO

“Presidente, lo hai sentito parlare al Senato? Renzi sta per aprire la crisi di governo. Dobbiamo prevenirne le mosse”. L’accorato appello è di ben due ministri ‘lealisti’ – uno del Pd e uno del M5s – ed è stato rivolto, ieri sera, a Conte. Il premier, però, ancora nicchia. Pensa che un aggiustamento al Recovery Plan, una cabina di regia più allargata, qualche concessione sul programma, un sottosegretario o un dicastero in più, riporterà il leader Iv a più miti consigli.

“È chiaro che non lo conosce” sospirano nel Pd, area Base riformista, dove Renzi lo conoscono, invece, molto bene. I renziani stessi non si nascondono: “All’Epifania al film Conte bis mettiamo la parola the end” sogghignano. Troppi indizi dicono che a inizio 2021, si aprirà la crisi di governo.

La domanda, a quel punto, si sposta tutta sul dopo. Qui le ipotesi divergono a seconda degli interlocutori. Sempre tra i ministri lealisti di Conte, si invita il premier ad anticipare le mosse di Renzi, presentandosi davanti alle Camere e chiedendo un voto di fiducia – modello Prodi 1998 e 2008 – in cui stanare non Renzi, ma i renziani, specie i più tiepidi dicendo loro: “Volete davvero assumervi il peso di far cadere il governo in piena pandemia e farlo con Salvini?”.

La manovra prevede di sfilare truppe a Iv e poggiarsi su una pattuglia di Responsabili azzurri: Conte, così, si salverebbe. L’alternativa è attendere, in modo passivo, la mossa di Renzi.

Un missile a due stadi: lettera di dimissioni delle due ministre di Iv (Bonetti e Bellanova) e apertura della crisi. Da lì, può succedere di tutto. Un Conte bis ‘due’, con gli appetiti di Iv accontentati, un paio di teste che saltano nel Pd (De Micheli) e M5s (Dadone o Azzolina). Un Conte ter, con i due molossi, Di Maio e Orlando, dei due partiti maggiori nel ruolo di vicepremier per arginare Conte e un Renzi che si ‘mangia’ le Infrastrutture e la delega ai Servizi, ottenendo lo scalpo di un Conte dimezzato. Se, invece, Pd e M5s davvero vogliono ergersi a difensor fidei del premier, hanno una sola strada: invocare, salendo al Colle, elezioni anticipate, indisponibili ad altre soluzioni.

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L’Italia è forte, la politica un po’ meno

martedì, Dicembre 29th, 2020

di MARINA TERRAGNI

Un po’ di inconsulto ottimismo: si può? Quel filo di luce in fondo al tunnel: vaccini, anticorpi monoclonali, test genetici. Sarà stato anche Eduardo in tv – c’è voluto il Covid perché la Rai si decidesse – che ci ha riconnesso con le nostre radici vitali. Facile dimenticare il Paese che siamo, i nostri colpi di reni, il 4 a 3, gli eroismi finali, la salvezza last minute. Non chiedeteci di organizzare le cose per tempo. Sapremo auto-acchiapparci per i capelli nell’ultimo miglio. Nessuno al mondo è come noi. Forse stiamo caricando energia negli ultimi scorci dell’anno orribile. I desideri compressi pronti a esplodere in una grande festa creativa

La crisi colpirà duro, i segni sul corpo sociale saranno profondi. Ma ci sono i soldi dell’Europa. E i risparmi privati (quasi 4.400 miliardi) che cercano una destinazione: secondo il Censis, tre su quattro sono pronti a investire nella rinascita post-Covid.

Siamo figli e figli dei figli di quelli che ce l’hanno fatta, i geni non dovrebbero tradire: lo zio tycoon che a dodici anni, finita la guerra, raccatta e vende cartacce e in pochi anni mette su due alberghi; le macerie da cui nasce il nostro cinema più grande.

Chiusi in casa e privati della Grande Bellezza ne abbiamo nostalgia come un qualunque turista tedesco. Quando la rivedremo forse sapremo guardarla con gli occhi di chi da anni va dicendo che con quello che ha e con ciò che è, con la sua natura, la sua arte, la sua biodiversità, l’Italia potrebbe essere al top se solo facesse le cose giuste.

Cose giuste che poi sono sempre quelle: strano sentire un ministro (Patuanelli, MES) tuonare in tv contro la burocrazia e – tanto per cambiare – neanche una parola su come smantellarla. Burocrazia che insieme a giustizia lenta, corruzione, evasione fiscale e alti costi dell’energia scoraggia gli investitori che premono alle porte del nostro paradiso.

