Archive for Marzo, 2021

Quella cena “muta”. Il giallo del trojan che spiava Palamara

giovedì, Marzo 11th, 2021

Luca Fazzo

Un trojan che la sera prima sta acceso fino alle ore piccole, intercettando ciò che sarebbe illecito intercettare; e che la sera dopo invece viene spento a metà pomeriggio, cosicché una conversazione cruciale per capire i misteri della Procura di Roma rimane inascoltata.

E dietro l’ultimo mistero del caso Palamara aleggia un interrogativo cruciale: chi gestiva davvero il trojan inoculato sul telefono di Luca Palamara, potente ex presidente dell’Associazione nazionale magistrati? La Procura di Perugia? Il Gico della Guardia di finanza? O, come pare dire una analisi tecnica, una società privata?

Il telefono di Palamara è stato aperto senza rilevare dove approdasse il trojan, e ormai il dato è irrecuperabile. Ma i consulenti di Luigi Panella, il difensore del deputato renziano Cosimo Ferri, intercettato insieme a Palamara, hanno trovato lo stesso trojan in un altro telefono. L’Ip (il codice identificativo) del server corrisponde a un indirizzo: Isola 5E del centro direzionale di Napoli. Non c’è nessuna sede giudiziaria né di polizia ma gli uffici di Rcs, l’azienda privata che ha fornito il software, e che ha sempre negato di avere trattato i dati.

Capire per quali mani siano passate le registrazioni compiute nelle notti bollenti del maggio 2019, quando correnti e lobby decidevano le sorti della Procura di Roma, aiuterebbe a chiarire l’ultimo giallo della vicenda. Ovvero quello che accade la sera del 9 maggio, quando Palamara va al ristorante Mamma Angelina, ai Parioli, a festeggiare il procuratore di Roma, Giuseppe Pignatone, che va in pensione. La sera prima, il trojan ha registrato parola per parola l’incontro all’Hotel Champagne tra Palamara, Ferri, Lotti e altri membri del Csm, nonostante la Finanza sapesse bene che sarebbe stato presente un parlamentare. Invece che cosa si dicano alla cena dell’indomani Palamara e Pignatone non si sa, perché ufficialmente nelle ore dell’incontro il trojan era disattivato. Possibile? No, secondo i consulenti informatici della difesa di Ferri. Perché è vero che inizialmente il trojan era programmato per spegnersi alle 2 di mattino del 9 maggio.

Ma alle 17,03 il sottufficiale della Finanza Dacunto riprogramma il sistema per continuare a registrare sino alle 02.00 del 10 maggio. Un altro sottufficiale, Correa, di lì a poco modifica ulteriormente, ma con una raffica di sei comandi in un secondo che non hanno nessun effetto. Mentre Palamara chiacchiera a cena con Pignatone, secondo i tecnici, il trojan registrava tutto.

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Covid, Gimbe: “Contagi e morti in aumento”. Vaccini: “Arrivati meno della metà”

giovedì, Marzo 11th, 2021

Roma, 11 marzo 2021 – Il contagio da Covid-19 sta aumentando, lo dicono i numeri del monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe della settimana 3-9 marzo 2021. In 11 regioni salgono sia i ricoverati con sintomi, che quelli in terapie intensive, ma anche i decessi. Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, commentando i dati a Sky TG24, ha avvertito: “Da tre settimane consecutive si registra il progressivo incremento dei nuovi casi con un’inversione di tendenza di tutte le curve, che conferma l’inizio della terza ondata“.

Un dilagare del contagio che viene evidenziato dal paragone con il monitoraggio della settimana precedente: i nuovi casi sono 145.659, mentre nella settimana dal 24 febbraio al 2 marzo erano 123.272. Ancora peggio per quanto riguarda i decessi, che per la prima volta da 8 settimane tornano a salire, raggiungendo quota 2.191, contro 1.940 morti una settimana fa. 

I casi attualmente positivi sono 478.883, contro i precedenti 430.996, su anche le persone in isolamento domiciliare (453.734 ultimo dato, 409.099 il precedente) e i ricoveri con sintomi (che passano a 22.393, da 19.570).

Le terapie intensive aumentano a 2.756, mentre erano 2.327.

