Allarme delle Regioni e delle Asl:“Senza medici di base non si riescono a vaccinare gli anziani”
venerdì, Febbraio 5th, 2021GIACOMO GALEAZZI
ROMA. Allarme nelle Regioni e nelle Asl per la carenza di medici e infermieri da destinare alla vaccinazione a domicilio degli anziani non autosufficienti e impossibilitati a raggiungere i siti di somministrazione. «Occorre potenziare subito il reclutamento del personale medico e infermieristico per le vaccinazioni- spiega alla Stampa.it Filippo Saltamartini, assessore regionale alla Salute-. Ce lo impone il modello di inoculazione dei vaccini. Tutti i pazienti over 80, quello fragili e che rientrano nelle categorie previste devono necessariamente essere vaccinati a casa. Non possono essere immunizzati negli ospedali o nei distretti sanitari perché rischiano di essere contagiati dal Covid. Molti di loro hanno paura dell’infezione e rinunciano a vaccinarsi, quindi serve immediatamente un accordo con i medici di famiglia per somministrare le dosi».
Urgenze di vaccinazione
Aggiunge Saltamartini: «Abbiamo studiato un modello pubblico per la vaccinazione prendendo esempio da quello di stampo militare israeliano. Abbiamo applicato questo tipo di organizzazione alla campagna di screening di massa nei palazzetti dello sport. In un mese abbiamo sottoposto a tampone antigenico 200 mila persone, scoprendo 1200 positivi asintomaci e interrompendo così la catena del contagio. Se abbiamo i vaccini, entro giugno raggiungiamo l’immunita di gregge vaccinando in cinque mesi un milione di marchigiani». Quindi «inutile perdere tempo con concorsi o con le cause collettive contro la Pfizer proposte alle regioni dal commissario straordinario all’emergenza Covid, Domenico Arcuri», aggiunge Saltamartini, «concentriamoci sulla produzione e la somministrazione dei vaccini». Le Marche puntano a «essere la prima regione ‘Covid free’ d’Italia, con tutto ciò che comporta in termini economici e di rilancio turistico».
L’urgenza sanitaria richiede la disponibilità di vaccini più maneggevoli per immunizzare a domicilio nelle Marche 300 mila anziani. «Solo accordandosi con i medici di famiglia si può realizzare il piano vaccinale. Un infermiere può vaccinare a casa 5-6 persone per ogni turno- puntualizza l’assessore regionale alla Sanità-. Ciascun medico di famiglia ha 1500 assistiti in media, se vaccina 500 anziani abbiamo coperto la popolazione più fragile. A quel punto apriamo i palazzetti e vacciniamo tutti gli altri cittadini in due mesi». Quanto al personale sanitario, chiarisce Saltamartini, «il governo ci ha autorizzato ad assumere medici e infermieri per l’emergenza Covid, ma tra un po’ avremo una mortalità eccezionale per l’inadeguata prevenzione sulle altre malattie. Le regioni che hanno i conti in ordine devono poter il loro bilancio in equilibrio per assumere a tempo indeterminato. Altrimenti non avremo personale per metterci a pari con gli screening e altre prestazioni sanitarie indispensabili».