Archive for Febbraio, 2021

Gentiloni: “Ue ha sottovalutato inattendibilità Big Pharma”

venerdì, Febbraio 26th, 2021

Paolo Festuccia

Da una parte c’è la pandemia, dall’altra i vaccini. Nel messo dei due binari corre pericolosamente la crisi economica innescata dal Covid. Per queste ragioni il commissario europeo Paolo Gentiloni (a Radio anch’io) spiega che, «dobbiamo solo accelerare più che mettere in discussione un concetto che io ritengo debba rimanere valido e cioè un’acquisizione di vaccini comune da parte della Commissione europea, visto che si tratta di 2,6 miliardi di dosi», ma detto questo insiste, «dobbiamo esigere che le case farmaceutiche rispettino quanto avevano promesso. Forse qui c’è stata da parte della Commissione una sottovalutazione di quanto le promesse delle case farmaceutiche avrebbero potuto dimostrarsi non attendibili del tutto». E già, è il nodo dei nodi, o meglio se si preferisce il tema dei temi. Ma il Commissario europeo non esita nemmeno un istante a mettere il dito nella piaga aggiungendo, però, che sarebbe stato «terrorizzato in un contesto in cui si scatenano mercati neri e mercati paralleli, da una competizione tra i 27 Paesi europei per accaparrarsi le dosi ufficiali e non ufficiali delle varie case farmaceutiche. Un incubo. Qui abbiamo di fronte un ritardo e dobbiamo rimediare a questo ritardo». Come? Intanto, «ieri il consiglio europeo è stato unanime su questo punto». Insomma, la “ricetta” (o richiesta) Draghi pare vada nella direzione giusta: dunque, nessuna intransigenza nel rispetto degli accordi con Big Pharma ma anche “mantenere” la produzione dei vaccini all’interno dei confini europei. Insomma, qualcosa pare si sta muovendo. Ora per dirla, come l’ha rappresentata ieri il premier, Mario Draghi, «bisogna accelerare». Quindi, il passaggio sul governo e sulla fase politica italiana. «Noi non facciamo cadere governi – dice Gentiloni a Radio anch’io – né facciamo nascere governi a Bruxelles. Sicuramente il governo precedente, il cosiddetto Conte 2, è stato un governo con chiarissimo orientamento europeo in chiarissima discontinuità rispetto dal governo precedente.

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Siria, attacco aereo Usa contro miliziani filo Iran. E’ il primo dell’era Biden

venerdì, Febbraio 26th, 2021

Sette bombe da 500 pound di esplosivo, cioè circa 227 chili, sono state sganciate nella zona di confine con l’Iraq tra Al Qaem e Abu Kamal

PAOLO MASTROLILLI

NEW YORK. Prima azione militare dell’amministrazione Biden, ordinata per lanciare un avvertimento all’Iran. Verso le sei di ieri sera, quando in Siria erano le due del mattino, sette bombe da 500 pound di esplosivo, cioè circa 227 chili, sono state sganciate nella zona di confine con l’Iraq tra Al Qaem e Abu Kamal. L’obiettivo erano alcune basi usate dalle milizie filo iraniane Kataib Hezbollah e Kataib Sayyid al-Shuhada, che le usavano per far arrivare le armi da un paese all’altro.

L’attacco era stato deciso dal presidente nella mattinata, dopo essersi consultato col capo del Pentagono Austin e con gli alleati. Almeno due edifici sono stati distrutti, e secondo un primo bilancio riportato da fonti locali ci sono stati un morto e diversi feriti.

Lo scopo era punire i militanti legati alla Repubblica islamica, responsabili degli attacchi del 15 febbraio all’aeroporto di Erbil, in cui aveva perso la vita un contractor filippino ed erano stati colpiti diversi cittadini americani, e quelli più recenti nella Zona Verde di Baghdad.

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Covid in India, crollati i contagi e i morti senza vaccinazione di massa. Il puzzle che incuriosisce gli scienziati

venerdì, Febbraio 26th, 2021

di Danilo Taino

Covid in India, crollati i contagi e i morti senza vaccinazione di massa. Il puzzle che incuriosisce gli scienziati

L’andamento della pandemia in India continua a essere un puzzle che stupisce e incuriosisce gli scienziati. Il numero di casi di Coronavirus è crollato, come quello dei morti, senza bisogno di una vaccinazione di massa, ciò ha un po’ rilassato e da qualche giorno c’è un piccolo gradino verso l’alto. Dunque, il governo ha deciso di fare di più e meglio: ha deciso di intensificare la campagna di immunizzazione, dal momento che il Paese è il maggior produttore di vaccini al mondo e le dosi non mancano.

