Archive for Marzo, 2021

“Odio gli indifferenti”: il monologo furioso di Stefano Massini su Pd, Zingaretti e la politica inerme

venerdì, Marzo 5th, 2021

Stefano Massini, nel suo intervento del giovedì a Piazzapulita, si rivolge al PD nella sera delle dimissioni del segretario Zingaretti. Partendo dalle parole di Gramsci del 1917, sulla politica battagliera, Massini si scaglia contro l’incapacità di prendere posizione. “Se qualcuno mi chiedesse quale potrebbe essere oggi, nel 2021, il manifesto di una forza politica – dice Massini -, ecco sarebbero le parole di Gramsci, che rappresenta l’anticorpo a un elemento che oggi è preponderante: l’indifferenza”.

Video La7 / piazzapulita

Rating 4.00 out of 5

2,8 miliardi per vaccini e terapie anti-Covid

venerdì, Marzo 5th, 2021

La spinta del Governo Draghi alla campagna di vaccinazione anti Covid passa anche dai soldi. Quelli contenuti nel Decreto Sostegno che sarà sul tavolo del Consiglio dei ministri la settimana prossima. Una bozza del testo rivela che sul piatto ci sono 2,8 miliardi. La parte più consistente (1,4 miliardi) servirà per comprare nuove dosi dei vaccini disponibili. Ma ci sono anche 700 milioni per l’acquisto di farmaci necessari a curare chi ha contratto il virus, dal Remdesivir ai monoclonali. Alla gamba che impatta sul lato strettamente sanitario si affianca un’altra che riguarda invece la logistica: per questo ambito i soldi stanziati ammontano a 388 milioni. Altri 345 milioni per tirare dentro anche i medici di famiglia, mentre 50 milioni andranno ai Covid hospital. La bozza è datata primo marzo, il giorno in cui il generale Francesco Paolo Figliuolo è stato nominato commissario per l’emergenza al posto di Domenico Arcuri. Alcuni contenuti della bozza, quindi, potrebbero avere un’evoluzione in linea con il lavoro del neo commissario e in vista della versione definitiva del decreto.

L’acquisto di nuove dosi di vaccini e dei farmaci anti-Covid. Il Governo punta sugli anticorpi monoclonali

Il Fondo istituito al ministero della Salute per il 2021 ha a disposizione 400 milioni per l’acquisto dei vaccini e dei farmaci necessari a curare i pazienti con Covid. Con il decreto Sostegno le risorse cresceranno sensibilmente. Nello specifico 1,4 miliardi per “far fronte agli impegni di acquisto di vaccini già assunti a livello comunitario nell’ambito della procedura di acquisto centralizzata gestita dalla Commissione europea”. Altri 700 milioni per l’acquisto dei farmaci. Per questo ambito c’erano a disposizione già dei soldi, stanziati a dicembre con la manovra, ma stanno per finire. Per questo il Governo ha deciso che almeno il 50% di quei soldi deve essere tenuto a disposizione per gli ordini relativi agli acquisti del farmaco Remdesivir e di quelle monoclonali che saranno formalizzati “a partire dai prossimi giorni”. C’è una spesa urgente da affrontare, le risorse scenderanno a 200 milioni e quindi saranno aggiunti 700 milioni, sempre appunto per l’acquisto di farmaci: 300 milioni sempre per il Remdesivir, 400 milioni per i farmaci anticorpi monoclonali.

Rating 3.00 out of 5

Morto Carlo Tognoli, ex ministro e sindaco socialista di Milano

venerdì, Marzo 5th, 2021

MILANO.  E’ morto l’ex sindaco socialista di Milano e ministro Carlo Tognoli. La notizia è stata comunicata dalla famiglia al Psi milanese. Tognoli era malato da tempo, aveva 82 anni.

LA STAMPA

Rating 3.00 out of 5

Covid, l’Rt nazionale sale a 1,06 dallo 0,99 | Veneto e Friuli-Venezia Giulia passano in arancione, Campania verso il rosso

venerdì, Marzo 5th, 2021

L’Rt medio nazionale arriva a 1,06 dopo lo 0,99 della settimana scorsa e da lunedì Veneto e Friuli-Venezia Giulia passano da giallo in arancione, mentre la Lombardia è in arancione rafforzato. L’epidemia accelera, con un’incidenza nazionale che sfiora i 200 casi ogni 100mila abitanti. Campania verso la zona rossa. L’Istituto superiore di sanità avverte: in presenza di varianti che possono parzialmente ridurre l’efficacia dei vaccini, le Regioni adottino misure massime”.

