Il killer della Florida era stato in missione in Iraq. L’Fbi: “Non è escluso il terrorismo”

L’Fbi sta indagando «in ogni angolo» della vita di Esteban Santiago, il killer che venerdì ha ucciso 5 persone e ne ha ferite 8 all’aeroporto di Fort Lauderdale in Florida, e ancora non ha escluso un suo possibile legame con il terrorismo.

 

Santiago, uno statunitense di origine portoricana 26enne che apparirà probabilmente lunedì dinanzi al giudice della contea di Broward, era stato schierato in Iraq per quasi un anno dal 23 aprile 2010 al 19 febbraio 2011; e aveva anche ricevuto la Iraq Campaign Medal con una stella, l’onorificenza legata ai meriti sul campo. Ma dall’Iraq era tornato con disturbi post-traumatici e si era successivamente trasferito in Alaska, dove risiedeva con la compagna e un figlio.

 

In una conferenza stampa tenuta nella notte italiana all’aeroporto dove è avvenuta la sparatoria, George Piro, dell’ufficio dell’Fbi di Miami, ha spiegato che non è esclusa la matrice terroristica dell’accaduto e che si scavano «tutti gli angoli» del passato del giovane. Finora però non è apparso alcun legame con gruppi terroristici. Piro ha confermato che Santiago ha utilizzato durante la sparatoria una pistola semiautomatica che trasportava nel suo bagaglio e che si è consegnato alle autorità senza opporre resistenza. 

 

L’Fbi ha anche confermato che il 16 novembre 2016 il giovane era entrato in un loro ufficio ad Anchorage, era apparso «agitato e incoerente» e aveva detto che «la sua mente era controllata da un’agenzia di intelligence americana e che era costretto a guardare video per l’Isis».

 

Sparatoria a Fort Lauderdale: panico fra i passeggeri in aeroporto

LA STAMPA
Rating 3.00 out of 5

No Comments so far.

Leave a Reply

Marquee Powered By Know How Media.