Archive for Dicembre, 2020

Covid, la nuova variante è in Italia: il primo caso identificato è in un paziente a Roma

lunedì, Dicembre 21st, 2020

Il ministero della Salute ha comunicato che la nuova variante del virus Sars-CoV-2 — il coronavirus responsabile del Covid-19 — è presente anche in Italia. Il paziente risultato positivo al virus con questa variante è atterrato negli scorsi giorni all’aeroporto di Fiumicino, di ritorno dal Regno Unito, e si trova ora in isolamento.

«Il Dipartimento Scientifico del Policlinico Militare del Celio, che in questa emergenza sta collaborando con l’Istituto Superiore della Sanità, ha sequenziato il genoma del virus Sars-CoV-2 proveniente da un soggetto risultato positivo con la variante riscontrata nelle ultime settimane in Gran Bretagna», ha scritto il ministero della Salute in una nota. «Il paziente, e il suo convivente rientrato negli ultimi giorni dal Regno Unito con un volo atterrato presso l’aeroporto di Fiumicino, sono in isolamento e hanno seguito, insieme agli altri familiari e ai contatti stretti, tutte le procedure stabilite dal ministero della Salute».

La nuova variante è stata identificata per la prima volta, nei mesi scorsi, in Gran Bretagna; a causa delle sue caratteristiche — in particolare, la sua rapidità di trasmissione, che sarebbe fino al 70 per cento più elevata di quella finora dominante — il governo britannico ha deciso nella giornata di sabato 19 dicembre una serie di nuove misure di contenimento.

Nella giornata di domenica, poi, dopo che sabato il premier britannico Boris Johnson aveva annunciato nuove misure anti-Covid, molti Paesi europei — tra i quali l’Italia — hanno annunciato il blocco dei voli in arrivo dal Regno Unito. In Italia il blocco dei voli —unito al divieto di ingresso nel Paese per chi sia stato in Gran Bretagna nei 14 giorni precedenti al 20 dicembre, e al tampone obbligatorio per chi, arrivato dalla Gran Bretagna o transitato dalla Gran Bretagna nel corso dei 14 giorni precedenti al 20 dicembre, sia già in Italia — sarà attivo fino al 6 gennaio.

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La nuova variante Covid e i timori dell’Europa: stop ai voli dal Regno Unito

lunedì, Dicembre 21st, 2020

di Luigi Ippolito

Dal nostro corrispondente
LONDRA Allarme rosso in Europa per la nuova variante del coronavirus che arriva dall’Inghilterra: l’Italia, l’Olanda, la Germania, la Francia, il Belgio e l’Austria hanno bloccato i voli in partenza dalla Gran Bretagna, mentre l’Eurostar ha sospeso il servizio ferroviario. Anche altri Paesi si preparano a introdurre misure restrittive e perfino la Scozia ha chiuso la frontiera con l’Inghilterra. Il presidente francese Emmanuel Macron, che si trova in isolamento perché positivo al Covid, si è messo ieri sera in contatto con la cancelliera tedesca Angela Merkel e la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, per coordinare una risposta europea.

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Il ministro della Sanità britannico, Matt Hancock, ha ammesso che il nuovo virus,che è più contagioso del 70%, è ormai «fuori controllo»: ieri si sono registrate quasi 36 mila nuove infezioni, il numero più alto dall’inizio della pandemia. Questa variante del Covid, ha fatto sapere l’Organizzazione mondiale della sanità, è stata individuata anche in Danimarca, Olanda e Australia: ma si è originata proprio nel Sud dell’Inghilterra. È per questo che da oggi Londra e le zone circostanti sono state piazzate in lockdown totale, con la chiusura dei negozi non essenziali, oltre a pub, ristoranti, parrucchieri, cinema, teatri e musei.

. Di fatto, il Natale è stato «cancellato» per 16 milioni di cittadini, col divieto di incontrare persone al di fuori del nucleo familiare. Anche per questa ragione molti londinesi, fra sabato e domenica, hanno preso d’assalto le stazioni dei treni per sfuggire alle restrizioni e trascorrere il Natale fuori città. Una reazione bollata come «irresponsabile» dal governo: tutti gli abitanti delle aree in lockdown, ha detto sempre Hancock, dovrebbero comportarsi come se avessero già contratto il virus.