5 mar 15:33

Bozza Iss: in 10 Regioni indice Rt sopra l’1

Dieci Regioni/PPAA hanno un Rt puntuale maggiore di 1 di cui una (Molise) ha un Rt con il limite inferiore superiore a 1,25, compatibile con uno scenario di tipo 3. Delle altre nove, sei hanno un Rt nel limite inferiore compatibile con uno scenario di tipo 2. Lo evidenzia la bozza del monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute. 05 mar 15:32

Bozza Iss: peggiora livello di rischio, è alto in 6 Regioni

Si conferma per la quinta settimana consecutiva un peggioramento nel livello generale del rischio. Sei Regioni (Abruzzo, Campania, Emilia-Romagna, Friuli Venezia-Giulia, Lombardia e Marche) hanno un livello di rischio alto. Sono 14 (contro le 10 della settimana precedente) le Regioni/PPAA con una classificazione di rischio moderato (di cui nove ad alta probabilità di progressione a rischio alto nelle prossime settimane) e solo una (Sardegna) con rischio basso (contro le  sei della settimana precedente). Lo rilevala bozza del monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute 05 mar 15:30

Bozza Iss: in 5 Regioni incidenza supera i 250 casi ogni 100mila abitanti

La soglia di incidenza pari a 250 casi/settimana per 100.000 abitanti, che impone il massimo livello di mitigazione possibile, è stata superata questa settimana in cinque Regioni/PPAA: Provincia Autonoma di Trento (385,02 per 100.000 abitanti),  Provincia Autonoma di Bolzano (376,99 per 100.000 abitanti), Emilia-Romagna (342,08 per 100.000 abitanti), Marche (265,16 per 100.000 abitanti) e Lombardia (254,44 per 100.000 abitanti). Lo evidenzia la bozza del monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute. 05 mar 15:29

Bozza Iss: “Con le varianti Regioni adottino misure massime”

“In presenza di varianti che possono parzialmente ridurre l’efficacia dei vaccini attualmente disponibili, le Regioni/PPAA sono invitate ad adottare, indipendentemente dai valori di incidenza, il livello di mitigazione massimo a scopo di contenimento”. E’ quanto si legge nella bozza del monitoraggio settimanale dell’Istituto superiore di Sanità e ministero della Salute.  05 mar 15:04

Campania, De Luca: “Siamo ormai in zona rossa”

“Siamo ormai in zona rossa perché il livello di contagio non si può più reggere. E’ evidente che bisogna prendere misure eccezionali”. Così il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, in diretta Facebook. “Come è del tutto evidente siamo arrivati alla terza ondata in tutta Italia, per la Campania, da oltre una settimana registriamo sui 2.500 nuovi positivi al giorno, che significa che dovremo fare il tracciamento dei contatti per almeno 25mila persone”, ha spiegato. 05 mar 13:50

Rating 3.00 out of 5

Israele: “Siamo fuori dalla pandemia”

venerdì, Marzo 5th, 2021

GIACOMO GALEAZZI

ROMA. In Israele la pandemia è alle spalle. Il premier israeliano Benjamin Netanyahu annuncia che entro il mese tutta popolazione israeliana sarà vaccinata. «E’ la dimostrazione della necessità di somministrare i vaccini da dovunque provengano. Non conta se il gatto sia bianco o nero, l’importante è che prenda i topi», spiega alla Stampa.it il professor Roberto Cauda, direttore dell’Unità Operativa Complessa del Policlinico Gemelli e ordinario di Malattie Infettive all’Università Cattolica del Sacro Cuore. E ora l’approvvigionamento di vaccini a tutto campo realizzato da Israele è «un modello per il mondo», sottolinea il  premier Benjamin Netanyahu

Israele: “Siamo fuori dalla pandemia”

