Migranti, allarme aumento di minori. Mattarella: “Una realtà che interroga le coscienze “
ROMA – Nel 2015 sono giunti più di 89mila migranti minorenni e ogni due minuti viene segnalato un caso di sparizione. Nello stesso anno, secondo l’Europol, circa 10mila sono scomparsi dopo poche ore dalla registrazione, e solo una minima parte è stata in seguito ritrovata. In Italia, 5.200 minori stranieri non accompagnati sono scomparsi nei primi sei mesi del 2016. Lo sottolinea Telefono Azzurro, in occasione della Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, ricordando i numeri impressionanti degli arrivi di minori non accompagnati in Europa.
“Il numero dei ‘migranti minorenni, vulnerabili e senza voce’ giunti nelle nostre regioni è in crescita – afferma il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella -, così come è in aumento il numero dei bambini che approda in Italia senza i genitori. Si tratta di una realtà che interroga le coscienze di ciascuno e l’intera società. In discussione sono, infatti, valori fondanti della civiltà perché nei diritti e nelle opportunità dei più giovani si specchia il grado di umanità, di libertà, di coesione dell’intera comunità”.
Papa Francesco nella Giornata del migrante: “Anche noi siamo forestieri”
In un messaggio alla Fondazione Migrantes il capo dello Stato continua: “Viviamo un tempo di grandi cambiamenti e di epocali movimenti di persone, la crescita dei flussi migratori, sospinti da guerre, da violenze, da squilibri ambientali e sociali, da ingiustizie, suscita ammirevoli espressioni di fraternità e solidarietà, ma anche reazioni di paura, e talvolta di chiusura”. “È necessario affrontare alla radice i problemi che questi fenomeni pongono con intelligenza e lungimiranza, senza rinunciare ai principi di rispetto della vita e della dignità dell’uomo, che sono parte della identità europea e sui quali poggia la speranza stessa di un futuro migliore”, aggiunge.
“L’integrazione degli immigrati, a partire proprio dai più giovani, che ci guardano con maggiore speranza, costituisce una opportunità per loro e per noi, e questa può produrre i risultati migliori se c’è rispetto della legalità e se l’Unione Europea diventa capace di corresponsabilità nel programmare le politiche e nel suddividere impegni e oneri. È questa una sfida che riguarda le persone come le comunità intermedie, le forze sociali, le istituzioni, per sconfiggere le paure e offrire ai giovani, a tutti i giovani, qualunque sia il colore della loro pelle, gli strumenti per diventare protagonisti e costruttori di un mondo sostenibile e più giusto”, conclude il messaggio.
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“Abbiamo la speranza che le cose possono ancora cambiare” scrivono in lettera indirizzata a Papa Francesco alcuni minori stranieri non accompagnati tra quelli che si trovano presso strutture di prima accoglienza a Lampedusa e a Siracusa, o frequentano i Centri diurni CivicoZero a Roma, Milano e Torino. “I messaggi dei ragazzi – afferma Save The Children che ha diffuso la lettera- sono pieni di timore, ma anche di speranza per il futuro, in cerca di integrazione e di pace. Sono ragazzi che provengono da paesi diversi, con storie differenti, ma che dopo aver conosciuto, nei giorni scorsi, le parole che il Papa ha rivolto loro nel suo messaggio per la Giornata, hanno voluto fargli arrivare la loro voce”.
Nessuno può più “dire di non sapere” dichiara Laura Boldrini, presidente della Camera. “Le informazioni che ci investono a getto continuo -aggiunge- mostrano che la guerra e la povertà, la violenza, le persecuzioni – che costringono milioni di persone alla fuga – distruggono le famiglie. Ci fanno conoscere quei bambini cresciuti troppo in fretta, diventati adulti nell’istante in cui hanno visto morire il padre e la madre o si sono ritrovati da soli a compiere il pericoloso viaggio verso l’Europa”.