Archive for Dicembre, 2020

Covid, Massimo Galli: «Aprire? Sarà terza ondata al rientro a scuola»

domenica, Dicembre 13th, 2020

di Mauro Evangelisti

«Limitare gli spostamenti, anche da comune a comune, serve a diminuire gli incontri tra le persone e, dunque, la circolazione del virus. Arriviamo a queste feste di Natale in una condizione epidemiologica molto differente da quella che precedette le vacanze estive. Oggi siamo ancora a 18mila casi giornalieri, sono moltissimi: una base per la terza ondata molto elevata. E sa quando avremo contezza dei casi di contagio avvenuti a Natale? Proprio attorno al 7 gennaio, quando riapriranno le scuole».

Il professor Massimo Galli, primario infettivologo dell’ospedale Sacco di Milano e docente all’università Statale, spiega la logica dei divieti previsti per il 25 e 26 dicembre e per il primo gennaio. E meno sono gli spostamenti, anche da comuni piccoli, meno possibilità di contagio si creano.


La temuta terza ondata, a inizio 2021, appare pericolosa perché sarà alimentata da un numero di infetti molto alto.
«Ci sono più contagiati da Sars-CoV-2 in questo momento, in Italia, rispetto a quando sono state aperte le discoteche. All’epoca si facevano meno test, è vero, ma comunque c’era stato un reale crollo del numero dei sintomatici, anche contando gli asintomatici mai testati c’è da pensare che il numero dei positivi fosse ben più basso di oggi. Continuiamo ad avere, in questi giorni, una quantità di persone con il virus che circolano sicuramente elevata. La riapertura delle Regioni, con questi presupposti, ha delle connotazioni che giustificano i timori dell’Istituto superiore di sanità».

Vaccino Covid, campagna al via a metà gennaio: prime dosi per 1,8 milioni di italiani, un terzo in Lazio e Lombardia. Dalle regioni la lista dei nomi

Rating 3.00 out of 5

Calenda: “No al rimpasto, serve un gabinetto di guerra ampio. Magari con l’appoggio esterno di Salvini”

domenica, Dicembre 13th, 2020

di Giovanna Casadio

ROMA – “L’Italia è il Paese con più morti in rapporto al numero di malati di Covid e alla popolazione. Vuol dire che nella gestione della crisi pandemica, il governo oggi ha fallito. È inoltre incapace di produrre un piano adeguato al Recovery Fund. Siamo in una situazione paragonabile a una guerra ed è indispensabile costituire un gabinetto di guerra il più possibile ampio. Con una coalizione come quella europea che sostiene Ursula von der Leyen. Ci potrebbe essere l’appoggio esterno o la non ostilità di Salvini”. Carlo Calenda, eurodeputato, ex ministro dello Sviluppo economico e leader di Azione, attacca: “Sarebbe uno sconcio l’apertura di una crisi per rimescolare qualche carta dei ministeri”.


Calenda, tra tante tensioni e liti politiche, in tempo di pandemia, un governo Conte-ter metterebbe un po’ d’ordine, non crede?
“No. Sarebbe uno scempio nazionale se si aprisse una crisi in piena pandemia per rimescolare le carte dei ministeri. I problemi sono altrove”.

Lei ha detto che un Conte-ter screditerebbe i partiti della maggioranza che lo chiedono. Perché?
“Se il giudizio dei partiti che compongono il governo è negativo su Conte, pandemia e Recovery e su molte altre misure, come si può spiegare che rimescolando Conte una parte dei suoi ministri, sempre con la stessa maggioranza, i problemi si risolverebbero?  Rimarrebbe tutto uguale. Se il problema è Conte, il problema è Conte”.

Lei quale strada politica vorrebbe si percorresse?
“C’è una sola soluzione: la formazione di un governo presieduto da Draghi, il più ampio possibile nelle forze che lo sostengono e con ministri che siano innanzitutto bravi amministratori”.