Rapidità ed efficienza
«Il Covid è dietro di noi», afferma il premier israeliano Benjamin Netanyahu, archiviando la pandemia. Israele è stato il primo Paese al mondo a uscire dalla pandemia grazie alla sua campagna di vaccinazione rapida ed efficiente: «Siamo i primi a emergere dal coronavirus. E con il “passaporto verde” puoi andare nei ristoranti, nei teatri, negli eventi sportivi. Israele è conosciuto come la nazione delle startup. Da oggi sarà anche conosciuta come la nazione della vaccinazione. Stiamo definendo un modello per il mondo e ne siamo molto orgogliosi», evidenzia Netanyahu. Ma «bisognerà ancora per parecchio tempo portare la mascherina. In Israele si vaccina anche nei bar e da Ikea: per convincere gli ortodossi una pizza in omaggio

Rating 3.00 out of 5

Dimissioni Zingaretti, comunque vada sarà un fallimento

venerdì, Marzo 5th, 2021

Che non lo sapesse nessuno anche se quella parola, “dimissioni”, nei suoi sfoghi, più volte l’aveva pronunciata da settimane, questa è una certezza. Il “me ne vado” di fronte a quello che viveva come un “logoramento”, un “bombardamento del quartier generale” o semplicemente l’amara constatazione di non riuscire più a governare un partito diventato una confederazione di correnti, anche per proprie (non ammesse) responsabilità.

Il come vada a finire è invece tutt’altro che una certezza, alimentata dal modo in cui Nicola Zingaretti le sue dimissioni le ha annunciate, dure ma tutt’altro che “irrevocabili” per ora (“le presenterò”), e dalle parole, un po’ grilline, con cui si è scagliato – come se ne fosse estraneo – contro il partito che ha diretto finora, dove si parla “solo di poltrone” e “primarie”. Mossa che, maliziosamente, si presta ad essere letta come un estremo rilancio, proprio di chi dice “piatto”, per ottenere una nuova legittimazione già alla prossima assemblea del 13 marzo. Per la serie: se volete che resti, come pressoché tutti i capicorrente che finora lo hanno sostenuto chiedono, resto però alle mie condizioni, e addio dibattito.

Chi si dimette, si dimette, come accaduto per Veltroni, Bersani, anche Renzi, e spiega, al contempo, anche come garantire un percorso ordinato verso il dopo, a maggior ragione in un contesto di emergenza come questo e in presenza di quella sfida da far tremare le vene ai polsi richiamata come un’accusa verso un partito sordo e impermeabile di fronte ai drammi della realtà. In questo caso invece le parole indicano una volontà, indignata e rabbiosa, non un fatto, che però all’esterno ha un impatto devastante, perché se questo è il giudizio del segretario figuriamoci cosa può pensare il paese in termini di affidabilità e serietà di un partito così ridotto. Ma lasciano margini affinché i solidi azionisti della sua maggioranza lo impediscano, anche se, in questo caso, l’esito farsesco sarebbe un ulteriore colpo di credibilità, perché le parole hanno un peso e un finale di questo tipo si presterebbe alla lettura di una mossa pensata per rinsaldare la propria di poltrona, con meno disturbatori.

Comunque vada a finire è il segno di una crisi politica vera, non a caso squadernata dopo la nascita del governo Draghi: il Pd, paradossalmente, è il partito che più subisce i contraccolpi del governo, perché era quello che poteva più guidare questa soluzione come esito più sostenibile, avendo nel Dna la famosa responsabilità. E invece ne esce squassato perché si sente orfano del precedente più dei Cinque stelle.

Rating 3.00 out of 5

Nicola Zingaretti: “Rispetterò la scelta dell’assemblea Pd”

venerdì, Marzo 5th, 2021

“Qualsiasi scelta farà l’assemblea la rispetterò”. Lo ha detto il segretario dimissionario del Pd Nicola Zingaretti durante l’inaugurazione di un playground alla periferia di Roma. In mattinata è convocata la segreteria del Pd.

