Netanyahu sfida ancora l’Onu: “Presto altri 2500 insediamenti”
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu e il ministro della Difesa Avigdor Lieberman hanno dato il via libera alla costruzione di 2.500 nuove unità abitative in Cisgiordania.
Secondo quanto riferito dal quotidiano Haaretz, che cita un comunicato del ministero della Difesa, gran parte delle nuove case saranno costruite all’interno di blocchi di insediamenti, mentre le altre cento nell’insediamento di Beit El e altre in quello vicino di Mogron.
È il secondo annuncio di nuove costruzioni nei territori occupati dall’insediamento del presidente americano Donald Trump. “Le 2.500 abitazioni – ha affermato la nota della Difesa pubblicata dal quotidiano Haaretz – saranno realizzate negli insediamenti esistenti”. Cento saranno costruite a Beit El, luogo che secondo i media israeliani ha ricevuto finanziamenti dalla famiglia del genero di Trump, Jared Kushner. “Ho concordato con il ministro della Difesa la costruzione di 2.500 unità abitative – ha scritto Netanyahu sul proprio profilo Twitter – continueremo a costruire”. Il ministro Lieberman ha, poi, fatto eco: “Stiamo tornando alla vita normale in Giudea e Samaria”.
Il sindaco di Gerusalemme, Nir Barkat, è già in contatto con la Casa Bianca e si dice certo che il trasferimento dell’ambasciata americana nella sua città ci sarà, proprio come è stato promesso in campagna elettorale da Trump. “Stiamo avendo dei colloqui con funzionari del governo negli Stati Uniti – ha detto alla radio dell’esercito – e so che sono molto seri sulle loro intenzioni”. Barkat, che è in rapporti amichevoli con Jared Kushner, ha sottolineato che gli americani hanno diverse proprietà a Gerusalemme da usare come ambasciata. Tuttavia, ha aggiunto, “non penso che trasferiranno l’ambasciata in un giorno”.
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