Rispetto alla settimana precedente le variazioni in precentuali: 

Decessi: 2.191 (+12,9%) 
Terapia intensiva: +429 (+18,4%) 
Ricoverati con sintomi: +2.823 (+14,4%) 
Isolamento domiciliare: +44.635 (10,9%) 
Nuovi casi: 145.659 (+18,2%) 
Casi attualmente positivi: +47.887 (+11,1%).




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Pd, il quasi sì di Enrico Letta (e il nodo del Congresso)

giovedì, Marzo 11th, 2021

Perché dalla passione politica non ci si dimette, nonostante tutto, e certe ragioni del cuore risultano inspiegabili anche per la ragione. Perché anche se sei una riserva della Repubblica e della sinistra, tra le più stimate, le più autorevoli arriva un tempo in cui, se dici no, è complicato rimanere tale attendendo un’altra chiamata, di questi tempi poi. Perché proprio una riserva della Repubblica e della sinistra non può rimanere indifferente al momento straordinario tale da mettere in discussione scelte pensate come irreversibili.

Per tutte queste buone ragioni le 48 ore chieste da Enrico Letta per “riflettere” possono legittimamente essere lette sostanzialmente come un sì e, al tempo stesso, come un ragionevole tempo per valutare e, in qualche modo, creare le condizioni. Il caos che sarebbe determinato, a due giorni dall’assemblea, da un suo rifiuto è sufficiente per indurre a miti consigli le anime inquiete del Partito democratico, almeno per ora.

Il punto critico, e che presumibilmente è anche l’oggetto di questa riflessione, non è il valore della persona, la sua capacità, l’autorevolezza né il largo consenso interno su cui può contare. È la riformabilità del partito e la possibilità di intaccare, o meglio cambiare, o meglio ancora stravolgere, i meccanismi di fondo che hanno portato il segretario uscente a dimettersi “vergognandosi” di un partito che conosce solo l’autoreferenzialità del potere, affidato al gioco delle correnti. Letta, la sua chiamata a salvare il salvabile, è frutto di un doppio default: quello del Pd, nell’ambito del più generale default della politica che ha prodotto il governo Draghi. Se il problema fosse solo trovare un accordo nel caminetto delle correnti, non si capirebbe la ragione per cui si è dimesso Zingaretti, forte di una legittimazione popolare alle primarie e di una solidità di consensi del partito. E invece la crisi è più profonda, tale da richiedere un mutamento radicale non solo di equilibri, ma di mentalità.

È piuttosto naturale dunque che ci si interroghi sulla agibilità in questo contesto, non potendo contare il nuovo segretario su un mandato popolare altrettanto forte perché, con tutto il rispetto, il voto online di mille persone non ha lo stesso peso di un grande fatto popolare come i gazebo. Il nodo non sciolto riguarda proprio questo, la parola “congresso”, attorno alla quale, con buona dose di strumentalità, è ripartito il grande valzer delle correnti. Chi lo chiede, i cosiddetti ex renziani, da Delrio a Nardella, ha in mente uno schema che porta, il prossimo anno quando si spera che la pandemia sia finita, alla candidatura di Stefano Bonaccini, con l’idea di avere, prima delle politiche, un nuovo segretario e una nuova maggioranza che faccia le liste elettorali. Chi, come Dario Franceschini e Nicola Zingaretti, insomma l’attuale maggioranza, immagina di arrivare con Letta al 2023, ha l’idea opposta, che è sì un modo per blindare Letta come segretario con pieni poteri, e non come un re travicello che traghetta verso il congresso, ma anche per blindare se stessa, sulle liste e sul proprio potere di condizionamento del nuovo corso.

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Vaccini da oggi anche per la fascia 70-80 anni. Come funziona il piano regione per regione

giovedì, Marzo 11th, 2021

di Michele Bocci ,  Antonio di Costanzo ,  Rosario di Raimondo ,  Cenzio Di Zanni ,  Cecilia Gentile ,  Mariachiara Giacosa ,  Matteo Macor ,  Andrea Montanari ,  Giusi Spica

Da oggi partono le vaccinazioni anti-Covid anche per la fascia di età tra i 70 e gli 80 anni. Il criterio seguito dal piano vaccinale è quello delle età decrescenti: si finirà quindi di vaccinare over 80, docenti e forze dell’ordine, per poi procedere con i pazienti cosiddetti “fragilissimi”. Questo il link della piattaforma attivata per la prenotazione del vaccino.

