Covid e «variante inglese», test su 44 mila italiani. L’allarme da Londra partito in ritardo
martedì, Dicembre 22nd, 2020Oltre 44.000 in due settimane. Tante sono le persone arrivate in Italia dalla Gran Bretagna. E per tutte sono già scattati i controlli. Dovranno essere sottoposte a tampone e indicare i propri contatti. Un’operazione prevista dall’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza per rintracciare il maggior numero possibile di cittadini che potrebbero aver contratto la nuova variante del Covid-19, molto più contagiosa secondo gli scienziati. Una situazione di grandissimo allarme causata dal ritardo nella comunicazione da parte delle autorità britanniche.
L’allarme del Celio
Nonostante l’impennata di contagi registrata a metà dicembre, non era scattato alcun allerta. Soltanto domenica pomeriggio, preoccupati per la curva epidemiologica in continua salita, il ministro britannico alla Salute Matt Hancock ha avvisato i colleghi europei: «La situazione è fuori controllo». Dodici ore prima il dipartimento scientifico dell’ospedale militare Celio aveva comunicato che una funzionaria dell’intelligence, in servizio all’Aise — l’agenzia per la sicurezza esterna — sposata con un inglese, era positiva alla variante del Covid-19. E il governo ha deciso di bloccare i voli in partenza e in arrivo per l’Italia. Ma anche di vietare gli ingressi con treni e auto a chi «nei quattordici giorni antecedenti alla presente ordinanza ha soggiornato o transitato nel Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord».
L’ordinanza e i tamponi
L’ordinanza firmata dal titolare della Salute Roberto Speranza due giorni fa dispone che «le persone che si trovano nel territorio nazionale e che nei quattordici giorni antecedenti hanno soggiornato o transitato nel Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, anche se asintomatiche, sono obbligate a comunicare immediatamente l’avvenuto ingresso nel territorio nazionale al Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria competente per territorio e a sottoporsi a test molecolare o antigenico, da effettuarsi per mezzo di tampone».