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Covid, la nuova variante «inglese» è più pericolosa delle precedenti?

lunedì, Dicembre 21st, 2020

di Laura Cuppini

Covid, la nuova variante «inglese»  è più pericolosa delle precedenti?

(Ansa)

1. Che cosa sappiamo della variante «inglese»?

Il nuovo ceppo di Sars-CoV-2, chiamato «VUI-202012/01» (variant under investigation) è stato identificato per la prima volta a metà settembre a Londra e nel Kent, contea a Sudest della capitale. In queste aree, da minoritario, è diventato predominante in poco più di due mesi. Presenta diverse mutazioni, tra cui la principale (N501Y) a livello della proteina spike, che il virus utilizza per legarsi alle cellule umane tramite il recettore ACE2. Un aspetto potenzialmente preoccupante, perché tutti i vaccini disponibili o in arrivo hanno l’obiettivo di indurre la produzione di anticorpi neutralizzanti contro la spike. Gran parte della comunità scientifica considera però improbabile che i vaccini risultino inefficaci contro il nuovo ceppo di Sars-CoV-2.

2. Perché molti Paesi, tra cui l’Italia, hanno sospeso i voli in arrivo dalla Gran Bretagna?

Dalle prime osservazioni sembra che la nuova variante abbia un’aumentata efficacia replicativa rispetto alle precedenti, ovvero sia in grado di diffondersi con più velocità. Questo non significa che sia più letale, ma il ministro della Sanità britannico, Matt Hancock, ha ammesso che nel Paese la situazione è «fuori controllo». L’Organizzazione mondiale della sanità ha parlato di «segnali preliminari che indicano come il virus sia in grado di diffondersi più facilmente tra le persone e possa influenzare le prestazioni di alcuni test diagnostici».

3. Quali sono le varianti principali osservate dall’inizio della pandemia?

La «D614G» è comparsa in Italia tra febbraio e marzo e a giugno era presente in tutto il mondo, con una trasmissione più veloce rispetto al virus originario di Wuhan, in Cina. Una seconda variante (chiamata «20A.EU1») è comparsa a giugno nel Nordest della Spagna e si rapidamente diffusa nel resto d’Europa, contribuendo alla seconda ondata. All’inizio di novembre un nuovo ceppo è stato individuato in alcuni allevamenti di visoni in Danimarca (mutazione «Y453F»): è verosimile che l’infezione sia stata passata agli animali dall’uomo e dai visoni ritrasmessa agli addetti agli allevamenti con la nuova mutazione. Sono stati abbattuti 17 milioni di animali per eliminare il serbatoio ed evitare che continuasse la trasmissione all’uomo, che ha riguardato un migliaio di persone.

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Covid, per la nuova variante del virus Olanda e Belgio cancellano i voli dall’Inghilterra

domenica, Dicembre 20th, 2020

Olanda e Belgio hanno sospeso i voli passeggeri dal Regno Unito e il governo tedesco si appresta a farlo per i timori legati alla nuova variante del virus Sars-CoV-2, il coronavirus responsabile del Covid-19. La variante mutata del virus, secondo le autorità britanniche, ha una trasmissibilità molto maggiore, «fino al 70% in più», secondo quanto dichiarato ieri dal primo ministro Boris Johnson in conferenza stampa. Secondo il ministro della Salute britannico, Matt Hancock, la variante era «fuori controllo», e le nuove misure si sono rese necessarie per tentare di riportarla sotto controllo (qui tutto quello che sappiamo, finora, di questa variante). Il provvedimento del governo olandese — in vigore da oggi fino almeno al 1 gennaio — è scattato dopo che le autorità hanno confermato di aver isolato sul territorio dei Paesi Bassi almeno un caso della stessa variante del virus, che ha costretto parte della Gran Bretagna a tornare a un regime di lockdown. Il ministero della Salute ha avvertito che «qualsiasi introduzione di questa variante dal Regno Unito deve essere arginata il più possibile, limitando e controllando il movimento di passeggeri in arrivo dal Regno Unito.

