Archive for Dicembre, 2020

CONFERENZA STAMPA: VIII EDIZIONE DELLA “MAKER FAIRE ROME – THE EUROPEAN EDITION”

martedì, Dicembre 1st, 2020

Mercoledì 2 dicembre 2020 – ore 12

L’incontro avrà luogo sulla piattaforma WEBEX

“Maker Faire Rome – The European Edition”, organizzata dalla Camera di Commercio di Roma, attraverso la sua Azienda speciale Innova Camera, è in programma dal 10 al 13 dicembre 2020 in forma digitale. È il luogo dove maker, imprese, scuole, università, centri di ricerca, innovatori, artisti e musicisti, appassionati di ogni età si incontrano per presentare i propri progetti e condividere le proprie conoscenze e scoperte.

Intervengono alla conferenza stampa

Paola Pisano – Ministro per l’Innovazione tecnologica e la Digitalizzazione

Virginia Raggi – Sindaca Roma Capitale

Paolo Orneli – Assessore allo Sviluppo economico e alle Attività produttive Regione Lazio

Carlo Ferro – Presidente Agenzia ICE

Michaela Castelli – Presidente Acea

 Luisa Lavagnini – Responsabile Research & Technological Innovation Eni

Filippo Cipriani – Public Affairs Lead – Specialty Care & Immunology Sanofi

Massimiliano Garri – Responsabile Innovation, Digital, Energy Solution e Connectivity Terna

Salvatore Pisconti – Responsabile Centro Italia Unicredit

Edoardo Gambacciani – Direttore centrale ricerca Inail

Renato Brunetti – Presidente Unidata

Partecipano

Alessandro Ranellucci -Coordinatore dei contenuti di Maker Faire Rome

Rita Cucchiara – Direttrice del Laboratorio nazionale CINI AIIS di Intelligenza Artificiale

Antonio Bicchi – Presidente I-Rim (Istituto Robotica e Macchine Intelligenti)

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Coronavirus in Italia, il bollettino di oggi 1 dicembre: 19.350 nuovi casi e 785 morti

martedì, Dicembre 1st, 2020

di Paola Caruso

Coronavirus in Italia, il bollettino di oggi 1 dicembre: 19.350 nuovi casi e 785 morti

In Italia, dall’inizio dell’epidemia di coronavirus, almeno 1.620.901 persone (compresi guariti e morti) hanno contratto il virus Sars-CoV-2: i nuovi casi sono +19.350, +1,2% rispetto al giorno prima (ieri erano +16.377), mentre i decessi odierni sono +785, +1,4% (ieri erano +672), per un totale di 56.361 vittime da febbraio. Le persone guarite o dimesse complessivamente sono 784.595+27.088 quelle uscite oggi dall’incubo Covid, +3,6% (ieri erano +23.004). E gli attuali positivi — i soggetti che adesso hanno il virus — risultano essere in totale 779.945, pari a -8.526 rispetto a ieri, -1,1% (ieri erano -7.300), e sono visibili nella quinta colonna da destra della tabella. Per la prima volta il totale dei guariti è superiore al totale degli attuali positivi.

I tamponi sono stati 182.100, ovvero 51.576 in più rispetto a ieri quando erano stati 130.524. Mentre il tasso di positività è del 10,6%: vuol dire che su 100 tamponi eseguiti poco più di 10 sono risultati positivi; ieri era del 12,5%. Questa percentuale dà l’idea dell’andamento dei contagi, indipendentemente dal numero di test effettuati. Qui la mappa del contagio in Italia.

Più contagi in 24 ore con più tamponi. Ogni martedì i test comunicati sono quelli processati lunedì e sono in numero maggiore rispetto al weekend. La buona notizia è che scende di quasi due punti il rapporto di casi su tamponi che passa dal 12,5% al 10,6%. Ora è importante continuare a rispettare le misure e «non allentare la presa» perché l’epidemia è sotto controllo quando il tasso di positività è al di sotto del 10% — e ci siano vicini — e l’indice Rt nazionale è sotto l’1.

Drammatico il bilancio delle vittime, in aumento rispetto al giorno prima. Secondo un report del ministero della Salute, la seconda ondata ha fatto risalire la mortalità giornaliera nelle città italiane a novembre (i dati sono aggiornati al 17/11). Si registra il 75% in più di decessi rispetto alla media nelle città del Nord e il 46% in più per le città del Centrosud.

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COMUNICATO STAMPA – 166 TABLET DONATI AI BAMBINI DELL’AREA INTERNA BASSO SANGRO TRIGNO

martedì, Dicembre 1st, 2020

QUADRI (01/12/20) – L’area Basso Sangro Trigno, nell’ambito della Strategia Nazionale Aree Interne (S.N.A.I.), è beneficiaria di 166 tablet nuovi di zecca.

