Archive for Marzo, 2021

Scuole aperte fino a luglio solo per chi vuole, pagelle, esami: ecco il piano del governo

venerdì, Marzo 19th, 2021

Marina Palumbo

Tenere aperte le scuole la prossima estate per attività di laboratorio, ricreative, anche di studio e per ridare ai ragazzi quegli spazi di socialità che sono stati loro negati nei lunghi mesi di didattica a distanza. E’ questo il piano a cui sta lavorando il ministero dell’Istruzione e che sarà pronto dopo Pasqua. Si tratta di quel «ponte» verso il nuovo anno scolastico di cui ha parlato tre giorni fa il ministro Patrizio Bianchi nell’audizione davanti alle Camere. Ma le scuole avranno il tempo e la flessibilità per organizzarsi.
***Iscriviti alla Newsletter Speciale coronavirusPagelle a giugno, ma aperture anche fino ad agosto
Nelle intenzioni dovrebbe funzionare così: l’anno scolastico terminerebbe comunque a giugno, senza subire cambiamenti. Eventuali modifiche toccherebbero ai governatori delle Regioni, che Bianchi incontrerà nei prossimi giorni. La pagella arriverà dunque sempre a metà giugno, ma le scuole potrebbero restare aperte fino a luglio e forse persino parte del mese di agosto. L’obiettivo è avere una offerta non obbligatoria di spazi di laboratorio e socializzazione che permettano ai ragazzi di recuperare, se lo desiderano, una dimensione di relazione e cooperazione.


Sport, laboratori d’arte e teatrali
Il piano dovrebbe riguardare le scuole primarie, le medie e anche le superiori, con iniziative dedicate allo sport, a laboratori teatrali e di spettacolo, che riporterebbero in gioco anche i lavoratori di questo settore che sono fermi da tempo, ma anche giochi, attività artistiche, opportunità per imparare la programmazione su computer, laboratori di fotografia e gite. E gli studenti più grandi sarebbero coinvolti, laddove possibile, nei laboratori con quelli più piccoli. Sarà ogni scuola nella sua autonomia a decidere come procedere.

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Joe, stai sereno

venerdì, Marzo 19th, 2021
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di   Massimo Gramellini

«Assassino!» «Chi lo dice lo è…» Sembra il battibecco tra due mocciosi, se non fosse che questi maneggiano codici nucleari, e in due fanno quasi 150 anni. Anziché coalizzarsi contro il comune spauracchio cinese, Biden e Putin si scambiano carinerie a mezzo stampa. Quando Trump insultava un capo di Stato estero veniva preso per pazzo, mentre l’alone di bon ton che circonda Joe Biden rende commestibili agli esteti persino i suoi atti più indigesti. Però è stata la replica di Putin a farci precipitare dentro un film di 007. E non tanto per il «chi lo dice lo è» che contiene un fondo di verità – già Jung spiegava come non sopportiamo negli altri proprio ciò che ci risuona dentro -, ma per quell’augurio a Biden di «buona salute» e «sii sano», che tra le gelide labbra di un ex agente del Kgb assume i contorni di una minaccia o, peggio, di una notizia. Come se nessuna cartella clinica avesse segreti per lui.

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“Breve manuale di libero pensiero” – Il racconto di Stefano Massini

venerdì, Marzo 19th, 2021

Stefano Massini prende spunto da alcuni bizzarri commenti sui social (“Massini è diventato salviniano”…) per riannodare le fila del nostro modo di elaborare un pensiero: ormai ci accodiamo a idee e posizioni altrui, ogni opinione viene accettata o rifiutata non per senso critico ma perché “pro” o “contro” qualcuno. Da Max Weber a Orwell e Hermann Hesse, un breve manuale di libero pensiero.

LA7

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Spagna, l’eutanasia diventa legale Sánchez: siamo un Paese più umano

venerdì, Marzo 19th, 2021

di Andrea Nicastro

Il Congresso di Madrid ha approvato ieri la legge che regolamenta l’eutanasia, la rende possibile e gratuita all’interno del sistema sanitario pubblico. Potrà richiederla chi «soffra di una malattia grave e incurabile o di una condizione» nella quale dolori «cronici provochino una situazione di incapacità». Lo scopo, recita il testo, è di stabilire il diritto dei cittadini spagnoli e dei residenti nel regno a chiedere l’aiuto dei medici per evitare «sofferenze intollerabili».

La norma salvaguarda l’obiezione di coscienza da parte dei sanitari e, se la Corte Costituzionale respingerà i ricorsi annunciati dall’estrema destra di Vox, entrerà in vigore a metà giugno.