Dopo la decisione di Olanda e Belgio, anche la Germania — secondo fonti del governo citate dall’agenzia Reuters — si appresterebbe a sospendere i voli dal Regno Unito e dal Sudafrica.

Secondo quanto riportato dal Telegraph, Maria Van Kerkhove, a capo dell’unità dedicata al coronavirus dell’Oms, ha detto alla BBC che «la variante è stata già identificata anche in Danimarca e Australia».

I voli in arrivo in Italia

Al momento, i voli tra la Gran Bretagna e l’Italia non hanno subito restrizioni. Nella giornata di oggi ne arriveranno oltre una dozzina in Lombardia, altri 8 nel Lazio e 4 nel Veneto. Altri sono in arrivo in altre regioni italiane. Come scritto qui da Leonard Berberi, dal 10 dicembre sono stati tolti i tamponi rapidi in aeroporto per i passeggeri in arrivo dalla Gran Bretagna e dall’Olanda. Chi arriva da quelle destinazioni in Italia dovrebbe aver effettuato un tampone molecolare prima della partenza; in alternativa, all’arrivo deve sottoposti alla quarantena fiduciaria, il cui rispetto è però demandato, di fatto, al singolo viaggiatore.

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Dieci domande (e risposte) sulla campagna di vaccinazione italiana

domenica, Dicembre 20th, 2020

Federico Giuliani

È partito il conto alla rovescia in vista del Vaccine Day, previsto per il prossimo 27 dicembre. Quel giorno otto Paesi europei, tra cui l’Italia, daranno il via libera alla somministrazione delle prime dosi di vaccino anti Covid-19. Sul tavolo dell’Unione europea ci sono già diversi accordi stipulati con varie aziende farmaceutiche. Nel corso del 2021, ogni Paese membro provvederà a imbastire la propria campagna di vaccinazione, in linea con le road map allestite dai rispettivi governi. In riferimento all’Italia, cerchiamo di sciogliere gli ultimi dubbi in merito all’inoculazione dei vaccini.

Quando inizierà la vaccinazione?

Non c’è ancora una data precisa sul calendario. Sappiamo che il 27 dicembre l’Italia somministrerà le prime 9.750 dosi del vaccino realizzato da Pfizer e BioNTech in occasione del Vaccine Day simbolico. La vera e propria campagna di vaccinazione dovrebbe partire a metà gennaio, presumibilmente tra il 12 e il 15.

Chi verrà vaccinato per primo?

La precedenza spetterà ad alcune categorie di persone. Il vaccino sarà somministrato prima agli operatori sanitari, al personale dei presidi ospedalieri e agli ospiti e ai lavoratori delle residenze per anziani. In un secondo momento, quando tutto sarà pronto per lo step numero due, le dosi potranno essere iniettate al resto della popolazione, secondo un ordine decrescente di fragilità. Si partirà, dunque, con i cittadini più fragili. Scendendo nel dettaglio, sono in prima fila le persone in età avanzata (non sappiamo ancora quale sarà l’età di riferimento per avere la priorità), gli insegnanti, il personale scolastico, le forze dell’ordine, il personale delle carceri e dei luoghi di comunità.

Quali vaccini saranno somministrati?

Come detto, l’Europa ha stretto accordi con varie aziende. In lizza troviamo i vaccini realizzati da AstraZeneca-Oxford, Sanofi-GSK, Johnson & Johnson, Moderna e Pfizer-BioNTech. Sarà proprio quest’ultimo vaccino quello che verrà iniettato durante il Vaccine Day. Da gennaio in poi, e nel corso del 2021, sarà la volta di tutti gli altri vaccini.