Ogni Regione si trova ad affrontare criticità differenti. Ecco quindi un quadro della situazione da Nord a Sud.

Piemonte, dal 15 è il turno dei “fragilissimi”

Dei 350mila over 80 piemontesi, in 110 mila hanno ricevuto la prima dose del vaccino nelle prime tre settimane della campagna vaccinale che, per loro, durerà ancora un mese, considerando che dalla prossima settimana la Regione intende fare 15mila vaccinazioni al giorno, che diventeranno 20mila da fine mese. Già vaccinata oltre la metà (16mila) dei 25mila appartenenti alla forze dell’ordine e il 25 per cento del personale scolastico, docente e universitario, con 22mila vaccinati su circa 81mila prenotati sulla piattaforma digitale (100mila la platea). La stessa che da lunedì sarà disponibile anche per 450 mila over 70: dovranno registrare la pre adesione e sarà il medico di base a fissare l’appuntamento nel proprio ambulatorio o in quelli per la medicina di gruppo per la somministrazione del siero AstraZeneca. Sempre dal 15 saranno chiamati i pazienti “estremamente fragili” affetti dalle tredici patologie indicate dal ministero della salute e, per i più gravi, è prevista anche la vaccinazione dei caregivers conviventi. Per loro, vaccini Pfizer o Moderna, nei centri vaccinali.

Lombardia, vaccinazione in tre fasi. E gli sms non arrivano

In Lombardia, il piano per la vaccinazione anti Covid della popolazione si articola in tre fasi. Fase 1, che  ha riguardato il personale sanitario e le forze dell’ordine ed è iniziata il 10 febbraio e la fase 2. Con la somministrazione delle dosi agli ultra ottantenni (700mila) che è iniziata il 18 febbraio. Dall’8 marzo è iniziata la vaccinazione degli insegnanti, la prossima settimana quella dei pazienti “fragili”. Mentre l’11 aprile dovrebbe partire la fase massiva che riguarda 6,6 milioni di persone. Per vaccinarsi bisognava prima registrarsi su un portale della Regione (visto che la vaccinazione è volontaria. Si riceveva via sms un codice di verifica e poi un secondo messaggio con il luogo e la data della somministrazione della dose. La registrazione si può fare anche nelle farmacie e dai medici di famiglia). 

Dopo qualche problema iniziale per il sovraccarico delle richieste, il portale ha funzionato, ma i problemi sono sorti sulla consegna degli sms. Prima perché non arrivavano. Poi, perché il portale non aveva caricato i Codici di avviamento postale cambiati e fissava quindi gli appuntamenti lontano dal domicilio degli over ottanta. Tanto che la Regione ha annunciato che il servizio non sarà più affidato ad Aria, ma a Poste Italiane. Finora  le adesioni complessive sono state 763.201. Quelle della fascia over 80 sono state 583.401. Le adesioni del personale scolastico 166.308. Finora si sono vaccinate 884.068 persone. Di cui 216mila ultra ottantenni. 142.484 tra gli 80 e i 90. 73.506 oltre i novanta anni. Al portale la Regione non segnala tempi di attesa, mentre restano le disfunzioni sugli sms. Per la vaccinazione di massa saranno allestiti 66 hub sparsi su tutto il territorio regionale. I centri vaccini saranno in spazi fieristici, palazzetti dello sport, palestre e luoghi concordati con i sindaci dei vari comuni.   

Liguria fanalino di coda per le somministrazioni

Nella settimana del via alle prenotazioni dei vaccini anti Covid di under 65 e personale scolastico, la Liguria continua a rimanere in fondo alla classifica delle somministrazioni divise per regione.

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Danimarca sospende AstraZeneca: “Casi di coagulazione nei pazienti”

giovedì, Marzo 11th, 2021

L’Autorità nazionale danese per la salute ha sospeso in via precauzionale la somministrazione del vaccino AstraZeneca dopo la segnalazione di alcuni gravi casi di coaguli di sangue. È la stessa Autorità ad annunciarlo in un comunicato.

Su questi casi sono in corso delle indagini per stabilire eventuali connessioni con la somministrazione del vaccino, come sottolineato dal ministro della Salute Magnus Heunicke via Twitter.

