Archive for Gennaio 11th, 2021

Da sovranisti a conservatori: l’evoluzione di Meloni e Salvini

lunedì, Gennaio 11th, 2021

Francesco Giubilei

Termine per anni inutilizzato, evitato, quando non criticato e vituperato, il conservatorismo è alla ribalta del contesto politico italiano come mai era accaduto.

Dopo l’elezione di Giorgia Meloni a Presidente dell’ECR in Europa, anche Matteo Salvini sembra aver intrapreso una svolta in senso conservatore al punto di aver sostenuto a Mezz’ora in più su Rai3: “mi sento certamente conservatore e liberale”. Un’affermazione preceduta dalla constatazione che “destra o sinistra sono categorie superate” ma che segna un punto di svolta per il leader della Lega rispetto al posizionamento sovranista degli ultimi anni.

Stiamo entrando in una nuova fase politica lasciandoci alle spalle il quinquennio 2015-2020 in cui sono avvenuti eventi inaspettati e dalla portata rivoluzionaria di cui la Brexit, l’elezione di Donald Trump e la formazione del governo Lega-Movimento Cinque Stelle sono l’emblema.

Le elezioni europee del 2019 hanno rappresentato il punto più alto per il sovranismo europeo, da quel momento è cambiato lo scenario generale, in Italia con la nascita del governo giallo-rosso e a livello globale con la pandemia di coronavirus. Il covid ha segnato una cesura rispetto al passato e, sebbene molte delle battaglie care al sovranismo si siano dimostrate giuste (il contrasto alla globalizzazione, l’importanza di un’autonomia nazionale nei settori strategici), l’opinione pubblica si è rivelata sempre più distaccata dai toni talvolta sopra le righe che hanno caratterizzato il sovranismo. Una tendenza esplosa in modo evidente con i fatti di Washington e l’occupazione di Capitol Hill determinando un punto di cesura rispetto al passato che nemmeno la sconfitta alle elezioni di Donald Trump a novembre aveva rappresentato.

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Covid, Conte: «Sta arrivando una nuova impennata dei contagi, dobbiamo ancora fare sacrifici»

lunedì, Gennaio 11th, 2021
Il premier intercettato da una troupe del Tg3 vicino a Palazzo Chigi – Ansa /CorriereTv
«Io lo dico, tenga conto che sta arrivando una nuova impennata. Come Gran Bretagna, Irlanda, Germania, adesso sta arrivando anche da noi. Non sarà facile affrontare la nuova ondata, dobbiamo ancora fare dei sacrifici»: così il premier Giuseppe Conte, intercettato da una troupe del Tg3, mentre parla con una commerciante durante una pausa caffè, non lontano da Palazzo Chigi. Un frammento di conversazione che fa intendere il momento delicato e di allarme che ancora aspetta il nostro Paese Questo video contiene contributi www.raiplay.it
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Covid, nuovo paziente 1: donna con dermatosi positiva a novembre 2019

lunedì, Gennaio 11th, 2021

Milano, 11 gennaio 2021 – E’ stato trovato il nuovo paziente 1 di Covid-19 italiano. Si tratta di una donna milanese di 25 anni, cui era stata fatta una biopsia della pelle per una dermatosi atipica, il 10 novembre 2019, prima quindi del bambino milanese con sintomi da morbillo, in cui era stata documentata la presenza del virus, ma con un test fatto a dicembre 2019. La scoperta è stata pubblicata sul British Journal of dermatology dai ricercatori guidati da Raffaele Gianotti, dell’Università Statale di Milano, in collaborazione con lo Ieo e il Centro diagnostico italiano.

La biopsia ha mostrato la presenza del Covid-19. Le patologie cutanee, infatti, sono presenti in circa il 5-10% dei pazienti affetti da infezione da Covid-19. Un gruppo di patologi ha riesaminato le biopsie cutanee di dermatosi atipiche osservate in autunno 2019 con risultati sorprendenti. “Dopo aver studiato le manifestazioni cutanee – ha detto Gianotti – in pazienti affetti da Covid-19  dell’area milanese, ho riesaminato al microscopio le biopsie di malattie cutanee atipiche eseguite alla fine del 2019 in cui non era stato possibile effettuare una diagnosi ben precisa. Abbiamo cercato nel passato perché nei nostri lavori già pubblicati su riviste internazionali, abbiamo dimostrato che esistono, in questa pandemia, casi in cui l’unico segno di infezione da Covid-19 è quello di una patologia cutanea. Mi sono domandato se avessimo potuto trovare indizi della presenza della Sars-CoV-2 nella cute di pazienti con solo malattie della pelle prima dell’inizio della fase epidemica ufficialmente riconosciuta”. 

