Aumenti Frecciarossa: dal 9 febbraio sarà possibile la richiesta di rimborso dell’abbonamento
Dal 9 febbraio, con l’inserimento dei nuovi prezzi sui sistemi informatici di Trenitalia, gli abbonati ai Frecciarossa che hanno acquistato l’abbonamento sulla Torino-Milano con la stangata del 35 per cento sulla tessera valida 7 giorni (459 euro) e del 20 su quella valida per cinque (408 euro) potranno chiedere il rimborso. La società del gruppo Fs, infatti, dopo le proteste dei comitati, l’intervento del Parlamento e il pressing del ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, ha deciso di dimezzare i rincari e adesso è pronta a restituire la differenza: 60 euro nel primo caso e 34 nel secondo. Chi ha acquistato con carta di credito riceverà il rimborso con riaccredito diretto, senza bisogno di alcuna richiesta. Negli altri casi sarà l’abbonato a scegliere tra bonifico, assegno o bonus, compilando l’apposito web form su trenitalia.com o presentando domanda scritta presso una delle biglietterie di Trenitalia. La domanda di rimborso si potrà presentare del 9 febbraio e la restituzione avverrà entro 30 giorni e non prima del 28 di febbraio, cioè alla scadenza dell’abbonamento mensile.
Gli abbonamenti di marzo con il rincaro dimezzato (399 euro per 7 giorni e 374 per il cinque giorni) saranno acquistabili dal 14 febbraio. Intanto come annunciato ieri è stata depositata sia alla Camera che al Senato la mozione bipartisan che chiede a Trenitalia di
sospendere i rincari in attesa della conclusione dei lavori del tavolo con il ministero e le regioni per trovare una soluzione definitiva a questa nuova forma di pendolarismo. Per ora su quel tavolo ci sono le due ipotesi avanzate da Renato Mazzoncini, amministratore delegato di Fs Italiane. Il primo: l’inserimento di alcune corse riservate ai pendolari su tratte limitate all’interno di contratti di servizio finanziati con contributi pubblici. Il secondo: l’introduzione di un ticket trasporti sul modello della Francia. Il documento messo a punto dal vicepresidente della Commissione Trasporti di Palazzo Madama , Stefano Esposito (Pd), è stato sottoscritto anche da Forza Italia, Lega Nord, Fratelli d’Italia, Nuovo centrodestra e gruppo Misto. È probabile che il M5S presenterà un proprio documento in difesa dei pendolari.
LA STAMPA
This entry was posted on giovedì, Febbraio 2nd, 2017 at 08:26 and is filed under Economia - Lavoro. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.