Un Grillo per la testa
La marmorea denuncia dell’altra sera di Matteo Renzi («Per me votare nel 2017 o nel 2018 è lo stesso. L’unica cosa è evitare che scattino i vitalizi perché sarebbe molto ingiusto verso i cittadini») ci ha colti di sorpresa. Siamo un po’ confusi, dal momento che un mese e mezzo fa (18 dicembre) Renzi aveva allertato i compagni del Pd dal pericolo di «farsi fregare dal dibattito autoreferenziale su quando scatta il problema dei vitalizi: in questa trappola non dobbiamo cascare».
Ecco, se non dovevano cascare nella trappola allora, perché Renzi ci casca proprio adesso? Ma, soprattutto, perché ci era cascato da solo appena sei giorni prima, il 12 dicembre («I parlamentari faranno melina nella speranza di arrivare a settembre in modo da incassare i vitalizi.
Una vergogna, lo so, ma non mi aspetto niente di diverso»)? Dunque: cascare nella trappola o non cascare nelle trappola? E ancora, in che senso cascare nella trappola del dibattito sui vitalizi se, meno di un anno fa, Renzi aveva comunicato con orgoglio che «grazie a noi non ci sono più i vitalizi dei parlamentari»? E anche «i vitalizi li abbiamo già aboliti». Ma se sono aboliti grazie a Renzi, che significa evitare che scattino? E se non sono aboliti, perché Renzi non li abolisce adesso, con la sua bella maggioranza?
Infine: poiché i vitalizi in realtà non ci sono più, sono stati aboliti nella scorsa legislatura quando Renzi era sindaco di Firenze, che è questo Grillo per la testa?
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