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Eroi civici 2020: Mattarella premia 36 italiani. Ecco chi sono

martedì, Dicembre 29th, 2020

Roma, 29 dicembre 2020 – Sono gli eroi dell’Italia di tutti i giorni. Trentasei italiani che nel 2020 si sono distinti per il loro impegno a favore degli altri. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha conferito dunque trentasei onorificenze al Merito della Repubblica Italiana a cittadine e cittadini che si sono distinti in particolare per atti di eroismo, per l’impegno nella solidarietà, nel volontariato, per l’attività in favore dell’inclusione sociale, nella cooperazione internazionale, nella promozione della cultura, della legalità e del diritto alla salute. Il capo dello Stato ha individuato, tra i tanti esempi
presenti nella società civile e nelle istituzioni, alcuni casi significativi di impegno civile, di dedizione al bene comune e di testimonianza dei valori repubblicani.

Sono 21 donne e 15 uomini, tra cui tre sacerdoti. Tra i premiati troviamo Chiara Amirante, fondatrice della Comunita’ ‘Nuovi orizzonti’, impegnata nel recupero dei tossicodeipendenti. Domiziana Avanzini fondò nel 1979 a Trieste una delle prime associazioni di volontari ospedalieri in Italia, che tuttora presta assistenza ai degenti. Sempre nel campo della sanità, svolge la sua attività Nazzarena Barboni, che si occupa con l’associazione ‘Raffaello Onlus’ dei bambini ricoverati in Oncoematologia Pediatrica. Elisabetta Iannelli è Segretario generale della Federazione Italiana Associazioni di Volontariato in Oncologia. Mattia Villardita è il fondatore di ‘Supereroiincorsia’, un gruppo di giovani impegnati nel volontariato nei reparti pediatrici.

Questo l’elenco dei premiati.

Chiara Amirante, 54 anni (Roma);

Domiziana Avanzini, 48 anni (Trieste);

Nazzarena Barboni, 51 anni (Camerino -Mc);

Carolina Benetti, 89 anni (San Giovanni Lupatoto-Vr);

Rachid Berradi, 45 anni (Palermo);

Valentina Bonanno, 30 anni (Palermo);

Alma Broccoli, 92 anni (Dormelletto-No);

Laura Bruno, 91 anni (Crotone);

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Berlino conferma: fatta incetta di vaccini. Italia in ritardo, anche la neve ci rallenta

martedì, Dicembre 29th, 2020

di GIULIA PROSPERETTI

Dopo aver annunciato, lo scorso novembre, il successo della trattativa italiana nella corsa al vaccino e salutato l’acquisto centralizzato europeo come un grande traguardo, il governo deve essersi essersi messo l’anima in pace. Ma mentre il nostro esecutivo, dopo mesi di negoziati, brindava all’accordo internazionale, la Germania continuava a lavorare. In sostanza se il nostro motto è sempre stato “non ci si salva da soli”, la strategia di Angela Merkel ha seguito un più lungimirante “chi fa da sé”. E alla vigilia del ‘Vaccine day’ europeo i numeri hanno parlato da soli: 9.750 le dosi di vaccino PfizerBioNTech che hanno valicato il Brennero; 151.125 quelle arrivate nei sedici Land tedeschi dove ieri pomeriggio erano già state vaccinate 21.566 persone.

Il giurista e i vaccini obbligatori: “Per imporli ci vuole una legge”

Altre dosi arriveranno anche a noi, certo, ma potrebbero non essere sufficienti. A partire da oggi, come confermato dal Commissario Arcuri, la Pfizer invierà all’Italia 469.950 dosi del vaccino a settimana secondo il contratto sottoscritto dall’Unione Europea. Nel frattempo, mentre con 300 milioni di dosi di sieri anticovid previsti entro fine 2021 su un totale di 83 milioni di abitanti, la Germania si candida a essere tra i primi Paesi a raggiungere l’immunità e, dunque, pronti a ripartire, l’Italia cerca di recuperare terreno. Il nostro Paese ha, infatti, avviato insieme alla Commissione europea una trattativa con Pfizer e Moderna (il cui vaccino potrebbe essere validato dall’Ema nella riunione del 4 gennaio) per incrementare del 50% le forniture. Se l’Italia dovesse riuscire nell’impresa la fornitura di Moderna passerebbe da 10,7 a 15,7 milioni di dosi, quella PfizerBioNTech da 27 a 40 milioni, con complessivamente 18 milioni di fiale aggiuntive. A queste, una volta validato il vaccino, si aggiungerebbero i 40 milioni di dosi già concordate con AstraZeneca. Una sfida, tuttavia, non semplice nel momento in cui, nonostante gli appelli del Papa alla solidarietà, nel mondo è partita la caccia alle scorte.

E intanto l’ex ministro Carlo Calenda, leader di Azione, incalza il governo sulle modalità e le forze in campo per vaccinare gli italiani: “Speranza ha detto che conta di vaccinare 13 milioni di italiani che vuol dire 26 milioni di dosi che a loro volta significano 300.000 dosi somministrate al giorno che fanno 17mila persone che servono per la somministrazione dei vaccini”. Considerando mezz’ora tra pratiche e iniezione, continua l’esponente dell’opposizione, calcoliamo una media 16 dosi per operatore al giorno. Ciò vuol dire che occorrono 18.750 operatori qualificati dedicati solo alla vaccinazione, e ad oggi ne mancano 15.000″.

