Archive for Luglio, 2021

Euro 2020, Belgio-Italia 1-2: azzurri in semifinale, ora c’è la Spagna

sabato, Luglio 3rd, 2021

di DANIELE PEZZINI

L’Italia batte il Belgio 2-1 e vola in semifinale a Euro 2020. Gli azzurri si portano sul 2-0 grazie a due splendidi gol di Barella (31′) e Insigne (44′), prima che Lukaku accorci le distanze su rigore nel recupero del primo tempo. Nella ripresa i ragazzi di Mancini restano padroni del campo, soffrono nel finale, ma tengono duro fino al 90′, guadagnandosi la qualificazione. Il 6 luglio a Wembley sarà sfida alla Spagna.

Il sogno continua. Con la quindicesima vittoria consecutiva, record assoluto per una nazionale tra qualificazioni e fase finale dell’Europeo, gli azzurri si guadagnano il ritorno a Wembley, dove tra quattro giorni affronteranno le Furie Rosse di Luis Enrique, reduci dal successo ai rigori contro la Svizzera. Una prova di grande maturità quella degli uomini del Mancio, che impongono il loro gioco senza paura anche contro la numero uno del ranking Fifa, si portano sul 2-0 grazie a due perle dei suoi “piccoli”, e continuano a tenere le redini della partita anche dopo il rigore trasformato da Lukaku. Soffrono un po’ l’inevitabile assalto dei Diavoli Rossi, ma guidati dall’esperienza di Bonucci e Chiellini reggono l’urto in difesa e si prendono con merito quella semifinale che era sfuggita solo ai rigori 5 anni fa in Francia. Con tutta probabilità, e questa è l’unica nota stonata della serata, non ci sarà Spinazzola, forse il migliore degli azzurri fin qui per continuità. L’esterno della Roma è uscito in lacrime al 79′, portato fuori dal campo in barella, per lui si teme la rottura del tendine d’achille.

L’avvio degli azzurri è un po’ sottotono, con ritmi bassi e qualche errore di troppo in fase di impostazione. Il Belgio però è piuttosto attendista e lascia il pallino del gioco nelle mani degli uomini di Mancini, puntando soprattutto a soffocare le fonti di gioco italiane. Il primo sussulto è al 13′, quando il gol di Bonucci sugli sviluppi di un calcio piazzato viene correttamente annullato dal Var per fuorigioco, soffocando l’esultanza del centrale bianconero. La grande chance per il Belgio arriva al 22′ con  una percussione centrale di De Bruyne, ma sullo splendido sinistro della stella del City è altrettanto strepitosa la risposta in corner di Donnarumma. L’ex Milan è attentissimo anche pochi minuti dopo sul sinistro rasoterra di Lukaku. Il predominio territoriale degli azzurri è comunque evidente e viene premiato poco dopo la mezzora: dopo un gran recupero palla sulla trequarti Verratti verticalizza per Barella, che si libera dalla doppia marcatura nel cuore dell’area e trafigge Courtois con un gran destro. Gli azzurri sono indiavolati e poco prima dello scadere pescano il raddoppio con una magia di Insigne, che salta secco Tielemans (già ammonito) e infila il palo lontano da fuori area con il suo formidabile tiro a giro. Il primo tempo sembra destinato a chiudersi sul 2-0, ma proprio allo scadere arriva la beffa: Di Lorenzo spinge leggermente Doku lanciato in corsa in area e Vincic indica (molto generosamente) il dischetto. Lukaku trasforma con freddezza, zittendo col dito Donnarumma nell’esultanza, e accorcia le distanze subito prima del riposo.

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COMUNICATO STAMPA :Enrico Brignano, Max Pezzali, Gaia con Aka7even e Niccolo’ Fabi… ecco le Feste di Settembre 2021 di Lanciano

venerdì, Luglio 2nd, 2021

LANCIANO (29/06/21) – Enrico Brignano il 10 settembre; Max Pezzali il 14; Gaia e Aka7even il 15; Niccolò Fabi per l’ultima serata di Feste, il 16 settembre, che coincide anche con la festa patronale. E poi, se l’emergenza sanitaria e i presidi di sicurezza lo permetteranno, tanti altri appuntamenti, a cominciare da quelli della tradizione.

