Il lavoro Usa migliora. Bene Wall Street, Milano a +1%
–di Chiara Di Cristofaro e Andrea Fontana
Wall Street in buon rialzo mentre accelerano le Borse europee – con Piazza Affari prima della classe che mostra un incremento superiore all’1% – dopo i dati migliori delle attese sul mercato del lavoro americano: il tasso di disoccupazione sale al 4,8% ma sono stati creati 227mila nuovi posti di lavoro, più di quanto atteso dagli analisti. In calo il dollaro, acquisti sui titoli di Stato americani. Quello sul mercato del lavoro è un dato chiave per capire quali saranno le prossime mosse della Fed, dopo che in questa settimana la banca centrale americana non ha dato indicazioni precise sui tempi del prossimo rialzo dei tassi, anche in attesa delle misure della nuova amministrazione Trump. A Piazza Affari corre Intesa Sanpaolo dopo che ha riportato utili per 776 milioni nel IV trimestre e confermato il target di dividendi per il 2017 almeno 3,4 miliardi di euro, e di Telecom Italia. Intanto quest’ultima ha annunciato un accordo strategico con Rai sui contenuti di Rai Cinema che andranno in esclusiva sulla piattaforma on demand Tim Vision.
Usa: +227mila posti lavoro gennaio, sopra stime, disoccupazione sale a 4,8%
In gennaio le aziende americane hanno creato molti più posti di lavoro del previsto, segno che il mercato occupazione resta in linea con i recenti miglioramenti. Negli Stati Uniti sono stati creati 227mila posti di lavoro, mentre gli analisti attendevano un aumento di 174mila unità. Come riferito dal Dipartimento al Lavoro, il tasso di disoccupazione è salito al 4,8%, mentre gli analisti attendevano un dato invariato al 4,7%. I numeri di dicembre sono stati rivisti al rialzo a 157mila posti di lavoro creati.
Sempre nel mese di gennaio ha deluso le previsioni l’attività dei servizi. Negli Usa infatti l’indice dell’Institute of supply management è sceso a 56,5 punti rispetto a dicembre (rivisto al ribasso dai 57,2 punti della stima). Gli analisti avevano previsto un dato a 57 punti. Invece, gli ordini alle fabbriche americane sono cresciuti in dicembre più delle stime. Secondo quanto reso noto dal Dipartimento del Commercio, il dato è salito dell’1,3%, mentre gli analisti attendevano un aumento dello 0,5%. In novembre il dato era sceso del 2,3% (rivisto al rialzo dal -2,4% della prima stima). Escludendo i trasporti il dato è salito del 2,1%, mentre escludendo il settore difesa l’indice è aumentato del 2,4%.
Trump pronto a rivedere le regole sul mondo finanziario
Donald Trump in campagna elettorale aveva promesso una revisione della Dodd-Frank Act, la riforma della finanza varata da Barack Obama nel 2010 in risposta alla crisi, e oggi il presidente americano, con un ordine esecutivo, farà il primo passo in questo senso. L’obiettivo finale è smantellare ampia parte della regolamentazione varata dopo la crisi finanziaria. «Gli americani potranno fare scelte migliori e avranno prodotti migliori perchè non metteremo sulle spalle delle banche letteralmente centinaia di miliardi di dollari di costi annuali legati alla regolamentazione» ha detto al Wall Street Journal Gary Cohn, ex direttore operativo di Goldman Sachs e attuale numero uno del National Economic Council della Casa Bianca, spiegando che gli istituti finanziari «potranno fissare i prezzi dei prodotti in modo più efficiente ed efficace per i consumatori».
A Piazza Affari bene Telecom dopo conti Tim Brasil
Borse positive quindi nel Vecchio Continente (segui qui l’andamento dei principali indici) in attesa dei dati americani. Vendite sui titoli delle materie prime che risentono del calo dei prezzi dei metalli industriali dopo la mossa restrittiva sui tassi decisa dalla Banca centrale cinese, ben comprate banche e assicurazioni (segui qui l‘andamento dei settori in Europa). A Piazza Affari il FTSE MIB è in rialzo sostenuto da alcuni titoli sotto i riflettori e dal buon andamento delle banche. Gli acquisti premiano Telecom Italia, dopo i conti migliori delle attese della controllata brasiliana Tim Brasil. Oggi a mercati chiusi saranno approvati anche i numeri del gruppo e lunedì sarà presentato l’aggiornamento del piano industriale 2017-2019. In evidenza anche Campariche ieri ha annunciato l’acquisizione del gin Bulldog per 55 milioni di dollari: per gli analisti l’operazione, anche se non particolarmente rilevante dal punto di vista finanziario, è molto positiva dal punto di vista industriale e di rafforzamento del brand. Tra i titoli in rialzo recupera Saipem dopo la debolezza della vigilia e sale ancora Ferrari dopo i dati migliori delle attese approvati ieri, aggiornando i massimi storici.
