Archive for Marzo, 2021

Nicola Zingaretti si dimette da segretario Pd

giovedì, Marzo 4th, 2021
Zingaretti

“Lo stillicidio non finisce. Mi vergogno che nel Pd, partito di cui sono segretario, da 20 giorni si parli solo di poltrone e primarie, quando in Italia sta esplodendo la terza ondata del Covid, c’è il problema del lavoro, degli investimenti e la necessità di ricostruire una speranza soprattutto per le nuove generazioni”. Lo scrive su facebook, Nicola Zingaretti. “Visto che il bersaglio sono io, per amore dell’Italia e del partito, non mi resta che fare l’ennesimo atto per sbloccare la situazione. Ora tutti dovranno assumersi le proprie responsabilità. Nelle prossime ore scriverò alla Presidente del partito per dimettermi formalmente. L’Assemblea Nazionale farà le scelte più opportune e utili”.

L’HUFFPOST

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Brianza, maxi rissa tra venti ragazzi a colpi di machete: identificati anche 3 minorenni

giovedì, Marzo 4th, 2021

di Ilaria Carra

Da giorni si sfidavano sui social, a colpi di storie con provocazioni, intimidazioni, minacce. Fino a concordare una data e un luogo per la resa dei conti fisica, di persona, armati. Di machete e mazze da baseball. Due bande di giovani, anche giovanissimi, che si sono scontrate per regolare i conti di un litigio nato per una ragazza: uno di loro ci ha provato con la ragazza ‘sbagliata’, già impegnata con un altro e dunque intoccabile. È così che ieri nel tardo pomeriggio i carabinieri di Desio sono intervenuti nella piazza alle spalle del Duomo della cittadina brianzola per sedare una rissa tra una ventina di giovani. Da una parte la gang di Cinisello Balsamo, venuta in pullman apposta per fronteggiare i ‘rivali’ locali, di Desio. Sono un misto tra italiani e stranieri, per lo più nordafricani nati in Italia. Maggiorenni e minorenni, alcuni sono volti noti, hanno già precedenti per reati predatori.

Foto Carabinieri di Monza 

Mercoledì intorno alle 17,30 il telefono della centrale operativa dei carabinieri scoppia di chiamate. “Venite, c’è una rissa”. Dal mondo virtuale dei social si ritrovano faccia a faccia, e se le danno. Un ragazzo viene ferito alla testa, all’ospedale di Desio gli daranno una prognosi di sette giorni. I militari accerchiano la piazza ed evitano il peggio. Ne bloccano sei, di cui tre minorenni. Tra questi, ci sono i due diretti interessati nella disputa amorosa che ha scatenato lo scontro tra bande. I sei vengono denunciai per rissa aggravata e porto di armi e oggetti atti a offendere. Altri vengono identificati, altri scappano. I carabinieri sequestrano la mazza da baseball utilizzata durante lo scontro e il machete: armi bianche che spuntano anche nei video pubblicati sui social dagli stessi ragazzi. Proseguono intanto le indagini per l’identificazione degli altri partecipanti alla rissa. Per tutti è scattata la multa per il mancato rispetto della normativa anti-Covid.

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Lombardia zona arancione scuro da venerdì 5 marzo, cosa cambia? Scuole chiuse, vietate le visite ad amici e parenti: tutte le regole

giovedì, Marzo 4th, 2021

Cosa cambia in Lombardia con il passaggio da venerdì 5 marzo in zona arancione rafforzato o scuro valido fino al 14 marzo? Ecco le nuove regole valide su tutto il territorio regionale.

Le regole per gli spostamenti

Non è necessaria l’autocertificazione per muoversi all’interno del proprio Comune di residenza. E’ vietato invece spostarsi in un altro Comune se non per comprovati motivi di lavoro, salute o necessità. Dalle 22 alle 5 resta il coprifuoco.

