Archive for Marzo 17th, 2021

“In Israele la vita riparte, ora”. E iniziano le vaccinazioni per adolescenti fragili

mercoledì, Marzo 17th, 2021

“Gli ultimi dati sono davvero incoraggianti: Israele prevede di tornare alla normalità o quasi a brevissimo e di raggiungere l’immunità di gregge quando arriverà a 7 milioni di cittadini vaccinati: probabilmente accadrà entro l’estate”. Così esordisce all’HuffPost la professoressa Francesca Levi-Schaffer, immunofarmacologa dell’Università di Gerusalemme, citando l’annuncio del commissario israeliano per l’emergenza Covid, Nachman Ash. Israele è il primo Paese al mondo per percentuale di popolazione immunizzata: su 9 milioni di abitanti oltre 5 milioni hanno ricevuto la prima dose di vaccino anti-Covid e circa 4,3 milioni anche la seconda, mentre scende la curva dei contagi. Una campagna vaccinale modello, che adesso apre anche ai giovanissimi.

Negli scorsi giorni, infatti, è giunta notizia del primo gruppo di pazienti di età compresa tra i 12 e i 16 anni ai quali, su indicazione del Ministero della Salute israeliano, è stato somministrato il vaccino anti covid Pfizer-BioNTech, senza riscontrare effetti collaterali severi. Sulla somministrazione del vaccino a bambini e adolescenti, la professoressa Levi-Schaffer precisa: “Si è iniziato con ragazzi che presentavano patologie preesistenti, quindi potenzialmente più vulnerabili di fronte al virus. Non si tratta ancora di una vaccinazione di massa, ma Israele prevede di andare avanti in maniera piuttosto spedita anche su questo fronte”.

Proprio negli scorsi giorni Boaz Lev, capo della task force israeliana per le vaccinazioni, ha dichiarato al Guardian: “Al momento abbiamo immunizzato circa 600 minorenni. Non abbiamo riscontrato alcun effetto collaterale di rilievo; anche quelli più lievi sono rari. È un fatto incoraggiante”. La testata britannica specifica che i minori israeliani ai quali è stato somministrato il vaccino, alcuni dei quali affetti da fibrosi cistica, non facevano parte di un test clinico. 

“Bisogna ricordare che i più piccoli possono contrarre l’infezione e portarla a casa, diffondendo il contagio tra genitori e nonni. Nel nostro Paese l’attenzione ai bambini è sempre stata alta: la mascherina viene indossata partire dai 6 anni di età”, prosegue la docente dell’Università di Gerusalemme.

Il mondo pare muoversi nella direzione tracciata da Israele, anche alla luce del fatto che l’avvento della variante inglese pare aver aumentato l’incidenza di casi nella popolazione pediatrica. Pfizer al momento sta conducendo test del vaccino sui giovani dai 12 ai 15 anni e a breve prevede di avviare uno studio sugli undicenni, mentre ieri è giunta notizia dell’inizio ufficiale, con le prime inoculazioni, dei test di fase 2 e 3 del vaccino Moderna sui bambini tra 6 mesi e 12 anni. Si tratta di procedure che richiederanno diversi mesi.

Rating 3.00 out of 5

Tv: Totti, Baggio e l’emozione della vita passata a rincorrere un pallone

mercoledì, Marzo 17th, 2021

Voi della tribù “ma che vi scaldate a fare per ventidue adulti in calzoncini che corrono dietro al pallone”, uscite per una volta dalla gabbia dei pregiudizi e date retta per una volta a un saggio consiglio. Seguite la serie su Sky dedicata a Francesco Totti “Speravo de morì prima” con un grande Pietro Castellitto e tra un po’ quella su Netflix dedicata a Roberto Baggio, “Il divin codino”, con Andrea Arcangeli.