“La questione non è il mio ripensamento – ha spiegato -, mi sono dimesso per spingere il gruppo dirigente a un confronto più schietto, plurale ma senza ipocrisia che ci permetta di affrontare le scelte che si dovranno fare. Io ce l’ho messa tutta ma non ce l’ho fatta a determinare questo clima, quindi faccio un passo di lato perché era insorto il dubbio che il problema fossi io ma non scompaio. Mi auguro che questo mio gesto aiuti il Pd a ritrovare la voglia di con più solidarietà e rispetto per la comunità che continuo a sentire mia, perché se è più debole e più debole la democrazia italiana”.

In un lungo post su Facebook ha poi ribadito: “Un grandissimo grazie a tutte e a
tutti coloro che in queste ore, da ieri sera, mi hanno scritto e mi stanno scrivendo. Nei prossimi giorni andrò a rinnovare la tessera del Pd per il 2021, perché rimango convinto che sia la grande forza popolare che può garantire a questo Paese il buon governo e l’alternativa alle destre che cavalcano i problemi e non li risolvono”. 

“Il governo Draghi è forte e andrà avanti”, ha sottolineato. “Per quanto riguarda me, la questione non è quella di un mio ripensamento: non è un tema di ripensamento che non c’è e non ci sarà. Piuttosto penso debba essere il gruppo dirigente a fare un passo in avanti nella consapevolezza di avere un confronto più schietto, franco e plurale ma anche solidale sul ruolo del Pd, sui valori di riferimento, sulla nostra idea dell’Italia e dell’Europa. Io non ce l’ho fatta ad ottenerlo, perché più che il pluralismo ha prevalso la polemica. Ho fatto dunque un passo di lato. Spero che ora questo confronto sia possibile”.

Rating 3.00 out of 5

Covid, il distanziamento non vale più: come difendersi dal virus

venerdì, Marzo 5th, 2021

giampiero maggio

Siamo nella terza ondata. Ampiamente prevista da epidemiologi e virologi. I dati su contagi, terapie intensive, morti non depongono a favore di un rallentamento della curva. Tant’è che il governo ha deciso ulteriori restrizioni. E altre ne verranno prese dai governatori. Ad incrementare il livello dei contagi, come è noto, sono ora le varianti. E allora si pone la questione tanto dibattuta in questi giorni: è ancora sicuro il distanziamento di un metro? Che tipo di mascherine dobbiamo usare? E come possiamo difenderci per limitare il rischio contagio?

Faremo chiarezza su tutti questi punti interpellando il virologo e responsabile del Reparto di Malattie Infettive dell’Amedeo di Savoia Giovanni Di Perri.  inglese è allo studio di virologi ed epidemiologi. La variante del virus responsabile della Sars Cov-2 ha certamente inciso nel Regno Unito. «E’ un elemento da studiare, gli scienziati stanno approfondendo – spiega il virologo Giovanni Di Perri, responsabile del reparto delle Malattie infettive dell’Amedeo di Savoia – e, tra l’altro, non abbiamo ancora la certezza che questa variante possa rispondere al 100% al o ai vaccini. Si vedrà. Ma intanto vediamo che nel Regno Unito i contagi aumentano vertiginosamente». Le due regole tassative del virologo Di Perri per fermare la pandemia da seguire ossessivamente

L’aumento dei casi in Italia ha a che fare con questa variante?
«Sì, ormai è chiaro che la variante inglese e le altre mutazioni del virus stanno determinando un incremento dei casi».

Come ci possiamo difendere?
«Con un atteggiamento ossessivo. Chi ha figli li sottoponga regolarmente al tampone ed evitiamo soprattutto le cene in casa con amici. E’ lì che si annida il pericolo».  Coronavirus, la simulazione della dispersione e persistenza nell’aria delle goccioline in una stanza dopo un colpo di tosse

Rating 3.00 out of 5

Piano vaccini, Figliuolo: “Usare tutti i siti utili”. Speranza: “Estendere Astrazeneca agli over 65”

venerdì, Marzo 5th, 2021

Da aprile è atteso il cambio di passo dell’Italia sul piano vaccini. L’obiettivo è recuperare il ritardo accumulato fino ad oggi, e marciare al ritmo di 600mila somministrazioni al giorno, 19 milioni in un mese. A Roma il tema è stato al centro dell’incontro in videoconferenza, durato circa tre ore, tra il commissario all’emergenza Covid, Francesco Figliuolo, Governo, Protezione civile ed Enti locali. Si è trattato di un primo confronto per ottimizzare la campagna di somministrazioni, centralizzando e uniformando le scelte sulle categorie da vaccinare. Per domani, invece, Fabrizio Curcio, ha convocato il Comitato operativo della Protezione Civile. 