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Scuole chiuse, Azzolina: «La dad non può più funzionare»

lunedì, Gennaio 11th, 2021

di Valentina Santarpia

Scuole chiuse, Azzolina: «La dad non può più funzionare»

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Rientro in classe oggi per circa 130 mila studenti delle scuole superiori in Toscana, Abruzzo e Valle D’Aosta. Ma tutti gli altri restano a casa: e le proteste degli studenti aumentano. «Capisco i ragazzi: il diritto all’istruzione è essenziale, sarei anch’io arrabbiata», ha detto la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina a Radio Rai 1. «È difficile per gli studenti comprendere perché non rientrano a scuola, capisco le loro frustrazione: la scuola è un diritto costituzionale se a me avessero tolto la scuola non sarei probabilmente qui». La nota dolente, secondo la ministra, è che «nelle regioni a fascia gialla tutto è aperto tranne la scuola superiore» e «questo creerà profonde cicatrici, i ragazzi hanno bisogno di sfogare la loro socialità». Nessuna polemica con i governatori, assicura Azzolina: «Ma restano i fatti e i fatti vanno raccontati». «Il 23 dicembre – ha ricordato la ministra – è stata stipulata un’intesa all’unanimità con le Regioni che hanno garantito che le superiori sarebbero ripartite con una presenza tra il 50 e il 75%. È stato fatto un lavoro enorme, coinvolgendo i prefetti su orari e bus, ed anche alcune Regioni come la Toscana hanno lavorato bene». La ministra ha ammesso di essere «molto preoccupata» perché «oggi la dad non può più funzionare, c’è un black out della socialità, i ragazzi sono arrabbiati, disorientati e sono preoccupata per il deflagrare della dispersione scolastica».

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Crepet: “Tra i ragazzi cresce l’esasperazione. Sono rabbiosi perché abbandonati”

lunedì, Gennaio 11th, 2021

ALESSANDRO BELARDETTI

Volti sfregiati per assomigliare a Joker, maxi risse in ogni angolo d’Italia, video choc sui social: la pandemia cosa sta scatenando nei giovani?

“Non esiste un solo motivo per questi deliri – risponde lo psichitara Paolo Crepet, 69 anni –. La pandemia è un catalizzatore della realtà, porta tutto all’estremo. C’è un pandemic mood, ma dietro troviamo un’educazione senza regole da parte delle famiglie. Il Dpcm è il principe delle norme, e di fronte a questo i genitori sono persi. Ora arrivano i veri ’no’ e i figli diventano pazzi. Una parte delle nuove generazioni non ha gli strumenti per affrontare la pandemia: ecco perché girano senza mascherine o fanno mega risse”.

Però: niente scuola, niente sport, niente svago con gli amici. È un vuoto esistenziale.

“Certo, è evidente che se tratti i giovani come l’ultima ruota del carro, il Paese è in ginocchio. Peggio va solo per gli anziani. I vecchi reclusi muoiono, i giovani si arrabbiano. E si danno appuntamento per menarsi. Le autorità recitano interesse verso le scuole, i giovani, il futuro: a loro interessa solo dell’economia. Perché la Toscana apre le scuole? Perché si può”.

Dietro ai giovani che praticano autolesionismo cosa si nasconde?

“L’elogio del rischio c’è sempre stato nei giovani, ma moderato. Chi si sfregia non ha il limite, prevale l’istinto della sperimentazione della più grande emozione possibile che però è vicina a quella fatale, la morte”.

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La crisi eterna che nessuno sopporta più

lunedì, Gennaio 11th, 2021

di PIERFRANCESCO DE ROBERTIS

Il 12 dicembre 2020 questo giornale aprì la prima pagina con il seguente titolo: “Renzi pronto a far cadere il governo“. E’ passato un mese e anche oggi potremmo riscrivere le stesse parole. Nel frattempo è stato, ed è, uno snervante tira e molla di ultimatum, penultimatum, offerte vere e offerte false, veline, mosse e contromosse, minacce, offese, il cui unico scopo è (stato) quello di costringere l’avversario nell’angolo. Renzi vuole l’estromissione di Conte-Casalino da palazzo Chigi come fine vero e ultimo della trattativa, Conte-Casalino si asserragliano a palazzo Chigi come se dalla loro permanenza alla guida del governo passasse il riscatto dell’Italia.

Il Pd – o i molti Pd che abitano al Nazareno – cambiano idea in continuazione. Dei Cinquestelle non vale nemmeno la pena di parlare.

Il gioco di entrambi i contendenti, Renzi-ConteCasalino, è apparso chiaro a tutti: logorare l’avversario, far in modo che il cerino della crisi resti colpevolmente in mano all’altro. Senza fare le verginelle, non stupiamoci troppo: la politica è anche narrazione del momento e tattica, da sempre. Il problema è che la recita andata in scena da più di un mese ha ridotto l’azione di governo alla tattica, e con la tattica non si va molto lontano specie in un frangente in cui la gente – e questa non è retorica – tra zone gialle, arancioni e ristori ha ben altro a cui pensare.