I numeri

I numeri. I nuovi casi avevano toccato un picco di oltre 97 mila al giorno in settembre e da allora sono crollati a meno di diecimila nei primi giorni di febbraio; ora sono un po’ risaliti, a 13 mila il 23 febbraio e a 17 mila il 24 (come riporta worldometers.info). I morti da Coronavirus erano stati 1.283 il 15 settembre, sono scesi sotto i cento al giorno dal 13 febbraio e balzati a 144 il 24. Com’è possibile una riduzione del genere, in particolare se si tiene conto che solo lo 0,8% del miliardo e quasi 400 milioni di abitanti ha ricevuto la prima dose di vaccino? È vero che, da inizio anno, globalmente si registra un dimezzamento dei nuovi casi, da cinque milioni la settimana a due e mezzo. Ma il crollo registrato in India è particolare.

Le spiegazioni

Le spiegazioni che danno gli esperti sono diverse. La più probabile sta nel fatto che il numero complessivo delle persone infettate dall’inizio della pandemia è molto superiore agli 11 milioni di casi ufficiali, probabilmente tra i 300 e i 400 milioni, stimano alcuni centri di ricerca. Ciò può voler dire che nelle città maggiori e più densamente popolate il virus ha corso velocemente fino a fare raggiungere una certa immunità di massa (di gregge). Più del 50% degli abitanti di Delhi sarebbero già stati contagiati, secondo un sondaggio effettuato sulla base di test sierologici, e quindi in qualche modo immunizzati. La quota di Mumbay (Bombay) sarebbe vicina al 60%, quella di Pune sopra l’80%. A Kolkata (Calcutta) si era già a oltre il 25% lo scorso settembre.

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Consiglio europeo, Draghi richiama la Ue: «Andare veloci sui vaccini, per le aziende inadempienti non ci sono scuse»

venerdì, Febbraio 26th, 2021

di Marco Galluzzo

Consiglio europeo, Draghi richiama la Ue: «Andare veloci sui vaccini, per le aziende inadempienti non ci sono scuse»

Il presidente del Consiglio Mario Draghi al Consiglio europeo in remoto

È un esordio senza imbarazzi quello di Mario Draghi al suo primo Consiglio europeo come capo del governo italiano. Non ha apertamente contestato la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, ma nella sostanza il suo è stato anche un esplicito atto d’accusa sulla strategia sin qui seguita dai vertici della Ue. Un solo esempio vale l’approccio di Draghi. Quando la presidente della Commissione mostra ai partner europei le diapositive sulle consegne dei vaccini nel secondo e terzo trimestre dell’anno il Presidente del Consiglio chiede la parola e dice apertamente che «non sono rassicuranti, perché non danno certezze».

Insomma con molta schiettezza il premier ha chiesto un vero e proprio cambio di approccio da parte dell’Ue nei confronti delle imprese farmaceutiche che non hanno rispettato gli impegni nella fornitura di dosi. Preceduta da due telefonate con Angela Merkel e con Emmanuel Macron, e da molteplici contatti con le istituzioni comunitarie, la partecipazione di Draghi al Consiglio si è articolata su più punti e suggerimenti. Innanzitutto ha chiesto ai leader europei di avere un approccio più risoluto e pragmatico per accelerare la campagna vaccinale. «Dobbiamo andare più veloci, molto più veloci», ha detto ai colleghi, notando che una campagna vaccinale efficiente aiuta anche a ridurre il bacino di diffusione di varianti presenti e future.

Draghi ha anche offerto una serie di opzioni concrete. In primo luogo ha invitato a riflettere sulla possibilità di dare priorità alle prime dosi di vaccino, per espandere più rapidamente la copertura vaccinale della popolazione, citando la recente letteratura scientifica. Ma questo senza negare la necessità di una doppia dose, ove previsto.

