Turchia, autobomba al tribunale di Izmir. Ci sono morti e feriti
Ancora poche e confuse le notizie che arrivano da Izmir (Smirne), terza città della Turchia, dove un’esplosione si è verificata di fronte al Palazzo di giustizia, in un attacco messo a segno con un’autobomba nella zona del parcheggio riservato a giudici e procuratori.
Sono questi i primi dettagli che arrivano dalla Costa Egea, dal quartiere di Bayrakli, dove uno scontro a fuoco è seguito all’esplosione. “C’è un corpo senza vita a terra”, sostiene un reporter dell’agenzia stampa Dogan, parlando di una sparatoria con le forze dell’ordine.
Un secondo ordigno sarebbe stato fatto esplodere a pochi metri di distanza dall’autobomba, in un’esplosione controllata da parte delle forze dell’ordine.
Le emittenti locali parlano al momento di almeno tre terroristi in azione, due dei quali sarebbero stati uccisi – uno all’interno dell’edificio -. Si starebbe cercando una terza persona.
Fermati fuori dal tribunale, gli aggressori erano armati di un piccolo arsenale, con kalashnikov e granate.
Anche un poliziotto e un dipendente del tribunale, secondo quanto scritto dall’agenzia Anadolu e poi confermato dal governatore di Izmir, Erol Ayyıldız, sono rimasti uccisi.
Sarebbero almeno sei o sette i feriti, dieci secondo alcune fonti, mentre in Turchia è già stato imposto un “gag order” per la stampa. Vengono trasferiti in questi minuti all’ospedale della facoltà di medicina della Università egea.
Ancora presto per stabilire di chi sia la responsabilità dell’attacco, anche se l’obiettivo politico lascia pensare che non sia stato messo a segno dai jihadisti del sedicente Stato islamico, che pochi giorni hanno preso di mira il Reina di Istanbul. In mancanza di una rivendicazione, il governatore di Izmir ha già accusato il Pkk.
IL GIORNALE