Dpcm, dal lockdown ai negozi chiusi: cosa può decidere il governo

Alla riunione il ministro della Salute Roberto Speranza ha esposto i numeri della campagna vaccinale degli ultimi giorni in Italia ricordando «le oltre 180 mila dosi somministrate ieri e la soglia delle 5 milioni di somministrazioni che sarà raggiunta oggi». A quanto si apprende, il ministro della Salute avrebbe poi avanzato la richiesta di estendere l’utilizzo del vaccino AstraZeneca anche per gli over 65. 

Coronavirus, la differenza tra i vaccini Pfizer, Moderna e Astrazeneca arrivati a fine sperimentazione

Fondamentale è identificare i luoghi dove riuscire a velocizzare le somministrazioni. Per il neo commissario straordinario all’emergenza CovidFigliuolo, devono essere aumentati utilizzando ogni possibile soluzione, dai siti produttivi agli assetti della Protezione civile e delle Forze Armate. Questo perché in Italia sta per arrivare una gran quantità di dosi di vaccini, e il problema è il trasporto “nell’ultimo miglio” sul territorio e la gestione dei punti di somministrazione. 

C’è poi la questione della distribuzione. «Va istituito un fondo di solidarietà per la campagna vaccinale» sostiene il ministro Speranza, che avanza l’ipotesi di «accantonare l’1-2% da ciascuna consegna per la creazione di riserve da utilizzare con strategia reattiva nelle zone in cui il virus si propaga con maggiore forza e rapidità anche a causa delle varianti». Una sorta di “fondo di solidarietà” sul quale concorda anche il generale Figliuolo: «Se ci sono Regioni che hanno difficoltà dobbiamo intervenire», avrebbe sottolineato, confermando l’esigenza di uno stretto coordinamento con le regioni. 

Rating 3.00 out of 5

Quel che resta di un partito balcanizzato

venerdì, Marzo 5th, 2021

di RAFFAELE MARMO

Che Nicola Zingaretti lo abbia fatto per farsi incoronare in maniera più ampia e forte dall’assemblea del Pd, come avvisano i dietrologi politicisti, o che lo abbia fatto, come racconta più verosimilmente chi gli sta vicino, perché davvero sull’orlo di una crisi di nervi, stanco e deluso dai compagni di viaggio, ebbene, in entrambi i casi una cosa è certa e da lì bisogna partire. Non si è mai visto un segretario che lascia l’incarico dicendo di vergognarsi del suo partito e dei suoi dirigenti, additandoli come “poltronari”. E, se le parole hanno un senso, è tale il livello di disistima e di sprezzante lontananza contenuto in quel j’accuse che appare largamente improbabile un ritorno sui suoi passi.

Che valore hanno, dunque, le richieste corali e diffuse rivolte a Zingaretti perché ci ripensi, provenienti proprio da quei maggiorenti del Pd messi all’indice? Al di là di chi è genuinamente preoccupato per l’impatto della mossa sul governo, la maggioranza dei big del Nazareno è impegnata solo a salvarsi, senza rispondere, dall’anatema del segretario. E lo fa secondo il trito e ipocrita schema della interpretazione più politicista e tatticista possibile del gesto del leader: lo ha fatto per avere più poteri.

Pd, sospetti e veleni

E, d’altra parte, se davvero finisse con il ritiro delle dimissioni, da Orlando a Franceschini, da Guerini agli altri capi-corrente, tutti potrebbero sostenere che la clamorosa uscita di Zingaretti era di fatto solo una finta.

Ma, realisticamente, dopo quello che ha detto, possiamo immaginare un ripensamento del segretario che sbatte la porta in faccia ai suoi e poi la riapre in una sorta di sceneggiata che si conclude a tarallucci e vino? Certo, tutto è possibile, ma la credibilità dell’intero vertice piddino finirebbe nella polvere definitivamente, più di quanto già non vi sia precipitata in questi ultimi mesi.

Rating 3.00 out of 5
Marquee Powered By Know How Media.