E’ stato illustrato questa mattina dal presidente Maurizio Trevisan, insieme al sindaco Mario Pupillo, all’assessore alla Cultura Marusca Miscia e ai consiglieri comunali delegati Lorenzo Galati e Arturo Di Corinto, il cartellone delle Feste di Settembre 2021 che, dopo lo stop forzato dell’anno scorso (ad eccezione dei tre concerti di Paolo Mengoli, Simona Molinari e Daniele Silvestri, che hanno comunque riscosso grandissimi apprezzamenti) tornano, nelle intenzioni del Comitato e dell’amministrazione comunale, a un programma il più possibile completo.

Teatro dei concerti e spettacoli principali sarà, come già anticipato, il Parco Villa delle Rose, che sarà inaugurato proprio con l’esilarante show di Enrico Brignano “Un’ora sola vi vorrei – Estate 2021″, che dal 21 agosto porterà lo showman in tutta Italia. Stessa location per il concerto di Max Pezzali, che dopo le due date di San Siro (di cui una già sold out) e altri concerti in giro per l’Italia, sarà a Lanciano il 14 settembre, con il suo Max90 Live, che regalerà al pubblico presente un tuffo negli anni 90 con quell’entusiasmo che lega tutte le sue canzoni, da “Gli anni” a “Hanno ucciso l’Uomo Ragno”. Mercoledì 15 settembre in scena ci sarà Gaia Gozzi (in arte Gaia), vincitrici di Amici nel 2020 e seconda classificata alla decima edizione di X Factor, insieme a Aka7even (il cui vero nome è Luca Marzano), tra i finalisti dell’ultima edizione di Amici e attualmente in radio con una delle hit del momento, Loca. Gaia è stata resa nota da brani quali Chega, Coco Chanel e Fucsia e concorrente dell’ultimo Festival di Sanremo 2021 con il brano Cuore amaro. Il 16 settembre, gran finale con Niccolò Fabi, che ripercorrerà oltre vent’anni di successi, da Capelli, con cui vinse il Premio della Critica nelle Nuove Proposte al Festival di Sanremo 1997, fino ai brani dell’ultimo album “Tradizione e Tradimento”, prodotto insieme a Roberto Angelini e Pier Cortese.

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Covid mondo: in Gb quasi 28mila casi Delta. Uefa: stop biglietti per tifosi inglesi a Roma

venerdì, Luglio 2nd, 2021

Roma – La variante Delta continua a preoccupare e il suo tasso di diffusione cresce di giorno in giorno così come del resto prevedono da tempo gli scienziati. E in Europa la curva del contagio Covid disegna parabole diverse a seconda dei Paesi. E oggi l’Oms avverte che in Europa in casi sono in aumento del 10% dopo due mesi di calo e che c’è il rischio di una nuova ondata “se non rimaniamo disciplinati”. Mentre l’Ema interviene sulla variante Delta e la vaccinazione. La Uefa interviene sui biglietti, annullandoli, in vista della trasferta dei tifosi inglesi a Roma per la sfida con l’Ucraina, valida per i quarti di finale di Euro 2020.

Gran Bretagna, quasi 28mila casi

La variante Delta continua a dilagare in Gran Bretagna: nelle ultime 24 ore sono stati registrati quasi 28mila nuovi casi (27.989, per la precedenza), ma su quasi 1,3 milioni di tamponi. Si tratta del dato di nuovi positivi più alto dopo quello del 29 gennaio scorso. Tuttavia l’effetto dei vaccini (con la somministrazione delle prime iniezioni giunta all’85,2% della popolazione adulta, i richiami al 62,7% e il totale a 78 milioni di dosi) continua a frenare l’impatto sull’incremento dei ricoveri negli ospedali e soprattutto sui morti giornalieri: oggi 22. La Gran Bretagna registra anche un record di casi su base settimanale che sono arrivati ai massimi livelli da metà febbraio: un totale di 79.248 persone sono risultate positive nella settimana chiusasi il 23 giugno, con un aumento del 43% rispetto alla settimana precedente, secondo gli ultimi dati del servizio Test and Trace del sistema sanitario nazionale britannico.

Inghilterra-Ucraina a Roma: stop biglietti

Inoltre crescono i timori per la trasferta dei supporter da oltremanica per l’incontro di calcio Ucraina- Inghilterra previsto per il prossimo 3 luglio allo Stadio Olimpico di Roma. Dopo gli inviti dello stesso governo britannico a non partire (chi arriva da Oltremanica deve passare 5 giorni in quarantena, e non è più possibile), e gli accresciuti controlli in aeroporti e stazioni ferroviarie della Capitale, interviene anche la Uefa con il blocco della vendita dei biglietti, e con annullamento dei tagliandi venduti dal 28 giugno. La proposta allo stop ai ticket è arrivato dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza, che “ha adottato un protocollo connesso al contenimento dell’emergenza pandemica relativo alla partecipazione del pubblico all’evento sportivo”, spiega una nota del Dps. 

