Rigopiano, otto fuori dalle macerie. Quattro vittime. I soccorritori: sentiamo altri sopravvissuti
Nella notte sono state estratte vive altre quattro persone (due uomini e due donne) delle cinque individuate ieri e sopravvissute alla slavina che ha travolto l’Hotel Rigopiano, sul Gran Sasso pescarese. Sale però a quattro il numero dei morti, l’ultimo cadavere recuperato fra le macerie è quello di una donna (in precedenza erano stati trovati senza vita due uomini già identificati, Alessandro Giancaterino, capo cameriere del resort, e Gabriele D’Angelo, anch’egli cameriere del Rigopiano, e un’ altra donna, ancora senza nome). Sono invece almeno 10 i sopravvissuti, tra questi quattro bambini, estratti dai soccorritori dalle macerie quasi 48 ore dopo il crollo provocato da un fronte di 300 metri di neve.
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Le persone estratte vive
I quattro salvati nella notte facevano parte del gruppo di cinque persone che era già stato localizzato nel pomeriggio (Gianpaolo Matrone di 33 anni, Vincenzo Forti di 25, Giorgia Galassi di 22, Francesca Bronzi 25 e Stefano Feniello, 28) ma che non era stato possibile raggiungere perché lontane dai primi cinque salvati, tenute prigioniere da travi di cemento, solai pericolanti, cumuli di neve e ghiaccio, pezzi di roccia, rami di alberi che la slavina ha scaraventato nei locali dell’Hotel Rigopiano. Un paio d’ore prima i soccorritori avevano dato un’altra buona notizia: si sentono le voci di altre persone ancora, potrebbero essere altri superstiti. Potrebbero, per esempio, condurre chi scava a trovare la ventina di persone che ancora mancano all’appello.
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I bambini salvati, la famiglia riunita
Nel pomeriggio di ieri erano stati portati all’ospedale di Pescara Gianfilippo Parete, 9 anni, e la madre Adriana Vranceau raggiunti qualche ora dopo da Ludovica Parete, 6 anni. La famiglia di Giampiero, il sopravvissuto che al momento del crollo si trovava sul piazzale con il tecnico Fabio Salzetta ed è riuscito per questo a dare l’allarme. Ludovica ha chiesto i suoi biscotti. Poco dopo l’annuncio che sono salvi anche Samuel Di Michelangelo, 7 anni, e Edoardo Di Carlo, 10 anni. «Ce l’hanno fatta grazie all’abbigliamento pesante e al fatto di non essere a contatto con la neve. La struttura, seppure parzialmente crollata, li ha protetti» ha spiegato Tullio Spina, il primario della rianimazione dell’ospedale di Pescara.
MEDICO RIANIMATORE – “Aria, cibo, acqua e compagnia. Così si può resistere”
«È stato bellissimo il momento abbiamo trovato i sopravvissuti. Erano contentissimi, ci hanno abbracciato» ha raccontato Marco Bini, vicebrigadiere della Guardia di Finanza. Le ricerche procedono con la speranza di individuare ancora qualcuno, con l’aiuto dei cani, ma in condizioni estreme, per il timore di crolli o di nuove slavine: «Speranza ne abbiamo sempre avuta – ha detto Titti Postiglione, direttrice dell’Ufficio emergenze della Protezione Civile -. Ma è una speranza che, come sempre nelle attività di soccorso, si affievolisce man mano che passa il tempo».
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Le due vittime identificate
Il tempo della gioia e del sollievo e il tempo del dolore più cupo si sono alternati nelle lunghe ore di lavoro tra le macerie: perché tra le notizie confermate c’è anche l’identificazione delle prime due vittime accertate del disastro: Alessandro Giancaterino, fratello dell’ex sindaco di Farindola e capo cameriere dell’hotel, e Gabriele D’Angelo, cameriere. D’Angelo era anche volontario della Croce Rossa locale: tra i soccorritori ovviamente ci sono altri volontari della stessa Cri.
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Un tombino nel ghiaccio
Intanto si continua a lavorare intorno al buco aperto nella massa di neve a monte dell’area piscina, l’unica zona dell’albergo non sepolta completamente dalla valanga. La strada che porta i soccorritori verso i superstiti è una sorta di tombino nel ghiaccio. È stata individuata, hanno spiegato i soccorritori, studiando le mappe dell’hotel con l’aiuto di chi conosce l’hotel per capire dove fosse più probabile trovare clienti e di personale. Una scelta «soggettiva» supportata dai cani da valanga e da altri strumenti tecnologici. L’attività di ricerca procede senza sosta: i soccorritori devono evitare che le travi dei solai che hanno retto lo schianto della valanga cedano adesso.
I nomi dei dispersi
Resta lungo l’elenco dei dispersi: il proprietario dell’hotel Roberto Del Rosso e i suoi dipendenti Emanuele Bonifazi (31 anni), Ilaria Di Biase (22), Alessandro Riccetti (33). Gli ospiti registrati in questura Domenico Di Michelangelo (41 anni), sua moglie Marina Serraiocco (37 anni); Marco Tanda (25 anni) e la fidanzata Jessica Tinari; Luciano Caporale (54 anni) e sua moglie Silvana Angelucci (46 anni); Valentina Cicioni (32 anni); Tobia Foresta (60 anni); Bianca Iudicone (50 anni); Piero Di Pietro (53 anni); Rosa Barbara Nobilio (51 anni); Sebastiano Di Carlo (49 anni); Nadia Acconciamessa (47 anni). I fidanzati Marco Vagnarelli e Paola Tomassini che non figurano nell’elenco. Una ventina di persone.