Archive for Gennaio, 2021

Covid, il team dell’Oms in Cina giovedì per scoprire le origini del virus

lunedì, Gennaio 11th, 2021

Shanghai, 11 gennaio 2021 – Si sblocca la questione della visita degli esperti dell’Oms in Cina per scoprire l’origine del Covid-19 che si è diffuso in tutto il mondo. L’equipe dell’Organizzazione mondiale di sanità – comporta da 10 esperti – arriverà in Cina giovedì 14 gennaio. La notizia, a lungo attesa, arriva dalla Commissiona nazionale sanitaria del gigante asiaco, tramite uno scarno comunicato, in cui ha aggiunto che i ricercatori internazionali “coopereranno” con gli scienziati locali nell’inchiesta. La commissione non ha chiarito in quali luoghi potranno andare gli esperti

La visita è ultra sensibile per Pechino, ansiosa di evitare ogni responsabilità per l’epidemia che ha ucciso più di 1,9 milioni di persone nel mondo e ha infettato più di 90 milioni di persone.

I ritardi della missione Oms

La missione, a lungo pianificata, era attesa già a metà della scorsa settimana, ma da Pechino a sorpresa non arrivò il via libera, malgrado alcuni esperti fossero in viaggio o addirittura già arrivati in Cina, al punto che il direttore dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, lanciò una rarissima critica, dicendosi “molto deluso” per l’evoluzione degli eventi. 
Il ministero degli Esteri, in risposta, disse che i ritardi dell’operazione non erano “solo una questione di visti“. I colloqui, affermò la portavoce Hua Chunying, stavano continuando “sulla data specifica e sull’organizzazione specifica della visita del gruppo di esperti”. 

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Governo, Vincenzo Spadafora: «Avanti con questo premier, ma se si vota, noi e Pd uniti»

lunedì, Gennaio 11th, 2021

di Emilio Pucci

Ministro Vincenzo Spadafora, lei è responsabile dello Sport ma è stato anche uno degli artefici della nascita di questo governo e del dialogo col Pd. Siamo alle battute finali?
«Non siamo alle battute finali del governo, tanto meno del dialogo col Pd o con Leu, e se parliamo nel merito dei temi non vedo perché il confronto non dovrebbe continuare anche con Iv»

Come giudica l’azione di questo esecutivo? Anche lei ritiene che è immobile e impantanato?
«Il governo si è trovato a rispondere a un’emergenza inimmaginabile, sia sanitaria che economica. Ci siamo riusciti grazie a un lavoro di squadra che va difeso e proseguito. I numeri della campagna vaccinale dimostrano che la risposta è stata rapida ed efficace, ma c’è ancora molto da fare per la ripresa».


Qual è la posizione del M5S? Con Conte fino alla morte o ritiene che sia possibile un altro esecutivo. Magari istituzionale?
«La nostra posizione è quella di rispondere alle emergenze del Paese come abbiamo fatto finora, col presidente Conte e questa squadra, cercando di risolvere i problemi dei cittadini e insieme con l’ambizione di cambiare volto all’Italia grazie al Piano Next Generation Eu». 

Conte e Renzi, la sfida continua: ma il Pd sfila dal ring l’arma del voto


Conte ter o rafforzamento del governo come ha indicato il presidente del Consiglio?
«Il governo si rafforza smettendo di discutere e concentrandoci tutti, governo e forze politiche, sui temi, sui ristori, sulla ripresa, sulla diminuzione dei contagi e la riapertura delle attività, a partire da scuole, cultura e sport».


Ritiene giusto cambiare questo esecutivo?
«Lo trovo irresponsabile, perché costringerebbe a uno stop mentre le persone sono preoccupate per il lavoro, l’economia, le scuole, il ritorno alla vita sociale. Dobbiamo cambiare solo i toni: nel merito le soluzioni si trovano, molte sono già state trovate».