Scuole chiuse, aperti solo i nidi

Sono sospese le attività degli asili, mentre restano aperti i nidi.In tutte le scuole, dalle elementari alle superiori, sono sospese le lezioni in presenza: si passa alla didattica a distanza al 100%. Possibili solo laboratori e lezioni in classe per alunni disabili. Le università sospendono la frequenza delle lezioni e delle altre attività in presenza: la didattica a distanza diventa integrale.

Le regole per i negozi

A differenza della zona rossa, restano aperti gli esercizi commerciali al dettaglio. L’accesso però è consentito ad un solo componente per nucleo familiare, fatta eccezione per la necessità di recare con sé minori, disabili o anziani. Nei fine settimana restano chiusi i centri commerciali ma è sempre consentita la vendita degli alimentari e di altre merci considerate essenziali. Restano aperti parrucchieri e centri estetici.

Bar e ristoranti chiusi

Restano chiusi con la possibilità di fare solo servizio di asporto o delivery, fino alle 18 per i bar e fino alle 22 per i ristoranti.

Vietati gli spostamenti verso le seconde case e le visite a parenti e amici

Non è consentito recarsi presso le proprie abitazioni diverse da quella principale, se non per comprovate e gravi situazioni di necessità. I cittadini che non risiedono in Lombardia non possono raggiungere seconde case nella regione. Non sono più consentite: gli spostamenti verso altre abitazioni private abitate, anche nel proprio Comune di residenza, sono possibili solo per comprovate e gravi situazioni di necessità.

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Teatro Scala, 38 positivi al tampone: il maxi focolaio nel corpo di ballo

giovedì, Marzo 4th, 2021

di Valeria Crippa

Teatro Scala, 38 positivi al tampone: il maxi focolaio nel corpo di ballo

Dal caso isolato che aveva colpito il Balletto della Scala la scorsa settimana a 35 ballerini e 3 membri della Direzione del Ballo, risultati debolmente positivi ai test per il Covid-19. L’impatto delle varianti su Milano scuote la danza alla Scala e infiamma un focolaio nel giro di pochi giorni, a conferma di come stiano prendendo piede in città a ritmo vertiginoso, anche se non ancora verificate dallo screening. Per arginare il contagio nel tempio della lirica, le attività del Ballo erano già state sospese, in via cautelativa, a partire dal 26 febbraio, data in cui avrebbe dovuto essere registrato l’«Omaggio a Nureyev» previsto in streaming per domenica 28, dopo che i test avevano rilevato il caso debolmente positivo di una ballerina, negativizzatosi nei giorni successivi.
Purtroppo non finisce qui: dai test del 3 marzo si registrano altri 3 casi di positività nella compagnia di canto, impegnato nel dittico di lavori di Kurt Weill Die sieben Todsünden e Mahagonny Songspiel, di cui era già stata programmata la trasmissione in streaming da Rai Cultura su RaiPlay il prossimo 18 marzo, e altri 2 positivi nel settore «parrucco». Per fortuna, in questo caso il cast era impegnato nelle prove di scena presso i padiglioni ex Ansaldo e non era ancora entrato in contatto con l’orchestra. Il Teatro ha annunciato la sospensione delle prove, in attesa di valutare l’evoluzione del contagio nei prossimi giorni. La Scala è attivamente impegnata, in collaborazione con l’Ospedale Sacco, nell’attività di screening sulle possibili varianti del virus nei soggetti risultati positivi, nessuno dei quali presenta a oggi, per fortuna, sintomi rilevanti.

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COMUNICATO STAMPA :SILVIO LUCIANI A SANREMO 2021

giovedì, Marzo 4th, 2021

L’HAIR STYLIST SILVIO LUCIANI A SANREMO 2021

Nonostante le rigide misure anti Covid, il parrucchiere di Lanciano è

il ‘personal’ del personaggio rivelazione Gio Evan

LANCIANO (03/03/21) – Nonostante le rigide misure anti Covid, che prevedono un numero limitatissimo di presenze a Sanremo, l’hair styilist lancianese Silvio Luciani anche quest’anno è nella Città dei Fiori per la 71esima edizione della kermesse.

