Archive for Dicembre, 2020

Cashback, via al servizio: attivate 2,3 milioni di carte nonostante i disagi | Ipotesi proroga fino al 6 gennaio

mercoledì, Dicembre 9th, 2020

Al via il servizio Cashback per ricevere dallo Stato i rimborsi sulle spese fatte via carta di credito, bancomat e app che scattano dall’8 dicembre. I disagi per chi vuole accedere alla app non sono finiti, ma l’iniziativa ha avuto un enorme successo, con gli oltre 7 milioni di download del programma nel giro di 24 ore. In un giorno sono state attivate 2,3 milioni di carte di credito.

Numeri impressionanti – La app Io ha toccato la punta dei 7,1 milioni di download, gli utenti hanno registrato 1.157.840 carte di debito o credito che si aggiungono a 122.685 carte PagoBancomat. Raddoppiate le richieste di caricamento di carte all’interno della sezione “Portafoglio”, con picchi di oltre 12mila operazioni al secondo. Boom di carte registrate nel primo giorno di cashback: sono poco meno di 2,3 milioni gli strumenti attivati. Il tutto in una giornata caratterizzata da rallentamenti, poi in via di risoluzione in serata.

Ipotesi proroga al 6 gennaio – L’ultimo giorno valido per gli acquisti che danno diritto a al rimborso potrebbe slittare dal 31 dicembre al 6 gennaio. Questo verrebbe fatto per andare incontro, e in parte “risarcire” le tantissime persone che hanno provato, senza successo, a registrare carte di credito e bancomat sull’App Io, andata in tilt per le tante richieste. CHIUDI ✕

I rimborsi di Stato – Il meccanismo prevede un rimborso da parte dello Stato del 10% sulle spese tracciate. Il governo per il debutto ha preparato diversi vademecum online, a partire da quello reperibile sul sito io.italia.it/cashback che spiega tutti i passaggi da compiere per registrarsi e illustra i dettagli del funzionamento del cashback.

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Coronavirus, due reazioni al vaccino in Gran Bretagna | Fontana: “Lombardia zona gialla da domenica”

mercoledì, Dicembre 9th, 2020

Continua il pressing sul governo per il Dpcm che vieta gli spostamenti sul territorio nazionale dal 21 dicembre al 6 gennaio e che prevede regole ancora più stringenti per il 25 e 26 dicembre e 1 gennaio. Fontana intanto annuncia: “Lombardia zona gialla da domenica”.  In Italia le prime dosi di vaccino dovrebbero avvenire dal 15 gennaio ma è polemica sulla ripartizione tra le Regioni. Due reazioni allergiche in Gran Bretagna al vaccino Pfizer.

09 dic 16:18 La Lombardia zona gialla da domenica – VIDEO

09 dic 16:05 Bonaccini: “Mobilità tra Comuni a Natale? Deroghe per casi estremi” “Non dico di togliere” il divieto di mobilità tra Comuni a Natale, Santo Stefano o Capodanno. “Dico almeno di derogare per chi va dal papà o dal nonno, per non lasciarlo solo, casi estremi. L’abbiamo chiesto proprio in termini di buon senso”. Lo ha detto il presidente della Regione Emilia-Romagna e della conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini parlando del decreto sugli spostamenti natalizi.

09 dic 15:40

Covid, Ucraina: lockdown dall’8 al 24 gennaio

L’Ucraina à il lockdown dall’8 al 24 gennaio del 2021 per contrastare l’epidemia di Covid-19: lo ha annunciato il premier Denis Shmyhal precisando che le nuove misure restrittive comportano la chiusura di scuole, ristoranti, bar, palestre e il divieto di assembramenti. “Chiamiamole vacanze invernali nel nome della sicurezza”, ha detto Shmygal in una seduta del governo. Lo riporta l’agenzia Interfax. 09 dic 15:07

Fontana: “Da domenica la Lombardia sarà zona gialla”

“Da domenica la Lombardia sarà ufficialmente zona gialla”. Lo ha annunciato il presidente della Regione, Attilio Fontana. “Questa mattina il ministro Speranza mi ha informato che, come per le volte precedenti, venerdì firmerà l’ordinanza, sabato sarà pubblicata e domenica entrerà in vigore”, ha spiegato Fontana, in un post sui social. 09 dic 14:03

