Italicum, la sentenza della Consulta No al ballottaggio, sì al «premio» «Subito possibile applicazione»

di Dino Martirano

Bocciato il ballottaggio, cancellate le pluricandidature. Rimane – con il premio di maggioranza salvato – una legge formalmente maggioritaria ma sostanzialmente proporzionale immediatamente utilizzabile. La Corte Costituzionale, dopo molte ore di camera di consiglio, ha rigettato la questione di costituzionalità relativa al premio di maggioranza al primo turno sollevata dal tribunale di Genova. Ha invece accolto le questioni sollevate dai tribunali di Torino, Perugia, Trieste e Genova relative al turno di ballottaggio. Ha inoltre accolto la questione di costituzionalità sulle pluricandidature cara ad Alfano che consentiva allo stesso candidato di scegliere il collegio in cui essere eletto.

«Subito applicabile»

La corte infine lascia sul campo i capilista bloccati che tanto premono a Berlusconi e a Renzi. Ma le righe più importati sono le ti ultime due pubblicate nel comunicato della Corte: «A seguito di questa dichiarazione di incostituzionalità…la legge elettorale è suscettibile di immediata applicazione».

Italicum, dal premio di maggioranza al ballottaggio: le questioni di legittimità

 

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