Marra, gli affari di famiglia tra yacht e paradisi fiscali
Non solo il bell’appartamento a Roma, comprato – secondo le accuse – ad un prezzo inferiore a quello di mercato.
Attorno ai fratelli Marra, finiti agli onori della cronaca per l’arresto di Raffaele (ex) braccio destro di Virginia Raggi, ruota un enorme giro di affari che parte dai paradisi fiscali e arriva a Malta.
Un ristorante folkloristico a Saint Julian, un altro di mozzarelle sul lungomare, appartamenti sul porto e nei residence. A incuriosire gli inquirenti è la mole di compravendite della famiglia. Secondo quanto scrive Repubblica, la moglie di Raffaele Marra, Chiara Perico, avrebbe firmato l’acquisto di un appartamento sul lungomare di TaXbeix spendendo qualcosa in più di 300mila euro. Una bella somma, versata sull’unghia alla società Blue Harbr Devolpments limited di Malta (ovviamente controllata da un’altra società) senza accendere alcun mutuo. In quell’appartamento però, come scrive FanPage, la donna non andrà mai a vivere, ma lo affittà in modo da poter pagare – con i 40mila euro incassati ogni anno – la residenza nell’isola.
Perché i Marra si trasferirono a Malta? L’ex braccio destro della Raggi giura che alla base di tale scelta ci siano state alcune minacce ricevute dalla “mafia romana”, ma secondo il pm che indaga sull’acquisto daell’appartamento romano in via dei Prati Fiscali a spingere i Marra verso l’estero ci sarebbe stata la decisione di spostare gli affari nell’isola. Uscendo in qualche modo dal vortice romano. A Malta infatti vive anche un altro fratello di Raffaele, Catello Marra, ex finanziere da anni trasferito nell’isola. Con circa 250mila euro Raffaele avrebbe acquistato una imbarcazione dalla Marsenne Yacht. Catullo giura a Repubblica di essersi trasferito a Malta per lavorare in modo “del tutto lecito con contratto di lavoro a tempo indeterminato, di rapporti internazionali, favorendo lo sviluppo del mercato globale ed il contatto tra le Nazioni e le imprese commerciali”. Eppure le sue attivirà ruoterebbero, secondo Rep, attorno ad un numero elevato di società intersecate tra loro. A finire nel mirino è un ristorante che vende pizza e bibita a 10 euro, controllato da un mix di società con sede anche nei paradisi fiscali. Il ristorante Parthenope sarebbe controllato dalla Summer Sensation Limited (guidata da Catullo Marra e dal figlio Manuel Marra), a sua volta controllata da un Trust di nome Elise (di cui non è possibile conoscere i proprietari). La Elise, però, ha una fiduciaria con sede nelle Isole di Man, la Dixcart Group Limited. In più ci sarebbe anche un altro ristorante che vende mozzarella di bufala, controllato dalla società la Bufala Limited. Secondo quanto riporta Repubblica, Catello Marra sarebbe stato il direttore del ristorante Himu fino a quando il capitale sociale fece un balzo da 1.200 euro a 360mila.
IL GIORNALE