Quest’anno, infatti, è consentita la presenza di un solo stylist per artista, e Silvio Luciani cura in esclusiva l’immagine (capelli, barba e make-up) di Gio Evan, personaggio rivelazione del Festival, tra i più eclettici e originali del parterre di artisti.

Silvio Luciani – che già negli anni scorsi era stato a Sanremo (oltre ad aver calcato alcune delle più prestigiose passerelle televisive, di moda e di spettacolo) fa parte del team DIFFITALIA Group (art director Paolo Demaria e Patrizia Anno), che da diversi decenni segue il backstage di Sanremo curando i look dei cantanti e la collaborazione con le case discografiche.

Il ‘debutto’ a Sanremo di Gio Evan c’è stato ieri, mercoledì 3 marzo, con il brano “Arnica”, che ha composto nel testo e nella musica. Evan arriva al festival nella categoria ‘big’ a coronamento di un percorso estremamente originale e variegato, in cui ha esplorato numerosi linguaggi, tra cui la poesia e la scrittura.

“Sono estremamente felice, e lo sono più del solito – è il commento del parrucchiere frentano – intanto perché con la situazione che stiamo vivendo essere a Sanremo è, per me, motivo di particolare orgoglio e soddisfazione. E poi perché – aggiunge – essere lo stylist di un personaggio eclettico come Gio Evan è davvero stimolante; siamo entrati subito in sintonia sia umanamente che professionalmente, e poi la sua folta e riccioluta capigliatura è per me fonte di ispirazione”.

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Istat: la povertà assoluta torna a crescere e tocca il record dal 2005

giovedì, Marzo 4th, 2021

La povertà assoluta torna a crescere e tocca il record dal 2005. Le stime preliminari Istat del 2020 indicano valori dell’incidenza di povertà assoluta in crescita sia in termini familiari (da 6,4% del 2019 al 7,7%), con oltre 2 milioni di famiglie, sia in termini di individui (dal 7,7% al 9,4%) che si attestano a 5,6 milioni. Nell’anno della pandemia si azzerano i miglioramenti registrati nel 2019. Dopo 4 anni consecutivi di aumento, si erano infatti ridotti in misura significativa il numero e la quota di famiglie (e di individui) in povertà assoluta, pur rimanendo su valori molto superiori a quelli precedenti la crisi del 2008.

Secondo le stime preliminari, nel 2020 le famiglie in povertà assoluta sono oltre 2 milioni (il 7,7% del totale, da 6,4% del 2019, +335mila) per un numero complessivo di individui pari a circa 5,6 milioni (9,4% da 7,7%, ossia oltre 1milione in più rispetto all’anno precedente). 

A eccezione delle famiglie unipersonali, che presentano un’incidenza di povertà stabile (5,7%), una più ampia diffusione della povertà assoluta riguarda tutte le famiglie, ma in misura più rilevante quelle con un maggior numero di componenti. Se, infatti, fino a quattro componenti l’incremento si mantiene sotto i due punti percentuali o poco più (per le famiglie di due persone passa dal 4,3% al 5,7%, per quelle con tre dal 6,1% all′8,6%, per quelle con quattro dal 9,6% all′11,3%), per quelle con almeno cinque persone peggiora di oltre quattro punti, passando dal 16,2% al 20,7%.

A veder peggiorare la propria condizione sono soprattutto le famiglie mono-genitore (l’incidenza passa dall′8,9% all′11,7%), le coppie con un figlio (da 5,3% a 7,2%) e quelle con due (dall′8,8% al 10,6%). La presenza di figli minori espone maggiormente le famiglie alle conseguenze della crisi, con un’incidenza di povertà assoluta che passa dal 9,2% all′11,6%, dopo il miglioramento registrato nel 2019.