Al segretario del Pd, Nicola Zingaretti e al leader di Italia Viva, Matteo Renzi cosa chiede?
“Di avviare un tavolo con le opposizioni per verificare la disponibilità ad entrare o sostenere un governo di questo tipo. Penso che se così non fosse, ci vuole un governo che porti il Paese alle elezioni e basta”.

Rating 3.00 out of 5

Vaccino Covid, vertice governo-regioni. Speranza: “Si parte a gennaio”. Prima tranche per 1,8 milioni di persone. Locatelli: “Entro l’estate a tutti gli italiani”

domenica, Dicembre 13th, 2020

“La situazione dell’epidemia è in lenta decrescita, ma in alcune regioni i contagi crescono. L’incidenza del virus è ancora molto alta, impossibile con questi numeri pensare di mitigare i limiti agli spostamenti”. Lo ha detto Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, invitando alla cautela nella conferenza stampa sull’analisi dei dati del monitoraggio del coronavirus, mentre il ministro della Salute Roberto Speranza ha puntato oggi l’attenzione sul vaccino, pur ribadendo fermamente il suo no ad allentare le “misure speciali” di Natale e Capodanno sugli spostamenti tra Comuni.

In un forum organizzato dall’agenzia Ansa, Speranza ha ribadito: “Gennaio sarà il mese della vaccinazione e spero che si possa partire in contemporanea in tutta Europa”. Il 29 dicembre l’Agenzia europea dei medicinali Ema dovrebbe autorizzare il vaccino di Pfizer e BioNTech. “Da quel giorno l’Italia sarà pronta a partire”. In un’intervista a La Stampa il ministro ha indicato anche il 6 gennaio come data della prima iniezione. E il presidente del Consiglio superiore di sanità Franco Locatelli si è spinto a dire: “Entro l’estate 2021 dovremmo essere nelle condizioni potenziali di aver vaccinato tutti gli italiani. Naturalmente l’auspicio è che l’adesione alla campagna vaccinale sia massiccia”.

Nel pomeriggio di oggi Speranza, il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia e le Regioni si sono riuniti per discutere sul piano vaccini. “Una riunione operativa per definire il numero dei primi soggetti da vaccinare” ha spiegato Boccia. “Ogni Regione ha un compito, che dovrà essere completato in poco tempo. Sono sicuro che la leale collaborazione fra Regioni e Stato consentirà al commissario Arcuri di distribuire in tempi rapidissimi i vaccini. Il Piano vaccini è una sfida epocale che dobbiamo vincere tutti insieme. Serve il massimo sforzo e una collaborazione continua. La riunione fatta oggi in emergenza con le Regioni, il ministro Speranza e il commissario Arcuri e’ stata molto utile e operativa; si sono ridotti i tempi di distribuzione delle prime dosi del vaccino rispetto alle previsioni e dobbiamo accelerare”, ha affermato il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia, al termine dell’incontro in videoconferenza.
“Lavoriamo senza sosta, giorno e notte, dal lunedi’ alla domenica per arrivare a gennaio pronti per la distribuzione capillare su tutto il territorio nazionale, nei quasi 300 presidi individuati per la somministrazione che riguardera’ in una primissima fase operatori sanitari che lavorano nelle strutture sanitarie e ospiti e personale sanitario delle Rsa”, ha aggiunto.
L’epidemia è tutt’altro che domata avverte però Speranza. 

Rating 3.00 out of 5

La nuova missione del soldato Martin Adler: “Ritrovare quei tre bimbi abbracciati nel ’44”

domenica, Dicembre 13th, 2020

di Valerio Varesi

Ci sono angoli di paradiso anche nell’inferno della guerra e uno di questi si è manifestato in una giornata di fine estate, forse gli ultimi di settembre o l’inizio di ottobre, del terribile ’44. Il protagonista si chiama Martin Adler originario del Bronx neyorchese, ma figlio di immigrati ebrei ungheresi.