La nota chiarisce: “E’ stata prevista una particolare ticketing policy che prevede il blocco inderogabile della vendita e della trasferibilità dei biglietti entro le ore 21 di oggi e l’annullamento dei tagliandi venduti ai residenti nel Regno Unito a partire dalle ore 00 del 28 giugno”. Inoltre nessun biglietto potrà più essere venduto a qualsiasi tifoso a partire da stasera alle 21 e tutti i biglietti venduti ai residenti inglesi a partire da mezzanotte del 28 giugno sono annullati (un tifoso inglese che si presenta con un biglietto con data succesiva alle 00.00 del 28 giugno non potrà entrare all’Olimpico).

L’allarme Oms

L’Oms lancia un allarme. Dopo aver rilevato che in Europa i casi sono in aumento del 10% dopo due mesi di calo, prevede che entro agosto la variante Delta sarà predominante con la conseguenza – dovuta alla mancata vaccinazione completa della popolazione – che il rischio di contagi sarà più alto, anche per il fatto che l’intera area “sarà ancora per lo più priva di restrizioni”, “con viaggi e assembramenti in aumento”. Secondo l’Oms quindi “ci sono le condizioni per una nuova ondata di ricoveri e decessi prima dell’autunno”.

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Assegno unico, boom di richieste. Ecco come si fa a ottenere i soldi

venerdì, Luglio 2nd, 2021

di CLAUDIA MARIN

Roma, 2 luglio 2021 – In poche ore – come avvisa il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico – sono arrivate oltre 15mila domande per l’assegno unico per i figli e, a fine giornata, erano più che raddoppiate. Il debutto del nuovo strumento di welfare per la famiglia, approvata all’unanimità dal Parlamento, trova così la controprova dei numeri.

La platea

In questa prima fase temporanea, la misura riguarda 6 milioni di nuclei. In prima fila, coloro che sono esclusi dagli assegni familiari, percepiti solo dai lavoratori dipendenti. Si tratta di quasi 2 milioni di famiglie di diverse categorie: inattivi, percettori di Reddito di cittadinanza, lavoratori autonomi, coltivatori, pensionati, ma anche dipendenti tagliati fuori dagli assegni per ragioni di reddito familiare. A questi nuclei va 1,58 miliardi dei 3 totali a disposizione. L’altra metà delle risorse è destinata a 4 milioni di famiglie che già incassano gli assegni familiari (lavoratori dipendenti), ma che riceveranno una maggiorazione dell’aiuto. Dal 2022, l’intervento diventerà strutturale e universale, in sostituzione di detrazioni e bonus esistenti.

Chi può fare domanda

Il candidato giusto è cittadino italiano, europeo o extraeuropeo titolare di diritto di soggiorno, di permesso di soggiorno di lungo periodo o per motivo di lavoro o ricerca di durata almeno semestrale. Paga le tasse in Italia. È residente e domiciliato nel nostro Paese, con i figli a carico fino al compimento del 18esimo anno. O è residente in Italia da almeno due anni, anche non continuativi. Oppure ancora titolare di un contratto di lavoro di durata almeno semestrale.

Come si calcola l’assegno

Gli importi, determinati in base a una tabella allegata al decreto, sono maggiorati di 50 euro per ciascun figlio minore con disabilità. E del 30% dal terzo figlio in poi. Calano al crescere dell’Isee per garantire un sostegno maggiore a chi più ha bisogno. Rispetto alla situazione attuale, il nuovo assegno prevede importi (seppur piccoli) anche per livelli di Isee elevati, fino a 50mila euro. Gli importi base – 167,5 euro per un figlio, 355 euro con due figli, 653 euro con tre figli – spettano pienamente per un Isee fino a 7 mila euro. Si dimezzano a 83,5 euro intorno ai 15mila euro di Isee. E calano a 30 euro al mese a figlio dai 40mila euro di Isee fino a 50mila euro. Il valore medio dell’erogazione negli ultimi sei mesi di quest’anno, secondo l’ultima stima Istat, si attesterebbe a 962 euro.