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Governo, il Conte ter sblocca la crisi Intesa vicina: dentro Boschi e Orlando

lunedì, Gennaio 11th, 2021

di Marco Conti

Eppur qualcosa si muove. Tra mille prudenze, la trattativa tra i partiti viaggia sotto l’occhio vigile del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il cui unico scopo è evitare che il Paese si trovi alle prese con una crisi di governo al buio, nel pieno riesplodere della pandemia. Il primo passaggio sarà l’accordo sul Next Generation Eu, il cui via libera dovrebbe avvenire domani, o più probabilmente mercoledì, in un apposito Consiglio dei ministri. 

Colle e Pd, pressing su Conte per evitare la sfida dell’Aula. Il premier tentanto dalla conta


LO SFONDO
Italia Viva attende con impazienza il testo e ieri pomeriggio la ministra Teresa Bellanova, nel corso della riunione dei capidelegazione per discutere del nuovo Dpcm, ha di nuovo sollecitato Giuseppe Conte. Il testo completo – oltre cento pagine – dovrebbe arrivare ai partiti nella giornata di oggi e Italia Viva ha già fatto sapere che è pronta al via libera, come anche al voto sullo scostamento di bilancio, senza subordinare le due questioni alla verifica, dove resta sullo sfondo il possibile ritiro della delegazione Iv al governo. 

Governo, crisi pilotata: no di Conte. E Renzi: allora lasciamo. Lo stallo allarma il Quirinale


Tutto però viaggia in parallelo: Recovery, patto di legislatura e nuovo governo. Il Conte 2 viene ormai considerato archiviato non solo da Matteo Renzi, che continua a tenere alta la guardia. Licenziato il Recovery, anche Conte ha promesso un nuovo accordo di programma e un «rafforzamento» della squadra di governo che significa non un semplice “rimpasto”, ma un cambio che passerà anche per una crisi di governo, con tanto di dimissioni “controllate” del premier. Al Quirinale si cercano i precedenti, che non mancano, per permettere a Conte di dimettersi lasciando nelle mani del Capo dello Stato per qualche tempo la possibilità di accettarle o di rinviare il governo alle Camere. “Dimissioni congelate” – come avvenne nel secondo gabinetto Goria che rinacque nel novembre dell’87, dopo l’uscita e il successivo rientro del Pli – in attesa che Conte, dopo il passaggio al Colle, verifichi con la maggioranza la possibilità di un nuovo governo con un nuovo programma in modo da poter ricevere, dopo l’accettazione delle dimissioni, un nuovo incarico che lo porterà di nuovo in Parlamento per il voto di fiducia. 

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Milano, ragazza di 14 anni si fa tagliare le labbra per somigliare a Joker: denunciato il fidanzatino: «Era una prova di dolore»

lunedì, Gennaio 11th, 2021

Volevano capire quanto riuscissero a sopportare il dolore. Così si sono tagliati le labbra per riprodurre un ghigno simile a quello di Joker. Ma per le ferite riportate sono finiti in ospedale. La ragazzina di 14 anni è stata sfregiata dal suo fidanzato di 17 anni con dei profondi tagli che dalle labbra si allungano verso il viso, ed è stata ricoverata all’ospedale di Cernusco sul Naviglio, nel Milanese. Anche il ragazzo avrebbe provato ad infliggersi gli stessi tagli senza riuscirci.

«Abbiamo fatto questa prova per verificare la soglia del dolore». È quanto avrebbe detto il
ragazzo di 17 anni. Stando a quanto riferito nelle indagini dei carabinieri di Cassano d’Adda e della Procura per i minorenni, lei poi avrebbe cercato di infliggere gli stessi tagli a lui, ma
per il dolore si sarebbe fatta accompagnare al pronto soccorso. I tagli sono simili al ghigno di Joker, ma si ipotizza allo stato una «prova di dolore», come detto dal ragazzo.

Choc in rete per un tredicenne: «Morire è bello», la chat che porta al suicidio, inchiesta a Roma

All’inizio ai medici i due avrebbero detto di essere stati aggrediti in strada, ma la versione non è parsa credibile e il ragazzo è stato denunciato alla Procura dei minorenni per «deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso», ossia il nuovo reato di sfregio introdotto dalla recente legge sul ‘codice rossò. Inquirenti e investigatori stanno cercando di capire le ragioni di quelle ferite che il ragazzo avrebbe inferto alla ragazza per poi ferirsi a sua volta. E tra le ipotesi, appunto, ci sarebbe quella di un folle gioco per emulare il sorriso di Joker. 

