Archive for Gennaio, 2021

Coronavirus in Italia, il bollettino di oggi 4 gennaio: 10.800 nuovi casi e 348 morti

lunedì, Gennaio 4th, 2021

di Paola Caruso

Coronavirus in Italia, il bollettino di oggi 4 gennaio: 10.800 nuovi casi e 348 morti

In Italia, dall’inizio dell’epidemia di coronavirus, almeno 2.166.244 persone (compresi guariti e morti) hanno contratto il virus Sars-CoV-2: i nuovi casi sono 10.800*, +0,5% rispetto al giorno prima (ieri erano +14.245), mentre i decessi odierni sono 348, +0,5% (ieri erano +347), per un totale di 75.680 vittime da febbraio. Le persone guarite o dimesse sono 1.520.106 complessivamente: 16.202 quelle uscite oggi dall’incubo Covid, +1,1% (ieri erano +14.746). E gli attuali positivi — i soggetti che adesso hanno il virus — risultano essere in totale 570.458, pari a -5.756 rispetto a ieri, -1% (ieri erano -848). La flessione degli attuali positivi di oggi — con il segno meno davanti — dipende dal fatto che i guariti, sommati ai decessi, sono in numero maggiore rispetto ai nuovi casi.

I cittadini vaccinati sono oltre 118 mila, per la precisione 118.713 secondo i dati del 4 gennaio forniti alle ore 12.43, come indica il «Report vaccini anti Covid-19» in continuo aggiornamento sul sito del governo e consultabile qui.

I tamponi sono stati 77.993, ovvero 24.981 in meno rispetto a ieri quando erano stati 102.974. Mentre il tasso di positività è del 13,8% (l’approssimazione di 13,847%): vuol dire che su 100 tamponi eseguiti più di 13 sono risultati positivi; come ieri quando era del 13,8%. Qui la mappa del contagio in Italia.

Meno contagi in 24 ore rispetto a ieri. È il risultato generato da un minor numero di tamponi, come accade sempre il lunedì — l’effetto weekend —, visto che il lunedì si contano le analisi processate di domenica, in quantità inferiore rispetto a quelle infrasettimanali (e dei festivi). Un piccolo buon segnale è dato dal rapporto di casi su tamponi (il tasso di positività) che si stabilizza, attestandosi al 13,8% per il secondo giorno consecutivo: la cosa importante è che questa percentuale non si alza, come abbiamo visto comportarsi altre volte per l’effetto di meno test. «Stiamo mitigando la malattia, riducendo la velocità di contagio, ma non riusciamo a controllarla», dice Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università Statale di Milano. «La situazione è ancora critica e decisamente instabile», sottolinea il coordinatore del Comitato tecnico scientifico Agostino Miozzo.

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Gran Bretagna, nuovo record di casi (58.784). Johnson parla alla nazione: si va verso lockdown

lunedì, Gennaio 4th, 2021

Nuovo record giornaliero di contagi da Covid nel Regno Unito, dove i casi censiti nelle ultime 24 ore toccano oggi quota 58.784 su un numero di tamponi salito ieri a quasi 430.000. l primo ministro britannico Boris Johnson si rivolgerà stasera alla nazione dagli schermi della tv per formalizzare la già preannunciata nuova stretta anti-Covid (lockdown o semi-lockdown nazionale) di fronte all’ultima impennata di contagi nel Regno Unito, al ritmo di oltre 50.000 al giorno, alimentata anche dalle varianti del coronavirus individuate più di recente. Lo rende noto Downing Street precisando che il governo Tory ha anche deciso di riconvocare mercoledì il Parlamento prima della fine ufficiale della pausa natalizia per dibattere delle nuove misure e chiedere un voto di sostegno.