I dispositivi tecnologici sono stati donati alla S.N.A.I. da AMAZON, leader mondiale del commercio elettronico, per il tramite del Ministro per il SUD, Giuseppe Provenzano, come strumento di contrasto al disagio causato nella popolazione studentesca italiana dal Covid19 e conseguente lockdown.

A sua volta la S.N.A.I. ha scelto 6 tra le 72 Strategie d’area italiane come destinatarie dell’intervento e tra queste proprio quella nostra, unica beneficiaria in Abruzzo.

“Questa scelta ci inorgoglisce e responsabilizza ulteriormente ed è per noi una sorta di riconoscimento per la quantità e la qualità del lavoro svolto negli ultimi 6 anni – sottolinea Antonio Tamburrino, referente d’area – Ringraziamo il ministro per il SUD Provenzano che pone al centro dell’azione ministeriale gli alunni ed i loro bisogni. Condividiamo questo approccio che abbiamo da sempre adottato per l’Istruzione nella nostra Area”.

I destinatari sono gli alunni residenti nei 33 Comuni dell’Area Basso Sangro-Trigno e i tablet saranno forniti con la formula del comodato.

I criteri di assegnazione prevedono la consegna prioritariamente agli studenti più bisognosi della primaria e della secondaria di I grado escludendo chi è già stato beneficiario di tablet con altre risorse.

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Covid, le Regioni e il no del governo all’allentamento delle restrizioni

martedì, Dicembre 1st, 2020

di Monica Guerzoni e Fiorenza Sarzanini

«Allentamenti delle misure potranno essere decisi a partire dal 15 gennaio. Ma solo sulla capacità di tenuta durante le vacanza di Natale». Così il ministro della Salute Roberto Speranza ha ribadito ai governatori la linea del rigore del governo.

Durante la conferenza con le Regioni che precede il Dpcm è stato il ministro Francesco Boccia ad elencare i punti fermi del prossimo provvedimento: coprifuoco alle 22, bar e ristoranti chiusi alle 18 e piscine e palestre chiuse. Confermato anche lo stop all’attività sciistica: «Il tema non è la pista da sci, ma le relazioni sociali che si sviluppano al contorno dell’attività sciistica», ha ribadito Speranza.

Spostamenti vietati e dal 20 dicembre al 10 gennaio e chiusi gli hotel di montagna

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Germania, Treviri: auto sui pedoni almeno due morti

martedì, Dicembre 1st, 2020

di Redazione Online

Germania, Treviri: auto sui pedoni almeno due  morti

Scene di terrore nel cuore di Treviri, in Germania. Un’auto è entrata nella zona pedonale del centro città investendo diverse persone. Almeno due sono i morti, tra cui una bambina (secondo il quotidiano Bild), e numerosi i feriti, almeno quindici. La notizia è stata data subito data dalla polizia sul suo account Twitter . Secondo altre fonti non ufficiali i morti sarebbero quattro.
Il conducente dell’auto pirata è stato subito fermato e arrestato: si tratta di un uomo di 51 anni originario dell’area di Treviri. Ma i dettagli dell’accaduto non sono ancora chiari.

Un testimone oculare, citato dal quotidiano locale Trierischer Volksfreund riferisce di una Range Rover grigia scuro lanciata a grande velocità sulla folla e di persone «che volavano in aria». La zona pedonale del centro era particolarmente frequentata oggi pomeriggio per via dello shopping natalizio.
Sul posto si trovano i soccorsi, i vigili del fuoco e gli agenti di polizia. Le autorità hanno chiuso l’area del centro storico e invitato eventuali testimoni a riferire subito alle forze dell’ordine. Anche il sindaco di Treviri Wolfram Leibe è è accorso sul luogo della tragedia: «Per ora sappiamo di avere un autista impazzito, due morti e almeno 15 feriti, Ho appena attraversato a piedi il centro della città ed era una scena orribile, ho visto anche la scarpa di una bambina per strada» ha riferito in lacrime.

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Covid, le Regioni e il no del governo all’allentamento delle restrizioni

martedì, Dicembre 1st, 2020

di Monica Guerzoni e Fiorenza Sarzanini

«Allentamenti delle misure potranno essere decisi a partire dal 15 gennaio. Ma solo sulla capacità di tenuta durante le vacanza di Natale». Così il ministro della Salute Roberto Speranza ha ribadito ai governatori la linea del rigore del governo.

