Lo stallo politico è un pessimo spettacolo
lunedì, Gennaio 25th, 2021di GABRIELE CANÈ
Dicono che noi italiani non capiamo cosa sta succedendo. Errore. Lo capiamo benissimo, anche se cercano di confonderci le idee. Anche se il Palazzo dà i numeri a Conte: 48 ore per decidere, 10 senatori per sopravvivere, 1 giorno in più per portare in Parlamento la relazione del ministro di Giustizia. Anche se Babele era un assieme di voci armoniche rispetto a quello che si sente dire in particolare nel coro alpino della “maggioranza”: mai con Renzi; sì con Renzi, ma senza ricatti e se lui fa un passo indietro; solo con Conte, con un bis rinforzato o un ter.
Senza Conte c’è solo il voto, sempre che, per il bene del Paese, non sia meglio un altro premier piuttosto che andare a votare. Hanno le idee confuse. Noi no. Abbiamo capito benissimo due o tre cose. Primo: questo governo non è mai stato tanto in crisi come da quando ha ottenuto la fiducia. Per il semplice fatto che si è trattato di una “fiducina” senza maggioranza assoluta, dunque esposta a qualunque colpo di vento. E la relazione sulla Giustizia di Bonafede, ad esempio, è una autentica bufera visto quello che è successo nelle carceri dal 7 al 10 marzo scorso, 13 morti e devastazioni milionarie; visto l’inspiegabile esodo di massa (andata a casa spesso senza ritorno) di criminali in permesso Covid. Invotabile da un esponente nobile della maggioranza come Casini, e pure da una “stampella” volante come lady Mastella.
Secondo: la quarta gamba che doveva sostituire Italia Viva non esiste. Il partito della pagnotta, o più nobilmente del seggio sicuro, ha dimostrato in fondo di essere più responsabile di chi voleva raccattarli con qualche promessa, per mettere assieme un gruppo-Brancaleone, privo di qualunque fondamento politico, e dunque inutile a garantire una prospettiva di governo vero. Terzo, se questa maggioranza è in realtà minoranza, la perdita di tempo, l’arrocco di questi giorni, può darsi che stia nella cornice del dettato costituzionale, ma di sicuro è molto al di fuori della necessità del Paese.