Il balletto in sostanza ha stufato, ed è bene che tutti gli attori in campo se ne rendano conto. Tutti. Inutile che Renzi o le sue ministre ripetano ogni giorno “il governo è finito”, ma poi non si dimettano; finché stanno dentro non è finito. Inutile che il premier sposti sempre più in là la deadline del regolamento dei conti o il suo portavoce faccia uscire veline velenose contro quei partner ai quali egli formalmente offre collaborazione. Si tratta solo di una presa in giro. Abbiano tutti e due il coraggio delle proprie azioni, Renzi traendo le somme dall’atteggiamento di un premier che sostanzialmente non ha ceduto molto rispetto a quanto richiesto (servizi, gestione delle risorse, vero reset della squadra di governo per consentire una ripartenza adeguata) e Conte, da parte sua, andando in parlamento a verificare o meno l’esistenza di una maggioranza alternativa ai renziani.

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Covid, il team dell’Oms in Cina giovedì per scoprire le origini del virus

lunedì, Gennaio 11th, 2021

Shanghai, 11 gennaio 2021 – Si sblocca la questione della visita degli esperti dell’Oms in Cina per scoprire l’origine del Covid-19 che si è diffuso in tutto il mondo. L’equipe dell’Organizzazione mondiale di sanità – comporta da 10 esperti – arriverà in Cina giovedì 14 gennaio. La notizia, a lungo attesa, arriva dalla Commissiona nazionale sanitaria del gigante asiaco, tramite uno scarno comunicato, in cui ha aggiunto che i ricercatori internazionali “coopereranno” con gli scienziati locali nell’inchiesta. La commissione non ha chiarito in quali luoghi potranno andare gli esperti

La visita è ultra sensibile per Pechino, ansiosa di evitare ogni responsabilità per l’epidemia che ha ucciso più di 1,9 milioni di persone nel mondo e ha infettato più di 90 milioni di persone.

I ritardi della missione Oms

La missione, a lungo pianificata, era attesa già a metà della scorsa settimana, ma da Pechino a sorpresa non arrivò il via libera, malgrado alcuni esperti fossero in viaggio o addirittura già arrivati in Cina, al punto che il direttore dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, lanciò una rarissima critica, dicendosi “molto deluso” per l’evoluzione degli eventi. 
Il ministero degli Esteri, in risposta, disse che i ritardi dell’operazione non erano “solo una questione di visti“. I colloqui, affermò la portavoce Hua Chunying, stavano continuando “sulla data specifica e sull’organizzazione specifica della visita del gruppo di esperti”. 

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Governo, Vincenzo Spadafora: «Avanti con questo premier, ma se si vota, noi e Pd uniti»

lunedì, Gennaio 11th, 2021

di Emilio Pucci

Ministro Vincenzo Spadafora, lei è responsabile dello Sport ma è stato anche uno degli artefici della nascita di questo governo e del dialogo col Pd. Siamo alle battute finali?
«Non siamo alle battute finali del governo, tanto meno del dialogo col Pd o con Leu, e se parliamo nel merito dei temi non vedo perché il confronto non dovrebbe continuare anche con Iv»

Come giudica l’azione di questo esecutivo? Anche lei ritiene che è immobile e impantanato?
«Il governo si è trovato a rispondere a un’emergenza inimmaginabile, sia sanitaria che economica. Ci siamo riusciti grazie a un lavoro di squadra che va difeso e proseguito. I numeri della campagna vaccinale dimostrano che la risposta è stata rapida ed efficace, ma c’è ancora molto da fare per la ripresa».


Qual è la posizione del M5S? Con Conte fino alla morte o ritiene che sia possibile un altro esecutivo. Magari istituzionale?
«La nostra posizione è quella di rispondere alle emergenze del Paese come abbiamo fatto finora, col presidente Conte e questa squadra, cercando di risolvere i problemi dei cittadini e insieme con l’ambizione di cambiare volto all’Italia grazie al Piano Next Generation Eu». 

Conte e Renzi, la sfida continua: ma il Pd sfila dal ring l’arma del voto


Conte ter o rafforzamento del governo come ha indicato il presidente del Consiglio?
«Il governo si rafforza smettendo di discutere e concentrandoci tutti, governo e forze politiche, sui temi, sui ristori, sulla ripresa, sulla diminuzione dei contagi e la riapertura delle attività, a partire da scuole, cultura e sport».