Morti altri 4 medici, il totale sale a 242

Altri 4 medici hanno perso la vita a causa della pandemia da Covid-19. Sono Pier Luigi Crivelli (anestesista), Roberto Governi (odontoiatra), Roberto Di Fortunato (oculista) e Claudio Noacco (diabetologo). Lo si apprende dalla Federazione nazionale degli ordini dei medici, che aggiorna l’elenco delle vittime includendo medici in attività, in pensione o richiamati in servizio per l’emergenza. Il totale dei camici bianchi deceduti dall’inizio della pandemia sale a 242, 63 dei quali hanno perso la vita durante la seconda ondata. 09 dic 13:37

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Spostamenti tra Comuni, quarantena fino al 15 gennaio, chiusura centri commerciali: le Faq sul Dpcm di Natale

mercoledì, Dicembre 9th, 2020

di Monica Guerzoni e Fiorenza Sarzanini

Spostamenti tra Comuni, quarantena fino al 15 gennaio, chiusura centri commerciali: le Faq sul Dpcm di Natale

Dal 9 dicembre 2020 al 15 gennaio 2021: sono queste le date che segnano il percorso dei divieti imposti dal Dpcm entrato in vigore il 4 dicembre 2020.

Ecco le regole giorno per giorno e le Faq del governo che chiariscono tutti i dubbi.

Il testo del Dpcm
di Natale

9 dicembre: chi torna da Belgio, Francia, Paesi Bassi, Repubblica Ceca, Romania, Spagna, Regno Unito dovrà sottoporsi al tampone nelle 48 ore precedenti l’arrivo in Italia.
• Chi torna da Australia, Giappone, Nuova Zelanda, Corea del Sud, Ruanda, Singapore, Thailandia, Uruguay deve rimanere in quarantena.

10 dicembre
: chi torna da Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Ungheria, Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Regno Unito, Svizzera, Andorra, Principato di Monaco deve sottoporsi a tampone

21 dicembre: chi torna da Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Ungheria, Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Regno Unito, Svizzera, Andorra, Principato di Monaco, Australia, Giappone, Nuova Zelanda, Corea del Sud, Ruanda, Singapore, Thailandia, Uruguay dovrà stare in quarantena.
• Il Viminale ha specificato che «dovranno sottoporsi all’obbligo anche coloro che siano usciti dal territorio nazionale anche prima del 21 dicembre 2020 e vi facciano rientro dopo il 6 gennaio 2021».
• Dovranno stare in quarantena anche i turisti stranieri che arrivano in Italia.

21 dicembre: entra in vigore il divieto di spostamento tra Regioni, anche se in fascia gialla.
• Si può uscire dal confine regionale soltanto per «comprovate esigenze», legate a motivi di lavoro, urgenza e salute.
• Si può andare da un parente o da un amico se non è autosufficiente.
• Entra in vigore il divieto di trasferirsi nelle seconde case fuori Regione, anche se in fascia gialla. Si può andare soltanto «per motivi urgenti quali crolli, rottura di impianti idraulici o del gas, effrazione dei ladri, ma con l’autocertificazione e restare sul luogo solo per il tempo utile a ultimare l’intervento».

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Il discorso di Angela Merkel sul Natale: «Se il prezzo da pagare sono 590 morti al giorno, è inaccettabile»

mercoledì, Dicembre 9th, 2020

di Paolo Valentino

Il discorso di Angela Merkel sul Natale: «Se il prezzo  da pagare sono 590 morti al giorno, è inaccettabile»

Ap

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
BERLINO – Angela Merkel ha chiesto nuovamente ai Laender, responsabili della Sanità, un lockdown più severo di quello attualmente in vigore in Germania per rallentare la diffusione del Coronavirus. In un discorso che viene già definito il «più emozionale della sua carriera», la cancelliera ha fatto appello alla responsabilità della popolazione, perché riduca al massimo i contatti soprattutto in vista del Natale, altrimenti «la pandemia sarà nuovamente fuori controllo». Nell’intervento al Bundestag, Merkel ha invocato a suo sostegno l’ultimo rapporto degli scienziati dell’Accademia Leopoldina che hanno definito insufficienti le attuali misure e suggerito da subito maggiori restrizioni sull’intero territorio federale almeno fino al 10 gennaio. È un fatto che la curva delle infezioni non accenni ad appiattirsi in modo significativo neppure in Germania, dove nelle ultime 24 ore sono stati registrati quasi 21 mila nuovi casi, ma soprattutto è salita la quota dei decessi, con il nuovo massimo di 590 morti.