Per Intesa/Generali tempi lunghi e dubbi mercato
Si calma la speculazione sul risiko Intesa-Generali dopo che la banca ha precisato in una nota che l’operazione è solo un ‘caso di studio’. Gli analisti intravedono tempi più lunghi e maggiore incertezza sull’eventuale operazione. Dopo una fiammata iniziale si è calmato il titolo Intesa Sanpaolo ma resta in territorio positivo, anche in attesa dell’approvazione della trimestrale in calendario oggi. In rialzo anche Mediobanca e si mantengono positive le Generali. Per gli analisti di Equita, nel brevissimo termine non sono attesi sviluppi e, in secondo luogo, Intesa ha diverse opzioni sul tavolo, fra cui – probabilmente – un’offerta di scambio 100% in azioni e un’offerta mista azioni e cash. Un primario broker milanese sottolinea che «le tempistiche di un’eventuale operazione sembrano allungarsi e anche le modalità e gli obiettivi di Intesa Sanpaolo non sono del tutto chiari». Gli analisti non escludono che «Intesa Sanpaolo abbia intavolato discussioni sia con regolatori Bce per valutare un eventuale impatto sul capitale di un’aggregazione Generali sia con i propri azionisti e con quelli di Generali per capire le modalità di una eventuale partnership». Banca Akros conferma il suo scetticismo sull’operazione con Generali e sottolinea che Intesa sta studiando la potenziale combinazione industriale ma, visti gli ostacoli competitivi, di supervisione, di governance, di sinergie, di creazione di valore e di capitale, il ‘case study’ andrà avanti ancora un bel po’ prima che un’offerta possa essere lanciata.
Per Ca’ de Sass utili per 3,1mld in 2016, conferma 3,4mld dividendi su 2017
Intesa Sanpaolo, intanto ha diffuso i conti del IV trimestre, chiudendo il 2016 con utili netti per 3,1 miliardi e proporrà all’assemblea dei soci la distribuzione in primavera di dividendi cash per un totale di 3 miliardi di euro (0,178 euro per le ordinarie e 0,189 per le risparmio). Nel IV trimestre l’istituto ha realizzato utili sotto le previsioni a 776 milioni di euro ma in netta crescita rispetto ai 13 milioni di un anno fa. La banca, e questa era una indicazione molto attesa in relazione alle ipotesi di investimento in Generali, ha poi confermato l’impegno a distribuire sull’esercizio 2017 (e quindi nel 2018) dividendi per almeno 3,4 miliardi.
Dollaro in calo dopo la disoccupazione Usa. Petrolio in rialzo
L’euro/dollaro ha provato ieri nuovamente a spingersi sopra quota 1,08, ma il movimento è rientrato nel corso della serata. Questa mattina il cambio è tornato a scambiare in prossimità di area 1,0750 (segui qui l’andamento dell’euro contro le principali valute e qui quello del dollaro). Sterlina in deprezzamento generalizzato verso tutte le principali valute, dopo che la BoE ha mantenuto l’attuale politica monetaria, manifestando un atteggiamento di cautela (qui il cambio con l’euro e qui quello con il dollaro). Questa notte, sottolineano gli analisti di Mps Capital Services, da segnalare il deprezzamento dello yen dopo l’asta effettuata dalla Bank of Japan sui titoli di Stato per contenere il rialzo dei tassi. In lieve apprezzamento lo yuan nel giorno di rientro degli operatori cinesi. Ancora in rialzo il prezzo del petrolio (segui qui l’andamento di Brent e Wti) mentre l’Opec ha raggiunto il 60% dei tagli di produzione previsti e mentre gli Usa annunciano sanzioni contro l’Iran.
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus)