Archive for Gennaio 10th, 2021

Nuovo Dpcm gennaio, così si entra subito in zona rossa: 5 regioni a rischio. Con Rt a 0,50 la fascia bianca

domenica, Gennaio 10th, 2021

di Fiorenza Sarzanini

Divieti e restrizioni prorogati, criteri più rigorosi per entrare in zona rossa, ma anche una zona bianca dove ci sarà libertà di spostamento e tutte le attività saranno aperte. A pochi giorni dalla messa a punto del nuovo Dpcm il governo si compatta sulla necessità di «aprire una prospettiva per cittadini». La soglia di ingresso di quella che potrebbe diventare «un’isola felice» sarà decisa nelle prossime ore consultando scienziati e governatori, ma appare scontato che non potrà essere oltre un Rt pari a 0,50. Anche perché si è già deciso — d’accordo con le Regioni — di inserire un nuovo indicatore per la valutazione dei contagi per evitare che nelle aree di massimo rischio si rimanga in una fascia bassa: con 250 contagi a settimana su 100.000 abitanti si va automaticamente in zona rossa. E dunque si cerca di premiare le aree più virtuose e di proteggere quelle che non sono ancora sotto controllo per l’alto numero di contagi causato soprattutto da assembramenti e feste abusive che continuano ad essere organizzate. E per far ripartire l’attività sportiva. Mantenendo il coprifuoco dalle 22 alle 5.

Lo stato di emergenza

Il ministro degli Affari regionali Francesco Boccia ha convocato per domani mattina i governatori proprio per affrontare e condividere ogni punto da inserire nel provvedimento. E a loro dovrebbe comunicare anche la decisione, peraltro scontata, di prorogare lo stato di emergenza almeno fino al 30 giugno. Un regime che consente l’emissione dei Dpcm e delle ordinanze del ministro della Salute e una serie di provvedimenti attribuiti proprio alle Regioni per procedere d’urgenza, ma anche di far proseguire lo smart working dei dipendenti pubblici.

La fascia rossa

L’altro argomento prioritario è quello dell’ingresso automatico in fascia rossa. Sono stati gli scienziati dell’Istituto superiore di Sanità a formulare la proposta già condivisa dal Cts. Obiettivo è evitare che nelle Regioni ad alto contagio da Covid 19 si rimanga in una fascia bassa di rischio. Esattamente come è successo in questa settimana in Veneto che nonostante l’altissimo numero di nuovi positivi poteva rimanere in fascia gialla secondo l’incrocio dei dati che tengono conto della tenuta delle strutture sanitarie. Ma ha chiesto di entrare in arancione per avere misure più restrittive. E dunque secondo le nuove regole se in una settimana ci saranno più di 250 contagi ogni 100.000 abitanti si andrà automaticamente in zona rossa. La novità sarà introdotta già nel prossimo Dpcm.

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Toto ministri, Boschi alla Difesa e Guerini all’Interno

domenica, Gennaio 10th, 2021

di Alessandro Trocino

Toto ministri, Boschi alla Difesa e Guerini all'Interno

ROMA — Se prendessimo per buone le dichiarazioni dei partiti, una quadra sarebbe impossibile. Ma la politica è «l’arte del possibile, la scienza del relativo», per dirla con Bismark. Quindi bisogna prendere con la giusta elasticità le dichiarazioni di Italia viva — «Non vogliamo poltrone» — e quelle dei 5 Stelle che ieri giuravano: «I nostri ministri non sono sacrificabili». Qualcuno si dovrà immolare alla causa della legislatura.

Lo spacchettamento delle Infrastrutture

Lo scenario minimale che potrebbe verificarsi è quello di piccoli ritocchi chirurgici, che non richiedono passaggi al Quirinale, né interventi legislativi. Iv otterrebbe la Difesa con Maria Elena Boschi, con lo slittamento del pd Lorenzo Guerini all’Interno e il sacrificio della «tecnica» Luciana Lamorgese. Il premier si libererebbe anche della delega ai Servizi, come da richiesta di Iv ma anche di Pd, nominando sottosegretario un uomo di fiducia (si parla del segretario di Palazzo Chigi Roberto Chieppa o del capo di Gabinetto Alessandro Goracci). A facilitargli le cose sarebbe l’uscita di Ivan Scalfarotto, in corsa per un incarico dirigenziale all’Ocse.
Diverso sarebbe se si decidesse per un rimpasto più consistente, con relativo aumento dei ministri e sottosegretari. Per superare il tetto dei 65 imposto dalla Bassanini, servirebbe un decreto legge. In questa logica si parla dello spacchettamento di Trasporti e Infrastrutture. Queste ultime potrebbero finire a un altro renziano, Ettore Rosato.

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