Sarà possibile, a seconda delle condizioni di salute, sia auto-iniettarsi una sostanza letale sia riceverla dal personale sanitario. L’accesso alla «dolce morte» dovrà passare attraverso tre fasi di valutazione da parte di medici estranei al caso e di una Commissione. Il paziente dovrà anche confermare quattro volte la propria intenzione nel corso di cinque settimane. Per questo chi chiederà l’eutanasia dovrà essere «capace di intendere e volere».

La legge nasce da un’iniziativa del partito socialista, principale forza di governo. Secondo l’ultima inchiesta di opinione (Ipsos, novembre 2020) l’85% degli spagnoli è favorevole e, come in Italia, il dibattito è acceso da decenni. Fece scalpore nel 2004 il film premio Oscar «Mare dentro» che racconta la lotta per l’eutanasia da parte di Ramon Sanpedro, un tetraplegico spagnolo interpretato da Javier Bardem. Il premier Pedro Sánchez ha commentato il provvedimento su Twitter. «Oggi siamo un Paese più umano, giusto e libero. Abbiamo risposto a una richiesta ampiamente condivisa dalla società. Ringrazio tutti coloro che hanno lottato instancabilmente perché in Spagna fosse riconosciuto il diritto a morire con dignità».

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Vaccino AstraZeneca, la decisione di Ema: le avvertenze, le trombosi rare, cosa fare

venerdì, Marzo 19th, 2021

di Silvia Turin

Il vaccino AstraZeneca è sicuro?
L’Agenzia europea per i medicinali (EMA) lo ha giudicato tale dopo la revisione dei dati in suo possesso, resasi necessaria dopo alcune segnalazioni di «eventi avversi» nuovi. «I benefici del vaccino nel proteggere le persone da Covid superano i possibili rischi», ha stabilito l’ente regolatorio.

Può provocare trombosi?
L’EMA ha valutato che il vaccino non è associato a un aumento del rischio di eventi tromboembolici che, complessivamente, sono stati 469 (tra studi clinici e segnalazioni dopo l’autorizzazione all’uso): un numero inferiore a quello atteso nella popolazione (in Italia si registrano circa 60mila casi all’anno, 166 al giorno). Inoltre, non c’è nessuna base fisiologica attualmente conosciuta che possa permettere di dire che questo tipo di vaccino sia in grado di innescare meccanismi trombotici.

L’EMA non ha escluso un legame con un particolare tipo di trombosi. Quale?
Una «coagulazione intravascolare disseminata», che, raramente, può determinare una «trombosi venosa cerebrale», dovuta all’occlusione di una vena del cervello. Questa trombosi atipica si riscontra in pazienti affetti da tumori del sangue o in donne in terapia estroprogestinica. Dopo le analisi di tutti i rapporti, si è osservato un incremento di episodi in giovani donne (sotto i 55 anni) non visto nella popolazione più anziana e l’EMA non ha escluso un legame tra questi casi e il vaccino. Si tratta, però, di pochi casi e di un tempo di osservazione troppo breve. Dal punto di vista statistico la «distorsione» può essere notevole.

Ci saranno avvertenze sul foglietto illustrativo relative a questa patologia, quali?
L’invito a rivolgersi a un medico in caso di «affanno, dolore al petto o allo stomaco, gonfiore o freddo a un braccio o una gamba, mal di testa grave o in peggioramento o visione offuscata dopo la vaccinazione, sanguinamento persistente, piccoli lividi multipli, macchie rossastre o violacee o vesciche di sangue sotto la pelle».

Come si interviene in questi casi?
Molti dei sintomi descritti sono aspecifici e comuni nelle normali reazioni vaccinali. In caso di diagnosi confermata, la terapia anticoagulante è generalmente efficace. Il punto è capire chi deve approfondire gli accertamenti e chi no. Purtroppo test rapidi della coagulazione non sono stati validati in queste trombosi rare e atipiche. Se un paziente dovesse presentarsi con questi sintomi, sarebbe d’aiuto l’anamnesi personale e familiare per eventi trombotici, ma i test di conferma diagnostica sono assolutamente obbligatori prima di iniziare una terapia.
Persone con aumentato rischio trombotico, possono fare qualcosa prima di vaccinarsi?
Non sarebbe consigliabile somministrare prima una terapia: non si sa ancora se una profilassi con anticoagulante possa abbassare il rischio della rara forma di trombosi.