E forse capirete, dentro la trama delle vite vissute da quei due campioni, quanta storia, quanta letteratura, quante emozioni rendono elettrizzante il calcio e lo sport, e i loro protagonisti più luminosi. E’ come gli eroi delle antiche saghe raccontati nelle loro lotte, nei contrasti, nei dolori, negli ostacoli che sembrano insormontabili, nel talento, nelle rivalità, nei periodi di oscurità e di tristezza, nei trionfi, nelle lacrime, nelle debolezze, nei tradimenti, negli amori e nelle ostilità, nei tifosi che piangono ed esultano: seguitele, le vicende di Totti e di Baggio, altro che adulti palestrati che inseguono una palla.

E almeno questa magra soddisfazione ci ha regalato la reclusione pandemica: in circostanze normali non avrei mai scoperto un capolavoro della narrazione televisiva come “The Last Dance” che racconta la stella del basket Michael Jordan.

Rating 3.00 out of 5

Vaccini, Ue: 100 milioni di dosi nel primo trimestre | Oms: J&J ok contro le varianti | Dal 27 marzo teatri e cinema aperti solo in Sardegna

mercoledì, Marzo 17th, 2021

La presidente Ue Ursula von der Leyen annuncia che “AstraZeneca distribuirà 30 milioni di dosi entro fine marzo” per far raggiungere all’Unione quota cento milioni di dosi nel primo trimestre. L’apertura del 27 marzo di cinema e teatri nelle zone gialle, che è rimasta in vigore, “al momento si applicherà solo alla Sardegna”, riferisce il ministro Franceschini. L’Oms: “Johnson&Johnson è consigliato anche nei Paesi in cui stanno circolando le varianti”.

17:17

In Italia 23.059 nuovi casi con 369.084 tamponi e altri 431 decessi

In Italia ci sono 23.059 nuovi casi di coronavirus a fronte di 369.084 tamponi effettuati (mentre il giorno precedente l’incremento era stato di 20.396 con 369.376 test). Nelle ultime 24 ore sono stati registrati altri 431 decessi (contro i 502 di martedì) per un totale, da inizio pandemia, che arriva a 103.432. In terapia intensiva sono ricoverati 3.317 pazienti. La Regione che ha visto il maggior incremento di casi è la Lombardia: +4.490. LEGGI I DATI COMPLETI QUI 17 mar 17:11

Lazio, dal 20 marzo disponibile l’attestato vaccinale anti-Covid

A partire dal 20 marzo nel Lazio sarà possibile avere il certificato vaccinale anti-Covid. Il documento sarà rilasciato dal sistema Avr (Anagrafe vaccinale regionale) al Fascicolo sanitario elettronico (FSE) di ogni assistito che ha completato il ciclo vaccinale. Il certificato sarà dotato di un sigillo digitale della Regione Lazio dove saranno riportati i dati anagrafici, la data di prima e seconda somministrazione, il tipo di vaccino somministrato, il codice AIC, il lotto di produzione e un QR code per verificarne l’autenticità attraverso l’app salutelazio.it. 17 mar 16:20

Verso la deroga del vincolo di esclusività per gli infermieri Ssn

Nell’intervento normativo per favorire l’impegno degli infermieri nella campagna vaccinale anti-Covid, sarebbe previsto un allentamento degli attuali vincoli di esclusività del rapporto di lavoro, già proposto dalla Federazione nazionale ordini professioni infermieristiche. Il tutto per consentire agli infermieri dipendenti del Servizio sanitario nazionale di effettuare le vaccinazioni fuori dall’orario di lavoro. Un impegno per il quale verrebbe corrisposto un contributo economico. Attualmente sono circa 270mila gli infermieri impiegati nel Ssn. 17 mar 16:01

Sardegna, quarantena per chi arriva a Sant’Antioco

Primo atto ufficiale dei sindaci contro il pericolo di “assalti” alle seconde case in Sardegna in vista della Pasqua. Il primo cittadino di Sant’Antioco, Ignazio Locci, ha firmato un’ordinanza con una stretta ulteriore per chi arriva da zone rosse, arancioni o dall’estero: previsto da domani l’obbligo di quarantena per 10 giorni sull’isola a sud ovest della Sardegna anche se si è in possesso di tampone antigenico-rapido negativo. 17 mar 15:14