L’incidenza di povertà tra gli individui minori di 18 anni sale, infatti, di oltre due punti percentuali – da 11,4% a 13,6%, il valore più alto dal 2005 – per un totale di bambini e ragazzi poveri che, nel 2020, raggiunge 1 milione e 346mila, 209mila in più rispetto all’anno precedente. La situazione peggiora anche tra gli individui nelle altre classi di età, ad eccezione degli ultra sessantacinquenni per i quali l’incidenza di povertà rimane sostanzialmente stabile.

Anche nell’anno della pandemia, la presenza di anziani in famiglia – per lo più titolari di almeno un reddito da pensione che garantisce entrate regolari – riduce il rischio di rientrare fra le famiglie in povertà assoluta. La percentuale di famiglie con almeno un anziano in condizioni di povertà è pari al 5,6% (sostanzialmente stabile rispetto al 2019 in cui era pari al 5,1%); quelle dove gli anziani non sono presenti l’incidenza passa invece dal 7,3% al 9,1%.

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Gianni Cuperlo: “Congresso Pd presto”

giovedì, Marzo 4th, 2021

Gianni Cuperlo, partiamo dal sondaggio Swg. Con Conte il Movimento 5 Stella guadagna oltre sei punti e schizza al 22%. Voi del Pd ne perdete più di 4 e in una settimana precipitate poco sopra il 14. Si può, con franchezza dire, che aver incoronato per mesi Giuseppe Conte come leader del centrosinistra e solido “punto di riferimento dei progressisti” si è rivelato il più clamoroso autogol nella storia del Pd?

Giuseppe Conte ha guidato due governi. Nel primo ha subito alcune tra le norme più immorali della storia repubblicana, quei decreti sicurezza che il secondo governo, ancora da lui presieduto, ha modificato radicalmente.

Questo non è progressismo, appunto, è Franza o Spagna.

Lasci perdere Guicciardini e mi segua: i sedici mesi del Conte due sono stati segnati dalla tragedia della pandemia e dalla svolta a 180 gradi nella politica seguita in precedenza verso l’Europa. In sintesi, quel governo verso il quale noi siamo stati molto più che leali ha affrontato i mesi terribili dell’emergenza sanitaria e ha consentito all’Italia di giocarsi adesso la chance della ripartenza dopo la pandemia. Non abbiamo edificato il socialismo, ma mi lasci dire che abbiamo messo in sicurezza il paese in uno dei passaggi più difficili della sua storia.

Si potrebbe aprire anche il dibattito su come è stata affrontata l’emergenza visto che, come dicono autorevoli scienziati siamo in ritardo di sei mesi, ma torno alla domanda a cui non ha risposto. Non siamo di fronte, lo chiami come vuole, a un “autogoal” o un “fallimento” totale di una linea”?

Lei oscilla tra Guicciardini e Torquemada, ma io con spirito francescano la invito a ragionare. Nel corso dell’ultimo anno Conte si è mostrato capace di guidare il governo nonostante i tentativi frequenti di accorciarne la vita, in questo senso è stato il vero elemento di equilibrio di quella maggioranza nata nella maniera che sappiamo e periodicamente bombardata dall’interno per esigenze di visibilità. Ora, dirlo significa rimuovere la stagione della faccia truce sui migranti? No, perché la cronaca come la storia non si sbianchetta. Dirlo significa rivendicare il buono che assieme abbiamo fatto dopo, senza negare i limiti.

Sta dicendo che è ancora il federatore del centrosinistra?

Non l’ho mai definito tale e comunque le rispondo di no, nel senso che passando da capo del governo a leader dei 5Stelle è mutato anche il ruolo politico che è destinato a interpretare. È chiaro che con il Movimento 5 Stelle, come con LeU, l’alleanza è in costruzione e va rafforzata a cominciare dalle prossime amministrative, ma con tutta evidenza ora Conte di quella formazione è divenuto il capo. A lui i migliori auguri perché possa consolidare il legame del movimento con l’Europa ancorandolo così al campo del centrosinistra. Quanto a noi occupiamoci seriamente del consenso e dell’identità del Pd.