Ritiene giusto cambiare questo esecutivo?
«Lo trovo irresponsabile, perché costringerebbe a uno stop mentre le persone sono preoccupate per il lavoro, l’economia, le scuole, il ritorno alla vita sociale. Dobbiamo cambiare solo i toni: nel merito le soluzioni si trovano, molte sono già state trovate».

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Governo, il Conte ter sblocca la crisi Intesa vicina: dentro Boschi e Orlando

lunedì, Gennaio 11th, 2021

di Marco Conti

Eppur qualcosa si muove. Tra mille prudenze, la trattativa tra i partiti viaggia sotto l’occhio vigile del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il cui unico scopo è evitare che il Paese si trovi alle prese con una crisi di governo al buio, nel pieno riesplodere della pandemia. Il primo passaggio sarà l’accordo sul Next Generation Eu, il cui via libera dovrebbe avvenire domani, o più probabilmente mercoledì, in un apposito Consiglio dei ministri. 

Colle e Pd, pressing su Conte per evitare la sfida dell’Aula. Il premier tentanto dalla conta


LO SFONDO
Italia Viva attende con impazienza il testo e ieri pomeriggio la ministra Teresa Bellanova, nel corso della riunione dei capidelegazione per discutere del nuovo Dpcm, ha di nuovo sollecitato Giuseppe Conte. Il testo completo – oltre cento pagine – dovrebbe arrivare ai partiti nella giornata di oggi e Italia Viva ha già fatto sapere che è pronta al via libera, come anche al voto sullo scostamento di bilancio, senza subordinare le due questioni alla verifica, dove resta sullo sfondo il possibile ritiro della delegazione Iv al governo. 

Governo, crisi pilotata: no di Conte. E Renzi: allora lasciamo. Lo stallo allarma il Quirinale


Tutto però viaggia in parallelo: Recovery, patto di legislatura e nuovo governo. Il Conte 2 viene ormai considerato archiviato non solo da Matteo Renzi, che continua a tenere alta la guardia. Licenziato il Recovery, anche Conte ha promesso un nuovo accordo di programma e un «rafforzamento» della squadra di governo che significa non un semplice “rimpasto”, ma un cambio che passerà anche per una crisi di governo, con tanto di dimissioni “controllate” del premier. Al Quirinale si cercano i precedenti, che non mancano, per permettere a Conte di dimettersi lasciando nelle mani del Capo dello Stato per qualche tempo la possibilità di accettarle o di rinviare il governo alle Camere. “Dimissioni congelate” – come avvenne nel secondo gabinetto Goria che rinacque nel novembre dell’87, dopo l’uscita e il successivo rientro del Pli – in attesa che Conte, dopo il passaggio al Colle, verifichi con la maggioranza la possibilità di un nuovo governo con un nuovo programma in modo da poter ricevere, dopo l’accettazione delle dimissioni, un nuovo incarico che lo porterà di nuovo in Parlamento per il voto di fiducia. 

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Milano, ragazza di 14 anni si fa tagliare le labbra per somigliare a Joker: denunciato il fidanzatino: «Era una prova di dolore»

lunedì, Gennaio 11th, 2021

Volevano capire quanto riuscissero a sopportare il dolore. Così si sono tagliati le labbra per riprodurre un ghigno simile a quello di Joker. Ma per le ferite riportate sono finiti in ospedale. La ragazzina di 14 anni è stata sfregiata dal suo fidanzato di 17 anni con dei profondi tagli che dalle labbra si allungano verso il viso, ed è stata ricoverata all’ospedale di Cernusco sul Naviglio, nel Milanese. Anche il ragazzo avrebbe provato ad infliggersi gli stessi tagli senza riuscirci.

«Abbiamo fatto questa prova per verificare la soglia del dolore». È quanto avrebbe detto il
ragazzo di 17 anni. Stando a quanto riferito nelle indagini dei carabinieri di Cassano d’Adda e della Procura per i minorenni, lei poi avrebbe cercato di infliggere gli stessi tagli a lui, ma
per il dolore si sarebbe fatta accompagnare al pronto soccorso. I tagli sono simili al ghigno di Joker, ma si ipotizza allo stato una «prova di dolore», come detto dal ragazzo.

Choc in rete per un tredicenne: «Morire è bello», la chat che porta al suicidio, inchiesta a Roma

All’inizio ai medici i due avrebbero detto di essere stati aggrediti in strada, ma la versione non è parsa credibile e il ragazzo è stato denunciato alla Procura dei minorenni per «deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso», ossia il nuovo reato di sfregio introdotto dalla recente legge sul ‘codice rossò. Inquirenti e investigatori stanno cercando di capire le ragioni di quelle ferite che il ragazzo avrebbe inferto alla ragazza per poi ferirsi a sua volta. E tra le ipotesi, appunto, ci sarebbe quella di un folle gioco per emulare il sorriso di Joker. 

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