La cancelliera ha parlato nel dibattito generale sul bilancio, tradizionale occasione di confronto al massimo livello della politica federale, che ieri è stato segnato dalle forti critiche dell’opposizione. L’attacco più duro è venuto dall’estrema destra nazionalista che ha definito «grottesca e improvvisata» la linea del governo contro la pandemia.

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Conte, appello alla maggioranza: «Serve coesione per battersi in Ue». Poi il via libera dell’Aula

mercoledì, Dicembre 9th, 2020

di Cesare Zapperi

«Recovery fund in tempi rapidi o i cittadini non perdonerebbero un segnale che contraddica lo storico accordo raggiunto, che rappresenta un profondo e irreversibile cambiamento di paradigma delle politiche economiche dell’Unione». Giuseppe Conte inizia così il suo intervento alla Camera, con un larvato riferimento anche alle polemiche di casa nostra (lo scontro con Matteo Renzi) alla vigilia del vertice europeo che darà il via libera alla riforma del fondo salva-Stati (il famoso Mes). Per il presidente del Consiglio bisogna superare i veti di Ungheria e Polonia per sbloccare gli investimenti. «Sosteniamo gli sforzi della presidenza tedesca per una soluzione rapida dello stallo».

Maggioranza compatta sul Mes

Ma prima di tutto c’è la questione Mes. «Per cambiare l’Ue è decisivo ben altro percorso. In questa prospettiva ritengo che debbano essere riconsiderate in modo radicale struttura e funzione del Mes, affinché sia trasformato in uno strumento completamente diverso. L’Italia si farà promotrice di una proposta innovatrice che porti a superare la natura di accordo intergovernativo legato a un paradigma che ritengo obsoleto, rispetto alle sfide che abbiamo davanti. L’obiettivo è integrare il nuovo Mes nel quadro dell’intera architettura». Con un ultima sottolineatura rivolta al Movimento 5 Stelle: «Resta la responsabilità finale delle Camere sulla ratifica» della riforma. Dopo le parole di Conte, Italia viva ha deciso di sottoscrivere la risoluzione di maggioranza. La maggioranza impegna il governo «ad assumere ogni decisione sul ricorso alla linea di credito sanitaria del Mes sia assunta solo a seguito di un preventivo ed apposito dibattito parlamentare e previa presentazione da parte del Governo di un’analisi dei fabbisogni, nonché di un piano dettagliato dell’utilizzo degli eventuali finanziamenti». Alla fine del dibattito è arrivato il via libera dell’Aula della Camera alla risoluzione di maggioranza sulle comunicazioni del presidente del Consiglio Giuseppe Conte in vista del prossimo Consiglio europeo. I voti a favore sono stati 314, i contrari 239 (tra questi 6 M5S), 9 gli astenuti.

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La mutazione di Di Maio e M5S: “Questa riforma del Mes ci stritola: qua ci fregano, non firmiamo”

mercoledì, Dicembre 9th, 2020

“Questa riforma stritola l’Italia”. E poi: “Si può migliorare e noi siamo qui per questo”. Infine: “Se non si approva tutto il pacchetto, non si firma nulla”. Sembra passato un secolo, invece è solo un anno nel quale, peraltro, il testo è rimasto immutato. Partito spavaldo e convinto di riuscire a cambiare la riforma del Fondo Salva Stati (Mes), il Movimento 5 Stelle è finito un anno dopo per cambiare, e radicalmente, solo la sua posizione politica.