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Le mascherine funzionano anche contro le sindromi influenzali: sono 4 volte meno rispetto al 2019/2020

lunedì, Gennaio 11th, 2021

di Silvia Turin

Le mascherine funzionano anche contro le sindromi influenzali: sono 4 volte meno rispetto al 2019/2020

L’influenza quest’anno è praticamente azzerata e le sindromi simil-influenzali sono quattro volte meno rispetto al 2019/2020. Il loro livello è sempre sotto la soglia base, secondo il rapporto della rete InfluNet datato 7 gennaio 2021.

Influenza casi azzerati

Nella settimana 53° del 2020, in Italia sono stati analizzati 100 campioni clinici ricevuti dai diversi laboratori afferenti alla rete InfluNet e, su un totale di 1.258 campioni analizzati dall’inizio della sorveglianza, e nessuno è risultato positivo al virus influenzale. Nell’ambito dei suddetti campioni analizzati, 9 sono risultati positivi al SARS-CoV-2 (170 dall’inizio della sorveglianza). Il dato potrebbe essere sottostimato (ma non in maniera radicale) per un motivo: causa emergenza Covid-19, le P.A di Bolzano, di Trento e Sardegna, Campania e Calabria non hanno ancora attivato la sorveglianza. E, come sottolinea il rapporto, l’incidenza osservata in alcune Regioni è fortemente influenzata dal ristretto numero di medici e pediatri che hanno inviato, al momento, i rapporti. Il dato è comunque impressionante, perché dall’inizio della stagione, nessun virus influenzale è stato finora segnalato in Italia, come si vede nella tabella sotto.

(InfluNet-ISS)
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Nuovo Dpcm del 16 gennaio: in zona gialla regole più severe, weekend sempre in arancione, arriva la fascia bianca

lunedì, Gennaio 11th, 2021

di Monica Guerzoni e Fiorenza Sarzanini

Basta con gli aperitivi, le feste improvvisate in strada, gli assembramenti di decine di persone col bicchiere in mano davanti ai locali. Dopo i casi di Milano, Roma, Lucca, Catania e altre città, il governo lavora a una regola severa per stoppare quel che resta della movida. Non solo i bar continueranno a chiudere alle 18, ma dopo le sei di sera sarà vietata la vendita da asporto.


La stretta, non ancora ufficiale, conferma come nella riunione dei capi delegazione con il premier Conte sia prevalsa la «linea dura» del ministro della Salute, preoccupato per gli oltre 18 mila contagi e il tasso di positività al 13,3. E dunque stop allo spostamento tra regioni (anche gialle), coprifuoco dalle 22 alle 5 e raccomandazione di non ospitare più di due persone non conviventi. Oggi Roberto Speranza e il responsabile degli Affari regionali Francesco Boccia incontreranno i presidenti delle Regioni, che devono dare il via libera.

Le nuove misure di contenimento del Covid-19 entreranno in vigore il 16 gennaio
e dureranno un mese, o al massimo 45 giorni. Palazzo Chigi potrebbe scrivere un Dpcm, oppure soltanto un decreto legge con il quale prorogare le misure del Dpcm precedente e anche lo stato di emergenza: l’idea è procedere «di trimestre in trimestre», per cui la data di scadenza dovrebbe essere fissata al 30 aprile. Se tutto va bene il decreto legge sarà approvato mercoledì 13 gennaio, dopo che Speranza avrà presentato le nuove misure in Parlamento e dopo che Conte avrà riunito il Consiglio dei ministri.