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Johnson: «Misure più severe»

Il governo Tory britannico si appresta a formalizzare un’ulteriore stretta nel Regno Unito sulle precauzioni anti-Covid di fronte all’impennata dei contagi alimentata dalle nuove varianti del virus. Lo ha confermato il premier Boris Johnson durante una visita al Chase Farm Hospital di Londra per celebrare l’avvio delle vaccinazioni Oxford/AstraZeneca dopo quella del prototipo Pfizer d’un mese fa sull’isola: primo Paese al mondo ad avviare le somministrazioni con due diversi vaccini.

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Napoli, in 6 pestano rider per rubare lo scooter. Arrestati, ci sono minori

lunedì, Gennaio 4th, 2021

di Luca Marconi e Felice Naddeo

In sei accerchiano e picchiano un rider di 50 anni per rubargli lo scooter, in via Calata Capodichino a Napoli, nella serata di domenica 3 gennaio poco dopo le 20.30. L’aggressione è documentata da un cittadino che, dal balcone di casa, ha ripreso l’intero raid criminale. La banda accerchia l’uomo e inizia il pestaggio. Poi viene speronato per farlo cadere e portargli via il mezzo. Lui resiste, ma la furia dei criminali alla fine ha la meglio. Uno dei componenti della banda disarciona la vittima trascinandolo per la borsa del delivery e porta via lo scooter, che in realtà è della figlia del rider ma è utilizzato dal padre per le consegne.

Il video del pestaggio diventa ben presto virale sui social, grazie anche al consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli che lo posta sulla sua pagina Facebook e poi lo consegna alle forze dell’ordine chiedendo un intervento immediato. E le indagini partono subito nella notte: in poche ore la polizia individua e arresta cinque dei sei componenti della gang. Tra di loro ci sono anche minorenni: proprio sotto casa di uno di loro viene trovato lo scooter rubato, che in mattinata viene riconsegnato dagli agenti al legittimo proprietario. L’esito dell’operazione della polizia è stato annunciato in diretta social dallo stesso Borrelli: «Li hanno presi, sono stati arrestati». Ed è stato il consigliere regionale ad accompagnare in mattinata il rider in Questura per recuperare lo scooter.

La solidarietà e i ringraziamenti
La vittima, Gianni Lanciano
La vittima, Gianni Lanciano

Il rider aggredito è Gianni Lanciano, 50 anni, da macellaio serviva catene di supermercati. Poi ha perso il lavoro con la crisi e per garantire sostegno alla famiglia ha iniziato a consegnare cibo a domicilio. «Ringrazio tutti per la solidarietà che mi è stata espressa – dice oggi – c’è tanta gente di buon cuore. Ma io vorrei solo un lavoro stabile, pagare le tasse come ho sempre fatto e vivere tranquillamente». Già ieri sera, sempre sui social, era partita una raccolta fondi con migliaia di persone che hanno donato dai 5 ai 10 euro. Nell’elenco compare anche Mohamed Fares, il giocatore della Lazio ha offerto 2.500 euro per contribuire a ricomprare lo scooter al rider. In poche ore, la raccolta fondi ha totalizzato undicimila euro. «Mi sono commosso, io ringrazio tutti coloro che mi sono vicini – ha detto Lanciano – io non vorrei approfittare della bontà dei cittadini napoletani».

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Lo spettro dei vaccini che agita il governo: “Copertura di massa quest’anno a rischio”

lunedì, Gennaio 4th, 2021

Enza Cusmai

La campagna vaccinale per operatori e Rsa parte a rilento e a macchia di leopardo. Tanto che il commissario Domenico Arcuri sprona le regioni e le esorta a vaccinare al più presto le categorie a rischio.

Ma chiede alle amministrazioni locali anche l’elenco dei siti dove si allestiranno i centri vaccinali in vista della fase due, cioè della vaccinazione di massa. Che dovrebbe partire a marzo ma che potrebbe slittare addirittura a giugno e chiudersi a fine anno senza aver raggiunto la famosa immunità di gregge tanto agognata. Le preoccupazioni legate a questo scenario poco rassicurante serpeggiano tra i tecnici del governo che si occupano del piano vaccinale. E sono proprio loro ad ammettere che conti non tornano perché su sei vaccini per cui la Ue ha stretto accordi di acquisto, solo due sono concretamente utilizzabili. E questo ha mandato a monte ogni più rosea previsione.