Usa, per eventuali export vaccini priorità a Messico e Canada

Rating 3.00 out of 5

Covid, Bruxelles lancia la proposta di un “certificato verde digitale” per tornare a viaggiare quest’estate in Ue

mercoledì, Marzo 17th, 2021

Non si chiama passaporto ma “certificato verde digitale” per facilitare la libera circolazione sicura all’interno della Ue durante la pandemia. La prova che una persona è stata vaccinata contro Covid-19, ha ricevuto un risultato negativo del test o si è ripresa da Covid-19. Sarà disponibile, gratuitamente, in formato digitale o cartaceo. Includerà un codice QR per garantire la sicurezza e l’autenticità del certificato. E’ la proposta legislativa della Commissione europea che istituisce un quadro comune di riferimento per facilitare la convivenza con il Covid-19. Tornare a viaggiare all’estero grazie al passaporto vaccinale, come funziona il “Green pass” pensato dall’Ue

La Commissione aprirà uno “sportello” per garantire che i certificati possano essere verificati in tutta la Ue e sosterrà gli Stati membri nell’attuazione tecnica dei ‘pass’. Gli Stati membri restano comunque responsabili nella decisione sulla scelta delle restrizioni di salute pubblica per i viaggiatori cui è possibile rinunciare, ma dovranno applicare tali deroghe allo stesso modo ai viaggiatori in possesso di un certificato verde digitale.

Il commissario per la giustizia Didier Reynders ha indicato che il “certificato verde digitale” non costituirà un prerequisito per la libera circolazione e non discriminerà in alcun modo: un approccio comune europeo non solo ci aiuterà a ripristinare gradualmente la libera circolazione all’interno della Ue ed evitare la frammentazione del mercato, è anche un’opportunità per influenzare gli standard globali e dare il buon esempio sulla base dei nostri valori europei come la protezione dei dati». Coronavirus, cosa sono i passaporti vaccinali e perchè saranno necessari per viaggiare

Il documento coprirà tre tipi di certificati: certificati di vaccinazione, certificati di test (test NAAT/RT-PCR o test rapido antigenico) e certificati per persone che sono guarite dal Covid-19. Saranno emessi in formato digitale o cartaceo. Avranno un codice QR (a barre) che contiene le informazioni chiave necessarie e una firma digitale per assicurarsi che il certificato sia autentico. I certificati saranno disponibili gratuitamente e nella lingua o nelle lingue ufficiali dello Stato membro di rilascio e in inglese. Tutte le persone, vaccinate e non vaccinate, dovrebbero beneficiare di un certificato verde digitale quando viaggiano nella Ue.

Rating 3.00 out of 5

La Francia restituisce ad una famiglia austriaca un quadro di Klimt: «Venne rubato dai nazisti nel ‘38»

mercoledì, Marzo 17th, 2021

di Stefano Montefiori

La Francia restituisce ad una famiglia austriaca un quadro di Klimt: «Venne rubato dai nazisti nel ‘38»

La ministra della Cultura Roselyne Bachelot davanti al dipinto di Klimt (Afp)

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
PARIGI Per la prima volta lo Stato francese restituisce agli eredi di una vittima del nazismo un’opera acquistata con i soldi pubblici. Il dipinto Rose sotto gli alberi di Gustav Klimt venne comprato per quattro milioni di franchi da una galleria di Zurigo nel 1980, quando si stava allestendo il patrimonio del nascente museo d’Orsay (inaugurato da François Mitterrand sei anni dopo).

Le scoperte

All’epoca la provenienza del quadro sembrava legittima, ma qualche anno fa alcune scoperte hanno lasciato pensare il contrario. Nel 2001 il governo austriaco ha restituito un’altra opera di Klimt, Melo II, agli eredi di Nora Stiasny. Nipote dei grandi collezionisti Victor e Paula Zuckerkandl, nell’agosto del 1938 l’ebrea Nora Stiasny era stata costretta dai nazisti a svendere le opere d’arte in suo possesso, prima di morire in un campo di concentramento. Nel 2017, colpo di scena: gli esperti di Vienna si rendono conto che Melo II era stato sottratto dai nazisti a un’altra famiglia: l’opera da restituire ai discendenti di Nora Stiasny era semmai Rose sotto gli alberi, esposto al museo d’Orsay e l’unico quadro di Klimt di cui la Francia fosse proprietaria. Nel 2018 l’ambasciata d’Austria a Parigi ha contattato il governo francese, che oggi ha concluso le verifiche: è vero, quel dipinto è frutto di una spoliazione nazista e va restituito agli eredi della vittima.

