Louvre, militare spara a un uomo che tenta di aggredirlo con un machete. «Ha urlato Allah Akhbar»
di Paolo Decrestina e Stefano Montefiori, corrispondente a Parigi
Un militare ha aperto il fuoco a Parigi questa mattina nei pressi del museo del Louvre dove un uomo ha tentato di aggredirlo e ha gridato «Allah Akhbar». L’aggressore, di cui non si conosce ancora l’identità, era armato di due machete e si è scagliato contro un gruppo di quattro soldati. Più tardi è stato effettuato anche un secondo arresto secondo Le Parisien: un uomo di circa 35 anni è stato placcato a terra da tre poliziotti in abito civile, all’uscita della metro Louvre-Rivoli.
Il fatto è avvenuto intorno alle 10 di questa mattina: un uomo ha sceso le scale mobili del Carrousel du Louvre, uno degli ingressi del museo, e si è precipitato contro la pattuglia di quattro militari dell’operazione anti-terrorismo Sentinelle, armato di un machete e di un altro coltello, e con due zaini in spalla. L’aggressore ha pronunciato delle minacce e gridato per tre volte «Allah Akhbar», «Allah è grande» in lingua araba. I militari hanno cercato di bloccarlo, uno è rimasto leggermente ferito al cuoio capelluto. Un compagno allora ha risposto sparando cinque colpi, uno dei quali ha ferito gravemente il terrorista al ventre. Il soldato e il terrorista sono ricoverati all’ospedale Pompidou di Parigi.
Il terrorista ha cercato di entrare nel Carrousel del Louvre, che è la zona dei negozi davanti all’ingresso del museo nel sottosuolo, vicino alla biglietteria. I quattro paracadutisti stavano pattugliando il centro commerciale quando sono stati attaccati dal terrorista, davanti a centinaia di persone. I colpi sparati dal soldato hanno diffuso il panico, alcuni negozianti hanno tirato giù le saracinesche e si sono rifugiati in fondo ai locali con i clienti aspettando l’arrivo dei pompieri. Altri si sono messi a correre per uscire al più presto, come racconta Samba, un aiuto cuoco che stava lavorando in una brasserie vicino ai negozi. «Di solito c’è rumore ma i colpi sono inconfondibili, ho gridato ai miei colleghi che dovevamo scappare e abbiamo cominciato a correre, abbiamo avuto molta paura, c’era gente che cadeva correndo e si rialzava per mettersi in salvo, per fortuna siamo riusciti a fuggire». Oltre un migliaio di persone sono rimaste bloccate nel centro commerciale e nel Louvre prima che la polizia, dopo circa due ore, cominciasse a farle uscire in piccoli gruppi.
«Attacco di carattere terroristico»
«I visitatori sono stati tenuti a distanza dagli addetti del museo, usciranno presto a piccoli gruppi -dice il prefetto di Parigi Michel Cadot -. Una seconda persona che aveva un comportamento sospetto è stata fermata ma sembra estranea ai fatti. Il quadro è terroristico, abbiamo fatto intervenire immediatamente i cani e gli artificieri per verificare l’eventuale presenza di esplosivi negli zaini ma non sono state trovate cose più pericolose dei coltelli». E di «attacco di carattere terroristico» parla anche il premier francese, Bernard Cazeneuve, che sta rientrando d’urgenza a Parigi da una visita in provincia.
L’operazione «Sentinelle»
È stata lanciata in Francia dopo l’inizio della campagna di attentati terroristici, e prevede che circa 10 mila soldati pattuglino il territorio nazionale per proteggere «i siti sensibili» come aeroporti, stazioni, metropolitana, luoghi turistici o particolarmente affollati. «Al Louvre teniamo una decina di soldati – dice il portavoce Benoît Brulon -, che non sono più fermi in un luogo preciso ma si muovono per assicurare una maggiore protezione. Sono addestrati a cercare di bloccare un aggressore con delle tecniche di lotta, e poi a sparare se queste non hanno successo. Il militare che ha sparato non è quello ferito». Molte polemiche in questi mesi hanno riguardato l’efficacia dell’operazione Sentinelle. Il 13 novembre, in occasione dell’attacco al Bataclan che fece 90 morti, i militari che si trovavano nella zona non entrarono in azione e Brulon spiegò che «non avevano ricevuto l’ordine di intervenire». In seguito le loro regole di ingaggio sono state modificate.
Trump: «Fatti furba America»
E a commentare quanto avvenuto a Parigi è anche il presidente americano: «Un nuovo terrorista islamico radicale ha appena attaccato al museo del Louvre a Parigi. I turisti sono rimasti bloccati. La Francia di nuovo nel mirino. FATTI FURBA AMERICA» ha twittato Donald Trump.
Hollande contro Trump: «Pressioni inaccettabili»
Un omaggio al coraggio e alla determinazione mostrata dai militari al Carrousel du Louvre lo ha tributato anche il presidente della Repubblica francese Francois Hollande che ha postato un messaggio su Twitter. Hollande ha anche parlato della reazione del presidente Usa, Donald Trump. «È inaccettabile che ci siano, attraverso un certo numero di dichiarazioni da parte del presidente degli Stati Uniti, pressioni su quello che l’Europa debba o non debba essere» ha spiegato Hollande a margine del Consiglio europeo della Valletta.
La sindaca
Anna Hidalgo è arrivata sul luogo dell’attacco e ha voluto ringraziare «la reattività delle forze dell’ordine e in particolare dei soldati. Porto loro l’affetto di tutti i parigini perché hanno fermato con grande efficacia una persona pericolosa che si apprestava sicuramente a colpire altre persone. La minaccia terroristica riguarda ormai tutte le grandi città del mondo, Parigi ha forze di sicurezza di grande efficacia».
La minaccia dell’Isis
Le autorità ricordano che il rischio terroristico resta al massimo livello. Per il momento non c’è alcuna rivendicazione. L’Isis è impegnato in Iraq a difendere Mosul dall’offensiva della coalizione internazionale, e sta perdendo terreno anche in Siria. Questo potrebbe spingerlo a cercare di colpire in Europa per continuare a essere percepito come il punto di riferimento per quanti vogliono combattere la jihad. L’inchiesta affidata alla procura anti-terrorismo di Parigi dirà se l’aggressore con il machete ha agito in base a un collegamento diretto con l’Isis, o se ha seguito in modo autonomo uno dei numerosi appelli dello Stato islamico a colpire i «miscredenti occidentali» in ogni modo possibile.
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