“Siamo nel bel mezzo del più grande e importante programma di lancio di vaccinazioni nella storia danese. E in questo momento abbiamo bisogno di tutti i vaccini che possiamo ottenere. Pertanto, mettere in pausa uno dei vaccini non è una decisione facile. Ma proprio perché vacciniamo così tanto, dobbiamo anche rispondere con tempestività quando si è a conoscenza di possibili gravi effetti collaterali. Dobbiamo chiarire questo aspetto prima di poter continuare a utilizzare il vaccino di AstraZeneca”, afferma Soren Brostroem, direttore della National Health Authority.

Negli scorsi giorni, seguendo l’esempio di altri paesi dell’Ue come la Germania e il Belgio, le autorità sanitarie danesi avevano esteso la loro raccomandazione di utilizzare il vaccino anti-Covid AstraZeneca/Oxford alle persone di età superiore ai 65 anni, sulla base di uno studio scozzese. Finora Copenaghen non aveva raccomandato questo vaccino per le persone sopra i 65 anni, sostenendo che i dati scientifici non erano sufficienti. 

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COMUNICATO STAMPA ITS – INTESA CON LA MULTINAZIONALE SCHNEIDER

giovedì, Marzo 11th, 2021

LANCIANO (11/03/2021) – Siglata un’intesa tra Fondazione ITS SISTEMA MECCANICA di Lanciano (CH) e SCHNEIDER ELECTRIC SpA, la multinazionaleleader globale nella trasformazione digitale della gestione dell’energia e dell’automazione, per mettere a disposizione degli allievi dell’ITS le enormi competenze dei tecnici aziendali su aree di grande interesse ed attualità quali Industria 4.0, eco-efficienza energetica, progettazione elettrica intelligente.

Una prima collaborazione vedrà subito gli allievi del corso ITS impegnati in un modulo introduttivo alla “SMART MANUFACTURING”, progettazione elettrica nell’ambito della gestione sostenibile dell’energia e della trasformazione digitale dell’automazione. Gli interventi formativi, alternati ad esercitazioni e project work, saranno organizzati sia in presenza all’ITS che a distanza, sulle piattaforme in cloud che Schneider Electric mette a disposizione.

“L’intesa – ha affermato Paolo Raschiatore Presidente dell’ITS – rafforza il quadro delle collaborazioni con le aziende, sia che si tratti di grandi aziende che di piccole e medie imprese, che ITS SISTEMA MECCANICA ha messo in atto fin dall’inizio delle sue attività, ritenendo che questo rappresenti il vero valore aggiunto per la formazione di tecnici preparati ed in linea con le richieste di competenze del settore di riferimento.”

“Siamo orgogliosi di mettere a disposizione percorsi di formazione innovativi sulla trasformazione digitale e sulla sostenibilità, frutto dell’esperienza tecnologica e di mercato maturata sul campo – ha dichiarato Laura Bruni, Direttore Affari Istituzionali di Schneider Electric – Schneider Electric crede fortemente nel valore degli ITS per la crescita competitiva e occupazionale del Paese e nel lavoro di pregio della Fondazione ITS SISTEMA MECCANICA di Lanciano per il rilancio del territorio”.

“La collaborazione con Schneider Electric – aggiunge Antonio Maffei coordinatore dell’ITS – apre ulteriori canali di specializzazione per i giovani talenti del territorio oltre ad offrire la possibilità di co-progettare nuovi corsi, tirocini formativi ad alta occupabilità sempre più in linea con le tecnologie di Industria 4.0 viste anche in un’ottica di sostenibilità ambientale e va ad aggiungersi alle nuove collaborazioni con altri grandi gruppi come Mitsubishi Electric e Siemens”.  