Durante la conferenza con le Regioni che precede il Dpcm è stato il ministro Francesco Boccia ad elencare i punti fermi del prossimo provvedimento: coprifuoco alle 22, bar e ristoranti chiusi alle 18 e piscine e palestre chiuse. Confermato anche lo stop all’attività sciistica: «Il tema non è la pista da sci, ma le relazioni sociali che si sviluppano al contorno dell’attività sciistica», ha ribadito Speranza.

Spostamenti vietati e dal 20 dicembre al 10 gennaio e chiusi gli hotel di montagna

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Su Amazon un libro sull’ammirazione per Salvini, ma sono solo pagine bianche

martedì, Dicembre 1st, 2020

E’ libro il più venduto nella categoria “Scienze politiche” di Amazon, piazzato davanti a “Una terra promessa” di Barack Obama. Costa 6,99 euro, ha una copertina flessibile e ha 110 pagine. Ma sono tutte bianche. Nel volume dal titolo “Perché Salvini merita fiducia, rispetto e ammirazione” non c’è scritta nemmeno una riga. L’annuncio è accompagnato da un avvertimento che con onestà precisa: “Questo libro è pieno di pagine vuote. Nonostante anni di ricerche, non abbiamo potuto trovare niente da dire su questo argomento, così per favore sentitevi liberi di usare questo libro per gli appunti”.

Perciò chi lo compra è avvisato, sebbene fra le recensioni degli acquirenti non manchino le proteste di chi si è sentito “truffato”: “È una vergogna ed un imbroglio. All’interno solo pagine bianche e senza nemmeno i numeri delle pagine Pagine a righe e basta che se credeva di fare colpo questo “analista politico” del m..ga ha dimostrato di essere un vuoto a perdere. Lui. Lo restituisco”, scrive una signora che ha acquistato il libro senza leggere l’avviso. Ma c’è anche chi si complimenta con l’autore, definendo la sua trovata “geniale”.

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Recovery Fund, Misiani: “Leggi speciali per utilizzare i fondi europei. Il premier non farà da solo”

martedì, Dicembre 1st, 2020

di Giovanna Vitale

Nel braccio di ferro fra il Pd e il premier Conte sulla cabina di regia per il Recovery Fund il viceministro dell’Economia Antonio Misiani preferisce non entrare: “È ancora oggetto di discussione in Consiglio dei ministri”, taglia corto l’esponente dem fra i più vicini a Zingaretti. Ma i paletti che tiene a fissare tradiscono quali sono i desiderata del Nazareno.

Com’è possibile che fra un mese l’Italia dovrà presentare in Europa il piano di ripresa e nel governo ancora si litiga su chi dovrà gestirlo?
“Guardi che di questo tema stanno discutendo tutti, non solo l’Italia. E qui da noi, oltre alla cabina di regia, è indispensabile avere anche un quadro normativo semplificato: parliamo di 209 miliardi da impegnare entro i prossimi tre anni in un Paese che in genere ne impiega 15 di anni per realizzare grandi opere pubbliche”.

Costruirete una corsia preferenziale per il Recovery?
“Io credo che sia necessaria una normativa ad hoc per accelerare al massimo la tempistica dei progetti, altrimenti rischiamo di perdere un’occasione unica”.

Quindi ha ragione Orlando quando dice che le strutture dello Stato non sono in grado di affrontare sfide tanto complesse?
“Io sto ai fatti. L’Italia, fra i 28 Paesi Ue, è al quart’ultimo posto per capacità di spesa dei fondi europei previsti fra il 2014 e il 2020. È chiaro che c’è un problema. Non possiamo pensare di affrontare il Recovery come un normale ciclo di programmazione. Servono strumenti e procedure straordinarie”.

E torniamo alla cabina di regia. Sarà a Palazzo Chigi? E verrà creata una struttura di missione oppure un’apposita società del Tesoro, come vuole il Pd?
“Il come lo si sta discutendo a livello di governo e sarà oggetto di confronto anche in Parlamento, visto che il tutto dovrà confluire nella legge di Bilancio. Il punto è costruire una struttura che funzioni e faccia marciare i progetti”.

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Calenda: “La proposta di Conte sul Recovery è un modo per evitare il rimpasto”

martedì, Dicembre 1st, 2020

di Giovanna Casadio

“La piramide proposta da Conte per gestire il Recovery Fund è un espediente per evitare il rimpasto”. Carlo Calenda, eurodeputato, ex ministro dello Sviluppo economico, leader di Azione e candidato sindaco di Roma, attacca. 