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Di Maio chiama Conte a guidare il M5s: “Completata la trasformazione in forza moderata, liberale ed europeista, ora tocca a lui”

venerdì, Febbraio 26th, 2021

Si moltiplicano le investiture per Giuseppe Conte alla guida del Movimento Cinque Stelle. L’ultima – e probabilmente più “pesante” – è quella di Luigi Di Maio. Per il ministro degli Esteri, i tempi sono maturi. “Il M5s è cresciuto e maturato, questo governo rappresenta il punto di arrivo di un’evoluzione in cui i 5 stelle mantengono i propri valori, ma scelgono di essere finalmente e completamente una forza moderata, liberale, attenta alle imprese, ai diritti, e che incentra la sua missione sull’ecologia – ha detto il titolare della Farnesina -. Questa evoluzione si può completare con l’ingresso di Conte. L’ex premier, che ha rappresentato questi valori, metta la parola fine alle nostre ambiguità e ai nostri bizantinismi”.

Giuseppe Conte, dopo quasi tre anni a Palazzo Chigi, è pronto a tornare in Università a Firenze (domani terrà una lectio magistralis), ma il ritorno in cattedra potrebbe essere breve. L’ex premier, infatti, sta ricevendo sempre più segnali dal Movimento Cinque Stelle: praticamente tutti lo vogliono alla guida del “prossimo” Movimento. A pochi giorni dall’endorsment dell’ex Guardasigilli, Alfonso Bonafede, ecco arrivare anche la chiamata di Luigi Di Maio, che ha rilasciato un’intervista a Repubblica.

“Sarei veramente felice di un passo avanti di Conte dentro il M5s – ha dichiarato Di Maio -. Quando sono stato eletto capo politico nel 2017 avevo un obiettivo: portare i 5 stelle fuori dalle ambiguità. Sono stato il primo a dire che non dovevamo più parlare di uscita dall’euro, che bisognava smettere di fare leggi che burocratizzavano il Paese. Ho detto al Financial Times che la Nato non andava abolita e che non dovevamo uscirne.

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Coronavirus, Bonaccini: “Siamo all’inizio della terza ondata”

venerdì, Febbraio 26th, 2021

“Stiamo affrontando l’inizio della terza ondata: non possiamo mollare ora, nel momento in cui stiamo mettendo tutto il nostro impegno per accelerare la campagna vaccinale, indispensabile per battere questo virus”. Così Stefano Bonaccini, presidente dell’Emilia Romagna e della Conferenza delle Regioni, annunciando la firma della nuova ordinanza che estende a tutti i comuni del Bolognese misure anti Covid ulteriormente restrittive.

Vaccini Covid, Gentiloni: “Ue ha sottovalutato inattendibilità Big Pharma”

“Noi dobbiamo esigere che le case farmaceutiche rispettino quanto avevano promesso”. Così il commissario Ue all’Economia, Paolo Gentiloni, commentando i ritardi nelle forniture di vaccini. “Forse qui c’è stata da parte della Commissione una sottovalutazione di quanto le promesse delle case farmaceutiche avrebbero potuto dimostrarsi non attendibili del tutto”, ha quindi aggiunto. 26 feb 08:50

Israele ha vaccinato il 50% della popolazione

Le autorità israeliane hanno somministrato almeno una dose di vaccino anti-Covid alla metà della popolazione, poco più di nove milioni di persone: lo ha reso noto il ministro della Sanità dello Stato ebraico, Yuli Edelstein. Il calcolo non comprende i palestinesi dei Territori occupati in Cisgiordania e di Gerusalemme Est, che non sono inclusi nella campagna vaccinale israeliana. 26 feb 08:48

Messa: “Riaprire l’università? Spero dopo il 6 aprile”

“Tra le emergenze di questi mesi c’è anche quella della ripresa delle lezioni in presenza nelle università. Tutti i rettori vorrebbero riaprire le loro aule, ma la situazione, lo dico anche da medico, consiglia cautela. Mi auguro che dopo il 6 aprile anche gli atenei possano tornare verso la normalità”. Lo ha detto Cristina Messa, neoministro dell’Università.  26 feb 08:47

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Genova, 96enne muore e lascia in beneficenza 25 milioni di euro

venerdì, Febbraio 26th, 2021

Una donna, Marisa Cavanna, è morta a dicembre, all’età di 96 anni, a Genova, lasciando in beneficenza 25 milioni di euro. La sorpresa milionaria è arrivata con l’apertura del testamento. A beneficiare dell’ingente somma 16 enti tra cui l’Ospedale Gaslini o il Galliera, cui va una prestigiosa villa dal valore di 3 milioni di euro. Nel necrologio, scritto prima di morire, l’ex professoressa di Lettere ringraziava i medici e ricordava la “lunga schiera” di ex allievi.