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Nuova Ferrari SF21: nel nome e spirito di Enzo

giovedì, Marzo 11th, 2021

Andrea Fanì

La Ferrari SF21 con i piloti Leclerc (seduto) e Sainz. Scuderia Ferrari

La Ferrari SF21 con i piloti Leclerc (seduto) e Sainz. Scuderia Ferrari

Non è solo per il musetto diverso, non è solo per il retrotreno rivisto rispetto al 2020, non è solo per quel “decimo di secondo al giro in meno” che il responsabile della power unit di Maranello, Enrico Gualtieri, sottolinea possa guadagnare la SF21 rispetto alla sorella SF1000. È soprattutto perché è una Ferrari, che tutto il mondo guarda con curiosità all’ultima nata nella casa rossa. Il 10 marzo 2021 è il giorno di nascita — almeno per gli almanacchi ufficiali — della nuova monoposto Ferrari per il Mondiale di Formula 1 2021. E già si può dire una cosa: dal presidente John Elkann in giù, tutti hanno fame di rivincita.

Nuova Ferrari, tutte le immagini della SF21

La nuova monoposto di Maranello per il Mondiale 2021: coda che da rossa diventa amaranto, posteriore strettissimo, fascino senza tempo. Guarda il video lancio dell’ultima Ferrari F1
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Saturimetro, aspirina e medico di base. Ecco come battere il Covid a domicilio

giovedì, Marzo 11th, 2021

di ALESSANDRO MALPELO

Roma, 11 marzo 2021 – I primi giorni sono decisivi per vedere che piega prende il Covid-19. L’infezione può risolversi come una sindrome influenzale (ci possono essere tosse, febbre, dolori muscolari, stanchezza, a volte nausea con incapacità a percepire sapori e odori), ma è sempre possibile aggravarsi in maniera repentina, con affanno respiratorio: in quei casi, su indicazione del medico, si rende necessario chiedere una visita urgente o farsi accompagnare in ospedale.

SI PUÒ PRONOSTICARE L’EVOLUZIONE?

Finalmente sì, i medici hanno imparato a riconoscere i pazienti a rischio. “Già alla prima visita – ha dichiarato Antonella D’Arminio Monforte, direttore delle Malattie infettive nella Asst Santi Paolo e Carlo di Milano – siamo in grado di prevedere il decorso basandoci sugli esami del sangue, la Tac del torace e le caratteristiche del paziente (obesità, ipertensione, grandi anziani con più patologie). Utilizziamo ad esempio gli antivirali, il remdesivir: prima si abbassa la carica virale, minore sarà l’entità della reazione”.

QUALI SONO LE CURE DOMICILIARI?

Giuseppe Remuzzi, direttore dell’Istituto farmacologico Mario Negri, ha diffuso con altri autori uno schema rivolto ai medici di famiglia per trattare a casa la sindrome da virus Sars-Cov-2. Ai primi sintomi, in attesa dell’esito del tampone, regolarsi come con le virosi delle alte vie respiratorie, ad esempio prendendo aspirina o nimesulide.

CHE COS’È LA VIGILE ATTESA?
Premesso che non esiste un approccio unico al Covid-19, è illuminante la spiegazione di Nicola Magrini, direttore dell’Agenzia italiana del farmaco, riportata sulle pagine web della Fnomceo (ordini dei medici). “Nella fase iniziale domiciliare la vigile attesa – spiega il numero uno dell’Aifa – consiste nel trattare solo i sintomi febbrili. Ovviamente questa condotta dipende dalle fasi e dalla gravità della malattia”. Per ragguagli il ministero ha emanato una circolare sulla gestione domiciliare.

MANCANO FARMACI RISOLUTIVI?

Vero e falso, nel senso che c’è un’evoluzione continua data dalla ricerca che, tra vaccini e varianti, indica come orientarsi quando si è contratta l’infezione. La prudenza è d’obbligo secondo Pierluigi Viale, che ha presieduto l’ultimo congresso Simit, Società italiana malattie infettive. Purtroppo mancano farmaci paragonabili agli antivirali ad azione diretta che in poche settimane cancellano qualsiasi traccia del virus dell’epatite C.

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Sbarra: “Il patto sul lavoro pubblico è una svolta, ora grandi riforme insieme”

giovedì, Marzo 11th, 2021

di Rosaria Amato

Roma – La firma del “Patto per l’innovazione” rappresenta il primo impegno importante come segretario generale della Cisl per Luigi Sbarra, che si è insediato il 3 marzo.

Voi a dicembre eravate arrivati allo sciopero. Quest’accordo rappresenta davvero una svolta?
“Siamo sicuramente in una fase nuova, che esalta il ruolo delle relazioni sociali e imprime una spinta alla ripartenza. È un Patto che è stato negoziato, in un contesto di grande responsabilità. Ecco perché lo consideriamo nel metodo un segnale di svolta: insieme è possibile affrontare i grandi nodi delle riforme, e aiutare il Paese a riprendere la via della crescita”.