L’Italia, infatti, può contare attualmente solo su Pfizer e Moderna che possono garantire vaccini da consegnare entro dicembre 2021 solo a 30 milioni di italiani. Va da se che con il 50% di copertura nazionale non si garantisce l’immunità di gregge. Dunque, per non convivere con il Covid anche nel 2022, bisogna ottenere al più presto i rinforzi. Da Astrazeneca o da chiunque possa dare una mano al piano vaccinale. Altrimenti tutta l’organizzazione mastodontica che sarà messa in campo vincerà solo una battaglia e non la guerra. I numeri parlano chiaro: da Pfizer avremo in totale 40,2 milioni di dosi, di cui 13,8 entro marzo, 8,7 milioni nel secondo trimestre e 10,8 nel terzo trimestre dell’anno. Queste dosi copriranno circa 20 milioni di italiani. Poi c’è Moderna, che ha già stabilito il piano di distribuzione per il nostro paese che dovrebbe essere ufficializzato domani. Ma giorno più giorno meno, all’Italia arriveranno 21,2 milioni di dosi in tutto. La prima consegna arriverà verso il 20 gennaio ma è un lotto modesto, di un milione e 300 mila dosi. Bisognerà aspettare ad aprile per vedere altre 4,6milioni di dosi spalmate fino a giugno. In estate, cioè nel terzo trimestre, invece ne arriveranno circa 7milioni e 900 mila, mentre solo nel quarto trimestre, cioè da ottobre a dicembre, le dosi consegnate saranno 7milioni e 300 mila. In totale, fanno 61 milioni e 700 mila vaccini, necessari a immunizzare la metà degli italiani visto che per ogni individuo servirà la prima dose e il richiamo da somministrarsi dopo 21 giorni. In questo scenario, il sostegno del vaccino di Oxford, con 50 milioni di dosi previste, risolverebbero un problema che per ora resta irrisolto. C’è da sperare che Ema approvi al più presto la documentazione di Astrazeneca, che attualmente sta vendendo il suo vaccino a mezzo mondo. L’ Inghilterra farà da apripista nella distribuzione di massa e tra poche settimane si potrà capire se il vaccino funziona e con quale dosaggio. Ma è comunque una battaglia contro il tempo per sconfiggere il virus sempre più agguerrito che si può contrastare solo con gravi danni alle libertà individuali e all’economia.

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Zaia: «Scuole superiori chiuse fino al 31 gennaio in Veneto: oggi 1.686 casi e 50 morti»

lunedì, Gennaio 4th, 2021

Covid, il governatore del Veneto Luca Zaia annuncia che «le scuole superiori resteranno chiuse fino al 31 gennaio in Veneto». Rallenta, dunque, ma non si arresta la crescita dei positivi al Covid in Veneto, nelle ultime 24 ore toccando le 1.686 unità. Cresce anche il numero di morti con 50 decessi. Secondo il rapporto della Regione Veneto da inizio pandemia i positivi totali sono 266.946, mentre i morti 6.813. Il totale dei ricoverati è di 2.706 persone (+18) mentre nelle terapie intensive sono in cura 368 persone (+3). APPROFONDIMENTI

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Scuole superiori chiuse fino al 31 gennaio

In Veneto prosegue la chiusura delle scuole superiori fino al 31 genbnaio. Lo ha annunciato ai giornalisti il presidente regionale Luca Zaia, che ha firmato un’ordinanza in questo senso. «Non ci sembra prudente – ha aggiunto Zaia – in una situazione epidemiologica in Italia riaprire le scuole. Questo è ciò che dobbiamo fare per il bene della comunità oggi».