Il progetto di legge

Per il momento l’opera è inalienabile perché appartiene allo Stato, «ma il governo presenterà al più presto un progetto di legge affinché possa essere consegnata agli eredi», ha detto la ministra francese della Cultura, Roselyne Bachelot. La questione delle restituzioni agita da qualche anno il mondo dell’arte. Nel 2018 il collezionista Bruce Toll ha restituito ai discendenti del vero proprietario, senza contropartita, un quadro di Camille Pissarro che egli aveva regolarmente acquistato da Christie’s per 800 mila dollari. Capita che siano istituzioni dello Stato ad avere acquistato opere frutto di spoliazioni, e in questi casi speso si giunge a un accordo con gli eredi, ai quali viene pagata un’indennità. È successo con la città di Brive, che lo scorso dicembre ha offerto un corrispettivo in denaro a una famiglia di ebrei tedeschi per potere conservare una tappezzeria acquistata trent’anni fa. E nel 2005 lo Stato francese aveva pagato alcuni milioni di euro alla famiglia proprietaria in origine dell’Uomo con la chitarra di Georges Braque.

Rating 3.00 out of 5

Biden: «Putin un assassino, pagherà prezzo per interferenze». Mosca: «Attacco a tutto il Paese»

mercoledì, Marzo 17th, 2021

di Redazione Online

Biden: «Putin un assassino, pagherà prezzo per interferenze». Mosca: «Attacco a tutto il Paese»

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha detto in un’intervista tv di ritenere che Vladimir Putin sia un killer. «Lei conosce Vladimir Putin. Pensa che sia un killer?», gli ha chiesto George Stephanopoulos di Abc. «Lo penso», ha risposto il presidente americano, promettendo che il leader del Cremlino «pagherà un prezzo» per aver tentato di influenzare le elezioni presidenziali del 2020.

«Biden ha offeso i cittadini del nostro Paese con la sua dichiarazione», «gli attacchi contro Putin sono attacchi al nostro Paese!» ha scritto sul suo canale Telegram il presidente della Duma della Russia Viacheslav Volodin, secondo quanto riporta Interfax.

LO SPECIALE INTERATTIVO – Cina, Europa e Medio Oriente: chi conta di più nel mondo di Biden?

CORRIERE.IT

Rating 3.00 out of 5

COMUNICATO STAMPA : Libia: nuovo Governo. Forse a breve ripresa totale attività Oil & Gas italiane

mercoledì, Marzo 17th, 2021

Se oggi a Tripoli si apre una fase nuova con l’Esecutivo transitorio con a capo Abdul Hamid Dbeibah forse a breve anche le aziende dell’Oil & Gas italiano potranno tornare in Libia ad affiancare i giacimenti dell’ENI e di altre importanti Compagnie Petrolifere in partnership con NOC (National Oil Corporation) – Michele Marsiglia Presidente di FederPetroli Italia a seguito della cerimonia del nuovo Governo di Tripoli.

Continua Marsiglia – Se negli scorsi giorni abbiamo espresso qualche titubanza in un Governo che possa durare fino al 24 dicembre prossimo, data delle regolari elezioni, non escludiamo che possa essere candidato un membro giovane della Famiglia Gheddafi, le voci su un ritorno di Saif al Islam sono tante, vedremo già nelle prossime settimane cosa succederà. Importante sarà il possibile dialogo del nuovo Premier con le milizie interne, vero cuore della Libia.