L’eredità Oltre alla beneficenza, nell’eredità sono inclusi la nipote (figlia del fratello), alcuni amici, il curatore testamentario che dopo 30 anni ancora le dava del lei ed è rimasto piuttosto stupito dal lascito. La donna non ha dimenticato la badante cui va qualcosa come 3,7 milioni di euro.

Nel testamento alla nipote lascia tra l’altro i documenti della “nobile famiglia Contarini da cui discendiamo”. La quantificazione dei beni non è ancora conclusa e c’è grande riserbo. Chi la conosceva ne ricorda l’estrema riservatezza e ritrosia ad apparire, in particolare in atti di beneficenza “da fare e di cui non parlare”.

Il saluto nel necrologio scritto prima di morire Lontana dai giri mondani, molto religiosa, non si era mai sposata e anche per l’età viveva da ultimo piuttosto ritirata. E’ morta arrivando molto lucida fin quasi agli ultimi giorni, raccontano. Aveva scritto da sé il proprio necrologio lasciandolo in busta chiusa, con degli ultimi saluti pieni di affetto e gratitudine per molti. Si concludeva, come detto, con “un ricordo commosso alla lunga schiera degli ex allievi”, la ragione di gioia di una vita. Il testamento olografo era invece pronto dal 2012. Leggi Anche

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Milioni di euro donati a enti e ospedali Per lei dunque parla il testamento. Ben cinque su otto dei beneficiari dell’eredità Cavanna, si parla di circa 25 milioni di euro complessivi, sono istituzioni, associazioni o onlus. Andranno dunque circa 5 milioni di euro di beni mobili al Galliera, assieme ai ricavi della vendita al miglior offerente del prestigioso edificio in via Giordano Bruno a Genova, situato in una spettacolare posizione a due passi dal mare, dove Marisa abitava. Si stima possa valere altri 3 milioni di euro o più.

Tutti gli arredi vengono invece lasciati al Don Orione di Genova, che riceve un altro ottavo del patrimonio Cavanna in titoli e contanti (per 5 milioni circa). Altri 5 milioni vanno all’ospedale pediatrico Gaslini di Genova e 5 ancora all’Associazione italiana per la ricerca sul Cancro. Quasi altri 4 milioni (12/13) sono poi ripartiti tra: Amnesty International, Amici senza frontiere, Save the Children, Fondazione Don Carlo Gnocchi, Associazione italiana Amici di Roul Follereau, Lega del Filo d’oro, Suore missionarie della carità opera Madre Teresa di Calcutta, Piccole suore dei poveri, Fondazione Opera S. Francesco dei Poveri, Associazioni Missioni Don Bosco e Opera d’Assistenza “Progetto sorriso nel mondo”.

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RICERCA: CON SPERIMENTAZIONE CLINICA RISPARMIO 700 MLN PER SSN

giovedì, Febbraio 25th, 2021

Presentato oggi Intergruppo parlamentare, presidente ex ministro Lorenzin
Iardino (Fond. The Bridge): “Creare condizioni per maggiore competitività”Lorenzin (presidente Intergruppo parlamentare): “Senza sperimentazione non si fa scienza”
Oltre 700 milioni di euro di vantaggio economico complessivo per il Servizio Sanitario Nazionale, con 2.200 di risparmio per il minore uso di farmaci a fronte di ogni 1.000 euro investiti dalle aziende farmaceutiche nei trial clinici. Sono alcuni dei dati presentati oggi nel corso dell’incontro al Centro Studi Americani sull’importanza della sperimentazione clinica in Italia, organizzato dalla Fondazione The Bridge in collaborazione con l’Intergruppo parlamentare appena costituito.
L’Integruppo sulla sperimentazione clinica, guidato dalla presidente Beatrice Lorenzin (Pd), lavorerà per vigilare sull’attuazione dei decreti mancanti nell’ottica della deburocratizzazione e della semplificazione delle procedure; stanziare adeguate risorse finalizzate all’implementazione del Regolamento Europeo; favorire interventi strutturali per portare ad un incremento del numero degli studi clinici; creare e stabilizzare le infrastrutture di ricerca; implementare percorsi formativi specifici e valorizzare i professionisti che operano nella ricerca clinica presso i centri sperimentali.
Questo anno di pandemia dovuta al Covid-19 ci ha mostrato plasticamente la necessità di promuovere e supportare in maniera concreta e ancor più decisa la ricerca clinica profit e non profit nel nostro Paese. Dobbiamo creare le condizioni per rendere maggiormente competitivi a livello sovranazionale i processi di ricerca clinica e sensibilizzare sul tema dell’attrazione di investimenti, per generare un miglioramento dell’offerta e dell’assistenza sanitaria ai cittadini”. ha affermato Rosaria Iardino, presidente della Fondazione The Bridge.
Avere i farmaci del futuro in anticipo – ha proseguito Iardino – non significa solo anticipare i tempi di potenziali benefici per i pazienti in trattamento ma anche imparare la corretta gestione delle nuove terapie che saranno presto disponibili sul mercato. E significa anche evitare la spesa per farmaci considerati ‘standard’ a carico del Servizio Sanitario Nazionale, ricevere fondi economici potenzialmente utilizzabili per nuove risorse all’interno delle strutture sanitarie e, infine, garantire il confronto aperto con Società scientifiche, aziende farmaceutiche e pazienti per orientare in maniera determinante quelle scelte politiche da cui dipende il futuro del Paese”.