In un giorno di combattimenti lungo la Linea Gotica, tra le valli del Santerno, dell’Idice e del Sillaro, Il soldato addetto all’armamento pesante al servizio della 85 divisione alleata, entra in un villaggio appena abbandonato dai tedeschi in ritirata. Cammina guardingo assieme a un compagno nel timore di un’imboscata. S’infila in una casa col mitra spianato e il dito sul grilletto, scrutando in ogni angolo. A un tratto, nell’oscurità, sente dei rumori dentro una grossa cesta.


Punta il mitra, ma lo ferma una voce di donna che grida: “Bambini! Bambini!”. Dopo pochi secondi, dalla cesta spuntano tre teste: due bimbe e un bimbo di pochi anni. Adler e il compagno si mettono a ridere. Chiedono di scattare una fotografia coi piccoli e la madre acconsente solo dopo aver ottenuto il permesso di vestirli con gli abiti della festa. Riguardando quella foto di lui ventenne in divisa attorniato dai bambini, Adler ha espresso il desiderio di ritrovare quei bimbi in un abbraccio tra vecchi 76 anni dopo.

Per tramite della figlia Rachelle e dello scrittore reggiano Matteo Incerti, l’ex militare, che ora vive in Florida e ha 96 anni, ha lanciato un appello agli abitanti delle valli dell’Appennino tra Bologna e la Toscana affinché possano rintracciare i piccoli protagonisti di questa storia che ha i contorni di una favola. Il messaggio sui social è diventato virale con oltre 700 condivisioni e centinaia di risposte. Una mobilitazione necessaria e a largo raggio perché Adler non ricorda precisamente dove fosse la casa del miracolo. Sicuramente nella zona del passo del Giovo, ma forse già in territorio bolognese tra i paesi di Quinzano, San Benedetto del querceto, San Martino o Monterenzio.

Martin Adler oggi 96enne 
Rating 3.00 out of 5

Quando il potere (centrale) è debole

domenica, Dicembre 13th, 2020

di Ernesto Galli della Loggia

Ogni giorno di più lo stato di emergenza prodotto dall’epidemia di Covid mette in luce il dato centrale della crisi italiana: la debolezza del comando politico e dei suoi apparati. Non è un caso. Proprio nella misura infatti in cui l’epidemia accresce enormemente l’ambito dei poteri della politica, portandolo a limiti finora impensabili (oggi essa decide perfino la possibilità dei cittadini di muoversi sul territorio), con eguale intensità si manifestano inevitabilmente i sintomi della strutturale mancanza di autorità e di efficacia della politica stessa, dell’inefficienza e del marasma che insidia i suoi organi. La crisi italiana del comando politico si esprime in tre momenti principali.

a) La debolissima legittimazione del governo. Innanzi tutto, come si sa, a norma di Costituzione, il presidente del Consiglio italiano non è un vero premier ma all’incirca un semplice primus inter pares. A meno naturalmente di non avere una propria forte caratura politica. L’avvocato Giuseppe Conte non ce l’ha ma cerca di procurarsela con l’aiuto delle straordinarie opportunità offertegli dall’epidemia. Al prezzo però di forzature, colpi di mano, personalismi, produzione di discorsi e documenti tanto lunghi quanto insignificanti, di rinvii e/o indebiti tentativi accentratori, che tutti insieme sortiscono l’effetto finale di mandare in tilt l’intera attività di direzione del Paese. A ciò si aggiunge la congenita debolezza del solito governo di coalizione, con l’inevitabile corredo di ricatti, di contrattazioni estenuanti e di compromessi al ribasso. Una debolezza aggravata stavolta dal trattarsi di una coalizione tra un partito, i 5 Stelle, la cui metà circa dei rappresentanti parlamentari oggi rappresentano verosimilmente solo se stessi, e un altro partito, il Pd, il quale, benché reduce dalla più grave sconfitta elettorale della sua storia recente, però governa egualmente grazie alla dabbenaggine della destra salviniana. Che capacità e autorità di direzione possono esprimere una leadership e una maggioranza simili?