Link e foto di riferimento: http://www.federpetroliitalia.org/?p=1807

Rating 3.00 out of 5

Sondaggi, ‘effetto Letta’: il Pd torna al secondo posto dopo la Lega

mercoledì, Marzo 17th, 2021

La “cura” Letta sembra far bene al Pd. Al punto da fargli recuperare terreno nei sondaggi elettorali e riconquistare il secondo posto, subito dopo la Lega. Un passo in avanti rispetto al disastroso crollo della settimana scorsa quando, dopo le dimissioni da segretario Nicola Zingaretti, i dem erano precipitati al quarto posto.

E così l’ultimo sondaggio Swg, illustrato da Enrico Mentana ieri sera durante il tg di La7, fotografa una situazione un po’ diversa, segno anche del perpetuo flutturare dell’elettorato, con la Lega primo partito con il 24,2% dei consensi. Segue il Pd con il 17,4%. A pari merito il Movimento Cinque Stelle e Fratelli d’Italia, entrambi con il 17% dei consensi.

Sempre secondo i dati dell’istituto demoscopico Forza Italia otterrebbe il 6,5% dei consensi; Azione il 3,2% e Italia Viva 2,2%. Più Europa sarebbe al 2%, Sinistra Italiana al 2,8% mentre i Verdi  all’1,9%dei consensi.

Rating 3.00 out of 5

AstraZeneca, i numeri che mancano per valutare l’emergenza

mercoledì, Marzo 17th, 2021

Luca Ricolfi

Mentre milioni di cittadini europei, spaventati dalle notizie sui decessi avvenuti dopo la somministrazione del vaccino AstraZeneca, si interrogano sui rischi della vaccinazione, le autorità sanitarie nazionali ed europee aspirano all’impossibile: rassicurare senza fornire i dati completi.

In questo articolo proverò a dire come vede la situazione un sociologo abituato a lavorare con i dati, ma prima di qualsiasi cosa devo fare una premessa. Oggi nel mondo una discussione aperta e disinibita su vantaggi e rischi dei vaccini è possibile solo in una manciata di Paesi, e precisamente nei Paesi che, avendo sostanzialmente estirpato il virus, sono in grado di scegliere fra avviare e non avviare una vaccinazione di massa.

In Giappone, Australia, Nuova Zelanda, Corea del Sud sembra che, finora, sia prevalsa la scelta di vaccinare molto poco, non sappiamo se per aspettare di vedere come andranno le cose altrove, o per il timore che proprio la vaccinazione di massa favorisca la formazione di nuove varianti, più trasmissibili e/o più pericolose.

La nostra situazione, in Italia e nella maggior parte degli Stati europei, è del tutto diversa. Noi abbiamo scelto di mitigare l’epidemia, non di sradicare il virus. E avendo scoperto che non siamo in grado né di convivere con il virus, né di sradicarlo, ci siamo trovati di fronte ad un’unica alternativa.

Flourish logo

A Flourish bar chart race

L’alternativa è quella di avviare una campagna di vaccinazioni di massa in piena pandemia, sperando che basti a sconfiggere il virus, e non provochi guai ancora maggiori. Quindi è normale che politici ed autorità sanitarie, non avendo (o non volendo considerare) le alternative, facciano tutto il possibile per convincerci a vaccinarci, e a farlo con qualsiasi vaccino già autorizzato. Ed è altrettanto normale, ancorché profondamente anti-scientifico, che ogni portatore di dubbi sia visto come disertore, o sabotatore della campagna vaccinale. 
Ecco perché è difficile, in questa contingenza, parlare del caso AstraZeneca in modo veramente libero. Ci proverò lo stesso, a partire dalla mia professione, che è quella di leggere i dati con freddezza, senza parteggiare per un’ipotesi contro un’altra.

