Si gela, il Papa offre le auto del Vaticano per ospitare i clochard

Dormitori aperti 24 ore, per poter stare al caldo anche di giorno e, per i senzatetto che non vogliono spostarsi da dove stazionano di solito, in dono sacchi a pelo speciali, resistenti fino a 20 gradi sotto zero. Sono le iniziative intraprese dall’Elemosineria apostolica per aiutare i clochard in questi giorni e notti di grande freddo. All’iniziativa di Papa Francesco si aggiunge quella del Campidoglio, che dopo aver aperto ai senza fissa dimora le stazioni delle metro A e B Flaminio, Piramide, Vittorio Emanuele e Ionio, dalla notte fra sabato 7 e domenica 8 gennaio ha aggiunto anche Tiburtina. Intanto le abbondanti nevicate hanno causato l’interruzione del servizio sulla linea ferroviaria Roma-Campobasso per sabato 7 e domenica 8 gennaio.

Auto per i clochard

«Abbiamo messo a disposizione anche le auto dell’Elemosineria – spiega monsignor Konrad Krajewski – perché chi non vuole spostarsi possa dormirci dentro la notte». E ancora. «Abbiamo aperto i nostri dormitori lungo le 24 ore e anche se non ci sono più posti-letto liberi chiunque bussa viene accolto e può restare al caldo, ricevendo tè, caffè e da mangiare. In via dei Penitenzieri, per esempio, oltre ai posti-letto abbiamo 40 sedie e quindi aiutiamo chi viene anche in questo modo». I dormitori aperti giorno e notte, oltre a via dei Penitenzieri, vicino al Vaticano, sono quelli delle suore di Madre Teresa e di via Rattazzi. «Purtroppo – aggiunge Krajewski – ci sono persone che non si vogliono muovere da dove stazionano di solito. A loro in questi giorni portiamo sacchi a pelo speciali, del tipo alpino, resistenti a temperature di meno 20 gradi». In alternativa, ci sono le auto: «Le lasciamo lì la sera – prosegue il prelato -, in modo che possano passarci la notte dentro, e andiamo a riprenderle la mattina. La macchina naturalmente non si può lasciare accesa, perché è pericoloso, ma come rifugio è già qualcosa». Ha sfruttato questa opportunità, per esempio, una senzatetto di 85 anni che staziona in piazza della Città Leonina, a ridosso delle mura vaticane: e in queste notti ha dormito nella Fiat Qubo messa a disposizione dall’elemosiniere pontificio.

La collaborazione dell’esercito

Collaborano con l’Elemosineria anche i soldati dell’Esercito, mentre nel corso dell’anno c’è una squadra di Guardie svizzere che coadiuva monsignor Krajewski nei suoi giri notturni per la città. «Questo avviene sempre – ribadisce l’arcivescovo polacco, per tutti padre Corrado -, ora abbiamo moltiplicato questi servizi. Ai senza dimora portiamo anche minestre, tramezzini e cioccolata calda, quanto mai necessaria per fornire calorie».

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