b) La progressiva evanescenza della macchina amministrativa. Una lunga serie di riforme sciagurate (si veda in proposito quanto scrive da anni Sabino Cassese) ha di fatto smantellato la Pubblica amministrazione. Non sostituendo il personale andato in pensione, ricorrendo a dismisura al precariato, procedendo a improvvidi decentramenti, decretando insulse autonomie (ad esempio nel campo dell’istruzione), creando cosiddette Autorità competenti per ogni cosa, dando vita di continuo a «cabine di regia», a «task force», commissari e Commissioni varie, i governi succedutisi negli ultimi trent’ anni hanno sottratto alla PA poteri e competenze. Ne hanno mortificato qualunque professionalità. Ne hanno spento lo spirito e la vocazione. Cosicché oggi il potere centrale italiano si trova virtualmente privo di un’incisiva capacità di monitoraggio e di controllo sul territorio attraverso le proprie reti istituzionali, e a maggior ragione di possibilità d’intervento. Ormai, in pratica, in mano al governo non è rimasta che la rete delle prefetture, le quali infatti vengono sempre più caricate dei compiti più diversi.

Rating 3.00 out of 5

Furto a casa di Paolo Rossi durante il funerale: rubati gioielli ma non i suoi cimeli sportivi

domenica, Dicembre 13th, 2020

di Marco Gasperetti

Furto a casa di Paolo Rossi durante il funerale: rubati gioielli ma non i suoi cimeli sportivi

Nel giorno dei funerali hanno svaligiano la casa di Paolo Rossi. Più che un furto è stata una profanazione, perché mentre tutta l’Italia piangeva per l’addio al campione del mondo eroe dei Mondiali di Spagna e la moglie Federica e le figlie partecipavano a Vicenza al rito funebre, qualcuno aveva già ideato il piano. I malviventi si sono introdotti nella villa di famiglia che si trova all’interno dell’agriturismo a Poggio Cennina, un’altura che domina la Val d’Ambra, dove l’eroe del Mundial ‘82 aveva realizzato il sogno di una vita, forzando una finestra e hanno iniziato a cercare il bottino.

Volevano oro e soldi e soprattutto i trofei di Rossi. Hanno messo a soqquadro l’intera casa, hanno rovistato ovunque provocando anche danni. Non hanno risparmiato neppure la camerette delle figlie di Pablito: Maria Vittoria ha 11 anni, Sofia Elena 8. E alla fine sono scappati con un centinaio di euro e un orologio d’oro dileguandosi nelle campagne aretine. Ad accorgersi del furto è stato un collaboratore della famiglia che ha trovato la finestra forzata e spalancata, si è insospettito e ha telefonato ai carabinieri del comando di Arezzo.

Rating 3.00 out of 5

Oggi l’annuncio di Angela Merkel: da mercoledì lockdown totale in Germania

domenica, Dicembre 13th, 2020

di Paolo Valentino

Oggi l'annuncio di Angela Merkel: da mercoledì  lockdown totale in Germania

dal nostro corrispondente
BERLINO — La Germania annuncerà oggi, domenica, un lockdown totale sull’intero territorio federale, a partire da mercoledì prossimo. Di fronte all’impennata esponenziale dei contagi, che ieri hanno nuovamente toccato quota 29 mila, con 483 decessi, la cancelliera Merkel e i premier dei sedici Laender federali hanno raggiunto un’intesa per una serie di ulteriori misure restrittive, considerate assolutamente necessarie per impedire che la situazione diventi fuori controllo. Dal 16 dicembre chiuderanno tutti i negozi, tranne gli alimentari, mentre ristoranti, caffè, palestre, saloni di bellezza e luoghi di svago come cinema e teatri sono già chiusi dal 2 novembre. Le scuole e gli asili nodo anticiperanno le vacanze a partire dallo stesso giorno. Ci saranno probabilmente delle piccole differenze da Land a Land, ma il coprifuoco notturno dovrebbe essere introdotto nella maggior parte degli Stati federali.

