Europa positiva nel giorno di Trump. A Milano si riaccende Mediaset
–di Eleonora Micheli
Chiusura in rialzo per le Borse europee, nel giorno della conferenza del presidente eletto, Donald Trump, a pochi giorni dal suo insediamento alla Casa Bianca. Milano, che ha più volte cambiato la direzione di marcia, ha terminato le contrattazioni in progresso dello 0,32%. Il listino milanese ha beneficiato della fiammata di Mediaset (+5,87%), elettrizzata dall’ipotesi che si profili all’orizzonte un accordo tra Vivendi e Fininvest.
Accordo che, a detta dei trader, potrebbe far scattare un’opa congiunta del gruppo francese e della holding della famiglia Berlusconi sul capitale della società di broadcasting. Per altro l’onda lunga del rialzo di Mediaset ha messo le ali anche a Telecom Italia(+2,17%), società di cui Vivendi detiene il 24% circa del capitale. A Milano sono inoltre salite ancora le Fiat Chrysler Automobiles (+3,1%), festeggiando ancora le indicazioni date nei giorni scorsi dall’ad Sergio Marchionne, che ha confermato i target del 2018 e ha aperto a un possibile dividendo già nel 2017. Come ieri sono state gettonate le azioni del lusso, sia in vista di novità che potrebbero emergere dalle passerelle milanesi, sia in vista di un riconteggio degli utili futuri, nel caso di applicazione delle agevolazioni fiscali del Patent Box. Le Tod’s hanno messo a segno una volata del 13,1% sulla notizia che il finanziere Andrea Bonomi ha investito 60 milioni nel gruppo, rilevando il 3% del capitale. Sono invece risultate contrastate le azioni delle banche, con Unicredit in ribasso del 2% in attesa dell’assemblea di domani chiamata a varare l’aumento di capitale da 13 miliardi. Sono andate male le Banco Bpm(-2,2%) e le Bper (-2,4%), mentre sono salite le Ubi Banca (+1%), quest’ultime nell’attesa dell’acquisizione delle tre goods bank.
Sul fronte dei cambi, il rapporto euro/dollaro si è indebolito (qui l’andamento del dollaro contro le principali valute e qui quello dell’euro) . Il petrolio guadagna terreno nel giorno in cui il Dipartimento all’Energia ha pubblicato i dati sulle scorte settimanali. Gli stock di petrolio sono aumentati molto più delle attese (di 4,097 milioni di unita’) e anche quelli di benzina e distillati sono cresciuti. Nonostante ciò il wti guadagna il 2,2% attestandosi a 51,98 dollari al barile.
A Piazza Affari male le banche, sale il lusso
Parigi, Londra e Francoforte hanno aperto vicine alla parità per prendere poi con maggiore decisione la via del ribasso e poi risalire (segui qui l’andamento dei principali indici), con le assicurazioni e le utilities tra i peggiori (segui qui l’andamento dei settori europei). Da segnalare a Londra il balzo di Sainsbury dopo la trimestrale migliore delle attese grazie al buon andamento delle vendite natalizie mentre a Francoforte Volkswagen sale di circa un punto percentuale dopo l’accordo negli Usa per il dieselgate. A Piazza Affari il FTSE MIB ha più volte cambiato la direzione di marcia. Pesante Unicredit mentre circolano indiscrezioni sull’aumento di capitale da 13 miliardi che potrebbe essere a sconto del 30%-40% con un prezzo di emissione delle azioni di 1,2-1,3 euro. Vanno male le Banco Bpm, le Mediobanca, mentre hanno recuperato le Intesa Sanpaolo. Sono inoltre vendite le Bper Banca (in procinto di acquistare Carife). In altalena Ubi Banca, nel giorno in cui si riuniscono i consigli di gestione e di sorveglianza per l’acquisto delle tre good banks. In evidenza invece i titoli del lusso con Salvatore Ferragamo che aggiorna ai massimi dal 2015 dopo che Kepler ha migliorato il giudizio sul titolo e Moncler che beneficia del’upgrade di Hsbc. Bene anche Luxottica Group mentre Yoox Net-A-Porter Group resta indietro. Balzo per i titoli Tod’s dopo le indiscrezioni secondo cui Andrea Bonomi è entrato nel capitale con il 3%. Ben comprati i titoli del risparmio gestito, con Banca Mediolanum e Azimut in evidenza dopo i dati sulla raccolta di dicembre.
Nuovo minimo storico per il tasso dei BoT a 12 mesi, assegnati 7 mld titoli
Nuovo minimo storico per il rendimento del BoT annuale. Nel collocamento di oggi il Buono a 12 mesi ha spuntato un tasso medio lordo pari a -0,250%, in flessione di 5 punti base rispetto ai livelli registrati lo scorso dicembre e leggermente al di sotto del precedente minimo storico di -0,238% raggiunto ad ottobre 2016. La domanda è stata buona, pari a 11,622 miliardi a fronte dei 7 miliardi offerti e interamente assegnati dal Tesoro. Il rapporto tra domanda e offerta è stato pari a 1,66, leggermente inferiore ai livelli registrati in media nelle aste degli ultimi mesi. In calo per il mercato secondario italiano con lo spread tra Btp e Bund in salita e il rendimento del decennale italiano in progresso.
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus)