Il 25 ottobre ci sarà l’eclissi solare: cos’è e come osservarla
mercoledì, Ottobre 19th, 2022Sarà un evento da non perdere ma prendendo le opportune cautele per la vista: martedì prossimo potremo osservare dall’Italia un’eclissi parziale di Sole. Come spiegano gli esperti di Edulnaf, il picco massimo dell’oscurità (fino al 20%) si osserverà intorno alle 12.20 con le regioni settentrionali e orientali maggiormente favorite dal fenomeno. La mappa in 3D a cura di Timeanddate mostra quali sono le aree del pianeta dove il disco solare si oscurerà maggiormente: si tratta della Russia europea e del Kazakhstan con l’80% di copertura del Sole. In Italia le percentuali oscillerranno tra il 20,89% di Bolzano e il 9,17% che vedranno gli abitanti di Sassari.
Cos’è l’Eclissi solare
Il fenomeno astronomico dell’eclissi solare si verifica quando la Luna si trova in mezzo tra la Terra e il Sole: a quel punto la sua ombra viene proiettata sul nostro pianeta e ne viene oscurato il Sole. L’eclissi può essere di tre tipi: parziale, totale o anulare. Come avverrà il 25 ottobre, nel primo caso a essere oscurata è soltanto una parte del Sole: questo avviene quando non c’è un totale e perfetto allineamento con la Luna, come accade quando invece si parla di eclissi totale e anulare. Quest’ultimo caso si verifica quando la Luna si trova nel punto più lontano della sua orbita (chiamato apogeo) e il suo cono d’ombra non arriva fin sulla Terra perché “il diametro angolare del disco della Luna si mantiene minore di quello solare”, come viene spiegato dagli astronomi. Ciò significa che l’anulare si verifica soltanto quando Sole, Luna e Terra si trovano tutti e tre allineati con la Luna che si trova alla massima distanza dalla Terra. Quando si verificano tutte queste condizioni, il nostro pianeta non fa parte del cono d’ombra lunare e rimane visibile soltanto un sottile anello di luce solare.
Ogni quanto avviene
Come detto, il fenomeno avviene quando si creano, contemporaneamente, le condizioni astronomiche per cui il disco del Sole viene oscurato. In questo senso non esiste una regola: a volte il fenomeno si può verificare una volta ogni anno e mezzo, altre volte anche in due occasioni nello stesso anno. Se non si verifica un’eclissi solare in Italia non vuol dire che non sia avvenuta in altre parti del mondo: il prossimo martedì, per esempio, sarà soltanto una porzione d’Europa a poter osservare il fenomeno. Questo perché per la grandezza ma soprattutto per la sfericità della Terra è impossibile che un’eclissi possa essere visibile contemporaneamente da qualsiasi parte del globo. Non accadrà nulla negli Stati Uniti e in Sud America così come in Australia. L’ultima eclissi si è verificata il 30 aprile scorso e ha interessato le aree del Sudafrica e dell’Oceano Pacifico.
Come si può osservare
“Osservare un’eclissi è un evento indimenticabile, non potevamo sperare di meglio per iniziare la terza stagione della serie ‘Il cielo in salotto’. Un’eclissi visibile anche nei nostri cieli, la partecipazione entusiasta di tanti telescopi e colleghi da tutta Italia, la collaborazione di partner d’eccezione che ci mostreranno l’evento da quasi tutto il mondo”, ha affermato all’Agi Livia Giacomini, direttore responsabile di EduInaf. Come detto in apertura, però, attenzione alla modalità in cui si alzano gli occhi al cielo. “Non si deve mai osservare l’eclissi guardando il Sole a occhio nudo. Per evitare danni alla vista è necessario utilizzare opportuni sistemi di protezione e/o strumenti per l’osservazione sicura del Sole”, aggiunge la Giacomini.
Come abbiamo visto sul Giornale.it, il prof. Matteo Piovella, presidente della Società Oftalmogica Italiana (Soi), aveva consigliato di osservare l’eclissi “utilizzando occhialini speciali appositamente studiati per proteggere l’occhio o anche gli occhiali usati per la saldatura classificati con valore 14 o più”. Assolutamente bocciati i metodi fai-da-te come l’uso di un vetro affumicato, “strategia molto diffusa ma inutile e pericolosissima”