A novembre 2019, nel pieno dei bollenti negoziati approdati a una intesa di massima con gli altri Stati azionisti del fondo, Luigi Di Maio tuonava che “il premier non ha firmato nulla”, anche perché “una riforma del Mes che stritola l’Italia non è fattibile”. A dicembre la sua posizione non era cambiata di una virgola, e nemmeno quella dei suoi compagni di partito: “Il Movimento è oggi più che mai compatto di fronte alla necessità di dover rivedere questa riforma che, ad oggi, presenta criticità evidenti”. Il tema, scherzava nemmeno tanto Di Maio, era che “c’è un pacchetto, e io ho paura che sia un pacco… Finché non leggiamo tutti gli accordi di questo pacchetto non si approva nulla”.

I grillini da tempo – tanto da aver inserito nel loro programma elettorale lo “smantellamento” del Mes – denunciavano i pericoli dietro la riforma come le condizionalità più stringenti per l’accesso alle linee di credito, le ristrutturazioni del debito pubblico rese più semplici e rapide, il rafforzamento della governance del Mes al di fuori del perimetro giuridico dell’Ue. In altre parole: ne contestavano tutta l’impostazione, senza tergiversare su particolari distinguo come quelli addotti oggi per giustificare il sostanziale e definitivo via libera che il premier Giuseppe Conte si appresta a dare nel prossimo Consiglio Ue di giovedì. Secondo il ministro degli Esteri (oggi) “la riforma del Mes non c’entra nulla con l’attivazione del Mes. Il Mes è attivabile sempre, anche ora, al di là della riforma. Chi dice il contrario, vi sta mentendo. Con il MoVimento 5 Stelle al Governo nessun tipo di Mes entrerà mai in Italia, perché consideriamo lo strumento inadeguato. È un prestito al buio”.

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Emer Cooke (Ema): “Prima autorizzazione per il vaccino in Ue il 29/12”

mercoledì, Dicembre 9th, 2020
Ema

Ema

“Non voglio pregiudicare il lavoro dei nostri esperti sui vaccini di Pfizer e Moderna, ma posso anticipare che la visione preliminare dei dati che abbiamo ricevuto il primo dicembre è positiva per quanto riguarda efficacia e sicurezza”. Così la direttrice esecutiva dell’Ema, Agenzia europea del farmaco, Emer Cooke, in un’intervista al network Lena di cui fa parte Repubblica.

“Probabilmente ci esprimeremo il 29 dicembre per Pfizer e il 12 gennaio per Moderna”, spiega, ma “il vaccino non è una bacchetta magica, la popolazione dovrà continuare a seguire tutte le restrizioni come mascherina, igiene e distanziamento perché all’inizio non ci saranno dosi per tutti e anche dopo, ancora per un certo periodo, fino a quando l’impatto del vaccino non sarà del tutto chiaro”.

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Bonus bici, ultime ore per le domande di rimborso per gli esclusi del click day: finora richieste per 33 milioni

mercoledì, Dicembre 9th, 2020

di Raffaele Ricciardi

MILANO – Volata finale per il secondo giro del bonus mobilità, il rimborso al 60% (entro un limite di 500 euro) per gli acquisti di biciclette, monopattini e mezzi dolci effettuati entro il 3 novembre scorso. Dopo il click-day di inizio novembre, i cittadini rimasti esclusi per l’esaurimento delle risorse dalla prima finestra di richieste hanno avuto un altro mese per caricare i loro documenti d’acquisto (fatture e scontrini parlanti) e prenotare così il rimborso.

Il bonus mobilità è stato erogato secondo un duplice binario. Il 3 novembre, tra tilt degli accessi e Spid in difficoltà, decine di migliaia di cittadini hanno fatto accesso al portale del ministero dell’Ambiente per richiedere il rimborso sugli acqusiti effettuati fino al giorno prima (a partire dal 4 maggio). Altri cittadini, invece, si sono iscritti per scaricare un voucher della durata di 30 giorni per acquistare le biciclette con lo sconto applicato direttamente dal commerciante.