Come presentare la domanda

Bastano il codice fiscale dei figli e l’Iban su cui accreditare le somme. La richiesta va presentata sul portale Inps, utilizzando lo Spid, la Carta di identità elettronica 3.0, la Carta nazionale dei servizi o il Pin Inps rilasciato entro il primo ottobre 2020, o ancora tramite gli enti di patronato. Per le domande dell’assegno temporaneo presentate entro il 30 settembre 2021 saranno riconosciuti gli arretrati a partire dal primo luglio. Chi invece arriverà dopo il 30 settembre, riceverà gli importi cui ha diritto a partire dal mese di presentazione della domanda. L’assegno non concorre a formare la base imponibile dell’Irpef.

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Virginia Raggi perde la maggioranza a Roma. Ora si dimetta e se ne vada per dignità

venerdì, Luglio 2nd, 2021

Francesco Storace

Arriva il momento della dignità di fronte al crollo di tutto. Ed anche Virginia Raggi deve fare i conti con la realtà. Basta con l’agonia del Campidoglio. La città è davvero stanca. Altri quattro consiglieri comunali della già indebolita maggioranza della sindaca hanno mollato il gruppo Cinque stelle in assemblea capitolina. Donatella Iorio, Enrico Stefano, Angelo Sturni e Marco Terranova hanno concluso clamorosamente e praticamente a fine mandato, l’esperienza nel Movimento. I quattro da tempo si erano detti contrari alla ricandidatura di Virginia Raggi, chiedendo una scelta unitaria con il centrosinistra. La sindaca si ritrova ora con una maggioranza di soli 20 voti, incluso il suo, in un’Aula di 49 eletti. Ma dove pensa di poter andare? La Raggi non governerà più niente. E in questa situazione, dal sindaco della Capitale d’Italia ci aspettiamo il massimo rispetto anzitutto nei confronti dei cittadini romani. In una posizione iperminoritaria sarebbe abbastanza ridicolo continuare con la guerra tra regione Lazio e comune di Roma, ad esempio. Meglio, molto meglio, le dimissioni – proprio per dignità – e l’arrivo di un commissario per portare la città alle elezioni del 10 ottobre. È anche la ragion politica che lo esige: qualunque atto di questa amministrazione comunale rischierebbe di avere conseguenze catastrofiche con la prossima che uscirà dal voto popolare. Un contenzioso che non finirebbe mai dal punto di vista amministrativo. Un’eredità gravissima. Del resto, la Raggi ha già trascorso cinque anni pieni da sindaco, dopo l’elezione del 2016. E se si arriva ad ottobre è perché le comunali sono state rinviate in tutta Italia a causa della pandemia. Ma pensare di restare in sella a dispetto dei numeri sarebbe davvero un fuor d’opera. Tanto più che rischia di essere cacciata dalla sua poltrona da un voto di sfiducia in aula, che isterizzerebbe ancora di più il già infuocato clima politico alla vigilia delle elezioni.

Certo, non l’ha aiutata, proprio adesso, lo scontro interno al suo movimento politico tra Beppe Grillo e Giuseppe Conte. Ma si tratta della parabola che prima la portò al trionfo del 2016 ed ora alla rovinosa caduta delle prossime elezioni. A poco servirà strillare ai complotti, perché i consiglieri che dovevano sostenerla li ha persi tutti lei per strada, uno dopo l’altro, incluso il suo presidente dell’assemblea capitolina, Marcello De Vito, che l’ha sgambettata passando addirittura in Forza Italia. In cinque anni di mandato – oltre a un gran numero di rimpasti di giunta – Virginia Raggi è stata abbandonata da ben dieci consiglieri comunali su 29. E questo qualcosa dovrà pur significare. Da una parte e dall’altra, sul fronte delle opposizioni di destra e di sinistra si assicura che ci sarà una mozione di sfiducia. E curiosamente l’unico ad auspicare di non mandare a casa la Raggi è Carlo Calenda, che forse teme che ad avvantaggiarsi della crisi della sindaca – ai fini del ballottaggio – possa essere il suo rivale di sinistra Roberto Gualtieri: «La Raggi va sconfitta alle elezioni – dice Calenda – se viene buttata giù con manovre di palazzo non è il modo giusto». 

