Terremoto, 3 forti scosse avvertite a Roma: chiuse le metro A e B, musei e scuole evacuati. Verifiche in corso
di Carlotta De Leo e Rinaldo Frignani
Tre intense e lunghe scosse di terremoto con magnitudo superiore al 5 avvertite distintamente nella Capitale: evacuati, in maniera precauzionale, alcuni musei e sospese le visite del Palazzo del Quirinale. Alunni fuori dalle scuole in tutta la città: alcuni istituti, come il liceo Righi di via Campania, il Falcone-Borsellino e altri ai Castelli, stanno contattando i genitori per far tornare i ragazzi a casa. Evacuate le aule dell’università di Tor Vergata e della Sapienza. Ferme le linee A e B della metropolitana per le verifiche tecniche, attivati i bus sostitutivi. Sospesi anche i treni della linea Roma-Viterbo. Il Campidoglio ha aperto la Ztl in centro storico per agevolare il traffico. Il numero unico per le emergenze è stato sommerso da chiamate di cittadini spaventati, i vigili del fuoco sono già al lavoro per verificare le situazioni più critiche segnalate: un intervento al minuto dalla prima scossa delle 10.25. Al vaglio anche la chiusura di alcune strade, anche importanti come la Tangenziale, per effettuare le verifiche sulla stabilità di viadotti e sottopassi.
Persone in strada e black out
Persone scese in strada un po’ dappertutto, da Roma a Rieti, da Frosinone alla Tuscia. Immediati sono scattati i controlli sui monumenti della Capitale per verificare la presenza di crolli. Black out si segnalano in diverse zone con internet fuori uso e, in qualche caso, anche l’assenza di segnale telefonico.
Le scosse
La terra in Centro Italia ha tremato con insistenza nella mattina di mercoledì. La prima forte scossa alle 10.25, magnitudo 5.3 con epicentro tra i comuni de L’Aquila e Rieti, al confine Lazio e l’Abruzzo, a nove chilometri di profondità sulla dorsale appenninica. Cinque minuti dopo alle 10.30 un’altra scossa di magnitudo 3.2 con epicentro in provincia di Rieti. E alle 11.20 circa, la più forte e prolungata che è stata di magnitudo 5.7. Un’altra scossa 5.3 in provincia dell’Aquila. Le scosse più forti – se ne registrano altre più lievi di assestamento , tra cui una 4.3 nel Reatino- sono state percepite con forza a Roma. Colpite soprattutto le aree già interessate dal sisma dello scorso 24 agosto: si segnalano alcuni crolli ad Amatrice e Accumoli.
Neve e soccorsi difficili
«Ci sono diverse segnalazioni ma nessuna richiesta di soccorso: non ci attediamo grandissimi crolli» ha detto il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio. «La situazione è complicata sia per le continue scosse (45mila da agosto) e la difficoltà della ricostruzione. Anche perché sulla zona sta nevicando da giorni – aggiunge – Abbiamo cominciato a fare tutte le verifiche. Ci stiamo lavorando, stiamo parlando coi sindaci e verificando tutte le situazioni puntuali».
Crolli di Amatrice ed Accumoli
Nelle zone terremotate, nei comuni di Amatrice e Accumoli, si sono verificati alcuni crolli, come nel caso di un cornicione della Scuola Alberghiera di Amatrice che ha ceduto in seguito alla prima scossa, o il campanile di Sant’Agostino diventato triste simbolo del sisma. I Vigili del Fuoco stanno compiendo ulteriori verifiche ad Amatrice e Accumoli, rese complesse dalla presenza di molta neve. Tutte le stazioni dell’A24 Roma-L’Aquila sono state chiuse per verificare la presenza di eventuali danni causati dalla scossa di terremoto appena verificata.