Click Day: rimborsati finora 83,5 milioni

In quella prima fase, si erano registrati oltre 590mila utenti, erano stati richiesti 300.776 rimborsi ed emessi 257.949 voucher. In poche ore è andato esaurito il plafond di 215 milioni dedicato, lasciando altri cittadini fuori dai giochi. In base alle richieste del click day, il programma ha effettuato 249.884 rimborsi verso i cittadini per un importo di 83,45 milioni. Agli esercenti (si sono registrati oltre 5.600 punti vendita) sono andati 43.643 rimborsi per un importo di 16,68 milioni.

La seconda finestra: richieste per 33 milioni

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Usa, 40 Stati contro Facebook: scatta l’offensiva antitrust

mercoledì, Dicembre 9th, 2020

dal nostro corrispondente Federico Rampini

New York – E’ in arrivo oggi una poderosa offensiva antitrust contro Facebook: la promuovono 40 ministri della Giustizia di altrettanti Stati Usa, insieme con l’authority nazionale della concorrenza Federal Trade Commission (Ftc). L’accusa sostiene che il gigante dei social media ha sistematicamente violato la legge per acquisire o eliminare dal mercato i propri rivali, ha abusato del proprio potere assicurandosi così una posizione dominante. Tra le operazioni nel mirino ci sono due delle acquisizioni più importanti, il social Instagram e la messaggeria WhatsApp. In ambedue i casi, secondo i promotori dell’azione legale, sarebbe chiaro il comportamento lesivo dei diritti degli utenti: al consumatore sono state sottratte le opzioni alternative, non ha avuto altra scelta se non di muoversi dentro l’universo chiuso di Facebook.

Il social media creato e diretto da Mark Zuckerberg avrebbe anche trasformato il proprio controllo dei dati personali degli utenti in un’arma formidabile per schiacciare la concorrenza. L’offensiva legale è bipartisan, coinvolge Stati governati dai democratici e dai repubblicani, nonché una Ftc dove prevalgono i membri di nomina repubblicana.

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Cashback, l’inutile corsa ai negozi: il rimborso è un miraggio Economia > News

mercoledì, Dicembre 9th, 2020

di Flaminia Savelli

I negozianti della Capitale li chiamano già clienti Cashback. E sono i primi che ieri mattina, a caccia di sconti e regali di Natale, si sono presentati alle casse. Anche se per avere il bonus previsto per chi paga con carte – un rimborso del 10% della spesa fino a un massimo di 150 euro nel mese di dicembre – la strada è ancora in salita. APPROFONDIMENTI

L’applicazione Io della pubblica amministrazione, a cui è necessario registrarsi per accedere agli sconti, è andata in tilt per troppi accessi – il numero totale dei download ha sfiorato i 7,6 milioni con picchi di 14mila operazioni al secondo – e in tanti non sono riusciti a registrarsi. Alcuni negozianti erano però preparati e dunque si sono organizzati con la merce in sospeso. In sostanza, quanto scelto dal cliente resta in magazzino fino allo sblocco dell’applicazione. Ci hanno pensato gli esercenti di viale Marconi, una delle strade dello shopping romano: «Nei giorni scorsi – racconta il titolare di un maxi store di articoli sportivi – ho saputo dei problemi sull’applicazione e quindi, a chi me lo ha chiesto ho dato la possibilità di tenere gli acquisti in sospeso fino allo sblocco del sistema».

Ma anche per gli stessi negozianti il Cashback sta creando non poche difficoltà. Il problema più frequente? Non riuscire a inserire nuove carte di credito o bancomat. «Al momento del pagamento i clienti non riuscivano ad accedere», confermano i responsabili di boutique e botteghe di via Nazionale nel centro di Roma: «Anche il sistema – segnalano – è stato rallentato per tutta la mattinata. Alla fine hanno pagato senza accedere all’app, non c’era altra soluzione». Molti invece i negozianti che non erano pronti alla novità perché, spiegano, «non c’è stato il tempo di seguire l’aggiornamento». Mentre altri, per agevolare gli acquisti e in aperta concorrenza con l’incentivo, hanno offerto sconti al 15% sulla merce.

Cashback, l’app Io ancora in tilt: «Stop per troppi accessi»

Faq Cashback, come funziona: app, benzina, rimborsi, registrazioni (8 domande e risposte)

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