Si discute ancora sull’introduzione del divieto di uscire da casa, tranne che per le esigenze fondamentali, ma è molto probabile verrà varato nei Laender più colpiti a cominciare dalla Baviera e dalla Sassonia. Sugli incontri privati il limite di 5 persone, al massimo di due famiglie, dovrebbe valere ora in tutto il Paese, mentre non ci saranno più gli alleggerimenti che inizialmente erano stati previsti per il periodo tra il 24 dicembre e Capodanno. Per adesso il lockdown totale è previsto fino al 10 gennaio, nella speranza che nel frattempo produca esiti positivi appiattendo la curva dei contagi e soprattutto allentando la pressione sul sistema sanitario, che in queste ultime settimane accusa una grave mancanza di personale.

Rating 3.00 out of 5

Coronavirus in Italia, il bollettino di oggi 12 dicembre: 19.903 nuovi casi e 649 morti

sabato, Dicembre 12th, 2020

di Paola Caruso

Coronavirus in Italia, il bollettino di oggi 12 dicembre: 19.903 nuovi casi e 649 morti

In Italia, dall’inizio dell’epidemia di coronavirus, almeno 1.825.775 persone (compresi guariti e morti) hanno contratto il virus Sars-CoV-2: i nuovi casi sono 19.903*, +1,1% rispetto al giorno prima (ieri erano +18.727), mentre i decessi odierni sono 649, +1% (ieri erano +761), per un totale di 64.036 vittime da febbraio. Le persone guarite o dimesse sono 1.076.891 complessivamente: 24.728 quelle uscite oggi dall’incubo Covid, +2,3% (ieri erano +24.169). E gli attuali positivi — i soggetti che adesso hanno il virus — risultano essere in totale 684.848, pari a -5.475 rispetto a ieri, -0,8% (ieri erano -6.204). La flessione degli attuali positivi — con il segno meno davanti — dipende dal fatto che i guariti, sommati ai decessi, sono in numero maggiore rispetto ai nuovi casi.

I tamponi sono stati 196.439, ovvero 6.023 in più rispetto a ieri quando erano stati 190.416. Mentre il tasso di positività è del 10,1% (l’approssimazione di 10,131%): vuol dire che su 100 tamponi eseguiti più di 10 sono risultati positivi; ieri era del 9,9%. Questa percentuale dà l’idea dell’andamento dei contagi, indipendentemente dal numero di test effettuati. Qui la mappa del contagio in Italia.

Più contagi in 24 ore rispetto a ieri: ma sono sotto quota 20 mila per il settimo giorno consecutivo, con un rapporto di casi su tamponi che sale di poco dal 9,8% al 10,1% (e si stabilizza intorno al 10%). Nonostante l’indice Rt sia sceso a 0,82 e ci troviamo «in una fase di decrescita lenta», l’incidenza dei casi rimane alta, pari a 193 per 100 mila abitanti (calcolata in una settimana fino al 9 dicembre), come spiega il presidente dell’Iss Silvio Brusaferro. «L’incidenza è un numero ancora lontano, ribadisco lontano, dalla nostra possibilità di tracciare puntualmente tutti i nuovi casi», sottolinea Brusaferro. Da notare che durante tutta la settimana si sono fatte meno analisi: i test giornalieri non hanno mai raggiunto la soglia di 200 mila, complice anche il festivo dell’Immacolata, e non aumentano nel weekend.

Rating 3.00 out of 5

Se il Palazzo è terrorizzato dal partitino del premier

sabato, Dicembre 12th, 2020

Paolo Guzzanti

I milioni del Ricovery arriveranno se va bene a giugno e fino a quel momento non ci sarà un soldo.

