Valle Castellana, corsa contro il tempo per mille persone isolate da tre giorni
Quasi mille persone isolate da tre giorni e quasi allo stremo. Si trovano a Valle Castellana, in Abruzzo, nel parco Nazionale del Gran Sasso, a pochi chilometri da Campotosto. Quasi mille persone – in tanti sono anziani, malati, bambini – sono senza corrente, senza telefoni, senza acqua, senza alcuna possibilità di muoversi o di essere raggiunti dal 16 gennaio. Tre valanghe sul paese, innumerevoli scosse di terremoto e la consapevolezza che non c’è tempo da perdere. «Esiste un ultimo generatore funzionante nella caserma dei carabinieri, in 50 sono riusciti a rifugiarsi lì ma è terminato il carburante dell’unico distributore della zona, ci sono poche ore di autonomia», racconta Domenico Marinelli, uno degli abitanti del paese. Domenico è tra i pochi che in queste ore è riuscito a fuggire: «Ce l’ho fatta per miracolo, con un Panda 4×4 ho superato circa dieci slavine e ho spinto l’auto tutte le volte che siamo rimasti bloccati».
Una tenue speranza si è diffusa mercoledì tra gli abitanti quando si è saputo che dal lato di Teramo stava arrivando una turbina dell’Esercito, l’unico mezzo in grado di liberare le strade dove si sono accumulati tre metri di neve. Nel pomeriggio di oggi è arrivata la notizia che la turbina si è rotta. Dopo frenetiche trattative è stata trovata una seconda turbina, questa volta è andata su dal versante di Ascoli Piceno ma si è dovuta fermare a Castel Trosino dove la strada si interrompe per una frana. Se riuscirà a superarla arriverà a destinazione non prima che sia notte fonda. Insomma una lunga attesa ancora per i quasi mille abitanti suddivisi in 34 frazioni e un capoluogo.
«Ero in contatto con un mio amico – racconta Domenico Marinelli – però anche il suo segnale è andato perso purtroppo. Ormai è una corsa contro il tempo. Ho genitori e parenti a Valle Castellana e non riesco a sentirli da 48 ore, è angosciante».
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