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Tutti in coda in autostrada per la fuga dal Nord. Le città in tilt da shopping

domenica, Dicembre 20th, 2020

Chiara Giannini

Così ieri mattina, prima delle 10, sull’autostrada del Sole a Melegnano si è creata una coda di circa 9 chilometri di automobili partite da Milano per raggiungere il Sud Italia. Caos anche nella stazione Centrale, dove si sono accalcate persone dirette in altre città per raggiungere la famiglia prima della chiusura tra regioni di domani 21 dicembre. Molti, però, sono rimasti a piedi perché i convogli sono già pieni da giorni e il costo dei biglietti è schizzato alle stelle. Trenitalia garantisce, solo per le Frecce, 90 corse al giorno (il 30 per cento rispetto al periodo pre-Covid) con una capienza del 50 per cento dei posti. Anche a Linate e Malpensa moltissime le persone decise a partire e alla ricerca di biglietti dell’ultimo minuto. Da domani tutto cambierà, con le nuove disposizioni governative e le restrizioni, molto incisive, nei giorni di lockdown totale.

In queste ore le varie questure stanno organizzando anche i controlli nei centri cittadini. In campo 70mila agenti a cui si aggiungono i militari dell’operazione Strade sicure. Le verifiche si concentreranno nei prossimi giorni soprattutto nelle aree in cui si potrebbero creare assembramenti, come piazze, strade dello shopping, centri commerciali. A Natale, Santo Stefano, Capodanno, Epifania, saranno usati anche droni per verificare che le persone rispettino i divieti imposti dal nuovo decreto. Negli stessi giorni saranno previsti anche posti di blocco stradale per accertare che chi si muove lo faccia solo per motivi di necessità, lavoro o salute.

Gli accertamenti nei periodi di zona arancione o gialla riguarderanno in particolare il numero delle persone in auto (è consentito viaggiare solo in due per mezzo, con mascherina se non congiunti) e gli assembramenti. Secondo le circolari emesse dalle questure, osservati speciali saranno anche i monumenti, i palazzi istituzionali, le ambasciate e gli obiettivi sensibili. Il malcontento crescente tra la gente, infatti, potrebbe indurre estremisti, anarchici, esponenti dei centri sociali o semplici criminali a compiere attentati o atti vandalici.

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Virginia Raggi assolta: «Ora penso a Roma. Volevano farmi fuori, fermato l’inciucio con il Pd»

domenica, Dicembre 20th, 2020

di Lorenzo De Cicco

Sindaca Virginia Raggi, prima della sentenza ha detto: andrei avanti anche da condannata. Ma quanto pesa davvero questa assoluzione per la sua corsa a un mandato bis, ora che il totem grillino dell’onestà è salvo? 
«L’assoluzione toglie un pretesto per “farmi fuori” a chi magari già immaginava un mega inciucio per la corsa al Campidoglio. Vede, la differenza è che a me della poltrona non importa nulla. A me interessa soltanto portare avanti un lavoro, difficile, che ho avviato quattro anni fa».

Appena uscita dal Tribunale ha sfidato governo e Parlamento a mettere al centro Roma. Cosa si aspetta in concreto? 
«Mi aspetto che tutte le forze politiche abbiamo rispetto per la Capitale. E che al di là degli schieramenti politici votino lo stanziamento di fondi per Roma. In primis il lavoro: questa città ha sofferto più di altre la crisi legata al Covid, perché ha perso flussi turistici importanti».

E come si risolleva?
«I commercianti vanno ristorati: il governo tagli le tasse per chi quest’anno non ha potuto fatturare. Mi riferisco a Imu e tassa sui rifiuti. Noi siamo intervenuti sulle tasse comunali ed abbiamo lanciato un fondo di 3 milioni per il microcredito per concedere prestiti a piccoli imprenditori che non hanno sostegno dalle banche. Roma storicamente è indietro sullo sviluppo delle infrastrutture: abbiamo presentato richieste per finanziare il potenziamento di metro e tram. Cose concrete. Abbiamo chiesto che si vari un piano straordinario per l’emergenza casa. Quali obiezioni reali possono esserci?».

Eppure nella bozza italiana del Recovery Fund non c’è traccia del «progetto importante per Roma» promesso da Conte. Cosa dice al premier?
«Che le chiacchiere stanno a zero. Che i romani sono stanchi di promesse. I progetti sono sul suo tavolo: ha nostre richieste per 25 miliardi. Ovviamente sappiamo che non tutto è finanziabile ma gli abbiamo anche indicato le priorità. Non ha più scuse».
Perché il ddl sui poteri per Roma, peraltro molto light, firmato dal M5S è fermo da un anno?