Può anche essere il metodo per affrontare il nodo del blocco dei licenziamenti?
“Ci stiamo confrontando con il ministro del Lavoro Orlando sulle misure urgenti per il decreto Sostegni. Noi pensiamo che il blocco dei licenziamenti debba andare di pari passo con l’emergenza sanitaria”.

Ma così non si sacrificano i precari? Non sarebbe meglio un’uscita graduale?
“L’uscita graduale è possibile se accompagnata da un tavolo per cambiare gli ammortizzatori sociali, che devono diventare universali, solidaristici e di tipo assicurativo, e rilanciare le politiche attive del lavoro e gli investimenti, senza i quali non è possibile creare nuovo lavoro. Dobbiamo evitare il rischio di shock occupazionali e traumi sociali: abbiamo perso 500 mila posti di lavoro nel 2020, ci sono già oltre 100 tavoli aperti al Mise”.

Si parla di vaccinazioni nelle fabbriche e negli uffici: è legittima la scelta dei lavoratori che rifiutano di sottoporsi al vaccino?
“Noi sosteniamo un piano di vaccini nei luoghi di lavoro. Quella di vaccinarsi è una scelta di natura etica, un diritto-dovere verso se stessi e anche gli altri. Da parte nostra, dobbiamo diffondere il messaggio secondo il quale il vaccino rappresenta l’arma più efficace contro il virus”.

Domani l’apertura dei tavoli contrattuali della PA. L’aumento medio rimane di 107 euro, una cifra che voi avete contestato a lungo.
“Il governo si è impegnato a reperire nel corso del negoziato le risorse necessarie per chiudere una buona stagione contrattuale, attingendo a risorse che arriveranno con la prossima legge di Stabilità, in particolare per affrontare il riordino degli inquadramenti del personale.

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Recovery, prende forma il piano Cingolani: 80 miliardi di euro per la rivoluzione verde

giovedì, Marzo 11th, 2021

PAOLO MASTROLILLI INVIATO A NEW YORK

L’Italia punta ad investire nella transizione ecologica 80 miliardi di euro del pacchetto di aiuti in arrivo dall’Unione Europea, con un piano in cinque anni. Sull’emergenza clima, l’obiettivo di Roma è tagliare le emissioni di gas del 60% entro il 2030, quindi anche oltre gli impegni presi dalla UE, per arrivare poi a zero nel 2050.

John Kerry, primo Special Presidential Envoy for Climate nella storia degli Stati Uniti, è rimasto quasi sorpreso, ovviamente in positivo, quando ha sentito questi impegni da parte del ministro per la Transizione ecologica Roberto Cingolani. I due si sono sentiti ieri per la prima volta, durante una chiamata facilitata dall’ambasciatore italiano a Washington Armando Varricchio. Lo scopo era coordinare le iniziative in vista dei diversi appuntamenti che li aspettano, a cominciare dal Leaders’ Climate Summit che il presidente Biden organizzerà il 22 aprile in occasione dell’Earth Day, ma guardando anche al vertice Pre-COP26 dedicato ai giovani che Milano ospiterà a settembre, e al G20 di Roma a fine ottobre.

Kerry era a Parigi, dove ha terminato la sua prima missione in Europa, che lo ha portato anche a Bruxelles e Londra. L’obiettivo era rilanciare subito una stretta alleanza col Vecchio Continente sulla questione ambientale, anche come precursore della collaborazione che Biden vuole costruire con gli amici tradizionali degli Stati Uniti, allo scopo di fare pressione sulla Cina e rispondere alla sua sfida geopolitica lanciata a tutto campo. Sul clima è indispensabile cooperare con Pechino, e questo potrebbe essere il primo settore dove riallacciare il dialogo, dopo i contrasti di Trump. Perciò Kerry ha voluto sentire anche l’Italia, nonostante le limitazioni imposte dal Covid ai viaggi gli abbiano impedito di andare a Roma. Cingolani è un tecnico, e ha mostrato subito la concretezza che gli americani auspicano dall’intero governo Draghi in tutti i campi.

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