E allora, che facciamo per sei mesi? Idea: si fa cadere questo governo gravemente nocivo sia alla salute che alla Costituzione, liberando così dall’incantesimo il Presidente della Repubblica che potrebbe finalmente convocare le elezioni. Ma non lo si può dire perché ti danno immediatamente del pazzo furioso e irresponsabile: «Con il Paese in queste condizioni vorresti far cadere il governo? Ma è da irresponsabili!». È vero secondo noi il contrario: proprio perché il Paese è in queste condizioni (il Covid che in Italia ha provocato un valore aggiunto di alcune migliaia di morti in più e una super catastrofe economica) ci sembra prudente e moderato liberarci di un gruppo di potere (non una classe dirigente) che aggiunge danni alla salute e ha messo agli arresti la democrazia parlamentare. Il nostro Minzolini riferisce che i partiti avrebbero una paura folle del possibile futuro partito dell’avvocato Conte.

Rating 3.00 out of 5

Caso Gregoretti, Salvini in aula: “A processo per aver salvato vite”

sabato, Dicembre 12th, 2020

Catania, 12 dicembre 2020 – “Interverrò in aula riportando alcuni dati del mio ministero. Abbiamo salvato vite e protetto un paese, quello che non è accaduto dopo, perché dopo di me ci sono stati morti annegati, diritti negati”. E’ quanto ha dichiarato il leader della Lega, Matteo Salvini,entrando nell’aula bunker di Bicocca a Catania per il caso Gregoretti. E’ in corso, infatti, la seconda udienza preliminare per la richiesta di rinvio a giudizio per sequestro di persona dell’ex ministro dell’Interno, per i ritardi nello sbarco da nave Gregoretti di 131 migranti ad Augusta, il 31 luglio 2019. “Mi dispiace solo di dovere far perdere tempo a giudici, avvocati, forze dell’ordine – ha continuato Salvini -, in un’aula bunker che solitamente è impiegata per processi di mafia. Io sono un cittadino italiano rispettoso di quello che la giustizia mi chiede per rispondere di quello che avevo promesso agli italiani di fare: bloccare il traffico di esseri umani e il business dell‘immigrazione clandestina senza fare male a nessuno”. E ha aggiunto: “Sono curioso di sentire cosa diranno in aula Conte, Di Maio, Toninelli e gli altri ministri che con me condividevano questa linea“.  “Il video in cui il premier Giuseppe Conte parla del governo e del ruolo dell’esecutivo nella decisione sugli sbarchi in Italia di migranti come idea condivisa è nella memoria difensiva già depositata agli atti del procedimento”, ha aggiunto l’avvocato Giulia Bongiorno, difensore di Salvini, prima di entrare in aula.

Salvini è accusato di avere, “abusando dei poteri” da allora ministro dell’Interno, “privato della libertà personale i 131 migranti bloccati a bordo della Gregoretti dalle 00:35 del 27 luglio 2019 fino al pomeriggio del 31 luglio”. Nell’aula bunker del carcere di Bicocca, davanti al Gup, Nunzio Sarpietro, che li ha convocati come testimoni, sono stati chiamati a deporre gli ex ministri dei Trasporti, Danilo Toninelli, e della Difesa, Elisabetta Trenta. “La linea del governo era di fare interessare gli altri Stati europei al collocamento dei migranti – ha detto Toninelli -. Ma ogni sbarco era un caso a parte”. E ha aggiunto: “E’ in corso un tentativo di addossare su di me, sul ministro ai Trasporti, una scelta, che è solo del ministro dell’Interno. E’ stabilito dalle norme che per l’assegnazione del porto sicuro c’è un mandato unico al ministro dell’Interno che è il responsabile. Stiamo assistendo, invece, al tentativo di scaricare tutto sul ministero dei Trasporti, da parte di un uomo che diceva di difendere i confini italiani, che era l’uomo forte al governo”. 

Rating 3.00 out of 5
Marquee Powered By Know How Media.