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Altri concorsi truccati dal Partito Democratico. Il vizietto rosso del Lazio

venerdì, Luglio 2nd, 2021

Franco Bechis

Ancora una volta una bufera giudiziaria, ancora una volta nel Lazio guidato da Nicola Zingaretti e ancora un volta in casa del Pd per assunzioni di amici e famigli in quegli enti pubblici che evidentemente quel partito considera proprietà non solo privata, ma addirittura personale. L’ultima brutta vicenda ha portato agli arresti domiciliari un dirigente Pd laziale, Claudio Moscardelli, oggi segretario provinciale a Latina, ma in passato già due volte consigliere regionale e in una legislatura senatore. L’accusa nei suoi confronti è pesante, e coinvolge anche il direttore amministrativo facente funzione dell’Asl di Latina, Claudio Rainone che era già da settimane ai domiciliari per la stessa vicenda. I due in sostanza avrebbero falsificato un concorso pubblico per l’assunzione di 23 collaboratori amministrativi di quella Asl per favorire due candidati (Rainone ne avrebbe poi favoriti anche altri) che stavano a cuore del Moscardelli, e che in effetti hanno poi superato il concorso avendo conosciuto la sera prima le domande grazie al dirigente della Asl che le aveva concordate con loro al telefono. In cambio del favore fatto quello stesso dirigente pubblico si attendeva una promozione che gli aveva assicurato proprio Moscardelli, che puntualmente lo avrebbe informato di incontri avuti a questo scopo sia con il direttore della Asl che con l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato (non indagato, ma sentito dalla procura come persona informata dei fatti meno di un mese fa). 

I due a cui è stato fatto passare il concorso illecitamente con le risposte già conosciute sono per altro  un dirigente locale del Pd che presiede il consiglio comunale di Minturno (Giuseppe Tomao) e il figlio della presidentessa Pd del consiglio comunale di Gaeta (Matteo Di Domenico). Tutto in famiglia del partito o della correntina del partito dunque, ed è proprio questo il vizietto rosso che ormai sembra essere dilagato nel Lazio: lo hanno ampiamente dimostrato le incredibili vicende dei concorsoni pubblici, ad iniziare da quello di Allumiere. Qui non stiamo parlando di mele marce, come vengono chiamati in tutti i partiti quelli che ogni tanto vengono pizzicati con le mani nel sacco, e basta isolarli e dimenticarli per fare finta che non sia accaduto nulla, salvando la faccia del partito. Qui nel Lazio il vizietto rosso è un sistema oramai emerso in ogni provincia ed è ormai elemento costitutivo della presenza del Partito democratico nelle istituzioni. Il vizietto rosso è impossibile ormai da smacchiare: è l’assoluta mancanza di rispetto di enti pubblici e istituzioni piegate senza alcun rispetto ai desideri dei notabili Pd e dei loro cari. Credo che sia la peggiore forma di corruzione possibile nella politica, segno della totale assenza di senso del bene comune. 

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Il mistero della fortezza neolitica trovata in fondo al mare al largo della costa croata

venerdì, Luglio 2nd, 2021

NOEMI PENNA

Un insediamento neolitico in fondo al mare. Un archeologo ha scoperto, esaminando le immagini satellitari della costa croata, qualcosa di insolito: non lontano dalla costa, sotto l’acqua si nascondeva qualcosa. Ma cosa? «Ho pensato: forse è naturale, forse no», racconta Mate Parica, così insieme a un collega ha deciso di andare a controllare di persona. 

I due archeologi dell’Università di Zara hanno indossato bombole e pinne e si sono immersi lungo la costa orientale di Korcula, l’isola dove nacque (forse) Marco Polo. E una volta arrivati sul fondale, hanno scoperti quello che credono sia «un insediamento neolitico del 4.500 avanti Cristo, costruito su un piccolo pezzo di terra che era collegato all’isola principale da una stretta striscia, ormai sommersa.  In fondo al mare il mistero della fortezza neolitica trovata al largo della costa croata

La coppia ha trovato i resti di quelli che erano i muri in pietra che circondavano l’insediamento, oltre a strumenti e altri oggetti usati dagli abitanti, in ceramica e di selce». Secondo Marta Kalebota, che gestisce la collezione archeologica del museo cittadino di Korcula, «la posizione dell’insediamento è molto insolita. Non siamo a conoscenza al momento di un ritrovamento simile altrove». E ad essere atipici sono anche i reperti neolitici, che solitamente si trovano in grotte. 
«La cosa fortunata è che quest’area, a differenza della maggior parte del Mediterraneo, è al sicuro dalle mareggiate e ciò ha sicuramente contribuito a preservare il sito archeologico dalla distruzione naturale».