Fascia bianca

Il Dpcm confermerà il sistema delle fasce di rischio, che fanno scattare le misure delle zone gialle, arancioni e rosse. Ai tre colori se ne aggiungerà un quarto. La fascia bianca è stata pensata per indicare una «prospettiva di uscita dalla pandemia». L’Istituto superiore di sanità sta studiando i parametri per far scattare il ritorno alla vita quasi normale: Rt sotto 1 e livello molto basso di rischio. Cinema, teatri, sale da concerto, palestre e piscine potranno riaprire e gli spostamenti saranno liberi. Per ora purtroppo nessuna regione è a rischio così basso.

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Covid, Lombardia arancione scuro: contagi sotto il limite e aumentano i ricoveri nelle terapie intensive

lunedì, Gennaio 11th, 2021

di Stefano Landi

Tutte le pagelle vivono di più voti. Quella della Lombardia, che gira sui tavoli della cabina monitoraggio, ha il colore arancione scuro. In bilico, come ha ricordato ieri, con toni più prudenti che mai, il governatore Attilio Fontana, sulla zona più restrittiva. Tanti i segnali d’allarme da leggere dietro il trend delle curve, ma impossibile ancora unire i puntini per capire con certezza gli scenari del futuro prossimo.

Il governo è al lavoro sul nuovo dpcm, che stabilirà le fasce in vigore da sabato in poi. Oggi è atteso il primo confronto con le Regioni. Tra i criteri che peseranno di più verrà valorizzato quello dell’incidenza dei casi registrati in ciascuna Regione nell’ultima settimana, tarato su 100 mila abitanti. Una proposta partita dall’Istituto Superiore di Sanità, subito condivisa dal Cts. Un ritocco reso necessario dopo che nelle ultime settimane, il peso eccessivo dato all’Rt e ad altri indicatori troppo riferiti ai giorni passati, facevano perdere un po’ il contatto con l’andamento in tempo reale. Un esempio è quello del Veneto, rimasto per lungo tempo in zona gialla nonostante l’importante crescita di contagi giornalieri. Da questo punto di vista, la Lombardia naviga in acque (discretamente) lontane dal cut-off fissato a quota 250. Negli ultimi sette giorni, intervallo usato per rendere più attuale il dato, in Lombardia ci sono stati 141 casi ogni 100 mila abitanti. La provincia con la maggior concentrazione di casi è Mantova, 271. Seguono Sondrio con 223, Como 219 e Brescia 200. Sono «solo» 109 a Milano e 95 a Monza, zone dove probabilmente la seconda ondata ha picchiato più duramente tra ottobre e novembre. La provincia con meno casi per incidenza è Bergamo, 43 e qui potrebbe contare il grande dazio pagato nella prima ondata.

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Berlusconi: “Avvilente vedere giochi di palazzo mentre il Paese è bloccato” | “Ora sono io a dire: fate presto”

lunedì, Gennaio 11th, 2021

“Questa volta sono io a dire: fate presto”. Silvio Berlusconi interviene sulla crisi di governo chiedendo una soluzione in tempi rapidi. “Trovo francamente avvilente che, mentre la pandemia miete vittime, l’economia è in ginocchio, il Paese bloccato, bisogna predisporre un piano credibile per l’utilizzo del Recovery Fund, la politica italiana sia concentrata su manovre parlamentari, tattiche di palazzo, discussioni nei partiti della maggioranza”.

“Valori della sinistra sono incompatibili con i nostri” “Non sono così convinto che questo governo cada, ma se cadrà la cosa più probabile mi sembra un altro esecutivo nell’ambito della stessa maggioranza”, spiega il leader di Forza Italia in un’intervista a Il Giornale. “Ovviamente non ne sono contento, la sinistra è portatrice di valori e programmi incompatibili con i nostri”, ma “noi abbiamo offerto la nostra collaborazione senza condizioni e senza voler essere in alcun modo coinvolti nell’attività di governo”.