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Ema, l’Agenzia europea del farmaco dice che AstraZeneca è sicuro ed efficace

giovedì, Marzo 18th, 2021

L’Agenzia europea del farmaco Ema dice che il vaccino anti-Covd di AstraZeneca è sicuro ed efficace. “I benefici – dice la direttrice Emer Cooke – sono superiori ai rischi. Il vaccino non è lagato a rischio trombosi”. Per la commissione clinica dell’Ema il vaccino “non può essere associato a un incremento degli eventi di trombosi”, ha chiarito Emer Cook.

L’incontro stampa era stato posticipato di un’ora per il protrarsi del lavori del Comitato di farmacovigilanza. Alla vigilia del verdetto il premier Mario Draghi aveva avvertito che impegno, obiettivi e ritmi della campagna vaccinale non sarebbero cambiati a prescindere dalla decisione dell’Ema: “Il governo, e lo sapete bene, è impegnato a fare il maggior numero di vaccinazioni nel più breve tempo possibile. Questa è la nostra priorità. La sospensione del vaccino AstraZeneca, attuata lunedì con molti altri Paesi europei, è stata una decisione temporanea e precauzionale. Oggi l’Agenzia Europea dei Medicinali darà il suo parere definitivo sulla vicenda. Qualunque sia la sua decisione, la campagna vaccinale proseguirà con la stessa intensità, con gli stessi obiettivi”, aveva annunciato a Bergamo durante la commemorazione delle vittime del Covid.

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Elezioni Roma, il sondaggio: Raggi in testa, ma Gualtieri vincerebbe tutte le sfide a due

giovedì, Marzo 18th, 2021

di Marina de Ghantuz Cubbe

La sindaca Virginia Raggi in testa, Guido Bertolaso in seconda posizione seguito da Roberto Gualtieri e Carlo Calenda. Infine, al quinto posto, l’outsider Vittorio Sgarbi. Questa la fotografia scattata dall’ultimo sondaggio di Izi sulla corsa al Campidoglio.

Sondaggio elezioni Roma, il paradosso della classifica e la rincorsa del centrosinistra

di Stefano Costantini 18 Marzo 2021

Oltre mille interviste (1.042 per l’esattezza), realizzate tra lunedì e martedì scorso, rivelano che ad oggi la sindaca uscente parte in vantaggio con il 26,2% delle preferenze forte di mesi di campagna elettorale alle spalle avendo annunciato la ricandidatura ad agosto.

Se si candidasse per il centrodestra, l’ex capo della protezione civile Bertolaso arriverebbe secondo con il 19,7%. L’ex ministro dell’Economia ed esponente del Pd segue con il 17,9% staccando di oltre due punti il leader di Azione Carlo Calenda che si è candidato a metà ottobre e ad oggi è dato al 15,3%. Il senatore e candidato con la lista Rinascimento Vittorio Sgarbi invece si deve accontentare del 5,9% dei voti. Infine gli scontenti e gli astenuti: il 15% degli intervistati non voterebbe nessuno tra i cinque sfidanti presentati dal sondaggio mentre il 5,8% non andrebbe proprio a votare.

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Pd, Letta nomina la nuova segreteria del partito: sedici membri, otto uomini e otto donne

giovedì, Marzo 18th, 2021

di Laura Mari

Dopo la scelta dei due vicesegretari, oggi Enrico Letta ha nominato la nuova segreteria del partito. In tutto sedici membri, otto uomini e otto donne. Alcune conferme della segreteria di Nicola Zingaretti, come Stefano Vaccari. Molte new entry come Mauro Berruto, ex CT della Nazionale maschile italiana di Pallavolo. Alcuni ex dell’esecutivo Conte 2: Francesco Boccia, Antonio Misiani, Sandra Zampa.

Procede dunque spedito il rinnovo dei vertici dem e dopo aver nominato Giuseppe Provenzano e Irene Tinagli come numero due del Pd, oggi il segretario ha scelto chi lo affiancherà alla guida del partito. A Provenzano sono state affidate le deleghe di “Prossimità”, politiche del lavoro e contrasto alle diseguaglianze, mentre Tinagli si occuperà della missione Italia globale.

La parlamentare Lia Quartapelle, 38 anni, si occuperà di Europa, Affari internazionali e Cooperazione allo sviluppo, mentre il delicato tema della Transizione ecologica e delle infrastrutture sarà seguito da Chiara Braga. Ad Antonio Nicita il compito di pensare alle Istituzioni, Tecnologie e al Piano Nazionale di Riforma e Resilienza. E sempre a lui Letta affiderà il compito di coordinare un comitato di esperti sulle sfide di Next Generation Eu.

Cecilia D’Elia continuerà ad essere la portavoce della conferenza nazionale delle donne dem e si occuperà delle politiche per la Parità di genere, mentre Chiara Gribaudo dovrà pensare ai giovani, uno dei punti su cui Letta ha insistito maggiormente nel suo discorso all’assemblea del Pd del 14 marzo.