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Faccia a faccia tra Conte e Di Maio: ci sono due giorni per convincere Grillo

venerdì, Luglio 2nd, 2021

FEDERICO CAPURSO. ILARIO LOMBARDO

È un’altra giornata sulle montagne russe per Giuseppe Conte, Beppe Grillo e il Movimento 5 stelle. Tutto dall’alba al tramonto. Il tempo di sconvolgere piani e prospettive politiche che fino a un attimo prima venivano considerati definitivi. Conte vuole partire, ma viene fermato. Anche Grillo sembra poter accelerare nella direzione opposta. E invece, quando ormai è sera, ogni cosa torna al suo posto, in quel limbo di provvisorietà che lascia aperte tutte le strade. Proprio come vogliono i pontieri rimasti sul campo, Luigi Di Maio e Roberto Fico, che alla fine della giornata riescono a strappare dalle parti in lotta quel che c’è di più prezioso e utile in questo momento: 48 ore di tempo.

Gli uomini che incarnano le due anime del Movimento, Fico e Di Maio, ottengono così qualcosa che sembrava impossibile già dal mattino, quando avvertono le prime fibrillazioni provenienti dalla casa romana di Conte. L’avvocato di Volturara Appula si è svegliato con la convinzione che è arrivato il momento di accelerare. Ha avvisato i suoi fedelissimi: «Tenetevi pronti, domani (oggi, ndr) lanciamo il partito». Ma poco dopo Di Maio è sotto casa sua. Vuole parlargli. «Molti di noi sarebbero in difficoltà a lasciare il Movimento. Dobbiamo provare in tutti i modi a farti restare dentro». Il messaggio è condiviso anche dal presidente della Camera e da Paola Taverna, che non hanno mai smesso di tenere aperto un filo di comunicazione con Grillo. Sono convinti che nel suo ultimo video il Garante voglia offrire lo spazio per un accordo. Quando spiega – sostengono – di voler solo fare «il garante dei valori e dei princìpi politici del M5S». M5s, Conte: “Se i parlamentari chiedono lo statuto glielo illustro”

Ma l’ex premier si è irrigidito. Non vuole concedere a Grillo l’aggettivo «politici». È convinto che in questo dettaglio si annidino i pericoli di una diarchia. La sua ostentata fermezza, però, adesso inizia a far preoccupare i gruppi parlamentari e chi gli è più vicino. Perché se si uscisse da quell’impasse, si potrebbe convincere Grillo a mettere in votazione lo Statuto. Sarebbe un referendum «con percentuali bulgare in tuo favore», cercano di convincerlo i mediatori, ma Conte appare sfiduciato. Il suo fedelissimo, Alfonso Bonafede, ne interpreta il pensiero insieme a dei colleghi alla Camera: «Non c’è nulla da fare, Beppe ha ucciso il Movimento», gli dice. E infatti, dopo un’ora di confronto con il ministro degli Esteri, l’unica cosa che Conte può concedere sono 48 ore di tempo. M5s, Conte: “Grillo non dica falsità sul mio conto, agito sempre in trasparenza”

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Il caro bollette per le famiglie: cosa aumenta e come difendersi

venerdì, Luglio 2nd, 2021

SANDRA RICCIO

Sulle bollette rincari così salati non si erano mai visti: da questo mese il prezzo della luce salirà del 9,9% mentre quello del gas aumenterà del 15,3%. È quanto comunicato ieri da Arera, l’Authority per l’energia che ogni tre mesi fissa le nuove tariffe per l’energia sul mercato tutelato. Le associazioni di consumatori denunciano una stangata complessiva intorno ai 200 euro per famiglia. «Il governo Draghi deve assolutamente intervenire per bloccare le speculazioni che si registrano nel mercato all’ingrosso dell’energia e che fanno aumentare i prezzi al crescere dei consumi degli italiani, e deve alleggerire la spesa delle famiglie eliminando gli oneri di sistema, balzelli attraverso cui si finanziano voci che non hanno nulla a che vedere con i consumi energetici delle famiglie» chiede il Codacons.

In realtà il super-rincaro è stato attutito dallo stanziamento taglia-bollette del Governo deciso con il decreto lavoro e imprese e che ha previsto di destinare 1,2 miliardi di euro alla riduzione degli oneri generali di sistema per il prossimo trimestre.