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Maltempo, violenta mareggiata a Napoli. De Magistris: “Anno terribile non ci fermerà”

martedì, Dicembre 29th, 2020

Roma, 29 dicembre 2020 –  “Una mareggiata impressionante ha devastato uno dei simboli della rinascita di Napoli degli ultimi anni. Non sarà un anno orribile a fermarci”. Dopo l’ondata di maltempo che ieri ha colpito tutta l’Italia, con neve, forte vento e gelo, stanotte una violenta mareggiata ha colpito il molo San Vincenzo di Napoli, provocando allagamenti, danni alle automobili e alla sede stradale. Il sindaco, Luigi De Magistris, stanotte si è recato a vedere i danni provocati dalla mareggiata ai muretti borbonici del lungomare, nel tratto da via Partenope e piazza Vittoria. E ha rivolto su Facebook un messaggio alla popolazione: “Napoli ritornerà a splendere con la forza del suo popolo – ha scritto il primo cittadino – . Staremo vicini in ogni modo agli operatori economici pesantemente colpiti. Stanotte, poi, grandissimo lavoro di squadra per riaprire la strada. Un ringraziamento, in particolare, a polizia municipale, protezione civile, Napoli servizi, Abc ed Asia. Forza Napoli, non molliamo mai!”.

Previsioni meteo, pioggia e neve per molti giorni. “Impulsi gelidi in serie”

Nei video diffusi sui social si vedono crolli della muratura per la forza delle onde, che, insieme al vento, hanno distrutto o danneggiato seriamente gazebo, ombrelloni e pedane dei ristoranti e bar della zona. Il mare è penetrato anche all’interno di esercizi commerciali, portando via o danneggiando suppellettili e allagando i locali. La circolazione delle auto è stata sospesa per molte ore ed è ripresa solo stamani.

La mareggiata a Napoli

I danni della mareggiata a Napoli
I danni della mareggiata a Napoli

Sassari, vigile fuoco muore folgorato durante intervento per maltempo

Nel frattempo, non solo nel capoluogo campano continuano il lavoro dei vigili del fuoco, per far fronte ai danni causati dal maltempo dal Nord al Sud. Nelle ultime 24 ore svolti 4.000 interventi di soccorso.

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Manovra, i mille rivoli di favore in mezzo a tante scelte non fatte

martedì, Dicembre 29th, 2020
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di   Sabino Cassese

Il bilancio di previsione dello Stato italiano per il 2021, che il Senato è stato chiamato ratificare in quattro giorni, è la sagra del corporativismo. 450 pagine (senza contare le tabelle), 20 articoli, il primo suddiviso in 1150 commi, è solo formalmente un provvedimento unitario. Vi dominano il settorialismo e la non-pianificazione. L’Ufficio parlamentare di bilancio l’ha definito un coacervo di misure senza un disegno, un collage di interventi pubblici di favore. È il frutto di «euforia da deficit» (Carlo Cottarelli, Repubblica, 24 dicembre): infatti, per 24,6 miliardi è finanziato in deficit e porta il disavanzo complessivo al 10,8 per cento e il debito al 158 per cento del Prodotto interno lordo. Questo repertorio indigesto di norme definisce la complessa nozione di «ristorante italiano», nonché il difficile concetto di «preparazione alimentare», e istituisce la «Conferenza nazionale – Stati generali della ristorazione italiana nel mondo», spingendosi a regolare e finanziare cori, bande e musica jazz, corsi di «formazione turistica esperienziale», recupero della fauna selvatica, veicoli di interesse storico e collezionistico, bonus idrico, l’ottavo centenario della prima rappresentazione del presepe, il voucher per occhiali da vista, fino al «piano nazionale demenze». Persino il ministro dell’economia e delle finanze ha riconosciuto che si tratta di spese «troppo settoriali e specifiche» (voleva forse dire inutili e avrebbe dovuto dire illegittime, perché inserite nella legge di bilancio). Gli autori non hanno, evidentemente, avuto paura del ridicolo. Ma c’è di molto peggio, come la moltiplicazione di uffici dirigenziali, l’assunzione di nuovo personale nei ministeri e di idonei non vincitori di concorsi e di lavoratori «socialmente utili», purché abbiano superato la sola scuola dell’obbligo (provvedimenti accolti con entusiasmo dal M5S, che poi lamenta la scarsa qualità della pubblica amministrazione), decine di elargizioni e mance, la istituzione di molti fondi e la previsione di finanziamenti fino al 2036, così parcellizzando il bilancio e irrigidendolo. Questo fritto misto è poi scritto in modo difficilmente comprensibile: ad esempio, sono numerosi i periodi che contengono sei o più rinvii ad altre leggi. Chi l’ha redatto, forse per evitare di doversi vergognare, ha cercato di nascondersi dietro i peggiori arzigogoli normativi. Come si è potuto arrivare a tanto? Il governo è partito, in ritardo di un mese, con una proposta zeppa di mance (229 articoli). Le opposizioni hanno proposto 250 emendamenti.

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