Riassumo la questione: i casi di decesso dopo una vaccinazione (non necessariamente mediante AstraZeneca) sono o non sono attribuibili al vaccino? La prima risposta, incontrovertibile, è che una parte dei decessi sono sicuramente non dovuti al vaccino. Ogni giorno in Italia muoiono quasi 2000 persone, di cui circa 1700 per cause diverse dal Covid. Se vaccinassimo un italiano su 10 (è più o meno quel che abbiamo fatto finora), e i vaccinati fossero scelti a caso, osserveremmo circa 170 decessi al giorno fra le persone vaccinate, ed è del tutto logico immaginare che, per puro caso, alcune delle morti che vi sarebbero state comunque avvengano a ridosso del giorno di vaccinazione, e vengano classificate come sospetti effetti del vaccino. E poiché i vaccinati non sono scelti a caso, ma sono prevalentemente vecchi e soggetti fragili, è perfettamente ragionevole attendersi che il numero di decessi per cause indipendenti dal vaccino sia ancora maggiore.

Rating 3.00 out of 5

Dl Sostegni, compromesso sul saldo e stralcio. Per le imprese 12 miliardi, dieci alle famiglie

mercoledì, Marzo 17th, 2021

Luca Monticelli

ROMA. I nodi del decreto Sostegni sembrano ormai sciolti. I tecnici stanno limando gli ultimi dettagli e definendo le coperture, ma il provvedimento venerdì mattina sarà sul tavolo del Consiglio dei ministri. Per l’occasione è molto probabile che il premier Draghi, insieme al ministro dell’Economia Franco, e al responsabile del Lavoro Orlando, possa partecipare alla conferenza stampa per illustrare quella che è la prima manovra del governo nato il 13 febbraio. Il decreto è costruito sui 32 miliardi di euro di extra deficit approvati dalle Camere due mesi fa, che però si sono rivelati pochi per la gravità della crisi.

Nonostante la dote anti Covid che in un anno di pandemia ha raggiunto 140 miliardi di soldi pubblici, ci sarà bisogno di un altro scostamento di bilancio per potenziare i rimborsi che arriveranno sui conti correnti delle imprese entro il 30 aprile. Il presidente del Consiglio l’ha già annunciato e al Mef circolano simulazioni da 10-15 miliardi, nuove risorse in disavanzo che però i partiti di maggioranza giudicano insufficienti, alzando l’asticella ad almeno 20 miliardi. L’idea dell’esecutivo è di varare il prossimo scostamento insieme al Def intorno al 10 aprile, ma la richiesta alle Camere potrebbe essere anticipata e arrivare già fra due settimane. Sarebbe un modo per far confluire soldi freschi nel decreto Sostegni, a quel punto all’esame del Parlamento, rafforzando così gli indennizzi attraverso un emendamento. Ieri mattina Draghi ha ricevuto Franco a Palazzo Chigi per stringere sul provvedimento, un colloquio che testimonia ancora una volta come il testo sia stato messo a punto in totale solitudine rispetto alle forze politiche. Peraltro, il vertice con il ministro dei Rapporti con il Parlamento, Federico D’Incà, e i capigruppo è saltato un’altra volta. Oggi alle 17 dovrebbe esserci una riunione tra i capi delegazione e Draghi. La maggioranza conta di incidere nel corso dell’iter alle Camere, ma tutto dipenderà dalle coperture a disposizione. Matteo Salvini rilancia su cashback e lotteria degli scontrini: «Userei quei soldi per aiutare chi lavora nel turismo».

Nel menu pare confermato lo stralcio delle vecchie cartelle esattoriali fino a 5 mila euro (per gli anni 2000-2015), anche se la bozza resta chiusa nel cassetto di via XX settembre. Superati i codici Ateco, i ristori saranno destinati alle imprese con fatturato fino a 10 milioni di euro che hanno registrato perdite pari al 33%. Verranno calcolati sul calo di ricavi nel 2020 rispetto al 2019. Per determinare l’entità del rimborso, alla perdita media mensile (moltiplicata per due) verrà applicata una aliquota (sono cinque) che va dal 10 al 30%, a seconda delle dimensioni del giro d’affari. Il meccanismo è complicato, ma in sostanza chi ha incassato 100 mila euro in meno a causa della crisi ne riceverà 5 mila dallo Stato.

Rating 3.00 out of 5
Marquee Powered By Know How Media.