Adesso lo sguardo è rivolto ai prossimi mesi: il rialzo di questo trimestre è il quarto consecutivo. Il timore è che arrivino altri aumenti. Alla base dell’andamento attuale ci sono gli incrementi sulle piazze finanziarie di materie prime come carbone, petrolio e metano che sono saliti con gran velocità, spinti anche dalla riapertura delle economie e dalla ripresa dei consumi energetici. «È difficile fare previsioni – dice Andrea Polo di Facile.it – ma questo trend proseguirà fino a che il quadro internazionale non avrà trovato di nuovo un equilibrio». Insomma, niente buone notizie all’orizzonte. Di sicuro, la novità di questi giorni spingerà molti a cercare nuove offerte sul mercato libero dell’energia. E magari a fare un check degli elettrodomestici in casa: gli esperti spiegano che un vecchio frigorifero può pesare anche per il 20% sui costi in bolletta.

Il caro bollette per le famiglie: cosa aumenta e come difendersi

Alimentari

Per carne e cereali il picco del decennio

Covid, tutto parte da qui. A causa della pandemia, che oltre alla gelata dell’economia mondiale ha favorito accaparramenti e grandi speculazioni, tutti i prezzi stanno andando alle stelle. Non solo le materie prime ed i microchip ma anche gli alimentari, le cui quotazioni sono sostenute anche dall’incertezza degli effetti dei cambiamenti climatici che spinge la corsa dei singoli stati ai beni essenziali per garantire l’alimentazione delle popolazioni.

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Pensione integrativa: riscatto laurea o fondo pensione? Come aumentare l’assegno

venerdì, Luglio 2nd, 2021

di Gabriele Petrucciani

Riscattare la laurea oggi costa 5.264,49 euro all’anno

Per integrare il proprio assegno pensionistico sarebbe più conveniente riscattare gli anni di laurea, in forma light, oppure aderire a una forma di previdenza complementare? Per godere dei benefici maggiori, l’ideale sarebbe seguire entrambe le strade. Una soluzione che però non è per tutte le tasche, pur considerando la possibilità di rateizzare il corrispettivo del riscatto della laurea (in massimo 10 anni) e il vantaggio della deducibilità fiscale. Per fare un esempio pratico, il costo annuale per riscattare la laurea in forma agevolata ammonta oggi a 5.264,49 euro, corrispondente a 438,71 euro al mese. Ipotizzando di dover riscattare 5 anni di laurea e di rateizzare il pagamento in 10 anni, il costo mensile sarebbe di 219,36 euro.
A questi andrebbero poi aggiunti i contributi volontari al fondo pensione integrativo, che variano da fondo a fondo. Per il Cometa (fondo della categoria metalmeccanici), il minimo contributivo è dell’1,2%, che su uno stipendio lordo di 20mila euro corrisponderebbe a 20 euro al mese (35 euro considerando invece uno stipendio lordo annuo di 35 mila euro). Insomma, tra riscatto light e previdenza complementare, la rata mensile oscillerebbe da un minimo di 239,36 euro rateizzato in 10 anni (stipendio lordo annuale di 20mila euro, pari all’incirca a un netto mensile di 1.170 euro) a un massimo di 473,71 euro per cinque anni (senza rateizzazione e per uno stipendio annuale lordo di 35mila euro, pari a un netto mensile di circa 1.950 euro).

Ma vediamo nel concreto come può cambiare l’assegno pensionistico seguono una strada piuttosto che un’altra. Le ipotesi sono due: uomo nato nel 1995 e che ha iniziato a lavorare nel 2021 con uno stipendio base lordo annuo di 20 mila euro; donna nata nel 1981, che ha iniziato a lavorare nel 2007 e che oggi percepisce uno stipendio lordo annuo di 35mila euro.

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La simulazione

La simulazione che Consultique ha effettuato per conto di Corriere.it, come detto, prevede due ipotesi differenti: uomo nato nel 1995 e che ha iniziato a lavorare nel 2021 con uno stipendio base lordo annuo di 20mila euro; donna nata nel 1981, che ha iniziato a lavorare nel 2007 e che oggi percepisce uno stipendio lordo annuo di 35mila euro. In entrambi i casi è stata ipotizzata un’inflazione costante del 2% e una crescita dei redditi futuri dell’1% sopra l’inflazione. Inoltre, è stata presa in considerazione anche la reversibilità della pensione al 100 per cento.

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