Vaccino, somministrato il 43,1% delle dosi in Veneto

Alle 12 di oggi in Veneto sono stati somministrati 16.748 vaccini, pari al 43,1% dei 38 mila in magazzino. Lo ha annunciato il presidente della Rwegione Luca Zaia. «Questo – ha commentato – sta a significare l’efficienza della nostra macchina. Facciamo vaccinazioni fino alle 22.00. Sperando che arrivino le 38 mila dosi settimanali, questa settimana ne somministriamo 70 mila», ha concluso.

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Cina, trovate tracce di coronavirus sugli imballaggi dei ricambi per automobili

lunedì, Gennaio 4th, 2021

Diversi campioni di imballaggi di ricambi per automobili sono risultati positivi al coronavirus in varie parti della Cina, dopo che una società impegnata nella vendita di ricambi auto ha segnalato un caso di Covid-19 confermato. Nella città di Jincheng, nella provincia dello Shanxi, nel nord della Cina, il centro locale per il controllo e la prevenzione delle malattie ha rilevato il virus sull’imballaggio dei pneumatici per auto, secondo quanto reso noto ieri dall’ufficio di prevenzione e controllo Covid-19 della città. APPROFONDIMENTI

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L’ufficio ha quindi attivato una risposta di emergenza. Il personale che è entrato in stretto contatto con la merce è stato messo in quarantena e tutti sono risultati negativi. Le merci correlate sono state sigillate.

Secondo le autorità locali, altri tre campioni positivi prelevati da imballaggi di ricambi auto sono stati trovati nella città di Cangzhou nella provincia di Hebei, e Yantai e Linyi nella provincia di Shandong. I test dell’acido nucleico sono stati effettuati su parti di automobili e personale correlati in diverse città della Cina dopo che a un dipendente di una società di Pechino impegnata nella vendita di ricambi auto è stato diagnosticato la COVID-19 e alcuni imballaggi di ricambi auto sono risultati positivi al virus alla fine di dicembre.

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Terremoto Croazia, nuova forte scossa di 4.7 a Petrinja avvertita a Trieste e in Veneto

lunedì, Gennaio 4th, 2021

Terremoto, torna a tremare la terra in Croazia: una scossa di magnitudo 4.7 è avvenuta alle 7.49 nella zona di Petrinja, la cittadina 50 km a sud di Zagabria che è stata semidistrutta dal violento sisma 6.4 del 29 dicembre scorso. L’epicentro, riferiscono i media regionali, è stato registrato ad una profondità di 10 chilometri, nell cratere della zona devastata dal sisma. La scossa è stata avvertita anche a Trieste e in Veneto, APPROFONDIMENTI

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Sciame sismico

Lo sciame sismico non si è mai fermato nella regione colpita, dove proseguono a pieno ritmo le operazioni di soccorso agli sfollati e di rimozione delle macerie.

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Dalmine, omicidio di Franco Colleoni: arrestato il figlio 34enne

lunedì, Gennaio 4th, 2021

Dalmine (Bergamo),  – Svolta nelle indagini dell’omicidio di Franco Colelleoni. I Carabinieri del Comando Provinciale di Bergamo hanno arrestato il figlio Francesco.

L’attività di polizia giudiziaria proseguita ininterrottamente dal momento della scoperta del cadavere del 68enne ha permesso di accertare che nella mattinata di ieri, dopo l’ennesimo diverbio per la riapertura del loro ristorante, padre e figlio, cuoco del locale, hanno avuto una colluttazione nel corso della quale il 34enne ha percosso violentemente il padre facendolo cadere a terra e facendogli sbattere più volte la testa su una pietra del cortile. Il presunto movente è nei cattivi rapporti familiari e in quelli legati alla gestione del ristorante di famiglia.