Chi lo rallenta? 
«Il fatto è che tutti, da destra a sinistra, si riempiono la bocca dicendo che vogliono varare i poteri per Roma, poi arrivati al dunque non fanno nulla. Roma è da sempre terreno di scontro politico. Basta interessi di partito, si metta al centro la città. Io l’ho fatto. Da sindaco chiedo che approvino i disegni di legge per lo snellimento delle procedure amministrative per Roma: l’ anno scorso abbiamo inviato le bozze a tutti i capigruppo in Parlamento e soprattutto all’esecutivo. Uso il plurale perché quelle modifiche le hanno chieste tutti i gruppi del Consiglio comunale. Se non le approvano non fanno un dispetto a me, ma alla Capitale».

È stato detto che qualcuno nel M5S tifava per la sua condanna, per fare l’accordo con il Pd ai suoi danni. Ha mai avuto questa sensazione? 
«Più che una sensazione. Si vede che hanno fatto male i conti. Ma questa è la “politica di palazzo” dalla quale mi sono sempre tenuta distante, ai cittadini non interessa. Forse per questo sono stata attaccata. Io sono più concreta. A me interessa sapere cosa fanno per la mia città».

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Gli italiani non conoscono il decreto Natale. Il 40% pensa di forzare i divieti sul cenone

domenica, Dicembre 20th, 2020

di ANTONIO NOTO*

Conosci i provvedimenti del nuovo dl Natale? I giudizi della gente

Prima di entrare nel merito dei provvedimenti che dovremo rispettare tra Natale e l’Epifania, il dato che salta maggiormente agli occhi è che a circa 24 ore dalla conferenza stampa in cui il presidente del Consiglio Conte ha illustrato i divieti che caratterizzeranno la fine 2020 e l’inizio del nuovo anno, il 72% ha dichiarato che non ha ancora compreso che cosa può o non può fare, e quindi quali sono i comportamenti da seguire. Inoltre il 64% non è neanche più consapevole di quali siano le differenze tra zone rosse, arancione e gialle e quali sono, quindi, le prescrizioni da rispettare previste in seguito al colore assegnato alla regione in cui si risiede.

Decreto Natale 2020 in Pdf: il testo in Gazzetta Ufficiale

Questo per dire che ancora una volta si registra una profonda divergenza tra ciò che il Governo vuol comunicare con ciò che arriva ai cittadini. Le cause possono essere varie, ma su tutte prevale una sorta di strategia caotica che prevede di fornire indiscrezioni ai media prima che i provvedimenti siano approvati quando invece poi le prescrizioni riportate nel decreto diventano in parte diverse.È interessante notare questo dato perché in generale non si coglie una contrarietà elevata ai provvedimenti in questione, ma il tallone di Achille sembra essere proprio il modo in cui si comunica con i cittadini, una strategia che al momento sta generando molte incomprensioni. Ecco dunque che il 55% della popolazione, alla domanda in cui si chiedeva se rispetteranno o meno i divieti imposti, ha risposto di non conoscere con precisione che cosa prevede la nuova legge.

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E Conte disse: io speriamo che me la cavo

domenica, Dicembre 20th, 2020

di MICHELE BRAMBILLA

La chiusura di Natale è un pasticcio, abbiamo titolato ieri, e questo è un giornale che era sempre stato più che comprensivo con il governo. Abbiamo scritto più volte che il Covid è una brutta bestia arrivata all’improvviso, che tutto il mondo si è trovato in difficoltà e che nella prima fase tanti Paesi celebrati come modelli di efficienza si sono comportati peggio di noi. Ma oggi purtroppo abbiamo l’impressione che il motto di chi ci governa sia io speriamo che me la cavo.

