Roma, 13 gennaio 2021 – Si limano ancora i dettagli del nuovo Dpcm,con altre regole per contrastare la risalita dei contagi dei Coronavirus e un’ulteriore stretta sui parametri che determinano la collocazione delle regioni nelle tre fasce (gialla, arancione e rossa). Si va verso misure anti-movida, tra cui la proroga al divieto di spostamento anche tra regioni gialle, accompagnata dalla possibilità di istituire zone bianche senza limitazioni.
Ma quando scatterà tutto questo? Il prossimo Dpcm, che sostituirà quello del 3 dicembre, in scadenza il 15 gennaio, sarà varato dal governo entro venerdì e accompagnerà l’Italia per, si dice, almeno 30/40 giorni. Nel bel mezzo di quella che potrebbe divenire una crisi di governo, oggi il ministro della Salute, Roberto Speranza,
riferirà alle 9.30 alle Camere e poi alle 15 Senato sulla situazione
legata all’epidemia di Covid. Successivamente il voto della risoluzione
di maggioranza.
Sempre in giornata dotrebbe esserci un nuovo Consiglio dei ministri, attorno alle 19, per mettere un punto un decreto, sulla zona bianca e sulla proroga dello stato di emergenza, a cui si aggiunge un Dpcm
con la stretta sulla movida, ovvero lo stop all’asporto per i bar dopo
le 18, riferiscono autorevoli fonti di governo. Per eventuali limature
decisive, il ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia, avrebbe convocato per giovedì mattina la riunione con le Regioni, l’Anci e l’Upi. Per l’ok definitivo al Dpcm, quindi, si dovrà aspettare probabilmente proprio giovedì. A meno di 48 ore le questioni aperte restano ancora molte.
Stato d’emergenza
Il Cts ha chiesto di prorogare lo stato d’emergenza fino al 31 luglio. Secondo
gli esperti, ci sono quattro elementi che consigliano il prolungamento
di altri sei mesi, in modo da poter gestire la situazione con strumenti
emergenziali: l’impatto ancora alto del virus sull’occupazione dei posti
letto ospedalieri, la campagna vaccinale, la preoccupante situazione
internazionale e la possibile sovrapposizione dell’influenza stagionale
con il Covid. Per ora, nonostante le raccomandazioni del Cts, l’ipotesi
più accreditata resta la proroga fino a fine aprile.
Bar e weekend arancioni
In attesa della proroga dello stato d’emergenza, restano sul tavolo diverse misure, come l’ipotesi dei fine settimana “arancioni” in tutta Italia. Fra i provvedimenti che potrebbero entrare nel nuovo Dpcm, anche lo stop all’asporto per i bar dopo le 18 non vede Stefano Bonaccini,
presidente della Regione e della Conferenza delle Regioni, “rischia di
colpire un settore già particolarmente colpito e non dà grande
soddisfazione” in termini di contenimento dei contagi. Per il
governatore il tema vero, in un’ottica di evitare gli assembramenti,
è quello dei “controlli affinchè le persone rispettino le norme”.