Insisto però sul punto, perché lo sta eludendo. Voi siete stati al governo, anche se, con ogni evidenza, era paralizzato, per mesi avete appeso il vostro destino al Conte ter spiegando che l’alternativa erano elezioni che nessuno voleva e Mattarella non si è mai sognato di concedervi. Puntando tutte le carte su quello sbocco alla fine avete ingoiato Draghi con l’aggiunta dell’eroe Conte che vi prosciuga il sangue come l’altro Conte, quello di Transilvania. Guardi, mi sforzo di capire, non pretendo che il Pd torni a studiare il Pci di Berlinguer, però nemmeno appare sensato spacciare questo suicidio come linea politica.

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Irak, 13 razzi contro la base americana. Un aereo e blindati per l’arrivo del Papa

giovedì, Marzo 4th, 2021

Fausto Biloslavo

Questo reportage è stato realizzato grazie al contributo di Aiuto alla Chiesa che Soffre

Un aereo italiano, il C27 Jedi, è pronto a sorvegliare la visita del Papa con la grande messa nello stadio di Erbil davanti a 10mila fedeli. Un gioiellino della guerra elettronica, che intercetta le comunicazioni radio dei gruppi jihadisti, qualsiasi telefono «e può inibire il funzionamento dei cellulari utilizzati per fare esplodere le trappole esplosive», spiega una fonte della coalizione internazionale anti terrorismo.

Papa Francesco viaggerà sempre su una macchina super blindata. Ieri, 48 ore prima della storica visita in Irak, sono stati lanciati 13 razzi sulla base americana di Air al Assad nel famigerato triangolo sunnita. Un contractor è morto. Il Santo Padre non si è fatto intimorire: «Da tempo desidero incontrare quel popolo che ha tanto sofferto, quella chiesa martire. Il popolo iracheno già aspettava San Giovanni Paolo II al quale è stato vietato di andare. Non si può deludere un popolo per la seconda volta. Preghiamo perché questo viaggio si possa fare bene».

I razzi di ieri sono il quarto attacco in un mese contro le truppe Usa ridotte a 2500 uomini, che i gruppi sciiti filo iraniani vogliono a tutti i costi cacciare dal paese. «Non pensiamo sia una minaccia relativa al Papa, ma fa parte del braccio di ferro in Irak dove abbiamo vissuto anche un attacco al giorno alle forze internazionali» spiega la fonte della coalizione.

Il 15 febbraio altri razzi hanno colpito l’aeroporto di Erbil, la «capitale» del Kurdistan iracheno, sempre diretti alla base americana. Pochi giorni dopo il presidente Joe Biden ha ordinato il suo primo raid aereo contro una base in Siria dei «Guardiani del sangue» il gruppo estremista sciita che ha rivendicato l’attacco. I razzi sono scoppiati a 500 metri da camp Singar, la base degli oltre 250 militari italiani nel nord dell’Irak. Una missione un po’ dimenticata, che affianca le forze curde dei Peshmerga a livello di pianificazione contro il terrorismo. Non solo sacche o cellule dormienti dello Stato islamico sconfitto, ma ancora pericoloso. La coalizione fornisce anche intelligence su consistenza e movimenti delle milizie sciite schierate nella zona strategica di Makhmur e sull’infiltrazione iraniana.


Il generale Francesco Principe comanda il contingente italiano ed è il più alto in grado della coalizione internazionale in Kurdistan. La missione cambierà volto sotto il cappello della Nato con 4mila uomini, in gran parte europei, al nostro comando, destinati a sostituire gli americani.