Calenda, quindi il premier Conte è un faraone: lei così l’ha definito. Non crede di esagerare? 
“E’ un faraone se si costruisce una piramide. Il meccanismo proposto da Conte per gestire il Recovery Fund è barocco e assurdo, perché sono i ministri ad avere i poteri e nessuna “piramide” glieli può togliere. Non c’è alternativa a passare dai ministri, che certo puoi rafforzare con una ‘unità di missione’ presso la Presidenza del Consiglio. Se metti in piedi una struttura parallela, crei un conflitto permanente”.  

In cima Conte, pochi ministri e 300 esperti: perché questa proposta non la convince? 
“Se hai dei ministri che non ritieni in grado di fare il loro lavoro, cambi i ministri. Non crei una sovrastruttura. Ma evidentemente non si capisce a cosa serve il Recovery. Serve a eliminare i tantissimi gap tra l’Italia e i grandi paesi europei. Istruzione, partecipazione delle donne al mercato del lavoro, produttività e via andando. Che poi dovrebbe essere il programma di qualsiasi governo. Il Recovery serve inoltre ad accelerare la transizione digitale e ambientale, che peraltro è oggetto del mio rapporto sulla nuova politica industriale Ue approvato a larghissima maggioranza dall’europarlamento la scorsa settimana. Le pare normale invece che il governo non abbia la più vaga idea di cosa voglia dire tutto ciò in termini di iniziative concrete? Il fatto che non si sappia cosa fare con il Recovery Fund vuole dire che non si sa cosa fare con il governo”.  

Sta dicendo che è un governo di incapaci?  
“No, voglio dire che questa vaghezza tradisce il fatto che l’unica ragione per cui questo governo è nato è per evitare il confronto elettorale con la destra”.  

In piena pandemia lei riterrebbe saggio andare alle urne?
“No certo. Perciò come Azione da mesi abbiamo proposto un governo più largo con un premier diverso sostenuto dai partiti che a Bruxelles appoggiano von der Leyen e con ministri che abbiano una esperienza amministrativa. Mentre dal premier in giù il problema è proprio la mancanza di esperienza amministrativa” 

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Covid, un fiume di parole e polemiche. Così i virologi hanno confuso gli italiani

martedì, Dicembre 1st, 2020

di GIOVANNI PANETTIERE

C’è chi (Crisanti) prima ha invocato un lockdown nazionale per Natale e poi, urbi et orbi, ha detto candidamente che lui di vaccinarsi a gennaio non ci pensava proprio. E chi (Zangrillo) a maggio ha suonato il de profundis del virus e poco dopo, tra un giro di visite e l’altro ai capezzali di suoi illustri pazienti colpiti dal Covid, ha innescato la retromarcia, parlando di “tono stonato” in relazione alle prime esternazioni. Scienziati bulimici nel rilasciare dichiarazioni ai media sull’andamento della pandemia, contraddittori fra di loro e spesso anche con se stessi, il tutto con un sovraccarico d’informazioni e smarrimento a gravare sulla tenuta mentale di noi cittadini.

Non sono troppo lusinghiere le pagelle dei dodici big nella lotta al Coronavirus (virologi, infettivologi e anestesisti), stilate da Reputation Science, società leader in Italia nell’analisi e gestione della reputazione, che ha passato al setaccio un campione di oltre 120 esternazioni significative dei cosiddetti esperti, pronunciate negli ultimi dieci mesi via Internet. Fra loro anche Ilaria Capua, tra le menti più contese dai giornalisti nella prima fase della pandemia, scienziata, ex deputata di cui solo qualche giorno fa, tramite una ’soffiata’ in diretta tv dell’infettivologo Matteo Bassetti, si è scoperto che è sì medico, ma veterinario.

L’indagine ha puntato i riflettori su tre criteri di valutazione delle dichiarazioni (share, messa in allerta sulla pericolosità dell’infezione, coerenza), ricavandone altrettante classifiche. Dal punto di vista del flusso comunicativo, alcuni virologi hanno dominato la scena nel periodo in cui il trend dei contagi era in aumento, come la web star Roberto Burioni, direttore scientifico del magazine online Medical Facts. Altri, invece, hanno concentrato i propri interventi nella fase in cui i numeri dei contagi erano ai minimi termini, vedesi Alberto Zangrillo che a maggio scivolò sull’arcinota esternazione “il virus è clinicamente morto”, parzialmente corretta dallo stesso primario dell’unità operativa di anestesia e rianimazione del San Raffaele, ma solo nel pieno della battaglia personale contro Sars-Cov2 del suo assistito Silvio Berlusconi. Senz’altro un brutto colpo per la coerenza del luminare.

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