Archive for Marzo 22nd, 2022

Ucraina Russia, le news di oggi sulla guerra |Navalny condannato. Biden: «Putin valuta l’uso di armi chimiche»

martedì, Marzo 22nd, 2022

di Lorenzo Cremonesi, Andrea Nicastro, Marta Serafini

Le notizie di martedì 22 marzo sulla guerra, minuto per minuto: un giornale russo pubblica il numero di morti tra i soldati, poi cancella la notizia e parla di attacco hacker. Oggi Zelensky interviene al Parlamento italiano

desc img

• La guerra è al 27esimo giorno: oggi il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, parlerà dal suo bunker di Kiev con il Parlamento italiano: vari parlamentari diserteranno l’Aula.
• La città di Mariupol — per usare le parole raccolte da alcuni testimoni — è ormai ridotta all’«inferno in Terra». I russi hanno proclamato di aver riconquistato la città di Makariv.
• Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, che ieri ha incontrato i capi di Stato e governo di Italia, Francia, Gran Bretagna e Germania, ha detto che Putin, «con le spalle al muro», «sta valutando di usare armi chimiche e batteriologiche»
.
• Komsomolskaya Pravda, un giornale russo vicino a Putin, ha pubblicato la notizia che i soldati russi morti finora sono stati 9.861; 16.153 i feriti. La notizia è stata rapidamente cancellata; il quotidiano ha parlato di un attacco hacker.

***

Ore 8.30 – La condanna di Navalny
Alexey Navalny è stato condannato per frode, in Russia. La condanna a uno dei principali oppositori di Putin, e a uno dei più attivi oppositori della guerra della Russia contro l’Ucraina, non è ancora stata annunciata: rischia fino a 13 anni di carcere.

Ore 7.30 – Zelensky pronto a parlare anche di Crimea e Donbass con Putin

In quello che potrebbe essere un significativo passo diplomatico, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è detto pronto a discutere di tutto con Vladimir Putin, se accetta di negoziare direttamente con lui: ha citato esplicitamente Crimea e Donbass, e si è dichiarato aperto a «cercare di affrontare tutto ciò che turba e dispiace alla Russia».

«La questione della Crimea e del Donbass è una storia molto difficile per tutti», ha detto: servono «garanzie di sicurezza» e la fine delle ostilità, e «una volta tolto questo blocco, parliamone». «Dobbiamo fare di tutto perché Donbass e Crimea tornino da noi. Questione di tempo? Sì. Ma fermare la guerra ora, questo è il problema».

La Crimea è stata occupata dalla Russia nel 2014; il Donbass è la regione dell’Ucraina orientale dove i separatisti filorussi hanno proclamato due «repubbliche» indipendentiste, riconosciute solo da Mosca.

Zelensky ha ribadito che dovrebbe essere il suo popolo a decidere, tramite referendum, su «alcune forme di compromesso» con la Russia.

Il presidente ucraino ha anche affermato di non volere che «la storia ci renda eroi e una nazione che non esiste».

Ore 7.06 – Zelensky torna a proporre un incontro con Putin
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è tornato a proporre un incontro con il suo omologo russo Vladimir Putin, «con qualsiasi formato», dicendosi disposto a discutere dello statuto delle repubbliche russofone ucraine e della Crimea e sottolineando che «senza questa riunione risulta impossibile capire veramente cos’è che (i russi) sono disposti a fare per fermare la guerra». In dichiarazioni ad un’emittente regionale ucraina, Zelensky ha detto che «senza trattativa non fermeremo la guerra», ma ha aggiunto che il suo Paese «non può accettare nessun ultimatum da parte della Russia». Sono necessarie, ha spiegato «garanzie di sicurezza» e la fine delle ostilità e, «una volta che quell’ostacolo sarà rimosso, parliamo».

Ore 6.49 – Kiev: forniture russe non dureranno più di 3 giorni Milano
Le forniture russe dureranno «non più di 3 giorni». È quanto riferisce l’esercito ucraino, nel rapporto operativo sulla guerra, affermando che le scorte dei russi non dureranno oltre i 3 giorni. I funzionari dell’esercito hanno affermato che la situazione è simile per quanto riguarda la fornitura di carburante e hanno parlato di «incapacità» della Russia di organizzare i rifornimenti delle truppe, segnale di «fallimento logistico» dei russi.

Rating 3.00 out of 5

L’incidente del Boeing 737 in Cina e il mistero dei quaranta secondi prima dello schianto

martedì, Marzo 22nd, 2022

di Leonard Berberi

L’aereo è finito in picchiata in un campo a Wuzhou. Le indagini congiunte degli esperti cinesi e statunitensi. Il presidente cinese Xi Jinping si è detto «sconvolto» per l’incidente

desc img
Le ricerche a Wuzhou dove l’aereo è precipitato

Quaranta secondi prima di schiantarsi il Boeing 737-800 di China Eastern Airlines ha tentato in extremis di evitare l’impatto riprendendo quota. Non è bastato. Subito dopo il velivolo con a bordo 132 persone (123 passeggeri e 9 membri dell’equipaggio) è finito in picchiata contro le colline di bambù e alberi a quasi 700 chilometri orari di velocità disintegrandosi a sud di Wuzhou alle 14.22 e 45 secondi locali (7.22 in Italia).

È questo uno dei dettagli che gli investigatori cinesi e statunitensi dovranno decifrare per capire cosa abbia provocato uno dei più grandi disastri dei cieli del gigante asiatico e il primo dal 2010.

Il presidente cinese Xi Jinping si è detto «sconvolto» per l’incidente e ha chiesto di impiegare «tutti gli sforzi possibili» per «organizzare la ricerca e il salvataggio, gestire le conseguenze, rafforzare le indagini sui potenziali rischi per la sicurezza nell’aviazione civile e garantire l’assoluta sicurezza delle operazioni». China Eastern — in questi giorni la principale compagnia del Paese e sesta nel mondo per voli programmati — ha deciso di mettere a terra gli altri 101 Boeing 737-800 nella flotta in attesa di capire di più sulla tragedia.

Il Boeing 737-800 decolla da Kunming alle 13.11 con destinazione Guangzhou dove è atteso alle 15.05. Secondo il centro meteorologico nazionale alle 14.15 sul luogo dell’incidente il tempo è nuvoloso ma non piove, la temperatura di 30 gradi centigradi, il vento soffia a 19 chilometri orari e la visibilità è di 16 chilometri. Alle 14.16 l’aereo procede a una quota di «crociera» di 8.870 metri e a 843 chilometri orari. Ma alle 14.20 e 59 secondi i dati grezzi raccolti da Flightradar24 mostrano che il velivolo ha perso in sedici secondi oltre 600 metri di quota. La caduta prosegue, sempre più ripida, tanto che il Boeing arriva a precipitare di quasi 109 metri al secondo (a 2.263 metri). Poi però riguadagna quota per altri dieci secondi, raggiunge i 2.621, ma poi punta di nuovo col muso verso terra dove si schianta pochi secondi dopo.

Rating 3.00 out of 5
Marquee Powered By Know How Media.