Quello che è successo negli ultimi tre mesi ha dell’incredibile. A ottobre Conte ci aveva chiesto un novembre di sacrifici per salvare il Natale. A inizio dicembre ha annunciato che evviva, per le feste non ci sarebbero più state regioni rosse, tutta Italia sarebbe stata in “giallo-scuro”. Fino alla scorsa settimana era certo che i ristoranti sarebbero rimasti aperti. Poi il dietrofront. La situazione non è migliorata come si sperava e quindi ci si è dovuti correggere? E passi. Ma l’indecisione e la confusione degli ultimi giorni è imbarazzante. Per approdare, per giunta, a norme incomprensibili.

L’altro ieri il decreto prevedeva che nei giorni arancioni non ci si potesse spostare fra comuni mentre in tutti quelli rossi (che dovrebbero essere i più restrittivi) ci si può spostare all’interno della regione se si va verso “un’abitazione privata” (e quindi da chiunque), ma solo dalle 5 alle 22 (e chi si muove di notte?) e non più di una volta al giorno (e chi controlla?). Un delirio al quale il governo ha dovuto cercare di porre rimedio ieri con qualche precisazione. Ma riuscendo perfino a sbagliare la data del decreto sulla Gazzetta Ufficiale: 19 dicembre 2021.

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Iva al 10% per i take away. Maxi sgravi agli autonomi

domenica, Dicembre 20th, 2020

di ANTONIO TROISE

Un anno ‘bianco’, senza contributi, per gli autonomi e le partite Iva. Salta la prima rata dell’Imu 2021 per ristoranti, alberghi e operatori turistici. Stangata sulle sigarette elettroniche, bonus per le auto green. Aiuti per le mamme lavoratrici e congedi parentali più lunghi per i papà. Nuove norme per accelerare la ricostruzione nelle aree colpite dal sisma del 2016. E, poi, la solita raffica di micro-misure a colpi di emendamenti, dai canili per i cani randagi fino al bonus per sostituire i rubinetti ‘spreconi’, dai vini di qualità alle bande jazz e al ’bonus occhiali’ per i meno abbienti. In Commissione bilancio si è votato fino a tarda notte per rispettare i tempi e concludere entro oggi l’esame della manovra. L’ultimo step prima dell’approdo in aula per il voto finale. E non mancano le novità dell’ultima ora nei quattro faldoni depositati ieri da maggioranza e opposizione.

Autonomi. Possono tirare un respiro di sollievo. Passa in Commissione l’esonero dei contributi per l’intero 2021. Interesserà tutti coloro che hanno avuto quest’anno un calo del fatturato di almeno due terzi rispetto allo stesso periodo del 2019. Stanziamento di un miliardo. Cantano vittoria i leghisti, che si intestano la correzione. spunta anche una sorta di ‘cig’ per lavoratori indipendenti e partita Iva. Potrà essere al massimo di 800 euro al mese e per ottenerlo bisognerà aver subito una riduzione del reddito di almeno il 50% rispetto alla media dei tre anni precedenti alla richiesta. Il costo è di 124 milioni.

Fisco. Niente Imu, nel 2021, per discoteche, fiere, stabilimenti balneari, agriturismi, villaggi turistici, rifugi di montagna, affittacamere per brevi soggiorni, case e appartamenti per vacanze, bed and breakfast, residence e campeggi. Stop di due mesi ai versamenti di ritenute, Iva, tasse e contributi per federazioni, enti e società sportive professionistiche e dilettantistiche. I versamenti dovuti di gennaio e febbraio andranno saldati entro il 30 maggio o in 24 rate mensili a partire da quella data. Stangata, invece, sulle sigarette elettroniche: le accise passano al 25 per poi salire in tre anni fino al 40%. Iva al 10% (era il 22%) per il take away o i cibi presi d’asporto.

Famiglie. Arrivano 50 milioni per aiutare le donne a conciliare i tempi dedicati al lavoro e quelli alla famiglia dopo il parto. Nel pacchetto di emendamenti anche un bonus di 500 euro per le mamme sole con figli disabili. Solo due milioni e dal 2022, invece, per la parità salariale e le opportunità di genere. Fra le misure in pista anche l’aumento delle detrazioni per spese veterinarie fino a 500 euro all’anno.

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