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Sanità in tilt in Lombardia. Tutti in ferie: più che il Covid poté Gallera

lunedì, Gennaio 4th, 2021

di GABRIELE CANÈ

La palude è talmente fangosa, la matassa talmente intricata, che non si sa nemmeno dove cercare il bandolo. Parli di vaccini, e non capisci come mai non ci siamo già “fumati” in un baleno tutti quelli di cui siamo in possesso. Che non sono tanti, un antipasto, e non vanno distribuiti alla gente comune, ma somministrati negli ospedali e nelle Rsa. Dove ci sono medici, siringhe, ambulatori. Dove un’iniezione te la possono fare anche mentre passi nel corridoio. Poi, certo, mica sono tutti lì a curare i malati. Qualcuno è in ferie, e l’assessore Gallera ci ha spiegato che in Lombardia sono in ritardo, perché non poteva essere interrotto il meritato riposo.

Con una pandemia in giro, con i morti che si accatastano nei cimiteri, nella regione martire d’Italia? Meglio forse, al prossimo giro, “interrompere” Gallera. Parli di vaccini, e ti proietti nel futuro. Ma non nel senso di guardare avanti, a un’Italia e a un mondo più sicuri, immuni da questa pestilenza. Magari. No, sono i responsabili della vaccinazione che parlano al futuro. Dal Governo, al commissario Arcuri, l’uomo a cui non bisogna chiedere mai, alle Regioni. “Vedremo, faremo, stiamo cercando”. Già. Chi ci vaccinerà, dove, quando? Palestre, teatri, farmacisti, medici di base? Il problema è allo studio. “Vi faremo sapere”.

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Vaccino AstraZeneca, ok entro gennaio. “Ecco il perché del ritardo”

lunedì, Gennaio 4th, 2021

di ALESSANDRO MALPELO

Professor Rasi, a che punto siamo con il vaccino AstraZeneca-Oxford, l’Ema ha ricevuto la documentazione?

“L’azienda farmaceutica ha consegnato il dossier a fine anno – risponde Guido Rasi, microbiologo, ex numero uno dell’ente regolatorio europeo dei medicinali – mi aspetto che l’Ema in settimana possa dettare il cronoprogramma. Non sono burocrati che stanno con le mani in mano. Occorrono però almeno venti giorni per validare un vaccino che richiede studi robusti e omogenei. Mi aspetto che il via libera possa arrivare entro fine mese”.

Le autorità del Regno Unito l’hanno approvato in un baleno.

“Sui tempi potrebbe aver pesato l’andamento dell’epidemia di Covid-19 in Gran Bretagna, che galoppa al ritmo di 50mila contagi al giorno, comprensibile l’esigenza di mettere in sicurezza determinate categorie di popolazione. L’Ema però deve verificare i requisiti per un prodotto che sarà distribuito in 27 stati diversi”.

L’Italia aveva scommesso su questo vaccino. Siamo ora in ritardo rispetto ai tempi preventivati, a cosa sono dovuti i rinvii?

“Il problema è noto, le incertezze attorno al vaccino AstraZeneca-Oxford riguardano la disomogeneità di alcuni dati relativi al dosaggio da utilizzare per ottenere un’efficacia ottimale (una dose e mezzo oppure due), l’intervallo di tempo (4-12 settimane) tra la prima e la seconda somministrazione, le fasce di età in cui si dimostra particolarmente efficace”.

Ci potrebbero essere conseguenze politiche legate all’uscita di Londra dall’Unione Europea?

“Lo escludo, la verifica è meramente tecnica”.

Quando pensa che l’Ema darà l’ok al terzo vaccino europeo?

“Se le informazioni presentate supereranno le criticità riscontrate, entro fine mese si può arrivare a una valutazione analoga a quella dei vaccini Pfizer-BioNTech e Moderna”.

È vero che il vaccino sembra coprire bene i giovani adulti e meno gli anziani?

“Anche prendendo per buona la percentuale più bassa di efficacia dimostrata negli studi clinici (intorno al 60%) è documentato il fatto che il vaccino funziona molto bene in una popolazione mediamente giovane, mentre sopra i 55 anni i numeri sono diversi”.

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