Per la nomina del coordinatore nazionale del partito bisognerà attendere qualche altro giorno, mentre le politiche per la sicurezza sono state affidate da Letta a Enrico Borghi. Le nomine proseguono con la scelta di Anna Rossomando come delegata alla Giustizia e ai diritti. “Un grande onore – commenta la senatrice -ma soprattutto una grande responsabilità. Ora più che mai l’accesso ai diritti e la cultura delle garanzie devono essere effettivi e non solo sulla carta. Pronta a dare il mio contributo al Pd con passione e determinazione.”

Il settore economico sarà materia dell’ex viceministro Antonio Misiani. “È una sfida bella e appassionante – commenta – Oggi più che mai è necessario che ognuno di noi dia il massimo”. Istruzione, università e ricerca vanno alla delegata dem Manuela Ghizzoni, mentre della Cultura si occuperà Filippo Del Corno, assessore della giunta di Beppe Sala.

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Ma la vera guerra fredda è con la Cina

giovedì, Marzo 18th, 2021

di CESARE DE CARLO

C’è qualcuno a Bruxelles, alla Ue o alla Nato, disposto a rinfrescare la memoria a Joe Biden? La guerra fredda è finita tre decenni fa. L’Unione Sovietica non esiste più. L’Europa dell’est è libera e parte integrante dell’Occidente. La Russia postcomunista non è certo un modello di democrazia ma non ci minaccia e anzi ne invochiamo i vaccini. E allora perché il neopresidente americano, nella sua prima intervista alla ABC, si rivela così emotivamente fragile e fuori tempo? Putin – dice – è un dittatore e un “assassino”. Può darsi. Putin ha cercato di interferire nelle elezioni americane e di screditarlo. Anche questo è possibile.

Ma è dalla disintegrazione del comunismo sovietico in quel Natale 1991 (quale simbolismo!) che gli Stati Uniti interferiscono nelle elezioni russe. Nel 1996 Boris Eltsin non sarebbe stato rieletto senza l’aiuto di Bill Clinton. Lo stesso Putin quattro anni dopo godette del consenso, non solo diplomatico, ancora di Clinton. E intanto i Paesi dell’est, ritornati al pluripartitismo sempre grazie agli americani, entravano uno dopo l’altro nella Ue e nella Nato.

Come meravigliarsi della sindrome da accerchiamento! L’annessione della Crimea ne fu la proiezione. La Russia non poteva rinunciare al porto di Sebastopoli senza implicitamente rinunciare al Mar Nero. Questa è storia. Biden dovrebbe essere meno bellicoso quando afferma che Putin “pagherà un prezzo” per le interferenze elettorali e per la violazione dei diritti umani.

E la Cina, repressiva e oppressiva come lo era una volta l’Urss? I dubbi sull’origine e sui tempi della pandemia, oltre ad avere distrutto le nostre economie e la nostra way of life, sono costati la presidenza a Trump. Perché su un punto russologi e sinologi concordano: se Putin ha mobilitato i suoi hackers per Trump, Xi Jingpin ha fatto altrettanto per Biden.

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Putin dopo le accuse: «Auguro a Biden buona salute»

giovedì, Marzo 18th, 2021

di Redazione online

Putin dopo le accuse: «Auguro a Biden buona salute»

Il presidente russo, Vladimir Putin, ha augurato all’omologo americano, Joe Biden – che ieri lo aveva definito un assassino – «buona salute». «Per quanto riguarda la dichiarazione del mio collega americano, come ha detto lui stesso ci conosciamo personalmente. Cosa gli risponderei? Gli direi: sii sano! Gli auguro buona salute», ha detto Putin durante un incontro in Crimea, commentando per la prima volte le parole del capo della Casa Bianca. Il leader russo ha tenuto a sottolineare che le sue parole non erano ironiche, né voleva scherzare. È questa la prima replica del presidente russo al duro attacco di Biden che nel corso di un’intervista tv lo aveva definito «assassino» e «senz’anima». Riguardo all’accusa di essere un assassino Putin ha detto testualmente: «Chi lo dice sa di esserlo».

Il capo del Cremlino ha proseguito nella sua risposta articolata: «Se gli Stati Uniti pensano che i russi ragionino come loro, non è cosi’: sono popoli geneticamente diversi»; ma ha rassicurato di non volere arrivare a una rottura con Washington: «La Russia svilupperà rapporti con tutti i Paesi del mondo, compresi gli Stati Uniti».

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