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Delrio sferza il Pd: vince solo se è riformista

giovedì, Marzo 4th, 2021

di DAVIDE NITROSI

Il Pd è un partito riformista e a vocazione maggioritaria e deve diventare il primo partito puntando almeno al 25%”.

Delrio l’ultimo veltroniano?

“Sono orgoglioso di essere stato prodiano e veltroniano – dice il presidente dei deputati Pd –. Non dobbiamo sfidarci a vicenda e contarci, ma fare proposte forti per il Paese”.

Eppure qualcuno vuole un partito diverso. Un nuovo soggetto di sinistra? Che cosa?

“Il Pd è la casa di tante sensibilità, dei riformismi più antichi che insieme hanno scritto la Costituzione. Uniti siamo tutto, divisi siamo nulla”.

Riformisti. Orlando sembra che li voglia cacciare quando parla di rigurgiti centristi…

“Non credo voglia cacciare nessuno. Sarebbe un grave errore pensare che nel partito le diversità diventino un problema. Ed è un errore già commesso da diversi. La nostra forza è avere messo insieme le differenze e averne fatto una ricchezza. Chi pensa che la cultura di provenienza sia un fastidio, non rende un buon servizio al Pd che ambisce a divenire partito guida del Paese”.

E va su questa strada?

“Senza la scelta del Pd dell’agosto 2019, con l’accordo con i 5 Stelle, sarebbe stata un’altra storia. Non saremmo stati protagonisti in Europa e risvegliato l’Europa. Recovery plan, gli aiuti Bce, il fondo Sure”.

Il periodo del Conte 2 che avete difeso fino all’ultimo….

“Non volevamo creare instabilità al Paese in un momento di crisi…”.

Per poi appoggiare Draghi.

“Una persona di eccezionale qualità, la cui agenda si identifica completamente con il nostro programma e con l’idea di un Europa ancora più forte”.

Qual è stato il ruolo del Pd in questo passaggio?

“Quello di un partito pilastro insostituibile di questo governo e del governo precedente”.

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Tre mesi, resistere tre mesi

giovedì, Marzo 4th, 2021

di MICHELE BRAMBILLA

Ma com’è possibile? Com’è possibile che gli Stati Uniti abbiano già vaccinato settanta milioni di persone, che saranno centocinquanta a fine mese? E che a fine maggio gli americani saranno tutti vaccinati? E che in Texas ormai non serva più nemmeno la mascherina? E che in Inghilterra tra poco avranno l’immunità di gregge? E che il Marocco che noi così tanto sottovalutiamo ci abbia stracciato come percentuale di vaccinati? Insomma com’è possibile che l’Europa sia così clamorosamente indietro? E che in Italia ciascuna Regione faccia a modo suo? E che la tanto sottovalutata Sicilia sia molto più avanti rispetto alle regioni del Nord, che tragicomicamente arrancano? Com’è possibile?

A queste domande dedichiamo le pagine quattro e cinque del nostro giornale di oggi, prendendo atto che il mondo è ormai diviso in due: da una parte quello già Covid-free o prossimo a diventare Covid-free; dall’altra quello ancora costretto a chiudere i bambini in casa, a far fallire baristi e ristoratori per non parlare di chi lavora nel mondo dello spettacolo eccetera. Siamo indietro: noi europei e noi italiani siamo forse inaspettatamente indietro. Fin quando c’era da affrontare la pandemia, tutto il mondo era in difficoltà. Ma da quando sono arrivati i vaccini, si è visto chi si sa organizzare e chi no. Il caos, l’anarchia che regna in Italia a causa di uno sciagurato (in questo caso sì, sciagurato) “federalismo sanitario“ è una vergogna. Ciascuna Regione ha regole proprie per raccogliere le prenotazioni e per somministrare i vaccini; ha regole diverse anche su quali categorie vaccinare per primo. E così, siamo nella palta più totale, con decine di migliaia di fiale ferme nei frigoriferi in attesa che Sua Maestà la Burocrazia decida il loro utilizzo.

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