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Draghi a Bruxelles, pronto il pressing: “Brevetti condivisi”. Ipotesi dose singola

giovedì, Febbraio 25th, 2021

Francesca Angeli

Condivisione delle licenze con tutte le aziende. Superamento del segreto industriale in modo da ampliare il numero dei siti di produzione.

Rispetto dei tempi fissati per la consegna. Trasparenza sugli accordi. Somministrazione della prima dose senza tenere le scorte.

Bruxelles sta vagliando tutte le strade praticabili per imporre un’accelerazione alla profilassi nell’ottica di una condivisione delle decisioni con le aziende, riservando soltanto come ultima ratio l’eventuale ricorso a strumenti coercitivi come il blocco cautelativo dell’export per le dosi o l’articolo 122 che, in caso di crisi e carenza di beni essenziali, apre all’uso di obblighi e divieti. Strumento adottabile per un’ emergenza come la crisi pandemica.

La posta in gioco è troppo alta. Se l’Europa si sfalda sulla campagna vaccinale allora il principio stesso sul quale si fonda l’Unione rischia di andare in frantumi. La Commissione intende salvaguardare il progetto di profilassi comune ai 27 stati membri confermando l’obiettivo di vaccinare il 70 per cento della popolazione europea entro settembre.

L’esordio di Mario Draghi come premier italiano oggi nel Consiglio europeo avviene quindi sotto un cielo plumbeo. E senza dubbio a Draghi, che ieri ha già avuto un colloquio a due con il presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel, toccherà un ruolo decisivo nel contenere le spinte verso lo sfaldamento alimentate da quello che a molti stati membri appare come un fallimento della Commissione Europea: un piano vaccinale lento che procede a singhiozzo a causa del mancato rispetto dei tempi di consegna da parte delle aziende. Sul tavolo dei 27 leader la situazione epidemiologica e tutti i dossier aperti sull’autorizzazione, la produzione, la distribuzione dei vaccini e la circolazione delle persone. Su questo fronte difficile si possa trovare un accordo su un passaporto vaccinale.

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Il “Sistema” ora ha paura

giovedì, Febbraio 25th, 2021

Alessandro Sallusti

Per il Csm la figura del magistrato «è stata appannata dai suoi comportamenti», ma Marco Mescolini, fino a ieri procuratore della Repubblica di Reggio Emilia, potrà continuare a fare il magistrato, con l’unica limitazione di non poter esercitare le sue funzioni nel distretto giudiziario di Bologna.

Capito come funziona l’organo di autogoverno della magistratura? Sarebbe come dire che un’ipotesi di reato – quale è quella contestata a Mescolini di aver rallentato indagini sulla sinistra e accelerato quelle su esponenti di centrodestra – vale non in assoluto, ma a livello territoriale. E anche se vogliamo limitarci alla «capacità dirigenziale» il discorso non cambia. Che Mescolini vada pure a fare danni altrove, perché non è che uno diventa meno fazioso o più capace solo perché, che ne so, da Reggio si trasferisce a Latina.

Non c’è verso di uscirne: il «Sistema» raccontato da Luca Palamara – dalle cui rivelazioni nasce il caso Mescolini – nell’omonimo libro-intervista con il sottoscritto, non molla di un millimetro la sua presa sulla regolare vita democratica del Paese. E non basta, a mio avviso, la logica spiegazione della spontanea autodifesa

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