Berlusconi: “Pronti a dare il nostro contributo, discutiamo di vaccini e Recovery”

Recovery Fund, Berlusconi: “La strada del governo è dispersiva e orientata al consenso”

“Meloni e Salvini politici di razza, ma noi siamo il futuro” Per Berlusconi “la via d’uscita più lineare sarebbe naturalmente quella di ridare la parola agli italiani. Temo che l’emergenza Covid la renda problematica. Per andare al voto sarebbe necessario trovare un accordo fra i partiti”. Temere le urne? “Sul risultato di Forza Italia sono tranquillo. Nei collegi il centrodestra è vincente quasi ovunque e Forza Italia è in crescita continua. Il nostro obbiettivo è tornare ad essere il partito-guida del centrodestra. Meloni e Salvini – prosegue – sono due politici di razza”, ma “noi siamo il futuro, non solo un glorioso passato come qualcuno prova ad insinuare”. Leggi Anche

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«Sono alghe?», bagnante avvista pesce pietra perfettamente mimetizzato: il più velenoso al mondo

domenica, Gennaio 10th, 2021
Nelle acque di Bribie Island nel Queensland, in Australia. Una puntura può causare una paralisi muscolare – Ansa /CorriereTv
Una bagnante, Bianca Kristin, ha avvistato e ripreso un pesce pietra perfettamente mimetizzato nelle acque di Bribie Island nel Queensland, in Australia. Secondo il Museum of Tropical Queensland, i pesci pietra sono i più velenosi del mondo.
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“Conte ha finito il percorso…”. Una nuova bomba sul governo

domenica, Gennaio 10th, 2021

Luca Sablone

Il governo ha ormai i giorni contati. A stretto giro l’esperienza giallorossa potrebbe definitivamente concludersi e lasciare spazio a chi sa quale alternativa ipotizzata in queste settimane.

Da Italia Viva continuano a ripetere: il premier non ci ha ascoltato, non sappiamo ancora quali sono effettivamente le modifiche apportate al piano sul Recovery Fund e se continuerà con questo atteggiamento allora stacchiamo subito la spina. Questa in sintesi la posizione ormai nota dei renziani, che attendo di sapere da Giuseppe Conte se e come ha modificato il documento finale relativo alla gestione dei fondi europei. Speravano di consultare il testo nella riunione a Palazzo Chigi, che però è stata connotata da altissima tensione e si è trasformata così in una rissa totale. E adesso gli strascichi sono sotto gli occhi di tutti.

“Dov’è il piano del governo sul Recovery Fund? Siamo in ritardo, perché Conte rinvia ancora? Cosa aspettiamo a prendere i miliardi del Mes che servono alla nostra sanità?”, si chiede Luciano Nobili. Il deputato di Italia Viva, intervenuto ai microfoni del Tg2, ha lanciato l’ennesimo avvertimento al presidente del Consiglio: “Cosa aspettiamo a sbloccare i cantieri per le infrastrutture che servono al Paese? Italia Viva aspetta queste risposte. Il governo deve correre, altrimenti non serve al Paese”. Nel frattempo Matteo Renzi ha riunito i gruppi di Camera e Senato per tracciare una strada comune: la riunione dei parlamentari è andata avanti fino alle ore 3 di notte e diversi senatori hanno raccontato di essere stati contattati dagli ambienti di Palazzo Chigi e del Partiti democratico per sondare la loro “fedeltà” alla linea renziana. Effettivamente qualche dubbio c’è, ma riguarderebbe solamente un deputato. Comunque a Palazzo Madama non ci sarebbero tentennamenti di fronte alla possibilità che la delegazione di Iv lasci il governo.

Il governo è al capolinea

Da Italia Viva ritengono “legittima” la mossa fatta dagli uomini di Conte e dal Pd. Ma allo stesso tempo questo gesto testimonia come il premier “non abbia risposto a nessuna delle domande che gli abbiamo posto”. “Magari un soccorso potrebbe arrivare da Forza Italia. C’è chi sta parlando molto con Brunetta in queste ore…”, è il timore sollevato dal gruppo. Lo stesso Renzi non ha escluso colpi di scena dietro l’angolo, notando come il presidente del Consiglio sia piuttosto sereno in un momento così delicato e frenetico: “Mi sembra troppo sereno. Dovrebbe essere preoccupato, invece mi pare che non lo sia affatto. Non riesco a spiegarmi questa sua tranquillità. A questo punto della storia non si può escludere nulla”.

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